Il mare a Porta Nuova

A Torino nei prossimi anni la stazione di Porta Nuova perderà la sua utilità a causa della nuova linea ferroviaria interrata, risultèrà tagliata fuori dal percorso dei treni, nasceranno altre stazioni.
E’ una occasione straordinaria per la città: lo scalo di Porta Nuova con un’area di 200.000 metri quadrati di binari è in attesa di nuove destinazioni d’uso.

Il Mare a Porta Nuova propone di realizzare un sogno collettivo: portare un po’ di mare a Torino, un bacino d’acqua balneabile al posto dei binari dismessi. Il prezioso edificio di Porta Nuova potrà essere trasformato in stazione termale, per offrire bagni caldi nel lungo periodo invernale.

http://www.youtube.com/watch?v=NfpxbAxKXS8

Autori in digitale

TOP-IX, nell’ambito delle attività legate al Development Program in collaborazione con dmin.it organizza una giornata di studio  Autori in digitale, quali prospettive per l’industria creativa in Italia? che affronterà il tema dello sviluppo dei media digitali dal punto di vista degli autori e dei consumatori. L’incontro sarà un’occasione per discutere la proposta dmin.it per lo sviluppo dei mediadigitali in Italia e per ragionare con autori, editori, gestori di diritti e rappresentanti dei  consumatori.

 L'area web dell'evento

R2B la ricerca incontra l'impresa

Research To Business 2007 giunto alla sua terza edizione, è l’evento internazionale nato per favorire l’incontro tra i più qualificati centri di ricerca e spin off innovativi italiani e internazionali e il mondo imprenditoriale.
Research To Business 2007 si svolge il 3-4 Maggio 2007 presso i Padiglioni 21 e 22 del Centro Servizi del Quartiere Fieristico di Bologna per una superficie complessiva: 12.000mq e oltre 350 innovazioni tecnologiche per applicazioni industriali.
Gli espositori sono 320: dai grandi centri di ricerca italiani e internazionali alle università italiane e straniere più prestigiose.

r2bResearch To Business 2007 è il luogo in cui i protagonisti della ricerca italiana ed internazionale hanno l’opportunità di presentare nuove proposte di innovazione tecnologica, risultati di ricerca, prototipi e applicazioni da immettere sul mercato , servizi agli imprenditori, R&D manager e finanziatori interessati a supportare operazioni di technology transfer.

Inaugurano il salone (3 maggio ore 10) il presidente di BolognaFiere, Luca Cordero di Montezemolo, l'assessore regionale alle Attività produttive, Duccio Campagnoli, il ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani e il direttore generale dell'Istituto per il Commercio con l'estero, Massimo Mamberti.
Un servizio di video e interviste on line sarà accessibile dalla home page di Ermes  in streaming durante la giornate di fiera.

AREE TEMATICHE
Area AMA (Alta Tecnologia Meccanica);
Area BIO (Biotecnologie), e in particolare:
Area ENA (Energia e Ambiente);
Area NewMA (Nuovi Materiali – Nanotecnologie);
Area ICT (Information and Communication  Technologies)
Area FINANZA e SERVIZI – Operatori e strutture di servizio e di finanziamento a supporto dello sviluppo dei progetti di ricerca e di trasferimento tecnologici

Il sito di R2B 

Web 2.0 The Second Internet Revolution

Pubblicato, secondo un percorso originale ed innovativo, “Web 2.0 The Second Internet Revolution” il libro che vuole spiegare a tutti, in modo semplice, cosa sia il nuovo rivoluzionario fenomeno culturale che interessa il web. Una lettura immancabile per chi vuole comprendere il nuovo fenomeno di Internet: il Web 2.0

Il libro di Luca Grivet Foiaia, presentato alla stampa in occasione della Fiera del Libro, spiega con tono semplice e colloquiale, con esempi, metafore, immagini e citazioni, i diversi elementi e concetti alla base del Web 2.0 in una visione globale d’insieme.

Il libro
Una guida per tutti, una sintesi divulgativa, organizzata, completa che sarà utile a chi vuole capire, con un minimo d’approfondimento, con che cosa deve o dovrà avere a che fare. Vengono toccati tutti i temi che compongono il fenomeno, bilanciando componente tecnologica e culturale. Il risultato è un vero compendio sul Web 2.0.

“Spiegare cosa sia il Web 2.0 è complesso” ha detto Luca Grivet “perché oggi siamo di fronte ad un cambiamento più culturale che tecnologico, diversamente da com’era stato per Internet anni fa (nell’1.0)” “Il Web 2.0 è presente ogni volta che clicchiamo ‘Cerca’ su Google. Senza rendercene conto coinvolge già oggi tutti noi. Lo scopo di questo libro ” ha proseguito Luca Grivet, ” è di contribuire al fenomeno del Web 2.0 raccontandolo come se ne parla sulla rete, perché questo movimento, questo fenomeno sociale, ha il gran merito di far parlare di sé, di tecnologie, di società e di persone stimolando la riflessione, il dialogo, la comunicazione, l’iniziativa e quindi l’innovazione.”

“Web 2.0 The Second Internet Revolution”
di Luca Grivet Foiaia
prefazione di Vittorio Pasteris
200 pagine – €14,85 prezzo versione Beta su Lulu.com
L’anteprima del libro

Il percorso di pubblicazione – Un libro in Beta
Il libro, sposando la filosofia del fenomeno che descrive, esce in versione Beta. Si tratta, infatti, di una versione completa e dignitosa, ma ancora non definitiva e quindi potenzialmente con alcuni “piccoli bug”.

L’idea di base è quella dell’autore che fa tutto: scrive, impagina, fa la grafica e poi, non appena finito il libro, grazie all’utilizzo del servizio print on demand di Lulu, lo pubblica e lo rende disponibile alla vendita online su www.Lulu.com . Lulu si occuperà di stampare e di consegnare anche una sola copia venduta.

Successivamente, effettuato il primo periodo di presenza on line e raccolti i feedback dei beta tester (i lettori che possono acquistare il libro ad un prezzo ridotto) ed effettuate le opportune correzioni, si passa alla distribuzione sui canali tradizionali. L’Editore del libro è LULU. In caso di risultato positivo, l’autore può poi liberamente decidere di passare con un editore tradizionale.

Tale modello è vantaggioso per tutti gli attori coinvolti:
– L’autore che pubblica senza attese la propria opera e che, se meritevole, può avere il riconoscimento dal mercato
– Lulu perché stampa e vende il libro
– Un eventuale editore successivo, che rischia poco in quanto può inserire tra i suoi un libro che ha già avuto riscontri dal mercato
– I lettori che vedranno uscire dai cassetti tanti libri belli ed utili.

“Avrei potuto mettermi direttamente a cercare un editore per la pubblicazione, d’altronde è solo il terzo libro in Italia che parla dell’argomento. ” ha dichiarato Luca Grivet, “però, un po’ per uscire prima e un po’ per essere più aderente agli aspetti culturali descritti nel libro stesso, ho preferito tentare una strada diversa, forse più rischiosa, più difficile, ma sicuramente più entusiasmante. Sarei chiaramente lusingato di essere contattato da un editore importante per la pubblicazione del libro, questo significherebbe che la sperimentazione è riuscita e potrei avere un grande supporto nella distribuzione. Credo in questo percorso, perché ritengo sia fondamentale cercare di trovare dei punti d’incontro tra il modo tradizionale di fare le cose e quello innovativo, entrambi i mondi hanno bisogno uno dell’altro e da guadagnarci.”

L’autore
Torinese, Economista di formazione e Consulente di Business ed ICT di professione, Luca Grivet Foiaia coltiva una vera passione per il Web da più di dieci anni.
Collabora a titolo personale a diverse iniziative di nicchia ed a sperimentazioni di successo legate a business, media e tecnologia Web.
Questo libro, per come è scritto e per come è nato, è l’ultima delle sue iniziative

Collaborazioni
TOP-IX (TOrino Piemonte Internet eXchange
Consorzio senza fini di lucro che, nell’ambito del proprio mandato, partecipa al programma di sviluppo della Regione Piemonte Wi-Pie supporta il lancio e la diffusione di “Web 2.0 The Second Internet Revolution” di Luca Grivet Foiaia
LULU
Fondata nel 2002, Lulu è il mercato a maggior crescita nel mondo per la pubblicazione su richiesta nel campo del fai da te digitale. Lulu.com pubblica e distribuisce “Web 2.0 The Second Internet Revolution” di Luca Grivet Foiaia

Stoffa da manager?

I ragazzi dell’Università a confronto con imprenditori e opinion leader grazie a Aiesec, associazione internazionale non profit degli studenti universitari, che presenta il Connection Day 2007, presso l' Università di Torino venerdì 4 maggio,  l’appuntamento annuale in cui gli studenti incontrano imprenditori, manager e opinion leader per affrontare temi quali leadership, sviluppo sostenibile e quali capacità e competenze occorrano per il loro futuro professionale, in un contesto globale. 

AIESEC Connection Day si terrà il prossimo 4 maggio 2007 a Torino, presso la Facoltà di Economia dell’Università (Aula Magna). Energie rinnovabili, mercati emergenti e imprenditorialità i temi trattati durante le tavole rotonde.
 
  Ambiente, Energia e Sviluppo. I nuovi scenari.”
· Antonio Giacomucci – Vice President, ABB Italia (moderatore)
· Pierluigi Orati – Corporate Social Responsibility, ENEL
· Adriano Marconetto – Co-founder and CEO, Pianeta e Electro Power System
· Giuseppe Gamba – Kyoto Club
· Federica Rosi – Vice President, AIESEC Italia
 
“Imprenditori oggi. Non solo business.”
· Daniele Iannotti – Presidente, Un-Guru  (moderatore)
· Maurizio Stocchero – Laboratorio Banca e Società, Intesa SanPaolo
· Giuseppe Robbiati – Presidente EBBF Italia, Amministratore Delegato Gruppo SCAC
· Mario Pasquino  – Fondatore e Direttore, Istituto Superiore del Marketing
· Gaetano Bonfissuto  – Senion Cosultant ExecutiveSurf
· Federico Caliri – Vice President, AIESEC Italia
                                           
“Mercati emergenti. Le nuove opportunità.”
· Stefano Chiarlone – Docente, Università Cattolica (moderatore)
· Antonella Tagliabue – Amministratore Delegato, Un-Guru
· Carlo Rosa – Presidente, Gruppo Viva
· Stefano Serra – Senior Manager, PricewaterhouseCoopers
· Eugenio Migliorisi – Vice President, AIESEC Italia

Durante il Connection Day, giunto alla III edizione, verranno assegnati i premi a Comitati Locali e membri di AIESEC, oltre a speciali riconoscimenti per quelle aziende che hanno dimostrato di saper dialogare e costruire percorsi di partnership con gli studenti, già durante gli studi in Università.

Sabato 12 maggio il Litcamp a Torino

Sabato 12 maggio, dalle 10 alle 18, presso il Circolo dei Lettori di Torino situato nello storico Palazzo Graneri della Rocciain via Bogino 9,si terrà “La Rete dei Segni”, primo litcamp (barcamp letterario) italiano sul tema di come cambia la scrittura e l’editoria all’epoca di internet.

L’evento si svolgerà in contemporanea con la Fiera del Libro di Torino per garantire la possibilità ai visitatori della Fiera di partecipare al Litcamp e viceversa.

Un BarCamp è un evento, molti lo definiscono una non-conferenza,dove non ci sono spettatori ma solo partecipanti, un incontro con discussioni aperte e libere, con lo scopo di comunicare, presentare ed apprendere fra i presenti. Il fenomeno dei barcamp sta crescendo in Italia: da Milano, a Roma, a Torino, Bologna e l’ultimo svoltosi a Genova.

I primi barcamp trattavano argomenti prettamente legati alla tecnologia e al web. Ora si stanno programmando barcamp tematici, specialistici, verticali i cui le comunità di addetti al lavoro di particolari argomenti o tematiche si confrontano fra di loro. Tutti i partecipanti possono preparare un intervento, una presentazione, una discussione o partecipare a quelle degli altri.

Al LitCamp Torinese partecipano scrittori, poeti, giornalisti, editori, blogger e lettori, in una sfida alla realtà e al sogno della scrittura sul web. Si parlerà di fan fiction, di nuova poesia, di scritture collaborative, di libera editoria, di scrittura come di segno, di riviste online, di scritture al femminile, del confine tra editoria cartacea e scrittura in rete, e degli altri oggetti connessi.

La partecipazione al Litcamp è come la scrittura: libera, possibile, e aperta a tutti anche perchè con la rete siamo tutti scrittori, tutti lettori, tutti editori, tutti giornalisti. Il Litcamp si svolge nella stessa giornata del BarCampMatera e per la prima volta in Italia due BarCamp diventeranno uno solo grazie a un collegamento in diretta che manterrà in costante contatto Matera e Torino.

Fra i presenti al Litcamp molti dei più conosciuti blogger e blogger letterari italiani che sono orami personaggi famosi anche in campo letterario o giornalistico, i rappresentanti di editori on-line e cartacei.

Update: il blog del Litcamp 

La mappa per arrivare al Litcamp

ALPI365 Expo

ALPI365 Expo  Biennale delle montagne rappresenta il momento cardine del programma di ALPI365, un evento sulla montagna “fuori dal comune”, che si terrà a Torino dal 4 al 7 ottobre 2007 a Lingotto Fiere.

ALPI365 Expo Biennale delle montagne si candida ad essere l’appuntamento più innovativo nel panorama fieristico del settore. Un’esposizione in grado di conciliare il gradimento del grande pubblico e le esigenze degli operatori.

La montagna deve essere vissuta intensamente, 365 giorni l’anno.

Da questo concetto nasce ALPI365, il nuovo ed esclusivo punto di riferimento per chi promuove la montagna in ogni sua dimensione. ALPI365 racchiude un programma triennale di iniziative ed eventi culturali promosso dalla Regione Piemonte e dedicato alle tante espressioni della cultura montana: storia, letteratura, ambiente, sapori, artigianato, innovazione e sport.

Ripresa a Nord Ovest

Da La Stampa del 26 aprile

Da a oltre un secolo il Nord Ovest è un’area cruciale per lo sviluppo dell’Italia. Anzi, a lungo ciò che oggi si definisce il Nord Ovest era identificato tout court con il Nord del Paese. Un’identificazione che dipendeva dai caratteri portanti di quel territorio raccolto attorno al triangolo Torino-Milano-Genova. Negli Anni Cinquanta e Sessanta, nessuno dubitava che quello fosse il Nord: i primi a pensarlo erano proprio i numerosi immigrati dalle regioni meridionali che, richiamati dalla domanda di lavoro, cambiarono il volto, la demografia, l’impasto sociale delle città settentrionali.

In quel periodo, gli italiani avevano in mente la realtà specifica del Nord Ovest (l’urbanizzazione, la grande impresa, la produzione di massa), ma parlavano semplicemente del Nord.

Per accorgersi che la società settentrionale non aveva una faccia soltanto, ma era poliedrica, si sarebbe dovuti arrivare agli Anni Ottanta e Novanta. Allora si scoprì che esisteva anche il Nord Est, accanto al Nord Ovest, sebbene fosse difficile intenderne i lineamenti e definirlo autonomamente, non per semplice differenza dal Nord conosciuto. L’immagine del Nord Est faceva leva anch’essa su alcuni stereotipi: uno fra tutti, forse il più efficace, era quello del “piccolo è bello”. Significava che la piccola impresa era il soggetto portante di un’imprenditorialità diffusa, differenziata, che pervadeva il territorio, fino a dargli nuova forma. Al posto delle grandi città del Triangolo, si imponeva l’esperienza della campagna veneta: una campagna dai contorni assai poco rurali, disseminata di capannoni industriali, attraversata dai reticoli disegnati da un flusso di traffico in perenne movimento, congestionata di merci.

Nella visione corrente, il Nord divenne allora, all’epoca di Tangentopoli, la “questione settentrionale”, con la protesta per le insufficienze del governo centrale, accusato fare poco o nulla per sostenere lo sforzo produttivo di tanti imprenditori.

Alla fine del Novecento, il Nord Ovest era in sofferenza. Le imprese maggiori apparivano in affanno e alcuni marchi storici, dalla Olivetti alle imprese pubbliche, scomparivano dalla scena economica. Proprio le vicende di cambiamento di quella fase innescavano una questione destinata a diventare per un po’ dominante, quasi ossessiva, nel discorso pubblico italiano, quella del “declino”, che ci ha accompagnato fino a un anno fa, all’incirca.
Ora il tema del declino sembra uscito dall’attualità e il Nord Ovest torna a godere di buona stampa. Per effetto dei numeri di una ripresa su cui pochi avevano osato scommettere. Per merito del rilancio della grande impresa, grazie alla performance della Fiat, soggetto di un turnaround rapido e imprevisto. Grazie, infine, a un processo di diversificazione economica, ma anche sociale, dell’ambiente nord-occidentale, che ha reagito allo shock della crisi di fine secolo.

Come si vede, ci sono ragioni più che sufficienti per interrogarsi sul Nord Ovest con un interesse rinnovato, come ha voluto fare il Consiglio italiano per le scienze sociali varando questo Libro Bianco. Il criterio con cui è stato passato al setaccio il tessuto economico non è stato il computo delle perdite. In altre parole, non abbiamo creduto giusto registrare tutto quello che è uscito dai confini delle grandi imprese come una passività. Ci siamo accorti infatti, interrogando gli operatori e confrontandoci con gli studiosi, che molte attività un tempo esercitate all’interno delle grandi imprese, una volta uscite dal loro perimetro, sono state considerate genericamente come “terziario”, una sorta di settore rifugio in cui vengono accatastati, spesso alla rinfusa, tutti i fattori economici che non sappiamo rubricare con precisione. I fenomeni di outsourcing, cioè l’esternalizzazione di funzioni e servizi che prima venivano svolti entro l’impresa, non cambiano natura soltanto per il fatto di diventare autonomi. Semmai ampliano le loro potenzialità, imparano a servire più clienti, si articolano meglio.

È quanto è avvenuto all’interno del Nord Ovest, dove il sistema dei servizi ha tratto da queste trasformazioni nuovo slancio, ampliando le proprie dimensioni e, se si vuole, trasferendo un po’ della logica operativa dell’industria anche al terziario. Sull’altra sponda, le imprese industriali hanno interiorizzato a loro turno un po’ della logica del servizio, diventando meno manifattura del passato.

Ciò sta determinando un processo positivo di convergenza, che riduce le distanze fra industria e servizi, spingendo entrambi a una migliore integrazione, a ricercare forme di cooperazione e di sintonia.

Le imprese, nel loro complesso, si sono trasformate moltissimo. Abbiamo constatato, per esempio, che sta cadendo la polarizzazione classica fra piccole imprese e grandi imprese, a favore dell’ascesa di un nuovo attore, le aziende di media dimensione, in specie di quelle “multinazionali di nicchia” su cui richiama meritoriamente la nostra attenzione, con puntualità e rigore, l’ufficio studi di Mediobanca.

A questo punto, tuttavia, conviene introdurre un’ulteriore riflessione. Questo cambiamento riguarda davvero soltanto il Nord Ovest? O non sta invece avvenendo qualcosa di analogo anche nel Nord Est? Non è forse vero, infatti, che i due Nord non sono più così lontani come poteva sembrare una decina di anni fa? E dunque non è il caso di prendere in considerazione l’ipotesi di una convergenza fra i due grandi aggregati in cui è stata a lungo scissa la “questione settentrionale”?
Dal confronto con gli studiosi dell’area nord-orientale (come Daniele Marini e la Fondazione Nord Est) pare che le distanze si stiano abbreviando. Perché i problemi di fondo, i nodi da risolvere sono nella sostanza i medesimi, a cominciare da quello di un innalzamento deciso dei livelli di istruzione e di qualità del capitale umano (senza di cui il passaggio all'”economia della conoscenza” è destinato a rimanere uno slogan), delle reti infrastrutturali, delle piattaforme logistiche in grado di elevare la coesione interna e l’apertura internazionale del sistema settentrionale. In conclusione, siamo convinti che chi leggerà il Libro Bianco potrà trovare tanti elementi per continuare a confidare nella capacità di espansione del Nord Ovest e, più in generale, del Nord. A patto, naturalmente, che non resti inevasa la domanda di rappresentanza insita nel mutamento della società settentrionale.

Carriera e Futuro

Dodicesima edizione del Salone del Lavoro e della Formazione Giovedì 3 Maggio 2007 al Politecnico di Torino. Il Salone del Lavoro e della Formazione, giunto quest´anno alla dodicesima edizione, vuole mettere a disposizione dei laureandi e dei laureati degli atenei piemontesi, un Career Day, che si proponga come tramite tra l’università e il mondo del lavoro …

Leggi su Torino Valley blog

Carriera e futuro

Dodicesima edizione del Salone del Lavoro e della Formazione Giovedì 3 Maggio 2007 al Politecnico di Torino.

Il Salone del Lavoro e della Formazione, giunto quest´anno alla dodicesima edizione, vuole mettere a disposizione dei laureandi e dei laureati degli atenei piemontesi, un Career Day, che si proponga come tramite tra l’università e il mondo del lavoro, e di aiutare coloro che ancora sono nel pieno del percorso universitario, offrendo conferenze e workshops all’interno del salone, utili per integrare le conoscenze didattiche.

Per il secondo anno consecutivo la fiera avrà luogo all’interno del Politecnico di Torino in seguito alle numerose richieste delle aziende partecipanti. All’ingresso, totalmente gratuito, verrà distribuita una copia del C&F Book (tiratura di ventimila copie) che l´associazione J.E.To.P. – organizzatrice del salone – s’impegna a redigere ogni anno come memoria storica dell’evento in questione, materiale pubblicitario da utilizzare fino alla prossima edizione, guida per conoscere le aziende partecipanti e consigli per l’inserimento nel mondo del lavoro. A tutti i visitatori sarà inoltre garantita l’assistenza di esperti del settore per la stesura di un valido Curriculum Vitae da inserire eventualmente nel database di JEToP, creato per essere consultato da tutte le aziende partecipanti all’evento.

C&F non è solo il luogo in cui si incontrano la domanda e l’offerta di lavoro, poichè è in grado di proporre anche un ricco panorama culturale caratterizzato dalle presentazioni delle aziende partecipanti e da un’importante conferenza su temi d’attualità.

Per maggiori informazioni www.carrieraefuturo.com.