Quantcast
Pro Natura Piemonte sulla TAV Torino-Lione: la pubblicazione dei bandi per il tunnel di base avverrebbe in violazione degli accordi

Pro Natura Piemonte sulla TAV Torino-Lione: la pubblicazione dei bandi per il tunnel di base avverrebbe in violazione degli accordi

6 Marzo 2019 |

Il presidente di Pro Natura Piemonte Mario Cavargna ritiene che l’annunciata pubblicazione da parte della TELT dei bandi di appalto per i cosiddetti lavori definitivi della parte transfrontaliera comune, cioè il tunnel di base, avverrebbe in violazione degli accordi italo francesi ratificati dal Parlamento.

(altro…)

EnerCasa Coop distribuirà presso 120 punti vendita Coop di Piemonte, Lombardia e Liguria otre 160 mila copie del Decalogo di M’Illumino di Meno

EnerCasa Coop distribuirà presso 120 punti vendita Coop di Piemonte, Lombardia e Liguria otre 160 mila copie del Decalogo di M’Illumino di Meno

1 Marzo 2019 |

In occasione di  “M’Illumino di Meno”, la giornata del risparmio energetico e dell’economia circolare promossa dalla trasmissione Caterpillar di Radio 2, giunta alla sua quindicesima edizione, (altro…)

Inaugurata la nuova sede di Arpa a Casale Monferrato

Inaugurata la nuova sede di Arpa a Casale Monferrato

18 Gennaio 2019 |

Govedì 17 gennaio si è svolta l’inaugurazione della nuova sede di Arpa Piemonte, in via Martiri di Nassiriya 6, nel complesso del Palafiere Riccardo Coppo. (altro…)

Rifiuti Zero Piemonte: Iren mira a diventare la Multiservizi del Nord Ovest, serve una gestione dei servizi vicina ai cittadini e alle amministrazioni

Rifiuti Zero Piemonte: Iren mira a diventare la Multiservizi del Nord Ovest, serve una gestione dei servizi vicina ai cittadini e alle amministrazioni

21 Aprile 2017 | , ,
Rifiuti Zero Piemonte scrive una lettera aperta in cui parla delle operazioni di aggregazione di aziende del settore dei servizi e dei rifiuti nel nordovest.
Dopo ATENA di Vercelli ora tenta di mettere le mani su AMIU di Genova e ACAM di La Spezia. È un altro tassello della politica governativa che vuole spartire il mercato italiano dei servizi pubblici locali fra 4 grandi società Multiservizi , assegnando a IREN il Nord Ovest . Un piano che, tramite  fusioni e aggregazioni,  comporterà la definitiva consegna dei beni comuni ai capitali finanziari. L’annuncio di questa tendenza fu esplicitamente auspicato già nell’assemblea che deliberò la fusione di Iride in IREN da parte del rappresentante di un socio finanziario estero . Tendenza che a Torino è stata pubblicamente sostenuta anche dall’ amministrazione Fassino. Ma lungi dal creare valore in quelle aziende, la finanza speculativa se ne impadronisce a danno della Città, degli utenti, dei lavoratori dipendenti dalle aziende stesse.
D’altra parte IREN ha bisogno come il pane dei rifiuti di Genova per assicurarsi un aumento della “produttività” del suo inceneritore del Gerbido (Torino).  Più rifiuti = più fatturato = più profitti e dividendi per la proprietà.

E l’esatto contrario della politica ambientale che noi sosteniamo,  fondata sulla riduzione dei rifiuti e sul loro recupero. La stessa maggioranza comunale di  Genova è spaccata e per ben due volte ha bocciato il progetto di aggregazione IREN-AMIU.  Il Sindaco uscente  però non demorde e ripresenta  per la terza volta al Consiglio comunale la delibera di aggregazione IREN-AMIU per il 27 aprile prossimo,  tre giorni prima della sua decadenza – l’11 giugno  a Genova si voterà per il rinnovo del Consiglio comunale – e mettere così la nuova maggioranza di fronte al fatto compiuto. Si parla di tentativi in atto di conquistare il consenso di qualche consigliere finora riluttante con la promessa di qualche candidatura (o di una futura poltrona). La città di Genova sta esprimendo un  forte movimento di opposizione alla cessione di AMIU a IREN.

Ne condividiamo tutte le ragioni e considerato che la Città di Torino detiene ancora il 18% di IREN invitiamo il Consiglio comunale di Torino a chiedere a IREN di cambiare rotta perché
– è necessario dare seguito alla volontà popolare espressa con il referendum del 2011 e quindi sottrarre i servizi pubblici alle logiche di mercato e di profitto,

– la dimensione territoriale ampia della Multiservizi diluisce ulteriormente il controllo da parte dell’ente locale,
– l’unico ruolo in cui verrebbe esaltata la funzione dell’ente locale  è quella di azionista interessato  esclusivamente all’incasso dei dividendi e al valore del titolo,
– in un momento come questo, trasformare una realtà di produzione di servizi in un luogo di “creazione di valore”, come ripetutamente affermato dai propugnatori di questa ipotesi, ha effetti nefasti anche in termini economici generali (riduzione dell’occupazione, dilazione degli investimenti e aumenti tariffari che aggravano anziché contrastare la crisi economica),
– la Multiservizi diventa un’azienda estranea alle città interessate, che espropria i consigli comunali dei loro poteri e allontana le decisioni dal controllo democratico.

Oggi serve una gestione dei servizi prossima ai cittadini e alle amministrazioni locali, per garantirne la trasparenza e la partecipazione alla gestione.

Al via Nontiscordardimé al via la campagna di volontariato promossa da Legambiente Piemonte per scuole più belle e sicure

Al via Nontiscordardimé al via la campagna di volontariato promossa da Legambiente Piemonte per scuole più belle e sicure

16 Marzo 2017 | ,

Piantumazioni, murales, pulizie, ritinteggiature degli spazi comuni. Saranno più di 10.000 i volontari all’opera in Piemonte per Nontiscordardimé, la campagna nazionale di volontariato promossa da (altro…)

Un nuovo orto urbano a Torino tra via Valentino Carrera e via Crevacuore

Un nuovo orto urbano a Torino tra via Valentino Carrera e via Crevacuore

31 Gennaio 2017 | ,

Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato una mozione con la quale si impegna la Giunta ad emettere una delibera per la sistemazione a giardino dell’area tra via Valentino Carrera e (altro…)

Aspettando la Giornata Mondiale della Terra, a Torino un ciclo di film sull’ambiente

Aspettando la Giornata Mondiale della Terra, a Torino un ciclo di film sull’ambiente

13 Gennaio 2017 | ,

Fiab Torino Bici & Dintorni e Aps Camminare lentamente hanno deciso di promuovere, con un po’ di anticipo, la Giornata della Terra, che si festeggia il 22 aprile, organizzando in (altro…)

L’Atlante Ambiente e salute della Regione Piemonte

L’Atlante Ambiente e salute della Regione Piemonte

25 Dicembre 2016 | ,

E’ online sulle pagine del sito Ambiente e Salute dell’Arpa l’aggiornamento dell’Atlante Regionale Ambiente e Salute della Regione Piemonte per gli anni 1980-2013 (altro…)

Il 9 febbraio al Cinema Massimo la prima di Foodrelovution

Il 9 febbraio al Cinema Massimo la prima di Foodrelovution

22 Dicembre 2016 | ,

Giovedì 9 febbraio 2017 al Cinema Massimo ci sarà la prima di Foodrelovution  di Thomas Torelli a cui seguirà un dibattito con il regista.  “Food ReLOVution: tutto ciò che mangi ha una conseguenza” è un (altro…)

Torino Mobility Lab per promuovere la mobilità alternativa in San Salvario

Torino Mobility Lab per promuovere la mobilità alternativa in San Salvario

20 Dicembre 2016 | , ,

Favorire la mobilità alternativa per ridurre il traffico privato negli spostamenti quotidiani:  è l’obiettivo del progetto “Torino Mobility Lab” per il quartiere San (altro…)

Torna Cartoni di Natale il servizio per la raccolta degli imballaggi in cartone dei regali

Torna Cartoni di Natale il servizio per la raccolta degli imballaggi in cartone dei regali

8 Dicembre 2016 |

Torna anche nelle feste natalizie 2016-17 Cartoni di Natale il servizio straordinario per la raccolta degli imballaggi in cartone presso gli esercizi commerciali situati nelle zone (altro…)

Si è chiusa la Cop22 a Marrakech: pochi progressi concreti per l’ambiente

Si è chiusa la Cop22 a Marrakech: pochi progressi concreti per l’ambiente

19 Novembre 2016 | , ,

Si è ciusa a Marrakech la Cop22, la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima in cui si è discusso di come realizzare nel conreto gli accordi siglati lo scorso anno a Parigi  che mirano a limitare


l’aumento del riscaldamento globale a meno di 2 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali.

Sono stati 196 gli Stati che hanno preso parte alla Cop22. I progressi fatti in Marocco sono stati pochi. Nella dichiarazione conclusiva si ribadiscono gli impegni assunti in Francia, sperando di riuscire a realizzare 100 miliardi di dollari all’anno da versare ai Paesi più poveri per aiutarli a sviluppare fonti di energia meno inquinanti.

In effetti servirebbero dai 5 ai 7mila miliardi di dollari annui per raggiungere un modello di sviluppo sostenibile che sia in grado di aiutare i Paesi in difficoltà.

Sulla Conferenza ha pesato anche il timore della prossima amministrazione Trump anche se  Tina Johnson, direttore delle politiche statunitensi per il clima ricorda comunque che “Il cambiamento climatico è reale, dobbiamo agire e fare tutto il possibile”. Gli Stati Uniti sono considerati una delle economie mondiali più inquinanti , insieme alla Cina sono responsabili del 38% delle emissioni mondiali.

Un rapporto della London School of Economics e del Grantham Institute, diffuso alla Cop22, boccia sei paesi del G20 per le loro politiche a favore del clima (Argentina, Australia, Canada, Arabia Saudita, Turchia e Usa). Rimandati altri sei Paesi ovvero Brasile, Cina, Francia, Germania, Italia e Regno Unito, oltre all’Unione Europea, i cui programmi per la riduzione delle emissioni vengono considerati non ancora sufficienti.

La Dichiarazione conclusiva della Cop22

Noi Capi di Stato e di Governo e Delegazioni, riuniti a Marrakech, sul suolo africano, per la Sezione di Alto Livello della 22/a Sessione della Conferenza delle Parti per la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, la 12/a Sessione della Conferenza delle Parti che funge da Incontro delle Parti per il Protocollo di Kyoto, e la 1/a Sessione della Conferenza delle Parti che funge da Incontro delle Parti per l’Accordo di Parigi, su gentile invito di Sua Maestà il Re del Marocco, Mohamed VI, diffondiamo questa dichiarazione per segnare una svolta verso una nuova era di attuazione e azione sul clima e sullo sviluppo sostenibile.

Il nostro clima si sta riscaldando a un tasso allarmante e senza precedenti e noi abbiamo il dovere urgente di dare una risposta. Noi diamo il benvenuto all’Accordo di Parigi, adottato nell’ambito della Convenzione, alla sua rapida entrata in vigore, con i suoi obiettivi ambiziosi, la sua natura inclusiva e il suo riflesso di equità e responsabilità e rispettive capacità comuni ma differenziate, alla luce delle differenti circostanze nazionali, e affermiamo il nostro impegno alla sua piena attuazione. In verità, quest’anno, noi abbiamo visto uno straordinario slancio sul cambiamento climatico in tutto il mondo e in molti forum multilaterali.

Questo slancio è irreversibile – è guidato non solo dai governi, ma dalla scienza, dal business e dall’azione globale di tutti i tipi a tutti i livelli. Il nostro impegno ora è accrescere rapidamente quello slancio, insieme, muovendoci in avanti deliberatamente per ridurre le emissioni di gas serra e per sostenere gli sforzi per l’adattamento, quindi favorendo e sostenendo l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i suoi Obiettivi di sviluppo sostenibile. Noi chiediamo il più alto impegno politico per combattere il cambiamento climatico, come una questione di priorità urgente. Noi chiediamo forte solidarietà con quei paesi più vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico, e sottolineiamo il bisogno di sostenere gli sforzi mirati ad aumentare la loro capacità di adattamento, rafforzare la resilienza e ridurre la vulnerabilità.

Noi chiediamo a tutte le Parti di rafforzare e sostenere gli sforzi per sradicare la povertà, garantire la sicurezza del cibo ed adottare azioni stringenti per affrontare le sfide del cambiamento climatico in agricoltura. Noi chiediamo di aumentare urgentemente le ambizioni e rafforzare la cooperazione fra di noi per colmare il divario fra gli attuali trend di emissioni e il percorso necessario per conseguire gli obiettivi di lungo termine sulle temperature dell’Accordo di Parigi. Noi chiediamo per un aumento nel volume, flusso e accesso alla finanza per progetti sul clima, insieme a una migliorata capacità e tecnologia, compreso dai paesi sviluppati a quelli in via di sviluppo. Noi, le Parti dei paesi sviluppati, ribadiamo il nostro obiettivo di stanziare 100 miliardi di dollari USA.

Noi, all’unanimità, chiediamo ulteriore azione sul clima e sosteniamo, ben prima del 2020, di tenere conto delle specifiche necessità e delle speciali circostanze dei paesi in via di sviluppo, i paesi meno sviluppati e quelli particolarmente vulnerabili agli impatti avversi del cambiamento climatico. Noi che siamo le Parti del Protocollo di Kyoto incoraggiamo la ratifica dell’Emendamento di Doha. Noi, collettivamente, chiediamo a tutti gli attori non statali di unirsi a noi per azioni e mobilitazioni immediate e ambiziose, aumentando le loro importanti realizzazioni, registrando le molte iniziative e la stessa Partnership di Marrakech per l’azione sul clima globale, lanciata a Marrakech. La transizione richiesta nelle nostre economie per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi fornisce una sostanziale positiva opportunità per una accresciuta prosperità e uno sviluppo sostenibile.

La chiusura della COP22

Linea Verde Rai all’Officina Verde Tonolli di Torino

Linea Verde Rai all’Officina Verde Tonolli di Torino

4 Novembre 2016 | , ,

Sabato 5 novembre dalle 9.30 alle 11.00 il programma Linea Verde Rai arriva all’Officina Verde Tonolli per realizzare un reportage che presenta la realtà dell’Officina Verde e le diverse  (altro…)

Anche a Torino il 28 ottobre si svolge Climathon

Anche a Torino il 28 ottobre si svolge Climathon

15 Ottobre 2016 |

Il 28 ottobre 2016 121 città in 32 paesi si sfideranno a Climathon, il contest internazionale di idee e soluzioni nella lotta ai cambiamenti climatici. I partecipanti a Climathon avranno 24 ore (altro…)

E’ nato in Piemonte il Comitato Vota SÌ per fermare le trivelle

E’ nato in Piemonte il Comitato Vota SÌ per fermare le trivelle

11 Marzo 2016 | , ,

E’ nato anche in Piemonte il Comitato Vota SÌ per fermare le trivelle, tra i primi firmatari:  Arci, Fiom-Cgil, Greenpeace, Legambiente, Libera, Movimento per la Decrescita Felice, Pro Natura, Slow Food, (altro…)