Progettato a Torino Solarox il pigmento per l’edilizia del futuro

Una nuova famiglia di pigmenti Solarox, è stata progettata in Italia attraverso la collaborazione tra la Rockwood Italia Spa e il Dipartimento di Chimica Analitica dell’Università di Torino, e sarà commercializzata in tutto il mondo dal gruppo multinazionale Rockwood Holding Inc.

Per il Rettore Ezio Pelizzetti, ha detto: “Come chimico è con enorme soddisfazione che vedo che le idee da me sviluppate ormai trent’anni fa giungono ad essere implementate a livello commerciale. Il percorso della ricerca richiede sovente tempi lunghi. E’ proprio su una visione a lungo termine, che contempla la ricerca di base, e lo sviluppo di concetti che ai più possono apparire curiosi se non sempre segnati dal dubbio del “a cosa serve?”, che prevede un attento e laborioso sviluppo di conoscenza sperimentale, e che poi diventa ricerca applicata, che si deve articolare la programmazione della ricerca scientifica. I due tempi della ricerca di base e della ricerca applicata devono essere supportati prima dal sistema di ricerca pubblico (universitario) e poi da quello privato. L’attività Università-Rockwood mostra come possa essere sinergica e fortemente produttiva la ricerca applicata”.
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Nasce Banca Carito

Una nuova banca piemontese

Nasce un progetto di nuova banca a Torino. Si tratta di Banca Carito, anche se il nome è ancora provvisorio, che potrà contare su trenta sportelli di banca Carige in Piemonte e Val d’Aosta di cui 25 in provincia di Torino, 4 in quella di Cuneo ed uno ad Aosta.

Il 60% del capitale della nuova banca sarà in mano a Carige ed il 40% della Fondazione CRT, che acquisterà obbligazioni convertibili per 60 milioni di euro del prossimo prestito lanciato dalla banca genovese.

Gli organi di governo della Fondazione CRT hanno approvato all’unanimità il progetto, che consente a banca Carige di creare un polo di sviluppo economico piemontese.  L’intesa  che ipotizza che Carige possa portare a Banca Carito trenta sportelli nelle province di Alessandria, Vercelli e Asti, sarà  definita nei dettagli entro mese di marzo

Web radio: speciale innovazione, interviste a Scajola e Rocchietti

Terza puntata di What’s On in Piemonte – Speciale Innovazione: interviste al ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, parla delle azioni di governo nel settore ICT. Giancarlo Rocchietti presidente di Piemontech, spiega la funzione della finanziaria creata da Torino Wireless che investe con capitale di rischio in imprese piemontesi emergenti ad alto contenuto innovativo. Gli appuntamenti della settimana e le news dalle aziende di Torino Wireless

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Tilab: un pezzo di futuro

Una viaggio a Tilab

C’è un isolato di Torino che vive già nel futuro. Anni di distanza separano qualunque strada, piazza o corso della nostra città da via Reiss Romoli 274, dodicimila metri quadri di laboratori proiettati al domani. E’ la sede Telecom Lab, dove l’ultima tecnologia entrata in commercio è già storia passata, e dove – proprio in questi giorni – si lavora alla Lte, Long Term Evolution, la super comunicazione mobile per chiavette Internet e cellulari che ci traghetterà verso le reti di quarta generazione.

Telecom Italia Lab è soltanto in parte sinonimo di telefonia. Qui si studia l’info-mobilità, i sistemi del cosiddetto «trasporto intelligente». Qui si lavora alla videocomunicazione 3D, alla telemedicina, e, con una serie di sensori, si cerca di riprodurre il movimento del corpo umano, convinti di riuscire a leggere – prima o poi – persino nelle emozioni più profonde.

Ricerca, innovazione, sperimentazione. Ottocento ricercatori (altri 400 nelle sedi di Roma, Napoli e Rozzano Milanese) pensano oltre. Oltre l’immaginabile: hanno in media 40 anni e più dell’80 per cento di loro è laureato in ingegneria o informatica.

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Si all'acqua pubblica

Un incontro per parlare dei beni pubblici

Il Comitato Referendario Sì acqua pubblica ha organizzato un convegno internazionale sul tema dell’acqua pubblica e dei beni comuni, che si svolgerà Lunedì 15 febbraio a partire dalle 9 presso il Circolo dei Lettori.
La giornata di studio serve per fare il punto sugli  sviluppi del lavoro della Commissione Rodotà per la Riforma dei Beni Pubblici e sulla situazione del referendum sul tema. Mentre in Italia  si privatizzano acqua e beni comuni, la ri-municipalizzazione dell’acqua a Parigi e altre esperienze in materia indicano il percorso verso un futuro di diritto sostenibile.

Web radio: speciale innovazione, interviste a Andrea Bairati e Laura Morgagni

Seconda puntata di What’s On in Piemonte – Speciale Innovazione: interviste ad Andrea Bairati, Assessore Regionale all’Innovazione, che parla delle attività della Regione Piemonte per l’innovazione e a Laura Morgagni, Responsabile Accelerazione di Imprese di Torino Wireless, che presenta i bandi regionali ICT della Fondazione. Gli appuntamenti della settimana e le news dalle aziende di Torino Wireless

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Un concorso per rifare Torino Nord

Emanuela Minucci su Lastampa.it

Metamorfosi. Mai nome per un concorso di architettura (internazionale) fu più azzeccato. Perché dei 300 architetti che sbarcheranno oggi a Torino per ridisegnare quella parte di città su cui si concentrerà la vera scommessa della prossima amministrazione (l’area Nord: Barriera di Milano e dintorni, business da 1,5 miliardi concimati dalla linea 2 del metrò) si conteranno sulle dita di una mano coloro che potranno dividere il premio da 120 mila euro messo in palio dall’amministrazione. Tre assegni da 50 mila euro per l’area Vanchiglia e la Spina 4 e 20 mila euro per il trincerone abbandonato Sempione-Gottardo. Oggi, dunque, è il grande giorno. «Il Comune – spiega la responsabile del procedimento Paola Virano della divisione Urbanistica – non si aspettava certo che si iscrivessero ben 300 architetti: «Abbiamo dovuto procurarci sei pullman a bordo dei quali gli esperti visiteranno la zona interessata dalla trasformazione». Aggiunge: «Speriamo che dopo tutta questa neve esca un bel cielo azzurro: chi ha il compito di ridisegnare la città deve avere davanti un quadro il più chiaro possibile delle prospettive e del paesaggio».

Gli architetti iscritti al workshop che si terrà oggi (e che culminerà in un seminario tenuto da Carlo Olmo, direttore dell’Urban Center)partiranno alle 9,30 per visitare i luoghi della metamorfosi: da corso Regio Parco all’ospedale Giovanni Bosco, dai Docks Dora, fino all’EnviPark di via Livorno. Un viaggio per farsi un’idea di come potrà muoversi la bacchetta magica della Variante 200: quella che accompagnerà lo sviluppo di Torino per i prossimi vent’anni, trasformando in modo radicale la zona Nord-Est della città. L’obiettivo del Comune è valorizzare dal punto di vista urbanistico le aree dello Scalo Vanchiglia e quelle attorno al Parco Sempione, risistemare l’area attorno all’ospedale San Giovanni Bosco e ricucire così quel quartiere, tagliato in due dal trincerone ferroviario ormai dismesso e ostaggio del degrado. Trincerone nel quale si vuole far correre il primo tratto, da Rebaudengo a corso Vittorio Emanuele, della Linea 2 della metropolitana il cui primo tratto verrà pagato, almeno questo sta nelle intenzioni del Comune, dai ricavi delle operazioni immobiliari su Rebaudengo e Vanchiglia. Per capirci è un business da 1,5 miliardi e destinato a realizzare edifici che, complessivamente, avranno un milione di mq di superficie.

Web radio: speciale innovazione, interviste a Mauro Manzo e Francesco Profumo

Il blog di Torino Valley inizia a diffondere What’s On in Piemonte – Speciale Innovazione, una rubrica radiofonica prodotta da Zipnews in collaborazione con la Fondazione Torino Wireless.

Nella prima puntata: intervista a Mario Manzo, direttore della Fondazione Torino Wireless che presenta le attività della Fondazione, Francesco Profumo, rettore del Politecnico di Torino, che parla dell’incubatore I3P, uno di più importanti d’Europa, gli appuntamenti della settimana e le news dalle aziende di Torino Wireless

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Da Torino il social network per sportivi

Via Futura

We-sport2Marco lavora per una multinazionale e ogni giorno è in una città diversa. Gli piace correre ma è sempre solo e si annoia. Con We-Sport potrà programmare i suoi allenamenti nelle città in cui si troverà per lavoro, trovando altre persone che hanno voglia di correre in sua compagnia.

Il progetto è stato presentato dalla Scuola universitaria interfacoltà in Scienze motorie di Torino e dal Centro ricerche Scienze motorie, ed è raggiungibile all’indirizzo web www.we-sport.com

Si tratta di un indirizzato ai praticanti attività sportive in grado di mettere in relazione tra loro gli utilizzatori sia attraverso l’attività sportiva praticata sia mediante la geo-localizzazione. In ogni momento l’ iscritto può visionare sulla mappa chi pratica il suo sport, in quali orari ed in quali giorni. La mobilità sarà gestita tramite applicazioni mobile e in caso di spostamenti l’utente potrà trovare dei partner per il suo allenamento in tutto il mondo. Attualmente sono gestiti duecento sport e una sezione per attività legate ai diversamente abili.

La peculiarità fondamentale della piattaforma è quella di avere al suo interno una mappa geografica condivisa su cui gli utenti inseriscono i propri dati. Gli utenti quindi non sono in correlazione fra loro soltanto tramite le informazioni testuali ma anche in funzione della loro localizzazione geografica.  A breve verrà rilasciata la versione mobile e l’applicazione  per l’iPhone.

La fuga dei cervelli e la situazione della ricerca in Italia

Via Working Capital

Il 29 gennaio si è chiuso a Torino GammaDonna, il terzo Salone nazionale dell’imprenditoria femminile. La manifestazione è stata di taglio nazionale, ma è servita per fare il punto sull’imprenditoria al femminile in Piemonte. Le cifre della Regione raccontano un fenomeno in crescita: molte sono le donne che decidono di aprire una propria azienda. Centoundici mila imprese sono guidate da donne, 3 mila in più rispetto a cinque anni fa, secondo dati della Regione Piemonte. E torinesi sono state due su cinque delle vincitrici del premio GammaDonna /10 e Lode consegnato nel corso del Salone: Cristiana Poggio della Piazza dei Mestieri e Marta Vallino della Dinamycode.
Due gli appuntamenti di maggiore interesse della giornata conclusiva. Il più interessante, intitolato “Cervelli in fuga, proviamo a farne degli imprenditori”, si poneva l’obiettivo di esplorare e dibattere misure e interventi per combattere la fuga all’estero dei migliori tra i nostri laureati.
Secondo le stime dell’Unione Europea occorre far crescere oltre il 3% del PIL l’investimento medio nell’innovazione in Europa, incentivando anche la mobilità dei ricercatori. Secondo la Commissione i programmi come l’Erasmus permettono di far crescere le competenze linguistiche. Chi ha fatto un’esperienza di questo tipo guadagna di più e trova prima lavoro. La Commissione europea crede anche molto nei potenziali risultati dell’European Institute of Innovation e Tecnnology, con sede a Budapest, che ha il compito di attivare al meglio il “triangolo della conoscenza”: ricerca, innovazione e istruzione.
Fernando D’Aniello, segretario nazionale dell’Associazione Italiana Dottorandi e Dottori di ricerca ha confessato di non aver mai pensato di fuggire ma, per crescere professionalmente, ha dovuto viaggiare molto all’estero. Secondo D’Aniello “il pericolo fuga è uno dei rischi del periodo post dottorato, quando il titolo è stato conseguito e occorre trovare spazio per lavorare e crescere”.
Proprio su questo contesto ci si gioca il futuro del sistema universitario italiano. Il numero dei dottori di ricerca prodotti in Italia è ancora molto basso, lontano dagli standard di Germania e Francia per esempio. Nonostante questo, ad oggi produciamo ancora troppi dottori per la capacità ricettiva del sistema educativo italiano. Ogni anno ottengono il dottorato 10 mila ricercatori, di cui solo 2 mila sono poi assorbiti dalla carriera accademica. Il sistema produttivo privato non riesce a valorizzare le persone, e quello pubblico non sta di certo meglio.
Adi ha realizzato in passato un libro e un sito dedicato al fenomeno dei Cervalli in Fuga, ma paradossalmente questo non è il male maggiore. Secondo D’Aniello “parlare di fuga dei cervelli nei tempi della globalizzazione è riduttivo: andare all’estero è un percorso necessario per crescere e, se gli italiani trovano facilmente collocazioni fuori dai confini nazionali, vuol dire che la qualità del nostro sistema formativo è buona. Il problema grave è che il sistema universitario italiano non attrae ricercatori stranieri. All’estero i dottorandi stranieri sono il 30%, in Italia ci attestiamo intorno a un misero 2%. Questi numeri sono in grado di fare la differenza a scapito del Sistema Italia”.
L’altro evento, in partnership con Ferpi, si intitolava “Innovare la comunicazione d’impresa con il web 2.0”. Si è discusso delle trasformazioni delle strategie di comunicazione delle aziende in seguito alla diffusione di massa del web partecipativo. Sono stati presentati dei casi aziendali come quelli di Fiat e Martini & Rossi, a cui hanno fatto seguito racconti di blogger e associazioni che hanno illustrato il loro impegno nel web 2.0, i problemi vissuti e i risultati, spesso inattesi, raggiunti.