Club to Club Festival 2009

State of Indepen/Dance è il tema scelto per la nona edizione di Club To Club, il festival internazionale di musiche e arti elettroniche di Torino. Il concetto di indipendenza, creativa e musicale, sarà centrale rispetto al cartellone artistico del festival, quest’anno ancora di più espanso nello spazio urbano, in luoghi straordinari, teatri, loft industriali, spazi fieristici, club, musei e piazze

Club To Club ha creato per gioco la propria moneta (il tuxel), banconote (in quella da 5 tuxel campeggia Stockhausen), francobolli, passaporti, la propria bandiera e l’inno (commissionato a uno degli artisti del festival), oltre a promuovere la costituente di uno stato immaginario, naturalmente pacifico, chiamato appunto State of Indepen/Dance.

La prima settimana di novembre sarà la settimana di Club To Club che, forte di un successo crescente che ha portato l’edizione 2008 a registrare un’affluenza intorno alle 20.000 persone, ha consolidato ulteriormente il suo livello qualitativo e l’identità a livello europeo nel circuito dei principali festival dedicati alla musica elettronica e alle avanguardie creative.

Club To Club partecipa da protagonista a Torino – Piemonte Contemporary Arts, interagendo e progettando con ARTissima, Prospettiva 09 del Teatro Stabile (l’inaugurazione di Club To Club 09 sarà eccezionalmente al teatro Carignano), Torino 2010 European Youth Capital, Italia 150, Share Festival e View Conference (per il progetto Digital Orbit), Museo Nazionale del Cinema, CReATE International Conference, PiemonteGroove. Inoltre, dopo i gemellaggi artistici con Berlino (2006), Barcellona (2007) e Rotterdam (2008), quest’anno Club To Club sarà anche a Bruxelles, con serate e produzioni innovative.

I giorni di View Fest e View Conference

Alessandra C su Lastampa.it

I guru della cultura digitale si danno appuntamento a Torino per due imperdibili appuntamenti: ViewFest, festival del cinema digitale, e View Conference, conferenza internazionale di computer grafica che quest’anno festeggia la decima edizione.
Dieci anni di una lunga marcia che hanno portato View Conference, sotto la direzione di Maria Elena Gutierrez, a diventare un punto di riferimento europeo per la divulgazione e la promozione della cultura digitale in tutte le sue sfumature. Per loro natura, ViewFest e View Conference non sono appuntamenti dedicati unicamente agli addetti ai lavori, ma una settimana digitale aperta a chiunque voglia entrare in contatto con la creatività, la tecnica, l’arte e incontrare dal vivo i maestri del settore.

L’immersione nel mondo dell’animazione 3D, quest’anno celebrato anche al Festival di Cannes, parte con ViewFest, dal 30 al 1 novembre presso il Cinema Massimo. ViewFest è un’occasione per capire come le nuove tecnologie hanno cambiato il linguaggio cinematografico e l’immaginario. Lo scorso anno, in occasione di View Conference, Brad Lewis, produttore di «Ratatouille», attualmente impegnato nella direzione di «Cars 2», della Pixar, disse: «La gente pensa che qui girino tutti in scooter, spargendo, ovunque, polvere di stelle». Forse i corridoi della Pixar non sono ricoperti di polvere di stelle, ma i loro film fanno sognare in tre dimensioni. ViewFest propone due capolavori del’animazione targati Disney-Pixar, «Toy Story» e «Toy Story 2» nella versione 3D con gli occhialini attivi. Sempre targato Pixar, sempre nella versione 3D attivo, il cortometraggio «Partly Cloudy» che introduce l’ultimo capolavoro «Up». Anche quest’anno ViewFest propone due anteprime italiane, la nuova pellicola di Disney «A Christmas Carol» di Robert Zemeckis e trenta minuti del film «Piovono polpette», targato Sony/Imageworks, diretto da Chris Miller e presentato a Torino da Denny Dimian, responsabile della computer grafica.

ViewFest non è solo cinema, ma una panoramica sulla computer grafica, animazione e arte, rappresentate al meglio da Siggraph Asia 2008 Computer Animation Festival e il meglio di Siggraph 2009. L’Italia e la nostra città sono presenti a ViewFest con due eventi, ItalianMix e Torino That Arts, presentato in sala da Andrea Bessone, Elena Volpato e Giorgio Cugno.

Dopo il ViewFest la settimana digitale prosegue con View Conference, dal 4 al 7 novembre presso il Centro Congressi Torino Incontra in via Nino Costa 8. Un’immersione totale ad alto livello nelle culture digitali, un palinsesto ricco di dibattiti, seminari, presentazioni e workshop. L’ingresso è gratuito, dato l’alto profilo della manifestazione e caldamente consigliato di accreditarsi nel sito www.viewconference.it

Il CSI Piemonte al centro delle discussioni

Giorni pieni di interventi e analisi sul futuro del CSI Piemonte

Prima Beppe Minello su Lastampa

Chi, per i motivi più diversi, confida nel fatto che al Csi l’era-Rovaris stia volgendo al termine è meglio che rifaccia i suoi conti. Tra i 570 aspiranti all’incarico di direttore generale c’è anche Rovaris che su quella poltrona siede ininterrottamente da oltre 30 anni, da quando il Consorzio informatico lanciava i primi vagiti. «Invece di fare una selezione ad evidenza pubblica come ha deciso il cda forse sarebbe stato sufficiente ipotizzare un paio d’anni durante i quali affiancare ed accompagnare il successore…» ha commentato Rovaris a margine di una conferenza stampa durante la quale lui e il presidente Francesco Brizio hanno ribattuto punto su punto a tutte le accuse piovute addosso al Csi in questi mesi, in particolare dal vicepresidente della Sala Rossa, Michele Coppola (Fi-Pdl) e dal capogruppo in Regione dello stesso partito, Burzi.

Poi Rapahel Zanotti sempre su La Stampa

Ci sono tre motivi per cui il Csi Piemonte è diventato, negli ultimi tempi, zona di guerra. Uno: siamo a fine legislatura e il consorzio regionale, che offre sistemi informatici e servizi alle amministrazioni pubbliche, è un ottimo bacino di voti visti i suoi 1200 addetti. Due: Renzo Rovaris, il direttore generale che guida il consorzio dalla sua nascita, oltre trent’anni, è in parabola discendente. L’assessore regionale all’Innovazione Andrea Bairati ha deciso che era ora di cambiare. Tre: è in scadenza la convenzione con la Regione. Questo significa nuovi equilibri del consorzio con il suo maggior cliente che rappresenta, da solo, il 65% dei ricavi.
Non stupisce, dunque, che attorno a questo centro di potere si muovano gli appetiti di molti. C’è però un dato incontrovertibile che fa da sfondo e su cui tutti, indistintamente, dovranno fare i conti: il Csi Piemonte è diventato un pachiderma che fagocita milioni di euro, nonostante il suo bilancio risulti comunque in attivo.

A cui risponde Renzo Rovaris direttore del CSI

Leggo che il centrodestra è pronto a smembrare il Csi Piemonte, apprendo delle preoccupazioni del centrosinistra che, comunque, parla di mancanza di strategia e mi domando: perché? Il consorzio va bene, economicamente e produttivamente. Tutto si fonda sull’errata premessa che il Csi sia in crisi. Non è così. Forse la congiuntura tra elezioni politiche e il rinnovo del direttore generale sta agitando un po’ troppo la politica. Il consorzio è un bel boccone e qualcuno potrebbe farci dei soldi scardinandolo e rivendendolo sul mercato».

Renzo Rovaris, direttore generale del Csi Piemonte fin dalla sua istituzione nel 1977, non ci sta a fare da bersaglio. Soprattutto non vuole che la sua creatura sia trattata come tale. Le critiche piovute nei giorni scorsi non lo scompongono. «Il capogruppo di Forza Italia-Pdl in Regione, Angelo Burzi, dice che siamo indietro di dieci anni. Allora spieghi perché l’anno scorso abbiamo preso sette premi dal ministro della sua maggioranza Renato Brunetta e perché anche quest’anno ne abbiamo presi cinque», dice Rovaris.

Certo, quel documento della Booz&Co che ha analizzato i costi riducibili del consorzio su mandato dello stesso Rovaris, proprio non ci voleva che finisse sui tavoli del Consiglio regionale. «Si tratta di migliorie che stiamo già attuando – spiega Rovaris -. Tra l’altro l’analisi di Booz&Co ci sembra un po’ eccessiva. Calcolano tagli compresi tra i 25 e i 34 milioni per restare sul mercato. Noi siamo convinti che 10-12 basteranno: 2 li abbiamo recuperati da maggio, altri 5 il prossimo anno, una dozzina nei prossimi due».

Nuovo sito per il Museo del Cinema di Torino

Il Museo Nazionale del Cinema ha un nuovo sito internet, più dinamico e innovativo, ricco di servizi inediti e aggiornato quotidianamente. Sarà possibile accedere on line alle collezioni del museo: film, fotografie, manifesti, materiali pubblicitari, documenti, libri e riviste. Inoltre vi si troveranno informazioni in tempo reale su tutte le attività e le manifestazioni organizzate dal museo, ma anche sulle iniziative editoriali e le attività didattiche offerte.

Sul nuovo sito del museo sarà inoltre possibile trovare informazioni in tempo reale su tutte le attività e le manifestazioni che fanno capo ai diversi settori del Museo, nonché sulle iniziative editoriali, l’attività didattica e i servizi offerti, che comprendono la possibilità di acquistare online i biglietti d’ingresso per la Mole Antonelliana e per il Cinema Massimo, i libri e i dvd editi dal Museo.

Dalla sezione “Universo Cinema” sarà inoltre possibile collegarsi direttamente alle principali realtà cinematografiche di tutto il mondo: festival, cineteche, musei e scuole di cinema. Il navigatore potrà trasformarsi in visitatore virtuale del Museo, accedendo alla spettacolare esplorazione della Mole offerta da Vertical Dreams o, ancora, assistere alla proiezione degli speciali periodicamente offerti in streaming agli spettatori della rete.

Il nuovo sito del Museo Nazionale del Cinema è stato progettato e realizzato da Ars Media, web agency di Torino, in sinergia con Graffiti Multimedia, l’agenzia che si è occupata dello sviluppo delle collezioni online, e con la collaborazione di adLilac, che ne ha curato il progetto grafico.

Aerospace & Defense Meetings

Big dell'industria aeronautica a Torino il 28 e 29 ottobre per partecipare a Aerospace & Defense Meetings l'unica business convention internazionale del settore organizzata in Italia , promossa dalla Camera di commercio di Torino, con Bci e il Centro Estero per l'Internazionalizzazione .All'incontro, in programmma domani e giovedi' all'Oval Lingotto, velivolisti, motoristi, produttori di vettori spaziali e satelliti che si confronteranno sulle novita' del settore. L'appuntamento sara' anche l'occasione per ospitare la prima conferenza operativa dell'European Aerospace Cluster Partnership (EACP), nuovo network europeo dedicato all'aerospazio in programma al Centro Congressi Torino Incontra.

''La concomitanza dei due eventi non e' un caso – spiega Alessandro Barberis, presidente della Camera di commercio di Torino – abbiamo scelto una vetrina mondiale di successo, gli Aerospace and Defense Meetings, per ufficializzare il nostro ingresso nell'EACP che segna cosi' il debutto nel network europeo di Torino Piemonte Aerospace, il progetto di promozione sui mercati esteri delle imprese piemontesi del settore gestito dal Centro Estero per l'Internazionalizzazione. Un passaggio importante – conclude – che ci consente di potenziare la nostra strategia di internazionalizzazione, agganciandoci a un programma forte, orientato a raggiungere le grandi potenze extra europee''

Occasione per grandi gruppi e primes di ottimizzare il loro tempo nella ricerca di nuovi fornitori e soluzioni, ad Aerospace and Defense Meetings sono attese aziende, provenienti da Italia, Europa e da altri Paesi a forte vocazione aeronautica come Russia, Canada, Stati Uniti, Messico, Israele, Cina, India, Giappone. Tanti anche i bacini aerospaziali che saranno presenti, come Aerospace Valley, Ile de France, Baden-Wurttenberg, Rho'ne Alpes, oltre a quelli italiani di Napoli, Roma, Brindisi e Varese.

Working Capital numero cinque a Napoli

Via Vittorio Pasteris

Martedì 10 novembre a Napoli si svolgerà il quinto Working Capital Camp nel complesso dei SS. Marcellino e Festo.  Alle 10.15 si terrà il primo round dell’elevator pitch, aperto a tutti. Chiunque abbia un progetto o un’idea imprenditoriale e pensi che Telecom Italia possa essere d’aiuto nella sua realizzazione, può partecipare all’elevator pitch preparando una presentazione della durata di 3 minuti, a cui seguiranno 3 minuti di domande e risposte.

Questo il programma dell’evento:

Alle 11.00 si aprirà la tavola rotonda “Dialogo sull’innovazione” moderata dal direttore de “Il Mattino”, Virman Cusenza, a cui prenderanno parte:
– Guido Trombetti, magnifico rettore Università di Napoli Federico II
– Carlo Borgomeo, presidente Fondazione per il Sud
– Luigi Nicolais, presidente del Comitato Nord-Sud di Confindustria e vicepresidente della Commissione
cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati
– Paolo Russo, presidente della XIII Commissione della Camera dei Deputati
– Sandro Dionisi, direttore TiLab.

Il secondo round dell’elevator pitch inizierà alle ore 14.30, subito dopo la pausa pranzo, e andrà avanti sino alle 19. Nel pomeriggio, dunque, saranno a disposizione dei partecipanti oltre quattro ore e mezza per la presentazione delle idee al comitato di valutazione del progetto Working Capital.

Asta benefica di opere d'arte

Venerdì 30 ottobre "Dal cucchiaio alla città" di corso Mortara 46, torre Antonino Monaco, ospita a partire dalle ore 19 un'inedita asta di beneficenza di opere d'arte realizzate dai migliori writers nostrani, con incursioni internazionali, riuniti per l'occasione dall'associazione Artefatti per raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione di una scuola materna ed elementare in Abruzzo
in cui si è impegnata Legacoop e che verrà consegnata a fine novembre.
Battitori d'asta d'eccezione il sindaco Sergio Chiamparino, Alessandra Comazzi e molti altri, supportati dall'autore comico e cabarettista Claudio Sterpone.

L'invasione degli ultrapinguini

Fra halloween e il software libero

TorinOpen organizza “l’Invasione degli Ultra Pinguini” una giornata tra software libero e creative commons per scoprire che l’alternativa esiste, con a seguire Hallowen Party a partire dalle ore 15 di sabato 31 ottobre presso Artintown; Via Berthollet 25 a Torino

Durante la giornata un  dibattito pubblico su Software libero in Piemonte, l’impegno dei candidati eletti.

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I 12 poli piemontesi dell'innovazione

Nuovi strumenti di politica industriale, mutuati dall'esperienza francese, a sostegno della competitivita' delle aziende, volti a favorire l'aggregazione di piccole e medie imprese, grandi imprese e organismi di ricerca per la condivisione della conoscenza e la convergenza degli investimenti su prodotti o servizi innovativi.

I 12 Poli regionali dell'innovazione del Piemonte coinvolgono oltre 750 imprese (di cui il 60% circa e' formato da pmi), gli atenei piemontesi, i parchi scientifici e tecnologici e i principali centri di ricerca, per un totale di oltre 50 mila addetti.

"La regione Piemonte – dichiara l'assessore alla Ricerca, Innovazione e Industria, Andrea Bairati – ha investito 60 milioni di euro per la creazione e lo sviluppo dei Poli regionali di innovazione, uno strumento di politica industriale che consente alle piccole e grandi imprese di condividere conoscenza scientifico-tecnologiche e di beneficiare della convergenza di investimenti, anche privati, nello sviluppo di prodotti e servizi innovativi. I Poli, forti della presenza al loro interno di realta' imprenditoriali importanti, oltre a stimolare lo sviluppo di attivita' di ricerca e innovazione, contribuiranno a valorizzare al massimo le potenzialita' presenti, favorendo processi di internazionalizzazione e incrementando investimenti produttivi, anche stranieri, sul territorio".

Le piccole guidano l'innovazione

Stefano Manzocchi sul Sole 24 ore

Industria in Italia significa piccola impresa: prima della crisi, erano attive circa mezzo milione di piccole aziende industriali, che impiegavano 3,5 milioni di addetti, i tre quarti dell’occupazione manifatturiera. Le piccole imprese rappresentano il 50% delle imprese esportatrici (in termini di unità attive) e gli addetti all’estero delle piccole aziende sono passati dal 4 al 9% del totale dell’industria nel decennio prima della crisi.

La retorica dell’internazionalizzazione – perseguita da molte piccole in passato – è stato un abbaglio, alla luce della crisi? L’internazionalizzazione ha comportato investimenti e un impegno finanziario che hanno molto esposto le nostre piccole imprese manifatturiere alla recessione, tenuto conto anche dell’intermittente sostegno del sistema bancario italiano. Ma la scelta d’internazionalizzarsi ha portato anche indubbi benefici, in termini di proiezione verso i mercati più promettenti, e di diversificazione e riduzione del rischio. In particolare, sia per i beni intermedi e d’investimento sia per i beni di consumo, dal 1998 al 2008 il peso relativo dei mercati emergenti per l’export italiano è cresciuto di oltre il 50 per cento. Questa tendenza si rispecchia in una progressiva diversificazione dei nostri mercati di sbocco. Internazionalizzarsi non è stato solo sensato in termini di diversificazione, ma anche obbligato per un’economia a bassa crescita della domanda come la nostra, e parte di un continente europeo anch’esso caratterizzato da dinamiche modeste della domanda.

Nonostante le difficoltà di questa fase, la piccola impresa industriale italiana è sovente ottimista per il medio periodo, come dimostrano le elaborazioni delle associazioni di categoria: la crisi potrà rallentare ma comunque non arrestare le grandi trasformazioni in corso nei paesi emergenti, dove segmenti significativi di popolazione sono in procinto di affrontare importanti cambiamenti di struttura produttiva, di status economico e di stili di consumo. Anche la spinta decisa delle politiche macroeconomiche negli Stati Uniti potrà gradualmente alimentare investimenti e consumi nelle Americhe.