BlogFest: il primo raduno per raccontare la Rete in Italia

“Un evento che riunirà in un unico posto, per la prima volta, tutto ciò che in Italia gravita attorno alla rete, con particolare riguardo ai blog, al social networking e alle community”. Un evento che non ha precedenti, in Italia, così definiscono la BlogFest i suoi organizzatori.

Per tre giorni, dal 12 al 14 Settembre, Riva del Garda sarà paticamente invasa dai blogger che si confronterranno su informazione, arte, letteratura, riviste nell’ottica del Web 2.0.

Tre grandi conferenze tematiche, in onda anche via web, a cui parteciperanno i più noti personaggi della blogosfera e del giornalismo. Tre diversi “BarCamp” ogni giorno, autogestiti dai partecipanti, ma anche concerti, premiazioni e giochi.

Attraverso il sito www.blogfest.it è possibile prenotare dei pacchetti soggiorno che prevedono tariffe scontate e sistemazioni per ogni gusto e tasca, partecipazione ai BarCamp, posti alle conferenze e ai concerti.

Le lingue si imparano su internet

Via Lastampa.it

Imparare le lingue a distanza, assieme ad un partner madrelingua, utilizzando la rete. È il progetto eTandem, nato come corrispondenza via lettera e diventato, grazie alle nuove tecnologie, un vero e-learning europeo gratuito e innovativo.

Ci si registra sul network e, dopo alcuni giorni, gli organizzatori mettono a disposizione un partner con cui scrivere e parlare nell’idioma desiderato, ovviamente lo scambio è reciproco, in modo che entrambi i referenti possano imparare la lingua dell’altro.

Sono trenta gli atenei coinvolti in tutta l’Ue, coordinati dall’università della Ruhr di Bochum, in Germania, che permettono lo scambio in venti idiomi e 34 combinazioni bilingui. In Italia, per ora, è attivo il nodo curato dall’università di Torino con partner inglesi, francesi, spagnoli e tedeschi.

Frontiere dell’Interazione il primo luglio a Torino

La quarta edizione della conferenza “Le frontiere dell’interazione” si terrà a Torino il 1° luglio presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Museo di Arte Contemporanea, con apertura alle 8,30 e inizio delle relazioni alle 9,30.

L’evento che fa il punto sull’evoluzione del rapporto fra esseri umani e sistemi tecnologici, quest’anno si confronta con un mondo dove i beige computer desktop e le sue classiche modalità d’uso sono il vecchio, mentre la mobilità, l’internet delle cose, gli spime ne rappresentano una esplosiva evoluzione capace di influenzare radicalmente i nostri comportamenti sociali e la conoscenza che abbiamo del mondo che ci circonda.
Questa edizione, frutto di una stretta collaborazione con il consorzio TOP-IX, l’Internet Exchange dell’area del nord-ovest da sempre attento alle evoluzioni di Internet e alle sue ricadute sul territorio, ben si colloca nel panorama delle attività culturali di “Torino città Capitale Mondiale del Design”.
“Siamo contenti di sostenere una iniziativa come Frontiere dell’interazione che ha il pregio di proiettare in avanti le riflessioni sullo stato dell’arte delle nuove tecnologie e del loro impatto non solo sul mercato ma anche nella vita di tutti i giorni” dichiara Andrea Casalegno, direttore tecnico di TOP-IX.

L’environment culturale torinese, con eventi come lo SHARE Festival e la Conferenza Mondiale di Architettura, determinano un contesto ideale per raggiungere makers, i talenti, i ricercatori, ricercatori, ed aziende presenti sul territorio. Tra i makers attivatisi per Frontiers, ci sono anche i talenti di MaisonThe – brand del Gruppo Visiant, che supporta l’evento – che passano volentieri dalla progettazione dei servizi per le aziende top italiane, ad un po’ di sana sperimentazione nell’Internet delle cose.

Insieme ai giovani talenti l’organizzazione ha saputo coinvolgere personalità come lo scrittore Bruce Sterling, padre del genere cyberpunk e autore di “Beyond the Beyond” (Wired) ed Elizabeth Churchill, Principal Research Scientist di Yahoo! Essi saranno introdotti da un video di Jeffrey Schnapp, Direttore dello Stanford Humanities Lab, e seguiti da molti altri specialisti ed esperti italiani e stranieri come Nicolas Nova (LIFT Conference) e Bruno Giussani (scrittore e commentatore, direttore per l’Europa della TED Conference: Technology, Entertainment, Design).

Nella comunità degli sviluppatori c’è attesa per la presentazione di OpenSpime, un protocollo OpenSource che mira ad un ruolo da protagonista nella rivoluzione Internet of Things, realizzato dalla italo-californiana WideTag, inc. e che porterà sul palco alcuni talentuosi makers italiani che hanno lavorato su basi hardware opensource come Arduino e SunSpot.
“Soprattutto in estremo oriente le nuove generazioni nascono ‘browserless’ e ‘mobile’ – dichiara Leandro Agrò (fondatore di Idearium.org e organizzatore della Conferenza) – mentre qui noi ci dividiamo tra Wii, Ambient Orb, Chumby, Nabaztag, Spimes, ed altre diavolerie connesse che non sono computer. Per questo abbiamo voluto dare il messaggio provocatorio: benvenuti a un mondo senza computer”. Matteo Penzo, co-producer della Conferenza ha aggiunto: ”Frontiers ha le sue tradizioni, per noi l’uso del linguaggio video, il mix di speaker esteri e di talenti italiani, la musica dal vivo (curata dal sound designer Korinami) e le dirette internet sono sempre elementi fondanti del nostro format”.

Internet 2010: La rete per l'uomo, dal wiki l'evento

Torino ospiterà nel 2010 l’ Euroscience Open Forum – ESOF 2010 e sarà dunque la “Città Europea della Scienza” nel 2010. ESOF 2010 si terrà al Lingotto di Torino, dal 2 al 7 luglio, ma sarà tutta la città a essere protagonista: ESOF include, infatti, la conferenza e un programma di eventi e manifestazioni nella città ospitante. A questi si aggiungono un’esposizione ed eventi sociali e collaterali: oltre un centinaio di appuntamenti concentrati in pochi giorni.

Ci siamo posti l’obiettivo di realizzare per l’occasione un importante evento dedicato a Internet e al mondo digitale. Il titolo del progetto è Internet 2010: La rete per l’uomo  Gli obiettivi dell’evento sono: identificare le tendenze di internet finalizzate al miglioramento concreto della vita dell’uomo nei paesi occidentali e nei paesi in via di sviluppo. Fornire alfabetizzazione concreta per il grande pubblico su come la rete può migliorare la propria vita al di fuori di stereotipi e preconcetti L’evento potrebbe essere preceduto da un evento durante il 2009 che servirebbe per verificare le complessità organizzative.

Si tratterà di un evento con almeno due vite parallele
Net20: Una conferenza “incravattata” che coinvolga personaggi “ufficiali”, ma anche e personaggi alternativi condita da una impeccabile organizzazione
Net10: In parallelo si svolgerebbe un evento barcamp style, una woodstock di internet con diversi temi forti conduttori con la possibilità di avere partecipazioni da tutta Europa , ma con una totale permeabilità fra i due eventi

Per pensare e realizzare l’evento e per raccogliere idee e adesioni trovate un wiki ad hoc

Il Wiki di Torino 2010

TechGarage a Roma

Il 20 giugno si svolgerà a Roma la prima edizione di TechGarage un grande evento dedicato al venture capital e al networking. Start-up, imprenditori, sviluppatori, blogger, appassionati di tecnologia, si riuniranno a Roma il 20 giugno 2008 per presentarsi, trovare finanziamenti, sviluppare nuove idee e fare impresa, nello scenario della nuova sede della LUISS.

L’idea è nata dalla volontà di portare anche in Italia un evento che avesse il respiro internazionale di quelli a cui tutti noi siamo abituati ad andare girando per l’Europa e gli Stati Uniti, dove si potesse parlare di impresa, progettualità, fondi di investimento, internet, e di tutto quello che forma l’ambiente in cui ci muoviamo tutti i giorni. La prima edizione di TechGarage vuole rispondere a questi obiettivi, instaurando dinamiche di networking mirate a favorire l’imprenditorialità web.

L’evento è strutturato in tre principali stream: Elevator Pitch, Seed Match, e una sala dedicata ad un BarCamp. In ognuno di questi spazi si affronterà uno degli aspetti dell’imprenditorialità web: dalla necessità che hanno aziende che sono già una realtà e cercano fondi importanti nel loro “Round A” (Elevator Pitch), il tutto condito con keynote e tavole rotonde di prestigiose personalità dell’imprenditoria web italiane e internazionali; alle aziende che invece hanno cominciato da poco a sperimentare il loro business model e cercano i fondi necessari a proseguire nell’attività imprenditoriale, da business angel o fondi di venture capital che vogliano scommettere su di loro abbiamo dedicato lo spazio Seed Match; e lo spazio BarCamp, dedicato alla progettualità e l’imprenditorialità appena nata o che deve ancora nascere.

Il programma

Consultazione di ISOC Italia

Via Vittorio Pasteris

ISOC Italia, sezione italiana della Internet SOCiety, annuncia l’apertura di una consultazione pubblica virtuale alla quale e’ possibile contribuire dal sito web ed alla quale sono invitati a partecipare tutti coloro che nel nostro Paese si occupano dei grandi temi del futuro di Internet: accesso, sicurezza, diversita’, liberta’ di espressione e risorse critiche della Rete.
Gli argomenti dei contributi ricevuti saranno oggetto di una pubblica discussione che si terra’ il 19 maggio prossimo, durante la giornata di lavoro “Il sistema Internet: verso la costituzione dell’IGF Italia”.

Una delle esperienze di successo che saranno illustrate durante la giornata del 19 e’ il tema della “Carta dei diritti dell’Internet” che, dopo essere stata menzionata con favore dalle Nazioni Unite durante lo scorso IGF di Rio de Janeiro, proseguira’ il proprio percorso anche in India. Ad illustrare il progetto, i risultati e i prossimi passi da compiere sara’ il Professor Stefano Rodota’.

Ai lavori del 19 maggio prenderanno parte rappresentanti del governo, della societa’ civile, del settore privato e dell’ambiente ricerca.

La partecipazione e’ aperta a tutti e gratuita; la pre-registrazione e’ consigliata.

InnovAction a Udine dal 14 al 17 febbraio

Da giovedì 14 a domenica 17 febbraio 2008 torna a Udine Fiere InnovAction, l’annuale appuntamento con le ultime frontiere dell’innovazione promosso e organizzato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con Udine e Gorizia Fiere e con l’Università degli Studi di Udine.

Giunta alla terza edizione, dedicata quest’anno al tema più che mai attuale della Qualità della Vita, la manifestazione si inserisce significativamente in un contesto territoriale che ha saputo valorizzare le proprie diverse anime e si è progressivamente affermata come importante vetrina capace di mettere in relazione domanda e offerta di un settore cardine dello sviluppo economico come qeullo delll’innovazione. InnovAction è una fondamentale occasione d’incontro, sinergica e positiva contaminazione tra il mondo della ricerca (nelle sue molteplici accezioni, dai laboratori agli incubatori di imprese, dai parchi scientifici e tecnologici alle università) e quello delle imprese e della finanza.

Secondo la formula collaudata e premiata negli anni da un successo di pubblico sempre crescente (la quattro giorni del 2007 ha registrato 40000 visitatori), anche quest’anno allo spazio espositivo – che si compone di due sezioni: la Piazza delle Idee, in cui vengono presentate proposte ancora alla ricerca di partner e finanziatori, e la Piazza dell’Innovazione, con l’opportunità di conoscere e testare nuovi prodotti, processi e servizi, alcuni dei quali già in commercio, altri allo stadio di prototipo avanzato – si affianca quello congressuale della Piazza della Conoscenza, momento di confronto e condivisione di esperienze.

Completano e qualificano l’offerta di InnovAction i Corner, “isole” di innovazione al confine tra stand e laboratori interattivi, spazi a disposizione degli espositori per presentare in maniera dinamica prodotti, progetti, brevetti e idee.

Particolarmente ricco e qualificato il programma degli incontri, che quest’anno ruota tutto intorno al filo conduttore della qualità della vita, proponendosi di indagare le molteplici sfaccettature dello sviluppo scientifico, tecnologico ed economico e le fondamentali implicazioni che esso ha nell’esistenza quotidiana degli abitanti del pianeta.

All’interno di InnovAction la conferenza STATEoftheNET che si svolge nei giorni 8 e 9 che ha l’obiettivo di fare il punto sulla realtà di Internet in Italia e aprire un confronto rispetto a quanto avviene nel resto del mondo all’interno del calendario dei convegni dedicati all’esplorazione delle implicazioni della Rete nell’economia, nella società e nella cultura.

Il sito di Innovaction

Webdays Torino 2008

Webdays è una manifestazione organizzata da Città di Torino e CentroScienza dal 1999. Nel corso degli anni si è distinta per essere un evento divulgativo rivolto ai cittadini in situazione di digital divide, quindi individui di tutte le età, ma soprattutto over 60, con lacune di conoscenza rispetto all’uso delle nuove tecnologie e di Internet in particolare.

Negli anni l’approccio della manifestazione non è cambiato. Gli incontri sono sempre stati distinti da interventi di professionisti motivati a diffondere la conoscenza delle nuove tecnologie informatiche e della comunicazione verso i più giovani e gli anziani. Tavole rotonde e incontri con esperti del settore hanno affiancato questi momenti di “formazione” contribuendo a rendere Webdays una manifestazione amata dal pubblico e conosciuta anche al di fuori del contesto cittadino.

Le due giornate dedicate al web vedono nell’edizione del 2008 un’ulteriore innovazione: agli incontri in stile Webdays tradizionale si affiancherà una giornata di Barcamp, dedicata a conferenze “informali”. Nel Barcamp i ruoli si mischiano per creare maggiore condivisione e partecipazione: Il pubblico interagisce con il pubblico creando il tema e diffondendo la conoscenza in modo orizzontale.

Il Barcamp si svolgerà nella seconda giornata e sarà generalista. Il pubblico potrà proporre temi legati a quelli di Webdays approfondendo il dibattito o toccare argomenti di nicchia e di attualità (ad esempio: la tv su internet, gli e-book, le social network dedicate ai libri, ecc.)

Gli italiani e la tecnologia

Via Vittorio Pasteris blog

In Italia i beni tecnologici più diffusi sono la televisione, presente nel 95,9% delle famiglie e il cellulare (85,5%). Seguono il videoregistratore (62%), il lettore DVD (56,7%), il personal computer (47,8%) e l’accesso ad Internet (38,8%). Tra i beni tecnologici presenti nelle famiglie hanno un certo rilievo anche l’antenna parabolica (28,6%), la videocamera (26,1%), il decoder digitale terrestre (19,3%) e la consolle per videogiochi (17,5%).
Tra le famiglie si osserva un forte divario tecnologico da ricondurre a fattori di tipo generazionale, culturale ed economico. Le famiglie costituite da sole persone di 65 anni e più continuano ad essere escluse dal possesso di beni tecnologici: appena il 6,5% di esse possiede il personal computer, soltanto il 4,8% ha l’accesso ad Internet ed è quasi del tutto inesistente la diffusione di connessioni a banda larga (2,2%). Inoltre, in queste famiglie è limitato il possesso delle nuove tecnologie collegate alla TV: antenna parabolica (10,6%) e il decoder digitale terrestre (6,4%). L’unico bene diffuso (a parte il TV color) è il cellulare (52,2%).

All’estremo opposto si collocano le famiglie con almeno un minorenne che possiedono il personal computer e l’accesso ad Internet rispettivamente nel 71,2% e nel 55,7% dei casi. Sono queste famiglie ad avere il più alto tasso di possesso di connessione a banda larga (34%), mentre per loro il telefono cellulare ha raggiunto i livelli di diffusione della televisione (97,9%). Molto diffusi anche il videoregistratore (80,3%) e il lettore DVD (81,4%

Sono le famiglie del Centro e del Nord a possedere le quote più elevate di beni tecnologici. Il personal computer, ad esempio, è diffuso in uguale misura al Centro e nel Nord (circa il 50%) e meno nel Sud (42,7%). Nel Centro-nord si riscontra la quota più alta di famiglie con accesso ad Internet (oltre il 41%) e alla connessione a banda larga (circa il 25%), mentre nel Sud e nelle Isole le quote scendono rispettivamente al 32% e al 18% circa.

Considerando la percentuale di famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 64 anni che possiedono un accesso ad Internet da casa, indicatore definito da Eurostat per esigenze di confronto internazionali, l’Italia è indietro rispetto a molti dei paesi della Comunità Europea, risultando solo al diciottesimo posto in questa graduatoria (con un tasso di penetrazione del 43% rispetto alla media europea del 54%).

E' Morto Franco Carlini

Da Innovazione

Franco Carlini era un ricercatore, un docente, un giornalista, un divulgatore appassionato di scienze, tecnologie, del mondo digitale. Direttore e collaboratore di diverse testate, autore di libri, tra i primi in Italia a intuire l’importanza di internet e del mondo digitale e a impegnarsi nel raccontarla a tutti. Qui un ricordo della redazione di Totem la sua società

Anna Masera su Lastampa.it

Franco Carlini, 63 anni, uno dei maggiori studiosi italiani della rivoluzione portata da Internet, è morto per un malore improvviso nella sua abitazione a Genova. Il suo curriculum non lo aveva mai voluto pubblicare per esteso, lo considerava «troppo noioso». La realtà è che era un tipo schivo, preferiva che fossero gli amici a tessere le sue lodi. Perché di cose ne ha fatte davvero tante: era una mente prolifica, lavorava sempre. Anche quando si godeva qualche bel pranzetto Slow Food, possibilmente offerto dalla casa. Dormiva solo nei ritagli di tempo. In compenso fumava come un turco e chi gli voleva bene cercava di distrarlo e costringerlo a rimandare l’appuntamento con l’immancabile sigaretta.

Se lo cercate su Wikipedia, saprete che era laureato in Fisica (ricercatore dal 1972 di neurofisiologia e di psicologia della percezione visiva all’Istituto di Cibernetica e Biofisica del Consiglio Nazionale delle Ricerche), saggista e giornalista storico del Manifesto, a cui ha continuato a collaborare fino all’ultimo con la sua rubrica Chips&Salsa. Aveva lasciato dal 1989 l’attività di ricerca per dedicarsi al lavoro giornalistico, editoriale e di imprenditore della Net Economy: scriveva anche su L’Espresso, Il Corriere della Sera, era una delle voci del Gr e di Radio3 Scienza, il quotidiano scientifico radiofonico della Rai. È stato professore nel corso di Informatica Generale per il Diploma di Giornalismo dell’Università di Genova.

Nel 1997, in pieno boom di start-up internettiane, aveva fondato la società Totem, specializzata in Web content e design, dove una ventina di giovani suoi allievi specializzati in tecnologia e nuovi media tuttora lavorano per diverse società su Internet e sono editori di testate elettroniche tra cui Trash.it!, Tel&Co. e VisionPost, il blog sul futuro di Internet.

Ha scritto diversi libri: l’ultimo è stato «Parole di carta e di Web. Ecologia della comunicazione» (Einaudi, 2004). Tra le sue opere più note, tra l’altro, «Divergenze digitali. Conflitti, soggetti e tecnologie della terza Internet» (Manifestolibri, 2002); «Lo Stile del Web» (Einaudi, 1999); «Internet, Pinocchio e il Gendarme. Le prospettive della democrazia in Rete» (Manifestolibri, 1996); «Chips &Salsa. Storie e culture del mondo digitale» (Manifestolibri, 1995), «Tornano i Dnasauri» (Manifestolibri, 1993).

Il suo lavoro intellettuale ha ispirato tanti giovani studiosi di Internet, di cui è considerato un po’ il papà. Anche se a lui questo seccava, perché si sentiva ancora un ragazzino e gli piaceva giocare al tombeur de femme. Amava la montagna, oltre al suo mare genovese. E una volta all’anno intraprendeva lunghi viaggi in giro per il mondo con la sua compagna e spariva dalla circolazione per ossigenarsi: niente telefonino né Internet, solo uno zaino come da ragazzo. Rideva compiaciuto quando veniva equiparato dai suoi pupilli a un grande Maestro con l’aspetto del vecchio rockettaro. Chiedeva conferma, con una punta di civetteria: «E’ vero che assomiglio a Keith Richards?». Se ne è andato in punta di piedi, prima di dirci quest’estate quale è stato il suo ultimo viaggio.