Cresce ancora la radio centodieciwebradio

In streaming audio e video, 24 ore su 24, 7 giorni a settimana 110 è la voce della comunità universitaria, favorisce lo scambio di idee, contenuti ed esperienze e valorizza la creatività incoraggiando la sperimentazione di linguaggi multimediali e lo sviluppo di nuove tecnologie.

110 è audio,video e parole, un laboratorio multimediale, strumento per tutti gli studenti dell’Ateneo torinese per sperimentare la contemporaneità. La linea editoriale affonda le proprie radici negli obiettivi istituzionali, dell’Università di Torino. Ricerca e didattica sono il fulcro su cui si muove la sperimentazione di linguaggi e nuovi media.

La programmazione di 110, ad alto contenuto internazionale, multiculturale e multimediale, è principalmente rivolta al mondo universitario degli studenti, dei docenti e del personale tecnico amministrativo dell’Ateneo e comprende tre grandi macro-aree: informazione, musica e creatività.

Il sito della radio

Lo spazio della radio in Myspace

Parte la TV della Torino Valley

Iniziano le sperimentazioni pubbliche di Torino Valley TV , una Net-TV di comunità che utilizza la nuova piattaforma di Mogulus .

Torino Valley TV trasmetterà eventi, approfondimenti, informazioni, interviste e altro ancora sulla Torino Valley, sull’innovazione, sulla scienza e sulla tecnologia.
E’ anche stato aperto un forum per commenti o per proposte di filmati.

Se volete inserirla nei vostri bookmark
http://www.torinovalley.com/tv/

Un nuovo modello per lo sviluppo dell'e-government

Inclusione, cooperazione, programmazione negoziata, riuso sono le nuove parole d’ordine per l’innovazione della Pubblica Amministrazione. Se ne è discusso oggi a Torino, in occasione del convegno nazionale “Strategie locali per l’e-government”, promosso dalla Regione Piemonte e organizzato dal CSI-Piemonte e dal Centro Regionale di Competenza per l’e-government e la Società dell’Informazione.

Si tratta di temi chiave per il futuro della PA digitale italiana, che su iniziativa della senatrice Beatrice Magnolfi (Sottosegretario per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione) sono stati approfonditi pubblicamente per la prima volta proprio in Piemonte, una delle Regioni più attive in questo senso a livello nazionale.

Due gli obiettivi dell’appuntamento: proporre un nuovo momento di confronto sul modello di governance cooperativa e dare voce ad alcune fra le più significative esperienze di cooperazione interregionale. Per ottenere una reale innovazione del settore, infatti, occorrono non solo nuovi assetti organizzativi e di programmazione, ma anche rapporti forti fra le istituzioni e una visione comune di politiche e strategie a livello nazionale, regionale e locale.

Per discuterne sono intervenuti alcuni dei rappresentanti degli Enti protagonisti dell’innovazione della PA centrale e locale: oltre alla senatrice Beatrice Magnolfi, Andrea Bairati (Assessore all’Innovazione della Regione Piemonte), Alessandra Speranza (Assessore al Sistema Informativo della Provincia di Torino), Nicola Melideo (Responsabile Area Innovazione per le Regioni e gli Enti Locali del CNIPA) e Renzo Rovaris (Direttore Generale del CSI-Piemonte).

Al convegno hanno partecipato inoltre realtà del “Sistema Nord-Ovest” come le Regioni Liguria e Valle d’Aosta, che stanno per sottoscrivere con il Piemonte una convenzione per la condivisione di esperienze e soluzioni finalizzate al potenziamento della Società dell’Informazione e dell’e-government nei relativi territori.
Compito delle Regioni Sardegna ed Emilia Romagna, invece, è stato quello di illustrare le iniziative avviate rispettivamente per il riuso di alcune componenti del Sistema Informativo Agricolo piemontese e per facilitare il processo di decentramento catastale e di pianificazione e gestione amministrativa e fiscale del territorio (progetto “Sigma Ter”). Senza dimenticare l’accordo siglato fra Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna per lo sviluppo di politiche sulla ricerca e l’innovazione.

Il convegno ha offerto infine l’occasione di approfondire i temi del “Riuso” e delle “ALI – Alleanze Locali per l’Innovazione”, le due azioni di sistema introdotte con la seconda fase dell’e-government e incentrate rispettivamente sulla diffusione territoriale dei servizi per cittadini e imprese e sull’inclusione dei piccoli Comuni nell’attuazione
dell’e-government. Due approcci sui quali il Governo ha deciso di continuare a investire, come elementi essenziali del modello cooperativo che si va delineando.

«L’iniziativa della Regione Piemonte – ha dichiarato la Senatrice Magnolfi– è la prima occasione per parlare dei contenuti del “Progetto Paese – Patto per l’Attuazione del Sistema Nazionale di e-government nelle Regioni e negli Enti Locali”. Si tratta di un disegno fondato su un modello cooperativo, per una “riforma sostanziale” della Pubblica Amministrazione. Non solo informatizzazione degli uffici e dei servizi, ma utilizzo
intelligente e sistematico delle tecnologie ICT, come leva per ripensare interamente l’organizzazione dei processi amministrativi, rendendoli più semplici, più efficaci, meno costosi e capaci di generare servizi di qualità».

«Le tecnologie di nuova generazione che stanno dando luogo in tutti i paesi avanzati al “Ciclo della convergenza digitale” – ha concluso la Senatrice Magnolfi – possono diventare anche gli strumenti di una nuova “convergenza istituzionale”, fondata sulla matrice culturale della Rete e sul principio della cooperazione/condivisione che è alla base della società della conoscenza».

«Sui temi dell’e-government – ha sottolineato l’Assessore Bairati – la collaborazione interregionale è essenziale, per favorire la diffusione di soluzioni innovative che riguardano i processi amministrativi e per promuovere la condivisione di pratiche ed esperienze nell’utilizzo delle ICT per l’erogazione dei servizi a cittadini e imprese. Per la prima volta, proprio in Piemonte, vengono trattati alcuni dei punti più significativi
per il futuro della PA digitale: dal concetto di “riuso” alla cooperazione fra istituzioni diverse». «Sono tematiche su cui il Piemonte è in prima fila», ha aggiunto Bairati.

«In Italia abbiamo adottato per primi un’innovativa strategia di politica industriale pubblica con l’utilizzo della Piattaforma di Gestione Documentale, un prodotto informatico open source in grado di gestire, archiviare e condividere la documentazione elettronica delle Amministrazioni Piemontesi. Grazie a questo progetto agiremo su quattro assi di intervento: la collaborazione fra Enti pubblici e mondo accademico, la dematerializzazione e semplificazione dei processi amministrativi,
l’utilizzo di soluzioni e tecnologie open source e il sostegno alla crescita delle imprese ICT piemontesi».

In rassegna le eccellenze della robotica

In mostra nel cortile del Politecnico di Torino robot e prototipi innovativi sviluppati da imprese, università e centri di ricerca piemontesi

Nell’ambito del convegno “Torino&Piemonte:Passion for Robots” le industrie e i centri di ricerca piemontesi hanno presentato le ultime novità e soluzioni nel campo della Robotica, dando ulteriore conferma del ruolo attivo e dinamico esercitato dal Piemonte nello sviluppo e nella crescita del settore. Nel cortile del Politecnico di Torino un’ampia esposizione di 25 stand ha fatto da cornice all’evento.

Leggi tutto “In rassegna le eccellenze della robotica”

Torino vuole il Guggenheim

Dalla Stampa di sabato 9 giugno 2006

Se Torino diventerà la sesta sede del Guggenheim Museum nel mondo lo dovrà probabilmente a un risotto. Galeotta fu la tavola attorno a cui, in maggio, si sono incontrati il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passera, il direttore dello Staff College Staffan De Mistura e Tom Banks del Guggenheim.

Si era a New York, Palazzo di vetro delle Nazioni Unite. In quel momento ambasciatori e personalità degustavano le prelibatezze preparate dagli undici cuochi piemontesi sbarcati all’Onu per il «Food Festival». E tra un apprezzamento e un bicchiere di Barolo, ecco l’idea. Quasi buttata lì, tra i tovaglioli della tavola, per fare conversazione. «Torino sarebbe un’ottima sede per il Guggenheim, perché non ci viene a trovare?».

Al ritorno a Torino, l’idea è piaciuta, ha cominciato a prendere forma. E così ci si è messi al lavoro. Con De Mistura, direttore della scuola per alti funzionari dell’Onu, a stabilire rapporti e il sindaco a coltivarli.

Alla fine la visita c’è stata. Memore del risotto, e delle buone chiacchiere, l’esponente del Guggenheim a Torino c’è venuto davvero, nelle scorse settimane. E ha fatto un giro per verificare se quel progetto nato un po’ per caso fosse davvero realizzabile.

I ciceroni del Comune l’hanno accompagnato in giro per la città. L’idea era soprattutto quella di proporre la reggia di Venaria Reale come sede. Banks l’ha visitata, l’ha trovata splendida, ma non adatta. Per riuscire a farne un distaccamento dell’importante museo di arte moderna e contemporanea sulla Quinta Avenue ci sarebbero stati troppi lavori.
Poi, però, l’ambiente idoneo è spuntato fuori. Quando Banks ha visto i 30.000 metri quadri delle ex Officine Grandi Riparazioni di via Castelfidardo, gli si è acceso un sorriso sul volto.

Il passaggio successivo è stato contraccambiare il gentile invito. «Signor sindaco, perché a metà luglio non viene a visitare il Guggenheim di Bilbao, così le mostriamo che cosa abbiamo fatto da quelle parti?».

Il distaccamento spagnolo ha dimensioni simili a quelle delle ex Officine Grandi Riparazioni: 32.500 metri quadri studiati e disegnati dalle effervescenti linee dinamiche dell’architetto nordamericano Frank O. Gehry. È costato 300 milioni di dollari. Per rimettere in sesto le ex Ogr ce ne vorrebbero 500. Ma dove trovarli?
È stato a quel punto che la tavola è tornata utile un’altra volta. Il sindaco ha subito informato Corrado Passera dei passi avanti fatti. E quest’ultimo pare si sia dimostrato molto entusiasta. Tanto da promettere il suo impegno nel reperimento dei fondi.
Il progetto è ancora in fase embrionale, ma i contatti che ci sono stati fanno ben sperare. Soprattutto per le ex Ogr, da tempo indicate come futura sede della Gam ma con problemi di finanziamento.

Riuscire a portare il Guggenheim a Torino sarebbe un salto di qualità impressionante per una città che vive da sempre l’arte contemporanea come uno dei suoi fiori all’occhiello ma che sconta ancora un certo provincialismo. Il collegamento con il Castello di Rivoli, noto a livello internazionale per la qualità delle sue collezioni focalizzate sull’arte povera, permetterebbe di ampliare non poco l’orizzonte. Senza contare che s’inserirebbe perfettamente nei progetti per il centocinquantenario dell’Unità d’Italia del 2011.

In questi mesi le idee su cosa fare e come per la manifestazione sono state piuttosto confuse, con accelerazioni e retromarce improvvise dovute essenzialmente alla questione del reperimento dei fondi. Le ex Ogr sono state al centro della discussione insieme ad altre opere importanti come il Grattacielo di Renzo Piano e la biblioteca multimediale di Bellini proprio nelle vicinanze delle ex Ogr.

La partita si è fatta difficile fin già da prima delle Olimpiadi. Lo stallo tra Comune e Ferrovie nella trattativa sulle ex Ogr ha creato qualche imbarazzo, con Palazzo civico arrivato a pagare un progetto di ristrutturazione senza essere ancora proprietario delle aree. Per questo l’assessore comunale alla Cultura, Fiorenzo Alfieri, era stato costretto a rivedere il suo progetto di trasferire la Gam dall’attuale sede di via Magenta alle ex Ogr, ripiegando su Torino Esposizioni. Poi, nel settembre scorso, la situazione si era sbloccata. E allora sembrava che il problema delle opere in eccesso rispetto agli spazi della Gam potesse trovare nelle strutture di via Castelfidardo la soluzione migliore. In ottobre già si cambiava: nessun intervento su Torino Esposizioni e manutenzione leggera sulle ex Ogr solo a patto che le Ferrovie avessero ceduto le ex Ogr per 30 anni al Comune.

A questo punto è iniziata la trattativa con il governo, che con la Finanziaria ha sgonfiato qualunque sogno di grandeur. I 600 milioni di euro di budget e gli 8 milioni di visitatori sono diventati un obiettivo difficile da raggiungere.
In febbraio già si parlava di 274 milioni di euro da richiedere allo Stato e di un progetto Torino 2011 che prevedeva due villaggi come motori dell’iniziativa: uno rivolto al passato e uno al futuro. Ma sempre con le ex Ogr al centro del progetto.

Passion for robots

Torino & Piemonte: Passion for robots è l’evento dedicato alla robotica piemontese, organizzato lunedì 10 giugno al Politecnico di torino da AMMA, ARP-Associazione Robotica Piemonte, Camera di Commercio di Torino, ITP Investimenti Torino Piemonte e Politecnico di Torino

IL PROGRAMMA

Conferenza (Aula Magna Politecnico, ore 9)

09.00 – 09.30 Registrazione

09.30 – 09.50 Saluti delle Autorità

Benvenuto del Rettore del Politecnico
Modera Paolo Dario (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa)

10.00 – 10.20 Humanoid Robotics: a vision for the millennium
Minoru Asada (Dept. of Adaptive Machine Systems, Graduate School of Engineering Osaka University)

10.30 – 10.50 Transmitting human skills and knowledge to robots
Aude Billard (LASA – Learning Algorithms and Systems Laboratory, EPFL, Lausanne)

11.00 – 11.30 Coffee break

11.40 – 12.00 Robotics, Brain and Cognitive Sciences: towards new technologies
Giulio Sandini (Italian Institute of Technology, Department of Robotics, Brain and Cognitive Sciences)

12.10 – 12.30 Trends in industrial and service Robotics
Enrico Minelle (Executive Board IFR-International Federation of Robotics)

Tavola rotonda (ore 15, Sala Consiglio Politecnico)
15.00 – 17.30 Il polo di eccellenza della Robotica piemontese: strategie, azioni di sviluppo e promozione

Esposizione prototipi e robot prodotti dalle industrie e dai gruppi di ricerca di Torino e del Piemonte (ore 9-18, Cortile Politecnico)

Il programma dell’evento in formato pdf

Seac02 di Torino e Neptuny di Milano startup dell'anno

Le start-up più promettenti dell’anno sono Neptuny, nata sotto l’ala del Politecnico di Milano, e la torinese Seac02 dell’Incubatore di Imprese del Politecnico I3P. Le due imprese, selezionate tra quelle nate negli incubatori italiani tra il 2000 e il 2003, hanno ricevuto le migliori valutazioni da una giuria composta da rappresentanti di operatori di fondi internazionali.

Il Polo del Venture Capital , recentemente insediatosi presso I3P, raggruppa undici fondi – molti dei quali provenienti dalla piazza di Londra – che complessivamente rappresentano risorse finanziarie gestite per circa un miliardo di euro.

La milanese Neptuny opera nel settore ICT, in particolare nell’area dell’IT Performance Management, conta 56 addetti e un fatturato di circa 5 milioni di Euro. Neptuny fa parte dell’Area Valorizzazione della Ricerca e Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano.

Sempre nel settore ICT Seac02 offre soluzioni per la comunicazione basate su realtà virtuale e aumentata, conta 20 addetti e fattura circa 1 milione di Euro.

Le due start-up sono state premiate dal Sottosegretario del Ministero dell’Università e Ricerca Luciano Modica.

Il Premio Start Up Nazionale è promosso da PNI Cube, L’Associazione italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competitions. La premiazione della I edizione si è svolta la sera del 29 Maggio a Torino, in occasione del secondo Workshop nazionale organizzato dall’Associazione. Tra i partecipanti all’evento, anche Pietro Guindani, amministratore delegato di Vodafone Italia, intervenuto sulla centralità del rapporto tra Università e Impresa nell’epoca dell’economia digitale.

PNI Cube organizza inoltre il Premio Nazionale per l’Innovazione: la V edizione vedrà in gara le idee imprenditoriali vincitrici di 14 Business Plan Competitions organizzate localmente dalle 33 atenei italiani. Partner di questa nuova edizione sarà Vodafone Italia.

Complessivamente sono oltre 320 le imprese nate con il supporto degli incubatori e delle università italiane partner, ma tra queste il premio 2007 ha monitorato unicamente le start-up nate tra il 2000 e il 2003, così da valutare imprese con almeno 3-4 anni di attività.
Le 23 iscritte alla competizione, provenienti da 12 Atenei collocati prevalentemente nel Centro Nord operano per lo più nell’ICT (45%), ma anche nell’Ambiente, Biotech, Automazione, Elettronica; hanno un fatturano complessivo di poco superiore ai 20 milioni di Euro (in media 1 milione a start up) e in totale circa 300 addetti (circa 13 addetti per start up).

Le vincitrici accedono di diritto all’European Venture Contest rivolta a imprese technology based ad alto potenziale di sviluppo, che ogni anno si svolge nei principali paesi europei. Anche quest’anno l’unica tappa italiana si svolgerà a Torino l’11 e il 12 ottobre 2007 e sarà organizzata dalla Fondazione Torino Wireless.

La partecipazione alla competizione dà l’opportunità alle imprese di accedere a un vasto network di importanti investitori e partner finanziari e industriali internazionali e la possibilità di avvalersi del loro supporto attraverso incontri individuali.

L’Associazione PNI Cube mette inoltre a disposizione delle vincitrici un premio del valore di 10.000 Euro.

Torino Innovazione

Torino Scienza presenta Torino Innovazione

Una vetrina della ricerca, della progettualità e delle capacità realizzative in campo scientifico e tecnologico presenti sul nostro territorio. Quali sono e cosa fanno i centri di innovazione e di eccellenza impegnati a sviluppare progetti di ricerca a livelli top e i link ai loro siti. I protagonisti di ieri e di oggi. Le novità da sapere, e il calendario dei principali eventi.

Torino Valley ha gettato il seme oppure qualcuno cerca di clonare in parte il suo modello ?

Dal 7 al 10 giugno il festival dell'innovazione

Ospiti internazionali, mostre, musica, cinema e un’immersione nel mondo virtuale di Second Life. Per quattro giorni, Roma accoglierà tra i monumenti del complesso dell’Ara Pacis e Piazza Augusto Imperatore, oggetti tecnologici, musica elettronica, dibattiti culturali e una rassegna cinematografica, interamente dedicati al tema dell’Innovazione.

Dal 7 al 10 giugno prende il via la prima edizione del Festival dell’Innovazione, una festa organizzata da LAit spa (Lazio Innovazione Tecnologica) con la Regione Lazio e con il contributo del Comune di Roma, voluta dall’Assessorato Tutela dei Consumatori e Semplificazione Amministrativa della Regione Lazio.

In questa no-stop di quattro giorni, il Festival ospiterà incontri con filosofi e scienziati, occasioni di svago e due serate per ballare con i dj più cult del momento, Francesco Zappalà e Alexander Robotnik. Fino all’ultima sfida ‘globale’: l’irruzione nel mondo di Second Life e la possibilità di vivere l’evento tra Reale e Virtuale.

La sfida del Festival è stata quella di coniugare tecnologia e cultura. “Nell’organizzare questo evento ci siamo trovati spesso a chiederci cosa significasse innovare. Certo, non si tratta di affidarsi solo alla tecnologia. L’innovazione è, infatti, soprattutto sociale e culturale”, spiega il Presidente di Lait Francesco Gesualdi. E aggiunge: “Con il Festival dell’Innovazione, vogliamo provare a raccontare a tutti, non solo agli addetti del settore, l’esperienza di chi quotidianamente fa innovazione, attraverso un programma che spazia tra arte, musica, storia, cinema, e mondi virtuali”

Guida virtuale al viaggio dentro l’innovazione, il poeta Edoardo Sanguineti che apparirà nella suggestiva rappresentazione in forma di ologramma.

Il Festival si aprirà con l’inaugurazione della mostra C’era una volta il pc, un quarto di secolo di personal computer. La collezione, che presenta oggetti tecnologici dagli anni ’70 agli anni ’90, accompagnati da rare e curiose pubblicità d’epoca, sarà ospitata per tutta la durata della manifestazione nel Museo dell’Ara Pacis (inaugurazione giovedì 7, ore 10 – ingresso gratuito).

Quali e quante sono le facce dell’Innovazione? Come è cambiata la nostra vita grazie alla tecnologia? Quanto siamo diversi dalle generazioni dei nostri genitori o dei nostri nonni? Questi e altri temi animeranno i dibattiti culturali all’Auditorium dell’Ara Pacis. Con Antonio Gnoli, discuteranno il filosofo Umberto Galimberti (giovedì 7 giugno, ore 18), l’astronauta Umberto Guidoni e lo scrittore Tommaso Pincio (venerdì 8 giugno, ore 18) e il matematico Piergiorgio Odifreddi (sabato 9 giugno, ore 18).

Appuntamento da non perdere gli interventi di Richard Stallman, l’informatico statunitense pioniere del concetto di software libero, e di Bruce Perens, portavoce del movimento Open Source. L’incontro si terrà a Piazza Augusto Imperatore la sera di venerdì 8 giugno.

Per i fanatici, gli appassionati, i navigatori esperti, ma anche per i semplici curiosi, il Festival approda nell’universo di Second Life. Sul palco di Piazza Augusto Imperatore, Igor Patruno intervisterà Edoardo Sanguineti, Mario Gerosa, autore del libro “Second Life” (Meltemi), Marco Filoni (Politecnico di Milano) e Sandra Pellizzari, “guida” di Second Life. Nel corso dell’incontro, Alessandra Poggiani, Direttore Generale di LAit spa, presenterà l’isola di LAit, progetto di intranet aziendale nell’universo 3D. La serata si concluderà con la partecipazione straordinaria di Neri Marcorè e con collegamenti dal mondo virtuale di Second Life (Come Alice nello specchio: un gioco tra reale e virtuale, via di Ripetta ore 22.00).

E in un contesto come questo, non poteva mancare il cinema. Nelle tre sale messe a disposizione dal Metropolitan, si svolgerà la rassegna cinematografica Fuori dall’orbita curata da Enrico Ghezzi, dedicata ai pionieri dell’innovazione, a uomini e macchine, a videogiochi, rete, realtà virtuali e a tecnologia e potere (da giovedì 7 a domenica 10 giugno, orario continuato dalle 22 di giovedì alle 24 di domenica su una sala, 15-24 le altre due). Ghezzi aprirà la rassegna giovedì 7 alle ore 22. Tra i film, classici della fantascienza come Metropolis di Fritz Lang, 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, Solaris di Andrei Tarkovskij, ma anche rarità e film mai visti su grandi schermi italiani, che però hanno ricevuto ampi consensi in ambito internazionale, come La Régione centrale di Michael Snow, o escursioni nella fantascienza di grandi maestri del cinema mondiale, come Agente Lemmy Caution: Missione Alphaville di Jean Luc Godard e Il mondo sul filo di Reiner Wender Fassbinder.

Cinema, ma anche musica. Nel parcheggio di Piazza Augusto Imperatore, si ballerà nelle serate DJ set, al ritmo della musica elettronica di Francesco Zappalà e Alexander Robotnik (venerdì 8, ore 22,00) o trasportati dalle suggestioni delle sonorità tecnologiche tra Roma, Vienna e Berlino proposte da Cristopher Just e Savas Pascalidis (sabato 9, ore 22.00)

Questo sarà anche il Festival dei bambini e dei cittadini. Un’occasione per avvicinare i più piccoli e le scuole al mondo dell’informatica, attraverso campus allestiti nel Giardino dell’Innovazione in via di Ripetta. E nella stessa area, grazie alla connessione wireless, sarà possibile connettersi e navigare gratuitamente in Internet per tutti i giorni dell’evento (Campus Wi-Fi).

All’inaugurazione del Festival dell’Innovazione parteciperanno il ministro per le Riforme e Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Luigi Nicolais, il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo e il sindaco di Roma, Walter Veltroni. Verrà anche presentato il programma iLazio 2010 nell’ambito delle linee tracciate dal piano per l’innovazione europea i2010.

La nuova sede dell'Incubatore del Politecnico

Il book di foto su Flickr del nuovo I3P

Inaugurata oggi la nuova sede dell’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico. Il progetto di recupero e restauro di parte delle ex-Officine OGR, svolto nel rigoroso rispetto del design originale, si è reso possibile grazie al finanziamento della Fondazione CRT. Uno dei simboli della Torino industriale del ‘900 diventa quindi l’emblema di una crescita imprenditoriale che punta su ricerca, innovazione e tecnologia.

40 uffici per le imprese, servizio di segreteria centralizzato, amministrazione, sale riunioni e l’Agorà, una grande sala attrezzata per ospitare eventi: in totale quasi 3.000 mq di spazi situati nell’area del raddoppio del Politecnico (dal 1999, anno di nascita di I3P, ad oggi lo spazio a disposizione era circa la metà). Ma la nuova sede dell’Incubatore è innovativa soprattutto per il confort, la qualità e la concezione degli spazi e dei servizi offerti alle imprese: controlli e accessi mediante badge, sale riunioni attrezzate e per le imprese, uno spazio per il break ma soprattutto l’Agorà, lo spazio pensato per essere il cuore pulsante dell’Incubatore e di tutta la Cittadella, una vetrina verso l’esterno rivolta verso i soggetti interessati alla creazione di imprese innovative.

L’incubatore quindi non solo come edificio per ospitare le imprese: “Nella nostra visione – ha spiegato nel corso della cerimonia il Prof. Vincenzo Pozzolo, Presidente di I3P – l’Incubatore vuole essere soprattutto un forte stimolo al cambiamento culturale sia nel mondo accademico, sia nel contesto socio-economico, un laboratorio dove ricerca pubblica e imprenditorialità, finanza innovativa e sviluppo tecnologico trovano un terreno su cui misurarsi, confrontarsi e dar luogo ad iniziative sempre nuove”. L’Agorà sarà il punto di riferimento di questo cambiamento culturale: il luogo dove imprenditori, investitori, ricercatori e studenti potranno organizzare eventi, presentazioni, ma anche incontri informali come l’ormai consolidato appuntamento ‘Aperitivo con..’.

Presenti alla cerimonia tutti i rappresentanti dei soci dell’Incubatore: il Rettore del Politecnico Francesco Profumo, l’Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Torino Giuseppina De Santis, il Vice Sindaco di Torino Tom Dealessandri, il Presidente di Finpiemonte Mario Calderini, il Presidente della Fondazione Torino Wireless Rodolfo Zich e Giampiero Masera della CCIA di Torino. Per l’Unione Industriale di Torino, partner strategico dell’Incubatore, è intervenuto il Presidente Alberto Tazzetti.

Al Vice Presidente della Fondazione CRT Giovanni Ferrero è toccato l’onore del ‘taglio del nastro’. “Lo sviluppo e la crescita di un territorio devono oggi passare attraverso l’innovazione: per Fondazione CRT, l’innovazione è fortemente ancorata alla conoscenza. Conoscenza del contesto “reale”, del mercato e delle sue sfide, degli obiettivi strategici: queste sono le fondamenta su cui è possibile edificare innovazione” ha dichiarato Ferrero. “Se la conoscenza è la base per produrre innovazione, le persone e il sistema di relazioni che tra loro si viene a creare costituiscono le risorse strategiche, i pilastri che consentono di innescare processi di crescita economica e sociale. E’ attorno all’asse dello sviluppo del capitale umano e a quello della promozione di reti che la Fondazione CRT opera anche nell’ambito del settore della Ricerca scientifica e tecnologica, con un impegno sempre più crescente, diretto sia agli asset materiali sia a quelli immateriali. Riteniamo strategico sostenere la nascita di “luoghi” dove possa avvenire un proficuo processo di osmosi o convergenza all’interno del mondo della ricerca e tra ricerca e imprese, un supporto anche materiale allo sviluppo della collaborazione: per questo – ha concluso – abbiamo garantito un contributo sostanziale alla creazione dell’Incubatore delle Imprese Innovative del Politecnico di Torino (I3P), che riunisce in un consorzio Politecnico, Provincia di Torino, Camera di commercio di Torino, Finpiemonte, Fondazione Torino Wireless e Città di Torino. Ugualmente, dal lato degli asset immateriali sosteniamo la creazione di network, il sostegno di tavoli di concertazione e lo sviluppo del capitale umano orientato alla competitività del territorio”.

“Nella Cittadella, un tassello dopo l’altro, si sta definendo il nuovo modello di sviluppo locale basato sulla partnership di ricerca e formazione tra il Politecnico di Torino e le aziende innovative” ha sottolineato il Rettore del Politecnico Francesco Profumo. “Gli importanti risultati ottenuti da I3P confermano le aspettative del disegno iniziale e le potenzialità che questa struttura è in grado di esprime. Ecco perché si è deciso di potenziare I3P affinché la struttura e l’Ateneo siano sempre più parte attiva nel processo di sviluppo del sistema locale e diventino un punto di riferimento forte per la promozione del trasferimento tecnologico e della conoscenza, dell’innovazione e dei servizi al territorio. In questo contesto – conclude il Rettore – e quindi a beneficio delle aziende incubate avrà un ruolo fondamentale anche il Polo per il Capitale di Rischio, che ha trovato recentemente sede presso l’incubatore I3P e che avrà un ruolo determinante per il rafforzamento delle start up esistenti e di stimolo per le nuove iniziative”.
“Oggi festeggiamo l’inaugurazione di una sede più grande e confortevole, ma vorrei sottolineare come l’incubatore – dalla sua fondazione ad oggi – non ha solo cambiato indirizzo ma ha anche ottenuto importanti risultati. Penso al riconoscimento internazionale del Best Science Based Incubator Award nel 2004, al lancio di Start Cup con gli altri atenei piemontesi e alla vittoria di una nostra impresa al Premio Nazionale per l’Innovazione nel 2005. Penso però – spiega il Prof. Pozzolo – che il più grande risultato sia l’aver creato un clima favorevole all’imprenditorialità. Siamo partiti infatti da un campo arido ma, grazie soprattutto al sostegno degli enti pubblici e dei partner, in 7 anni di lavoro l’abbiamo reso fertile. Oggi questo risultato – continua Pozzolo – ci permette di concentrare i nostri sforzi su porzioni di terreno ancora ‘deboli’ nel campo della creazione di start-up dalla ricerca. Primo fra tutti presidiare con maggior efficacia le fasi basse del processo di sostegno all’imprenditoria innovativa, con azioni mirate di PROMOZIONE E SCOUTING che sfruttino la vicinanza con gli ambienti della ricerca; il processo di ACCELERAZIONE, ed infine, le azioni INTERNAZIONALIZZAZIONE con il supporto di reti internazionali come EOS. Proprio ieri, nel corso dell’International Matching Event, incubatori e parchi scientifici provenienti da tutto il mondo hanno illustrato alle imprese i loro servizi e le opportunità di collaborazione con altre PMI presenti in Europa, Cina, Stati Uniti, Centro e Sud America”.

I rislutati dal 1999 a oggi:
83 imprese transitate nell’Incubatore, di cui 25 spin-off universitarie
42 imprese attualmente ospitate
37 imprese hanno concluso il periodo di incubazione e sono uscite da I3P
circa 400 occupati complessivamente nelle imprese transitate

L’impatto economico
Circa 20 milioni di € è il fatturato complessivo atteso per il 2007 (totale imprese transitate)Annualmente, in media, i versamenti fatti ad enti pubblici (a vario titolo: ad es. imposte, contributi, ecc) dal totale delle imprese superano di 4 volte l’investimento pubblico ricevuto dall’Incubatore.