Working Capital Camp Torino: meno due

Siamo arrivati a due giorni dal Working Capital Camp di Torino

Fremono i preparativi per il Working Capital Camp di Torino di mercoledì 8 luglio.
Le iscrizioni stanno crescendo ancora velocemente, si punta a superare i 150 iscritti. Per facilitare i lavori del barcamp è stata resa disponibile una seconda aula e sono state riaperte le iscrizioni per proporre contributi ed interventi per il barcamp.

Lavoratori della conoscenza: il libro

Torino, come la società italiana nel suo complesso, conosce da anni e anni un vasto e generalizzato processo di terziarizzazione. Il profilo di quello che un tempo è stato il più nitido e coeso modello urbano a forte impronta industriale si è stemperato, concedendo progressivamente spazio a un impasto più composito, eterogeneo e sfumato.
Come in un gioco di chiaroscuri, nella Torino contemporanea le linee della concentrazione produttiva dell’industria risaltano per contrasto con l’arcipelago un po’ indistinto dell’universo terziario, dove tuttavia alcune identità specifiche si sono già formate e convivono, anche se spesso ancora confusamente nella nostra percezione.

Tra queste identità vi sono i lavoratori della conoscenza, solitamente assimilati con il grappolo di produttori scientifici di altissima specializzazione che lavorano in laboratori sofisticati ad alta densità di investimento. Al contrario, i knowledge workers costituiscono uno strato affatto esiguo di operatori – che lavorano individualmente o in gruppo, all’interno di imprese o in forme associative, con rapporti di lavoro autonomi o subordinati – coinvolti in un processo di elaborazione, organizzazione e diffusione del sapere. Ma qual è il denominatore comune per questi lavoratori dai profili apparentemente disparati? Che rapporto hanno con le metropoli? Qual è il loro peso reale nell’economia locale? E che forma assumono due terreni chiave in cui operano – il design e la creatività – nelle due maggiori città ex industriali del Nordovest, Torino e Milano? Le tre ricerche presentate in questo volume, offrono spunti di riflessione e propongono chiavi di lettura nuove per dare una prima risposta a tali quesiti e ragionare intorno a dimensioni sempre più importanti per il futuro della città.

La pubblicazione scaricabile

Incubatori d’impresa valdostani nel settore biomedico

Via AostaSera

A testimoniare come gli incubatori di impresa valdostani riescano ad essere un importante atout capace di attrarre imprese caratterizzate da un forte tasso di innovazione è l’esperienza e quanto sta succedendo alla BioDigital Valley, da poco più di un mese new entry presso l’incubatore di Pont Saint Martin e azienda che ha in atto collaborazioni scientifiche con diversi importanti partner accademici, tra cui l’Università di Milano, il Mondino di Pavia, l’Università «Federico II» di Napoli, l’Università dell’Insubria, l’Ospedale Cardarelli di Napoli, il Politecnico di Torino, il Centro Ospedaliero Universitario di Pisa e l’IRCC di Candiolo. A darne notizia e relativi particolari è il blog Impresa VdA.

La BioDigital Valley è impegnata, infatti, nella creazione di un’applicazione digitale in grado di mettere a confronto, in tempi ragionevoli, tutte le radiografie giacenti nei vari ospedali del mondo di una qualunque malattia oncologica. Un progetto ambizioso che potrebbe aiutare la ricerca medica nel ridurre le tempestiche per creare nuovi farmaci e i relativi costi. Il progetto di ricerca allo studio si chiama «Image» (Image Meta Analysis and Exploitation) ed è stato finanziato dall’amministrazione regionale ai sensi dell’art. 8 della L. R. 84/1993 con un contributo di 541.585 euro.

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Glomera e University.it insieme

glomeraGlomera ha siglato una partnership con University.it, la più importante comunità universitaria indipendente in Italia.

Gli studenti che si collegano a University, all’indirizzo www.university.it/webtv trovano infatti ‘il total embed’ sviluppato da Glomera, che consente di creare e gestire in pochi click la propria webtv interattiva, gratuita o premium, per trasmettere in diretta e in differita, dal proprio sito.

Il Total embed è uno strumento chiavi in mano, gratuito e perfettamente integrabile all’interno di qualsiasi portale: siti fornitori di servizi, social network, portali di informazione, blog. Non sono necessari investimenti in infrastrutture tecnologiche quali server e banda, per integrare il “total embed” all’interno del proprio sito e disporre di un servizio professionale e perfettamente personalizzabile, anche dal punto di vista stilistico.

Dialogo sull’Innovazione

Aggiornamenti sul Working Capital Camp Torino

Siamo arrivati a quota 100 iscritti al Working Capital Camp Torino di mercoledì 8 giugno.
Si è anche definito un pezzo del programma: la tavola rotonda Dialogo sull’Innovazione con Gabriele Galateri (Telecom Italia), Francesco Profumo (Politecnico di Torino), Marco Cantamessa (I3P), Mario Calabresi (La Stampa), Gianluca Dettori (Dpixel). Modererà Vittorio Pasteris (La Stampa).
Seguirà la presentazione del progetto Working Capital e la formazione del programma del pomeriggio.

Fiat, altra cassa integrazione per gli impiegati

da torino.repubblica.it

Altre 13 settimane di cassa integrazione agli Enti centrali della Fiat di Mirafiori e Balocco, dopo quelle cominciate a maggio e che si concluderanno a fine luglio.
Il provvedimento dal 24 agosto al 22 novembre riguarderà 345 addetti tra operai e impiegati. Lo ha annunciato l’azienda ai sindacati ai quali ha comunicato che alla ripresa dell’attività dopo la pausa estiva, la cig interesserà per una settimana dal 24 al 30 agosto tutti i 4400 addetti del comparto. Cassa integrazione per tutti gli addetti anche tutti i venerdì dei mesi di settembre, ottobre e novembre.
“Per la seconda volta la Fiat annuncia 13 settiname di cassa integrazione agli Enti centrali, anche se questa volta il numero degli addetti è inferiore a quello precedente – commenta per la Fismic il segretario regionale piemontese, Vincenzo Aragona – è necessario, pertanto, che l’azienda individui un possibile ricorso alla mobilità per ridurre così l’impatto della cig sui lavoratori.

60 milioni di euro per il fondo nazionale per l'innovazione

Il Ministro Scajola ha presentato  un fondo nazionale per l’innovazione destinato a finanziare lo sfruttamento economico di brevetti. Il fondo verrà assegnato in via prioritaria ad operazioni finanziarie: adeguate a realizzare il finanziamento di  progetti aziendali innovativi basati sull’utilizzo economico dei titoli della  proprietà industriale, che coinvolgono gli attori della filiera dell’innovazione, in particolare Università e centri di ricerca,  in cui il soggetto intermediario proponente assicura l’apporto di competenze finanziarie e gestionali.

“Vogliamo rimuovere gli ostacoli che non consentono un adeguato incontro tra domanda e offerta di finanziamento per progetti basati su idee innovative e sullo sfruttamento industriale di brevetti e altri titoli della proprietà industriale”, ha detto il ministro Scajola nel presentare l’iniziativa.

Il Fondo, che mira a sostenere le PMI e a rafforzare il brevetto italiano, agirà come strumento di mitigazione del rischio di credito e di investimento per banche ed intermediari finanziari che parteciperanno al finanziamento di progetti innovativi basati sull’utilizzo economico dei brevetti. Tra gli obiettivi, favorire la trasferibilità dei titoli della proprietà industriale e aumentare la loro capacità di attrarre finanziamenti.

Il Fondo Nazionale per l’Innovazione

La marcia delle Pmi che resistono

Stefano Parola su Repubblica

Tutti in strada a protestare, in un lungo corteo da piazza Vittorio a piazza Castello composto da mille persone. Ancora una manifestazione contro la crisi. Non la solita, però. Nessuna tuta blu, né colletto bianco. Al massimo una polo o una camicia a quadri. Niente bandiere di sindacati o partiti.

Solo tre striscioni con su scritto: “Imprese che resistono”. Perché questa volta in piazza non ci sono scesi gli operai, ma direttamente gli imprenditori e le imprenditrici. Tutto è nato quasi per caso. Un gruppetto di aziende del Cuneese ha messo su un blog (blog. libero. it/pmicheresistono), è scattato il tam-tam, si sono tenute riunioni via via più partecipate, fino alla decisione: serve una protesta di piazza. Così Impresecheresistono, gruppo spontaneo di Pmi del Piemonte e del Nordovest, ieri ha sfilato per le vie di Torino. Un migliaio di uomini d´azienda messi alle corde dalla crisi economica ed esasperati dalle troppe cose che non vanno. Niente slogan o fischietti, ma un silenzio da marcia funebre. C´è anche qualche operaio, perché in fondo «soprattutto in aziende piccole come le nostre siamo tutti nella stessa barca». In testa al corteo c´è Luca Peotta, portavoce e ideatore del gruppo: «Siamo in mille, con 20 dipendenti a testa rappresentiamo 20 mila famiglie: in pratica siamo una Fiat». E in piazza Vittorio c´è solo una parte di chi ha aderito: «Alcuni non sono venuti, avevano paura di esporsi», aggiunge Peotta.
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A 15 giorni dal Working Capital Torino

Working Capital Torino sta decollando

Mancano poco meno di due settimane al Working Capital di Torino per l’8 luglio presso l’incubatore I3P del Politecnico di Torino. Ci sono già 66 iscritti, 11 interventi per l’elevator pitch e 12 interventi per il barcamp.

Il Politecnico di Torino, che ospita il Working Capital Camp di Torino, mette a disposizione di tutti i partecipanti all’evento l’accesso alla rete wi-fi dell’ateneo. E’ necessario registrarsi in anticipo per avere la connessione lasciando i propri dati personali e il proprio numero di cellulare. I dati per accedere al wi-fi del Politecnico di Torino saranno spedite via sms.