L' istituto per la ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo

L’ Istituto per la ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo (IRCC) è un centro di ricerca dove scienziati e medici studiano e lavorano in team per perfezionare nuovi percorsi diagnostici di terapia e cura dei tumori.

L’idea dell’IRCC, nasce all’inizio degli anni ottanta. In quegli anni mancava in Piemonte una struttura in grado di integrare la ricerca di base con la pratica clinica. L’obiettivo era quello di incentivare un più agevole e razionale trasferimento alla clinica delle acquisizioni ottenute dalla ricerca e sviluppare così applicazioni innovative in campo diagnostico e terapeutico.

A supporto di questa idea nasce la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus i cui Fondatori sono statil’espressione delle numerose realtà imprenditoriali, finanziarie, scientifiche, professionali, accademiche e sociali presenti in Piemonte. Contestualmente è nato anche il Comitato Tecnico Scientifico che ha elaborato il programma di ricerca sia di base che applicata diretto da Paolo Comoglio

L’Istituto di Candiolo è un Centro dove operano diverse Istituzioni: La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS, che finanzia direttamente o indirettamente la realizzazione e la dotazione strumentale delle strutture e svolge attività di Ricerca; l’Università degli Studi di Torino, che svolge attività di ricerca e didattica; l’ASO Ordine Mauriziano che svolge, pro tempore, le attività clinico-assistenziali.

La Fondazione, tramite il Centro di Candiolo, ha come missione quelle di promuovere in Piemonte un Istituto per la Ricerca e la cura del Cancro, che costituisca un centro di riferimento per l’oncologia e di portare un contributo significativo al debellamento della malattia.

Gli obiettivi

  • Promuovere la ricerca oncologica sperimentale e la ricerca oncologica clinica
  • Sviluppare nuovi strumenti diagnostici e terapeutici
  • Offrire assistenza sanitaria in campo oncologico: prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione

Premio Odisseo 2007

Giunge quest’anno alla sua terza edizione il Premio Odisseo, riservato ai manager di aziende del territorio piemontese e valdostano.

Ideato dai manager del Club Dirigenti Vendite e Marketing (CDVM) e del Club Comunicazione (CCI) dell’Unione Industriale di Torino, il Premio si è via via allargato, estendendosi dall’anno scorso al Club dei Direttori Amministrativi e Finanziari (CDAF), al Club dei Dirigenti Tecnici (CDT), al Club dei Dirigenti di informatica (CDI). A tutti questi si aggiungono quest’anno altri due enti promotori, l’Associazione Italiana di Management degli Approvvigionamenti Sezione Piemonte, e l’Associazione Torinese Laureati di Economia.

Odisseo 2007 vuole essere uno stimolo ai manager delle varie professioni a migliorare continuamente se stessi: “L’obiettivo è quello di motivare le aziende e i propri manager ad essere esempi di eccellenza e innovazione nell’ambito delle proprie competenze. In particolare verranno premiati i manager che abbiano contribuito al successo aziendale con creatività e spirito innovativo, ognuno nell’ambito della propria professionalità specifica, ma anche con un occhio all’ interdisciplinarietà e alla trasversalità”.

Saranno quindi 6 i premi, uno per ciascun ramo professionale, più 1 superpremio, per il manager che si sarà particolarmente distinto non solo nella sua professione ma nell’interfunzionalità e nell’interdisciplinarietà.

Il Premio si avvarrà anche quest’anno del patrocinio di: Comune di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte, Unione Industriale di Torino, nonché del sostegno di numerosi e di sponsor privati.

Il sito del premio Odisseo 2007

La sedia a rotelle a forma di zaino

Da Lastampa.it

Si chiama Allroad, si ripiega e s’infila nello zaino come un libro da portare in vacanza o un portafortuna dal quale è impossibile separarsi anche solo per un giorno: è la sedia a rotelle portatile, la carrozzina rivoluzionaria figlia dell’hi-tech che può abbattere le frontiere. L’ha ideata e costruita un giovane designer torinese, Danilo Ragona, 30 anni, che grazie a questa geniale invenzione è riuscito a riprendersi la libertà di muoversi, lui che non ha più l’uso delle gambe, paralizzate da una maledetta sera di maggio del 1999 quando all’improvviso finì in una scarpata e si risvegliò paraplegico.

Ora Danilo ha ritrovato il piacere di percorrere le stradine di campagna, di giocare a tennis in qualunque parte del mondo, di salire sull’aereo o in auto con gli amici: cambi le ruote, aggiungi un optional e ti riprendi un po’ di quello che il destino ti ha tolto. Allroad Multifunction è una sedia a rotelle no-limits, la prima «da viaggio», che sfrutta le più avanzate tecnologie dei materiali e si fa piccola come un bagaglio a mano. Comoda, pratica, con il telaio pieghevole, è larga circa 40 centimetri, profonda altrettanto e alta circa 35 centimetri, costruita in lega leggera. Col suo peso ridottissimo ha una leggerezza e una scorrevolezza superiori alla media, lo schienale ergonomico è imbottito e si può regolare. Si può personalizzare scegliendo il colore e i modelli di cerchione mentre i parafanghi, che sono in carbonio, ne sottolineano il look grintoso. Per esportare la sua invenzione, Ragona si è trasformato in imprenditore. Dopo due anni di lotta e buio, ha rialzato la testa. Anche se il suo corpo, dal torace in giù, non sente più nulla, l’ha ricatapultato nella vita la gioia di tornare ad occuparsi della sua passione, il design.

Il resto l’ha fatto Laura, sua moglie: «L’amore fa miracoli, lui ha una grande forza interiore ma da quando viviamo in simbiosi la sua voglia di combattere si è triplicata. Abbiamo fatto un lungo cammino e questo progetto è il frutto delle nostre idee». Si guardano, ridono e raccontano il viaggio di nozze, l’avventura da cui è nata la carrozzina Allroad. «Il nostro sogno erano le strade e il sole della California – dice Danilo -. Così abbiamo prenotato e siamo partiti. Nei nostri viaggi non mancano mai le difficoltà, però in quell’occasione eravamo esasperati. Sull’aereo non volevano imbarcare la carrozzina. Era troppo larga. Ok, ci siamo detti, mandiamola come bagaglio normale».

«Arrivati a New York – continua Laura – abbiamo cambiato volo ed ecco l’amara sorpresa: la sedia era danneggiata. Una sedia a rotelle non è un oggetto di cui si possa fare a meno». E ancora: «A un nostro amico è andata peggio. Aveva un impegno di lavoro in Brasile, quando è atterrato ha scoperto che avevano smarrito i bagagli e con questi la sua carrozzina. L’ha riavuta solo dopo due giorni». Danilo soppesa le parole: «Anche chi è stato sfortunato deve avere una chanche. È importante uscire, lavorare, parlare e confrontarsi. Non solo con lo sport ma anche con il lavoro, le idee, i progetti. Nelle vie delle città incontrare un disabile non è più raro come una volta. Perchè adesso anche chi ha un handicap esce di casa. Prima non succedeva. La nostra società ha fatto passi avanti».

Ragona è un fiume in piena e racconta orgoglioso le sue esperienze professionali: «Ho creato per Gobino e Pininfarina, adesso ho contatti con l’azienda Ferrino. È la mia creatura. Averla pensata e progettata mi ha regalato grandissime emozioni. Sono sensazioni molto molto forti che chi ha avuto una vita senza diffcioltà non può capire. Non mi fermo. In testa ho mille altri progetti».

Regione Piemonte ed Ericsson contro il digital divide

Luca Castelli su Lastampa.it

Piemonte contro il digital divide, atto secondo. Dopo la firma del protocollo Telecom nel 2006 e il varo del programma Wi-Pie, la Regione ha raggiunto un accordo con Ericsson Telecomunicazioni per la realizzazione di progetti di allargamento dei servizi di connettività a banda larga.

L’obiettivo dell’ente pubblico è quello di coprire entro la fine del 2008 l’intero territorio regionale con una rete che non serva soltanto per connettersi a Internet, ma anche a sostenere il traffico della telefonia, della televisione digitale e di qualsiasi altro servizio disponibile oggi e in futuro, con un occhio di riguardo alla tecnologia mobile.

Il protocollo d’intesa firmato mercoledì mattina dall’assessore alle politiche per l’innovazione Andrea Bairati e dal vicepresidente di Ericsson Timothy Lucie-Smith avrà per ora uno sviluppo concreto nell’Alessandrino, dove sono già iniziati i lavori che nel giro di pochi mesi dovranno portare Internet ad alta velocità in tutti i 190 comuni della provincia.

“L’accordo segue alcuni criteri”, ha spiegato in conferenza stampa l’assessore Bairati, “a cominciare dall’economicità. La Regione metterà a disposizione le sue infrastrutture, ma non sarà investitore diretto. Non dovrà quindi rispondere ad alcun onere economico”.
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Le fibre ottiche curano la Sinagoga Tedesca di Venezia

LOCK (Low-cost Optical system for CracK monitoring) è l’acronimo utilizzato per indicare un innovativo sistema di monitoraggio sviluppato da ricercatori del Dipartimento di Elettronica del Politecnico di Torino e del Laboratorio di Fotonica dell’Istituto Superiore Mario Boella, con il supporto della Fondazione Torino Wireless, che ne ha finanziato lo sviluppo. Attualmente il sistema è in fase di brevettazione europea con estensione anche negli Stati Uniti.

Con l’utilizzo di sensori in fibra ottica plastica (nota con la sigla POF, dall’inglese Plastic Optical Fiber), il LOCK è in grado di tenere sotto controllo costantemente fessure e crepe nelle strutture degli edifici in modo più semplice ed economico rispetto a quanto già disponibile in commercio. Attualmente infatti si utilizzano fibre in vetro simili a quelle usate nelle telecomunicazioni ottiche che necessitano di complesse e costose apparecchiature per l’interrogazione dei sensori.
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La ricerca a Torino: nuova frontiera di sviluppo per il Piemonte

Da GrandaIn
Nel corso della conviviale rotariana del 10 settembre, presso la trattoria San Bernardo di Verzuolo, il Prof. Antonio Strumia, Direttore dell’Istituto Superiore Mario Boella di Torino, ha illustrato nel dettaglio il mondo della “ricerca” del capoluogo piemontese. Il presidente del Rotary, ing. Mario Piovano, aveva da tempo pianificato l’incontro, trovando l’uomo giusto per un argomento così importante come quello della ricerca vista come sinonimo di sviluppo tecnologico ed umano per un popolo.

Il Prof. Strumia, laureato in Ingegneria Elettronica con lode al Politecnico di Torino con una tesi sui sistemi di codifica e decodifica convoluzionale algebrica ed ibrida per Telecomunicazioni Satellitari, è stato ricercatore all’Istituto di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino. Passato all’industria, ha ricoperto incarichi tecnici e manageriali in CDMT (Inghilterra) e Panseamt (Germania) nel sistema di navigazione di un aereo militare, in Prima Industrie (automazione con robot di taglio e saldatura laser), in Electrolux Zanussi a Pordenone (dove ha partecipato alla ristrutturazione del gruppo Zanussi da parte della svedese Electrolux), nelle cooperazioni internazionali del gruppo Fiat con esperienze industriali nelle società congiunte Fiat – Peugeot e nella ricerca & sviluppo e sistemi informativi in Fiat Auto. Dall’inizio del 2002 è Direttore dell’Istituto Superiore Mario Boella.
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I blog della scienza e della tecnologia cercano autori

Torino Valley sta per lanciare un nuovo progetto di divulgazione scientifica.

A breve nascerà Agora Torino Valley un network di blog scientifici e tecnologici.
Il network sta nascendo piano piano e potete iniziare a seguire i lavori in corso all’indirizzo agora.torinovalley.com.

Se vi interessa la la scienza o la tecnologia, se ritenete di di essere capaci di raccontare e spiegare la scienza attraverso un blog e la multimedialità, se avete una idea editoriale in campo scientifico, proponetevi per entrare fra gli autori dei blog di Agora Torino Valley.

Se siete un ente di ricerca o un dipartimento universitario o organizzate eventi in campo scientifico aprite un vostro blog nell’ Agorà di Torino Valley per dare visibilità alle vostre ricerche e ai vostri ricercatori.

Per proporre idee e candidature scrivete ad [email protected]

Innovation Circus

Si dice sempre più spesso che per sostenere la sfida della competizione globale sia necessario puntare sull’innovazione, tuttavia pochi concetti sono altrettanto difficili da definire e far comprendere ai “non addetti ai lavori”. L’innovazione viene normalmente guardata come il dominio di studio di una ristretta nicchia di teorici, invece che come una capacità insita in ciascuno di noi, che deve essere opportunamente coltivata, stimolata e valorizzata dal sistema sociale, a partire dalla scuola, non limitata e compressa in ruoli e funzioni date.

Il progetto europeo “Innovation Circus” nasce proprio dalla considerazione che sia in primo luogo necessario demistificare il concetto di innovazione, avvicinandola alla gente: utilizzando la metafora del circo come luogo di spettacolo partecipato, verrà realizzata una manifestazione itinerante, con tappe della durata di una settimana ciascuna nelle città di Copenhagen, Karlsruhe, Milano e Riga.A Milano la settimana dell’innovazione si svolgerà dall’8 al 15 ottobre 2007. Il programma prevede visite guidate presso i soggetti chiave dell’innovazione, quali aziende, enti, università milanesi; una mostra sui brevetti presso il Palazzo Giureconsulti; un tendone in centro città adibito all’esposizione di prodotti innovativi e attività per coinvolgere giovani, bambini, anziani, studenti e ricercatori, impiegati e tecnici sul tema dell’innovazione nella società attuale.

Innovation Circus raggruppa 16 membri provenienti da 8 paesi diversi, inclusi 4 nuovi stati membri: EuroCenter e Antropologerne.com (Danimarca), Innovation Circus Foundation, Innovationsbroen Syd AB e Malmø Stad Innovation (Svezia), Enterprise Estonia (Estonia), Latvian Technological Centre e Riga District Council (Lettonia) KTU Regional Business Incubator (Lituania), Universität der Künste Berlin, Technischen Universität Berlin, Adlershof e Senat für Wirtschaft, Arbeit und Frauen, Berlin (Germania), Fondazione Politecnico di Milano e Provincia di Milano (Italia), Industrial Research Institute for Automation and Measurements (Polonia).

A Torino la ricetta per il costume dell'Uomo ragno

Realizzata la ’ricettà per creare un perfetto costume da Uomo ragno che può dare a chi lo indossa il potere, non solo di arrampicarsi su superfici verticali ma anche di strisciare sui soffitti come il mitico eroe dei fumetti. A concepirla è stato un italiano, l’ingegnere e fisico
Nicola Pugno, del Politecnico di Torino che ha descritto la sua teoria sulla rivista Journal of Physics.

Secondo Pugno, l’ingrediente principe per mettere a punto la divisa dell’eroe creato da Stan Lee e Steve Ditko nel ’62 sarebbe una colla fatta di molecole uncinate di nanotubi di
carbonio in grado sia di aderire alle superfici sia di staccarsi con facilità. A rafforzare l’efficienza di questa tecnologia le forze di van der Waals, ovvero l’attrazione che si genera fra molecole poste molto vicine a cui si attribuisce, per esempio, l’abilità del geco di camminare su superfici lisce senza l’uso di secrezioni adesive (le estremità delle sue zampe sono ricoperte da milioni di peli che moltiplicano le deboli forze elettromagnetiche di interazione con la superficie).

La tecnologia, sottolinea lo studio, è resa ancora più interessante dalla capacità degli adesivi di resistere all’acqua e allo sporco. Così che i micro veltri teorizzati, anche se non certo saranno usati per combattere il male come faceva Peter Parkers, l’adolescente che vestiva i panni di Spiderman, potranno trovare, è convinto il ricercatore, numerose applicazioni: dai guanti e scarpe ad uso di chi lava i vetri dei grattacieli agli indumenti per esplorare i fondali marini.

Extracampus la webTV degli atenei piemontesi

La webtv degli Atenei piemontesi, nasce sulla base di un accordo con la Regione Piemonte e i quattro Atenei della Regione (Università di Torino, Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale, Università di Scienze Gastronomiche). L’intento è la creazione e lo sviluppo di un organo di comunicazione congiunto per i quattro atenei, un vero e proprio network televisivo.

Extracampus vuole:

  • dotare gli Atenei piemontesi di uno strumento atto a diffondere informazioni istituzionali, scientifiche e culturali con particolare attenzione alle altre istituzioni culturali e formative presenti sul territorio
  • consentire l’acquisizione agli studenti delle conoscenze espressive, tecnologiche e organizzative indispensabili per la produzione audiovisiva
  • valorizzare le intelligenze e la creatività giovanili attraverso l’analisi dei linguaggi audiovisivi e delle tecnologie e la loro diretta sperimentazione.

I quattro Atenei hanno individuato tre aree d’interesse per la creazione di nuovi format, che sono frutto della creatività, delle specifiche conoscenze e dell’interesse degli atenei medesimi:

  • Scienze e società, un’esplorazione del mondo della ricerca universitaria ad ampio raggio. Il passaggio di Extracampus da Televisione dell’Università di Torino a Tv degli Atenei del Piemonte ha permesso la progettazione di un nuovo format che coinvolgesse le numerose realtà universitarie piemontesi ed i loro progetti di ricerca.
    “Extrascientia – La ricerca scientifica in Piemonte” vuole essere un programma mensile di divulgazione scientifica sotto forma di reportage. Si prefigge di trattare progetti di ricerca universitari, nazionali ed europei, in svolgimento negli Atenei del Piemonte. L’obiettivo del format è la diffusione a livello pubblico dei metodi scientifici, dei risultati delle ricerche, dei rapporti tra scienza e società. Le donne ed i giovani che svolgono la ricerca, le problematiche incontrate durante il suo svolgimento e le relazioni tra la ricerca e la società civile rappresentano le tematiche costanti di ogni puntata.
  • Beni culturali, uno sguardo per scoprire luoghi noti e ignoti, progetti realizzati o incompiuti, ricchezze svelate o nascoste della nostra cultura.
    “Beni culturali” è il canale che ti farà scoprire il patrimonio culturale del nostro paese: palazzi, musei ed eventi che accadono attorno a noi.
    Uno sguardo, curioso e attento, per scoprire luoghi noti e ignoti, progetti realizzati o incompiuti, ricchezze svelate o nascoste della nostra cultura.
    Il passato, patrimonio del presente e le innovazioni che ci accompagnano verso il futuro, verranno osservati attraverso un occhio critico aperto al confronto tra diverse generazioni.
  • Cultura e tradizioni, una panoramica sulle tradizioni popolari, dalla festa al cibo alle testimonianze di vita.
    L’area “Cultura e tradizione” esplora il mondo della tradizione, alla scoperta di immagini sommerse, feste, usanze e costumi
    che appartengono al tessuto culturale collettivo della nostra Regione.
    Un’area in cui si esplora l’espressione umana declinata nelle diverse forme culturali, dal teatro alla musica e alla danza, indagando le motivazioni e le emotività che le hanno originate.
    “Cultura e tradizione” è contenitore di format antropologici, di ricerca etnografica applicata alle arti e alle usanze, programmi studiati per indagare e far conoscere il bagaglio culturale e tradizionale proprio di un territorio.

Extracampus.ateneipiemonte.it è sperimentazione di linguaggi espressivi e di nuove tecnologie. L’intento è veicolare l’immagine dei quattro Atenei attraverso nuove forme mediali, dalla webtv al digitale terrestre, dai telefoni cellulari ai lettori mp3.