Le 200 fotografie di fotogiornalismo più belle del mondo sono in mostra dal 7 al 27 novembre al Museo Regionale di Scienze Naturali. Per la prima volta a Torino si potranno ammirare le immagini del premio World Press Photo 2008, selezionate tra le migliaia inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste provenienti da ogni angolo del pianeta. Immagini che rappresentano uno spaccato della nostra epoca raccontato attraverso gli eventi cruciali del nostro tempo.
Il premio World Press Photo rappresenta uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del fotogiornalismo. Una giuria indipendente formata da esperti sceglie gli scatti migliori dell’anno precedente, suddivisi in 10 categorie tematiche. Le fotografie premiate vengono esposte in prestigiosi musei e gallerie di tutto il mondo o in luoghi significativi come il Palazzo delle Nazioni Unite a New York, con l’unico vincolo che tutte le immagini selezionate vengano esposte senza alcuna censura.
La mostra di Torino, organizzata dal Torino Olympic Park in collaborazione con il Museo Regionale di Scienze Naturali, rappresenta un’occasione unica per vedere raccolte le immagini più forti, sensazionali e rappresentative che hanno documentato e illustrato gli avvenimenti di questo ultimo anno sui giornali di tutto il mondo. In Italia la mostra è già stata ospitata presso la Galleria Carla Sozzani di Milano e al Museo di Roma in Trastevere. La tappa di Torino è una delle ultime del lungo itinerario che continuerà attraverso il Giappone, la Polonia, la Slovenia per concludersi in Austria a dicembre.
Via alla VIEWFest 2008
VIEWFest, l’evoluzione italiana di Resfest, geniale festival itinerante di cinema digitale, non è un festival come ogni altro. VIEWFest è una una rete globale di festival di cinema digitale.
Non ha semplicemente una localizzazione spaziale. Una selezione del meglio di ogni festival che viene presentato, attraverso la rete, a tutti gli altri festival. Questo è VIEWFest. Torino è il nodo italiano della rete.
VIEWFest si svolge dal 7 al 9 novembre 2008 al Cinema Massimo di Via Verdi 18
Immaginate una rete di festival in ogni parte del mondo, da San Paolo del Brasile a Seul, da Amsterdam a Istanbul. Con delle linee virtuali, canali di comunicazione tra tutte queste città. Il risultato è un festival mondiale, dove ogni nodo della rete è connesso a tutti gli altri. Per l’Italia, questo nodo è Torino.
Parte ViewFest 2008
Dal 7 al 9 novembre al Cinema Massimo a Torino, tre giorni di proiezioni di straordinaria qualità, sia tecnologica che artistica, e di incontri con gli artisti. Un mix di grandi classici, produzioni d'avanguardia, video musicali e una selezione delle migliori opere per innovazione tecnologica. Subito prima di VIEW conference, VIEW fest è il suo complemento ideale, e insieme portano a Torino per una settimana il meglio della creatività digitiale da tutto il mondo.Tutti i dettagli sono sul sito www.viewconference.it
Un wiki per l'innovazione
L’Istituto per le Politiche dell’Innovazione ha elaborato un documento sulle Politiche dell’ innovazione contenente proposte concrete per cogliere le enormi opportunità che l’innovazione offre all’Italia e che, allo stato attuale, non vengono sfruttate.
Il documento è strutturato in un wiki. Un wiki è un sito web (o comunque una collezione di documenti ipertestuali) che può essere modificato dai suoi utilizzatori e i cui contenuti sono sviluppati in collaborazione da tutti coloro che ne hanno accesso, come in un forum.
La modifica dei contenuti è aperta e libera, ma viene registrata in una cronologia permettendo in caso di necessità di riportare la parte interessata alla versione precedente; lo scopo è quello di condividere, scambiare, immagazzinare e ottimizzare la conoscenza in modo collaborativo. Il termine wiki indica anche il software collaborativo utilizzato per creare il sito web.
Torino, l'epicentro della crisi
Il conto della crisi per Torino è salato. Più salato che altrove. Ed è bastata una settimana nera di annunci, fra chiusure e cassa integrazione, per convincere il sindaco Sergio Chiamparino che «la città sta pagando dazio più di altri». Il cardinale, Severino Poletto, che ieri ha incontrato il primo cittadino, è preoccupato «per le famiglie dei lavoratori precari che non hanno nemmeno diritto alla cassa integrazione». La presidente della Regione, Mercedes Bresso, non fa fatica a fornire le cifre: «Un quarto delle grandi imprese del Piemonte sono a rischio, ci sono quaranta tavoli di crisi aperti e il credito al consumo ammonta a otto miliardi di euro». Sotto la Mole, il 21 novembre, sarà sciopero generale dell´industria. Un fermo proclamato dalla numero uno della Cgil provinciale, Donata Canta, presente il segretario generale di corso d´Italia, Guglielmo Epifani, che non ha dubbi: «Torino è l´epicentro della crisi». Ed il segretario regionale del Pd, Gianfranco Morgando, ha convocato una riunione urgente a Roma dei parlamentari piemontesi per esaminare la situazione. I numeri parlano chiaro: 3 mila posti in bilico e 40 mila in cassa integrazione.
A far paura non è solo la situazione della Fiat e dell´indotto auto, ma le decisioni prese da gruppi come Motorola. Il colosso dei telefonini, dopo nove anni di attività del centro ricerche e un sostegno pubblico non indifferente, ha cancellato 370 lavoratori. Tutti giovani ingegneri e tecnici che ieri mattina si sono sentiti dire: «Si chiude». E al danno rischia di aggiungersi la beffa. Il gruppo non ha pagato i contributi per gli ammortizzatori sociali, quindi addio alla cassa integrazione ordinaria. Altra multinazionale che ha annunciato da un giorno all´altro di voler serrare i cancelli è la Dayco: 470 tute blu, che fino a ieri hanno occupato lo stabilimento, in mobilità.
Crisi che si vanno ad aggiungere a situazioni ormai in cancrena, come la storica Bertone, dove in 1.200 sono in attesa di sapere, dopo tre anni di cassa integrazione, se gli amministratori nominati dal tribunale troveranno una soluzione. Ma ben presto si potrebbero aggiungere altre 700 tute blu della Pininfarina, in profonda crisi ed in cerca di una boccata d´ossigeno da parte delle banche. L´azienda, dopo la morte di Andrea Pininfarina guidata dal fratello Paolo e dalla sorella Lorenza, deve far fronte ad una mole di debiti pari a 700 milioni di euro e ad un calo vistoso della produzione, tanto che si ipotizza la chiusura di due stabilimenti nel Canavese e una riduzione degli addetti.
Anche i francesi della Michelin hanno inferto un colpo a Torino, storico insediamento della multinazionale delle gomme. Lo stabilimento Stura sarà chiuso, ma gli addetti non finiranno in strada: i 640 operai verranno trasferiti a Cuneo ed Alessandria. A Mirafiori e nei siti del gruppo Fiat il clima non è migliore. Non si parla di esuberi, ma da ieri fino al 16 novembre i portoni del più grande stabilimento italiano sono chiusi per 3.500 operai. Tutte le linee, tranne quella dell´Alfa MiTo. Cassa ridotta a sette giorni per 1.200 addetti della Powertrain nell´ex Iveco. Nei prossimi mesi si replicherà, mentre i sindacati temono che a gennaio si dovranno fare i conti con scelte ancora più pesanti.
Informazione e disinformazione
Venerdì 7 novembre, presso l’Aula Magna del Rettorato (via Po 17 / via Verdi 8, Torino), dalle 9.00 alle 18.00, si
terrà una giornata di studio dal titolo "Propaganda, disinformazione e manipolazione dell’informazione". Per consentire ad un pubblico internazionale di partecipare al dibattito, i lavori saranno trasmessi in diretta streaming audio e video su, su 110 la web radio dell’Università degli Studi di Torino, all’indirizzo www.110.unito.it e anche su Second Life presso l’aula magna rossa dell’Isola di Unito.
L’iniziativa è patrocinata dall’Università degli Studi di Torino, dalla casa editrice Lupetti, dalla Regione Piemonte, dalla Provincia, dalla Città di Torino e dal Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.
Il Dipartimento di Studi Politici ed il Corso di laurea in Scienze Strategiche propongono una giornata di riflessione sul sistema mediatico globale concentrandosi sulle problematiche connesse alla propaganda e alla disinformazione. Particolare attenzione sarà rivolta a rapporto tra media, potere e manipolazione dell’informazione con l’intento di analizzare le tecniche di “ingegneria comunicativa” che influenzano l’opinione pubblica.
A Torino parte il bike sharing
Il Consiglio comunale, con 32 voti favorevoli e 7 contrari, ha approvato una deliberazione che introdurrà anche a Torino il bike sharing. Un servizio per incentivare l’uso delle biciclette, soprattutto nella zona centrale della città. Sono previste più di cento postazioni, ciascuna con una dotazione di dieci cicli. Distanza media tra una e l’altra, circa 300-350 metri.
L’idea è quella di offrire a chiunque la possibilità di prendere a noleggio una bicicletta per un breve periodo – magari vicino a dove si è parcheggiata l’automobile – per “passare” da un punto all’altro del centro cittadino, trovando sempre la possibilità di riconsegnare le due ruote in un punto diverso rispetto a quello di partenza, sul modello del car sharing già avviato alcuni anni fa.
Una rete capillare, inizialmente con 116 “stazioni” (che potranno arrivare a 130, sempre con dieci biciclette ciascuna), che sarà gestita per 12 anni da un unico concessionario, il quale potrà disporre di spazi pubblicitari fino ad un massimo di 12 metri quadri per ogni punto bici.
E' ufficiale: Motorola chiude il Centro Ricerche di Torino, a casa in 370
Il piano di tagli di 3mila posti annunciato da Motorola la scorsa settimana riguarda anche l’Italia, con una riduzione di organico totale di 400 persone, derivante dalla dismissione delle attività del Centro Ricerche di Torino (tutti i 370 addetti) e dal ridimensionamento delle sedi di Milano e Roma (30 addetti in meno). Lo ha comunicato oggi ufficialmente il management italiano alle organizzazioni sindacali e ai dipendenti, in un incontro che si è svolto questa mattina presso il centro di Torino.
La nuova strategia della Motorola, in linea con quanto annunciato dal board internazionale del colosso delle tlc, ha spiegato l’azienda, si focalizzerà sulla semplificazione strategica del software e di prodotto per ridurre i costi e velocizzare l’offerta di mercato.
La Motorola aprirà una procedura per i licenziamenti collettivi che dura 75 giorni. «Avrei voluto partecipare all’assemblea – ha spiegato Fabio Carletti della Fiom – ma non mi è stato permesso di entrare in azienda. Valuteremo come avvalerci dello statuto dei lavoratori per formalizzare una richiesta di assemblea che ci permetta di aprire un confronto con i lavoratori».
Next Open Innovation per Telecom Italia
Next Open Innovation è un portale di Telecom Italia dedicato all’innovazione nel quale è possibile sperimentare in anteprima prodotti e servizi della società e confrontarsi su tematiche quali mobile, banda larga, web, IpTv e It.
Next Open Innovation si propone come un nuovo strumento di dialogo e condivisione, un network di innovazione tecnologica che coinvolge il cliente finale nella messa a punto di servizi e prodotti rivolti a privati ed aziende prima della loro introduzione sul mercato.
L’obiettivo e’ quello di creare, grazie alle potenzialita’ degli strumenti di social networking e del web 2.0, un contesto aperto di discussione, sperimentazione, creativita’ su cui attrarre idee, conoscenze ed esperienze. Next Open Innovation si articola in diverse sezioni, i cui contenuti vengono arricchiti quotidianamente dagli utenti stessi attraverso i forum di discussione e i blog tematici oltre che dall’enciclopedia wiki alla quale partecipano anche gli esperti Telecom Italia.
In particolare, ”Conosci” e’ la sezione in cui e’ possibile trovare i video e le notizie inerenti ai temi di ricerca: da quelli di Telecom Italia Lab dove i ricercatori illustrano i temi principali su cui si concentra la loro attivita’, a quelli provenienti dal Telecom Italia Future Centre e da altri centri di ricerca internazionali; ”Prova” accoglie le informazioni ed i forum specifici sui servizi ed i prodotti in fase di sperimentazione; ”Collabora”, e’ il luogo in cui ciascun utente puo’ condividere con la community le proprie opinioni, anche attraverso questionari e sondaggi; ”Proponi”, ospita soluzioni, idee innovative e contenuti degli utenti.
Inoltre a breve tutti gli appassionati di tecnologia potranno accedere a veri e propri laboratori di ricerca, messi a disposizione virtualmente all’interno del portale, dove oltre al supporto di uno staff di esperti, troveranno tutti gli strumenti necessari (manuali, attrezzi, banchi di prova) per creare autonomamente o sperimentare nuovi servizi.
La parola in dieci parole
Si racconta che fu una scommessa a spingere Hemingway a dimostrare la possibilità di scrivere un racconto in sei parole: “Vendesi: scarpine da neonato, mai indossate” (For sale: baby shoes, never worn). Un piccolo capolavoro di suspense e sintesi che dimostra le potenzialità del linguaggio in tutte le sue forme
Nasce da questa semplice considerazione il concorso on line “La parola in dieci parole”, organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico del CSI-Piemonte nel mese che precede il suo settimo convegno annuale, incentrato proprio sul tema del linguaggio: dall’influsso delle differenze generazionali e sociali sulla lingua alle espressioni dei media e della pubblicità, fino all’impatto della tecnologia sul modo di comunicare e di entrare in relazione con in mondo (“Linguaggi del sapere: dinamiche, forme, modelli” – 10 novembre, Sala 500 Centro Congressi Lingotto di Torino).
L’obiettivo? Invitare l’eterogeneo pubblico del convegno e i navigatori del Web a utilizzare gli strumenti informatici e di comunicazione on line per esprimersi nel minor numero di caratteri. Per partecipare, infatti, è sufficiente inviare la propria frase attraverso le pagine del sito ufficiale dell’iniziativa.
Il concorso resta aperto dal 17 ottobre al 5 novembre. Tutti i contributi che arriveranno alla redazione saranno pubblicati sul sito ufficiale dell’evento e i vincitori saranno premiati il giorno della manifestazione, al termine dei lavori.
Le 200 fotografie di fotogiornalismo più belle del mondo sono in mostra dal 7 al 27 novembre al