Noi disabili ci sentiamo sempre come dei canditi a Natale

Anche oggi vi ripropongo un pezzo scritto l’anno scorso sul mio blog de La Stampa Sarà che  odio le feste comandate, ma quest’anno mi sento un po’ ribelle nei confronti della mia condizione di disabile, delle barriere e dell’incomprensione che circondano tutte le persone che vivono questa condizione. Altro che simbolo dorato dell’omino in carrozzina che spinge le sue ruote verso nuovi treguardi. Ci siamo stufati della retorica e dei piagnistei per far sentire gli altri più buoni!

Devo dire la verità, mi sento di far parte di una riserva indiana! Esistono persone solidali, che sanno dare un sincero ed utile sostegno, ma appartengono ad un’altra riserva di pochi illuminati. Sono stanca, demotivata, forse priva di stimoli! Lagrinta c’è, ma preferisco tenerla in serbo per momenti più favorevoli.Chissà se mai ce ne saranno! Ora ho voglia di fare l’osservatrice e, perché no, di sorridere. Lo sapete come ci sentiamo noi disabili? Avete presente la pubblicità del panettone Motta dello scorso anno? Cliccate qui vederla. Noi disabili ci sentiamo così come dei canditi a Natale! Gli eterni scartati della pubblicità Motta!

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