InnovAction a Udine

InnovAction promuove la cultura dell’innovazione come modello per lo sviluppo di imprese e territorio presso tutti i cittadini, il sistema produttivo ed economico e le istituzioni e si rivolge alle realtà industriali, finanziarie e della ricerca nazionale ed internazionale con un’attenzione particolare all’Euroregione. Alla sua terza edizione, dal 14 al 17 febbraio 2008 alla Fiera di Udine, l’appuntamento ha come tema la Qualità della Vita.

L’evento è nato dalla consapevolezza che le sfide della competizione a livello globale si possono vincere solo con una costante attenzione all’innovazione – di prodotto, processo, servizi – e intende agevolare i contatti e le contaminazioni tra il mondo della ricerca, delle aziende e della finanza e rivolgersi a molti interlocutori attraverso le sue diverse componenti, dalla parte espositiva a quella convegnistica, dalle presentazioni di prodotto agli eventi per il grande pubblico.

InnovAction, promosso e organizzato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con Udine e Gorizia Fiere e con l’Università degli Studi di Udine, ha registrato nella seconda edizione oltre 40.000 visitatori e 600 presenze espositive e la partecipazione di 276 relatori di fama nazionale e mondiale, diventando un luogo d’incontro fra gli attori dell’innovazione della scena internazionale grazie alla presenza di centri di ricerca, imprese, incubatori, università, parchi scientifici e tecnologici.

La terza edizione permette a espositori e pubblico di affrontare il concetto di innovazione alla luce dei suoi effetti sulla qualità della vita. Gli incontri in programma trattano varie tematiche: dalle implicazioni dello sviluppo scientifico e tecnologico al suo impatto sugli stili di vita; dalle dinamiche legate alla crescita economica ai cambiamenti in atto nel concetto stesso di welfare; dalla funzionalità dei prodotti d’uso quotidiano allo sviluppo concettuale proprio del design e dell’arte, nel loro rinnovato legame con le nuove tecnologie; dalle strategie di crescita e sviluppo del territorio al cambiamento indotto nella quotidianità dei suoi cittadini.

E ancora, il Torneo dei Paradigmi consente di approfondire argomenti di interesse scientifico e sociale mondiale, come la genomica, il riutilizzo delle rifiuti, le problematiche legate alle risorse idriche, attraverso il confronto fra soluzioni e ipotesi diverse. Infine, una serie di percorsi culturali incentrati su arti visive e musica stimolano i visitatori a riconoscere l’innovazione attraverso le forme di espressione artistica.

Diversi elementi complementari danno vita a InnovAction, che si rivolge così agli attori economici e finanziari, agli esperti dei settori coinvolti, ai media e anche al grande pubblico. La parte espositiva si sviluppa a partire dal concetto stesso di innovazione e dalla rappresentazione del suo processo di creazione: dalle idee ai progetti, dalle nuove soluzioni ai prototipi.

Il Salone si suddivide in tre grandi aree tematiche:

  • la Piazza della Conoscenza, che ospita un articolato programma di incontri e convegni dedicati al dibattito sulle tematiche scientifiche, tecnologiche ed economiche e alla condivisione di esperienze e conoscenze maturate in Italia e all’estero;
  • la Piazza delle Idee, luogo di incontro tra domanda e offerta di idee innovative e vetrina dei progetti e dei prototipi alla ricerca di partner e finanziatori;
  • la Piazza dell’Innovazione, spazio a disposizione delle imprese per esporre nuovi prodotti, processi e servizi già in commercio o in fase avanzata di prototipazione.

Il sito di InnovAction

State of the net a Udine

stateofthenet.jpgFare il punto sulla situazione di internet in Italia: nasce con questo ambizioso obiettivo la conferenza State of the net  che si svolgerà a Udine l’8 e 9 febbraio 2008.

Sempre più, infatti, la presenza di internet come strumento di comunicazione, come luogo editoriale, ma soprattutto come spazio di interazione tra persone, sta prendendo piede in Italia. La popolazione di internet è crescente e le evoluzioni che si prospettano contamineranno molti settori della società.
Si terrà dunque a Udine, città dell’innovazione, ed in anteprima alla terza edizione di Innovaction ,  una conferenza di due giorni che affronterà internet e il suo uso in Italia da vari punti di vista.

Supportata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, state of the Net affronterà le diverse tematiche in cui è  importante la presenza del fenomeno-internet, nella sua fase attuale, il cosiddetto web 2.0, considerando le ricadute sociali, economiche e politiche del suo sviluppo.

Fare il punto sulla rete italiana non limiterà comunque la conferenza ad una dimensione nazionale. Gli ospiti internazionali che saranno comunicati a breve garantiranno una visione globale: nel board degli organizzatori ci sarà anche il blogger americano Dave Winer, inventore dei feed Rss, ovvero la tecnologia che è alla base dei blog.

A torino il supermercato drive-in telematico

Via Vittorio Pasteris

A Torino, nel supermercato di Corso Romania, all’entrata della città è stato realizzato il primo AuchanDrive, il primo supermercato drive-in in Italia, per evitare di perdere tempo inutile nel fare la spesa.

Come funziona: via internet si scelgono i prodotti da comprare in un assortimento di 400o prodotti.
Si comunica l’ora del ritiro passate almeno due ore dall’ordine.

A quel punto non resta che salire in macchina all’ora prevista, raggiungere il supermercato, comunicare il proprio arrivo all’area di carico e i comessi del supermercato caricheranno la spesa direttamente sull’auto, pagamento alla cassa e via verso casa.

Ovviamente le comodità crescono su spese ricorrenti o ripetitive. E’ possibile riutilizzare vecchi ordini enza bisogno di selezionare nuovamente gli articoli uno per uno. Oppure creare una lista di aquisto con i prodotti che si desiderano, volta per volta per salvarla e trasformarla in una spesa vera e propria.

E' morto Silvano Fumero ideatore del Biopark del Canavese

Via Localport

Ivrea e il Canavese si sono svegliati questa mattina sotto una poetica coltre di neve, ma sono bastate poche ore perché si diffondesse ovunque una notizia che ha spazzato via la poesia e l’allegria: nella notte è morto, nella sua casa sulla collina del Crist, Silvano Fumero, uno dei personaggi più importanti della vita imprenditoriale del territorio.

Fumero, saluzzese di nascita, dopo aver conseguito la laurea in chimica all’Università di Torino nel 1966, si è dedicato al settore delle biotecnologie: fin dal 1971 ha operato all’interno della Rbm di Colleretto Giacosa e, come general manager di questa azienda è stato, negli anni Ottanta, tra i fautori della creazione del Biopark del Canavese, una delle più importanti realtà imprenditoriali del territorio nel “dopo Olivetti”.

Fucina di innovazione e ricerca, il Biopark deve molto del suo successo proprio alle doti imprenditoriali di Fumero che lo ha fatto crescere, sotto la sua guida. E quando il “gioiello” ha dimostrato di saper camminare sulle sue gambe, Fumero non ha esitato nel lanciarsi in una nuova e stimolante avventura, la Eporgen, realtà realizzata sempre all’interno del Biopark, votata ad accogliere nuove realtà imprenditoriali per garantire loro l’ambiente ideale per passare dalla fase di studio a quella della realizzazione delle iniziative. Un moderno mecenatismo grazie al quale i ricercatori possono sperare di veder trasformata in azienda la loro ricerca. Un ancora importante per trattenere in Italia, e ospitare in Canavese, studiosi e ricercatori, per porre un argine alla “fuga di cervelli” che troppo spesso impoverisce il panorama scientifico nazionale.

Nasce il consorzio Vntech

Un’alleanza tra le quattro aziende valdostane più innovative e il Politecnico di Torino farà nascere nei prossimi mesi a Verres, in bassa Valle d’Aosta, un centro di ricerca applicata per la progettazione e realizzazione di sensori wireless utilizzabili in diversi campi, dai monitoraggi territoriali, al building automation, ma anche nel settore biomedicale.

L’iniziativa, il cui decollo è previsto nei primi mesi del 2008, ha le sue radici nel settore del terziario avanzato che, nella regione, sta producendo alcune esperienze di punta. Ne sono protagoniste, in particolare, la Dora spa del gruppo StMicroelettronics, che si occupa di circuiti integrati per il settore elettrico, la Gps Standard (sistemi di protezione perimetrale integrati), la Laser (Itc) e la Sea Energia (impianti, servizi energetici e global service).

Dalla partnership di queste imprese, che insieme realizzano un fatturato annuo di 35 milioni di euro con più di 200 addetti, con l’Istituto Mario Boella, specializzato nelle telecomunicazioni avanzate, nasce il consorzio ‘Vallée Network de Technologie’ (VnTech). Una realtà che si insedierà nel nuovo polo tecnologico di Verres, realizzato dalla Regione, e che si è posta l’obiettivo di diventare, tra l’altro, una ‘fabbrica di brevetti’ nel settore di sensori e microsensori ‘senza fili’.

“Il consorzio VnTech è un progetto aperto ad altri partner, privati e pubblici, imprese, università e centri di ricerca, in una logica di sviluppo territoriale”, spiega Paolo Conta, amministratore delegato della società Laser, attualmente alla guida, come presidente, del consorzio VnTech. L’ambizione degli imprenditori valdostani, che prevedono di investire nei primi tre anni 200mila euro e di destinare alla nuova struttura quattro ricercatori (uno per ciascuna azienda), è di “costruire un centro di competenza a livello nazionale in grado di attirare l’attenzione dei ricercatori e studenti”, aggiunge Conta. Una delle prospettive ipotizzate riguarda la creazione di nuove imprese, in grado di commercializzare eventuali brevetti.

Un primo programma di investimenti riguarda, in particolare, la tecnologia ‘ZigBee’, un insieme di protocolli di comunicazione ad alto livello che utilizzano piccole radio digitali a bassa potenza. Un prodotto hi-tech che può essere utilizzato tra l’altro nel monitoraggio idro-geologico, nei sistemi di sicurezza di edifici e di aree urbane, ma anche, in ambito sanitario, nel monitoraggio a distanza dei pazienti.

L'innovazione a Torino secondo Torino plus

Da Innovazione Torino +

Dopo un secolo vissuto da capitale italiana dell’auto Torino ha diversificato le proprie vocazioni e, contemporaneamente, si è concentrata sui settori produttivi ad alto contenuto di conoscenza. Investire su produzioni con forti valori immateriali basati sulla ricerca e l’innovazione: questa è la strada che l’economia cittadina ha intrapreso per disegnare il proprio futuro.

Quattro i settori individuati come strategici: l’automotive, l’Ict, l’aerospazio e la finanza. L’automotive era e rimane – seppur in forma differente – un punto di forza dell’economia cittadina e regionale. La concentrazione di imprese, una ritrovata competitività e ambiti di eccellenza specifici come il design – che a Torino è protagonista non solo nel settore automobilistico con nomi come Bertone, Giugiaro, Pininfarina – o le ricerche sulle fonti d’energia alternativa come l’idrogeno, sono gli ingredienti di un rinnovato protagonismo sui mercati internazionali. L’Information and Communication Technology ha a Torino il primo distretto “senza fili” del Sud Europa – Torino Wireless – oltre a diversi centri di ricerca, come quelli di Microsoft, di Motorola e il Tilab di Telecom Italia. Il settore aerospaziale beneficia della compresenza in città di competenze differenziate che vanno dalla metallurgia all’elettronica e di grandi realtà come Alcatel Alenia Space. La finanza, infine, è motore indispensabile per garantire la crescita del sistema, e l’esistenza di realtà come il gruppo San Paolo-IMI , diventato il terzo polo bancario dell’area euro dopo la fusione con Banca Intesa.

Queste sono le linee strategiche che porteranno le 228.000 imprese cittadine che esportano ogni anno beni per quasi sedici miliardi di euro (con un saldo positivo sull’import di quattro miliardi) a essere sempre più competitive in Europa e nel mondo: la sfida dell’internazionalizzazione è infatti il banco di prova della nuova economia torinese. Una sfida – quella dell’essere protagonisti in Europa – che si gioca tanto sul piano delle imprese quanto su quello delle istituzioni: hanno già sede a Torino, infatti, il Centro di Formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, l’Istituto per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia e lo Staff College delle Nazioni Unite e la European Training Foundation dell’Unione Europea.

Il capodanno del desing a Torino

twdc_logo.gif

Update: E’ deceduto il settimo operaio ferito alla Thyssenkrupp. In segno di lutto e’ stata annullata la festa prevista questa sera in Piazza Castello in attesa del Capodanno. Annullato anche lo spettacolo pirotecnico di mezzanotte.

Torino entra ufficialmente nell’Anno Mondiale del Design con una straordinaria notte di capodanno, progettata appositamente per festeggiare Torino 2008 World Design Capital. Epicentro delle manifestazioni del 31.12.07 è piazza Castello, il cuore barocco della città protagonista sugli schermi di tutto il mondo durante i XX Giochi Olimpici Invernali del 2006: qui era la “Medals Plaza”, non solo palco delle premiazioni ma anche ribalta per grandi eventi musicali e quinta, tutte le sere, di spettacoli pirotecnici. Ed è nuovamente la musica ad animare la piazza, con una notte interamente sonorizzata da ‘live’ e ‘dj set’

Ma il Capodanno del Design va oltre un festeggiamento tradizionale: quello a cavallo tra l’ultimo giorno del 2007 e il primo del 2008 è un party urbano ‘plurale, collaborativo e distribuito’. Plurale perché costruito da un team composito, torinese e internazionale allo stesso tempo, plurale perchè rivolto a tutte le fasce di pubblico. Collaborativo perché proprio il pubblico, nella sua eterogeneità, viene chiamato a essere protagonista dell’evento, interagendo con artisti, oggetti e tecnologie.

Distribuito tanto nello spazio – attorno al cuore pulsante di piazza Castello tutta la metropoli vive un’intera giornata di design – quanto nel tempo, con i simboli che rimarranno, dopo la festa, sia sul territorio che nelle mani di ognuno. Ne sono un esempio i “Led Throwies”, piccoli oggetti luminosi costruiti assieme al pubblico nel corso della giornata e che la sera ognuno potrà disseminare per la città, formando una sorta di specchio al contempo plurale, collaborativo e distribuito allo spettacolo verde che illumina il cielo di Torino.

Oppure le mega sfere cangianti del progetto “Zygote – Tangibile Interaction”, palloni enormi e leggerissimi con cui la gente può giocare, facendo loro cambiare tonalità a ogni colpo. Grandi maxischermi creano uno spazio virtuale incastonato nell’architettura antica del centro cittadino – come quelli attraversati dalle immagini del video “Waiting for the early bus” degli artisti Botto & Bruno, mentre installazioni interattive come “Design-ME” producono in tempo reale multiproiezioni generate dalla vita della piazza. “Design Leaves”, cartoline e stickers dedicati ai più celebri oggetti di design rimarranno al pubblico come ricordo dell’inaugurazione dell’Anno Mondiale del Design.

Una lunga giornata, dunque, in cui festa e ‘public design’ si incontrano con la complicità degli spettatori-attori. Una notte di creatività e divertimento diversa da qualsiasi altro San Silvestro in Italia e nel mondo. La notte, verde, che dà il benvenuto a Torino 2008 World Design Capital.

La caccia al tesoro di Unito

La caccia al tesoro di Unito si svolgerà il giorno 15 gennario fra gli studenti e il personale dellíUniversità di Torino, finalizzata  alla scoperta comune dei servizi offerti dal Portale di Ateneo ed al rafforzamento della community dell'Università di Torino. La partecipazione è gratuita, occorre disporre di connessione ad internet, navigare su Unito.it ed accedere ad alcuni servizi,  collegarsi sulle isole dell'Ateneo in ambiente Second Life, nel giorno 15 gennaio 2008, dalle ore 18 alle ore 20.

Possono partecipare tutti gli studenti regolarmente iscritti allíUniversità di Torino e tutti i dipendenti (docenti e personale tecnico  amministrativo) dellíUniversità di Torino che abbiano voglia di interagire, divertirsi e siano curiosi di scoprire i servizi interattivi dell’Università

Per poter partecipare è quindi indispensabile connettersi ad una rete internet per accedere al Portale di Ateneo e a tutti i servizi  dell’ambiente Second Life, previa registrazione sul sito www.secondlife.com, e creazione del proprio avatar

Il regolamento della caccia al tesoro di unito