Terza edizione del torneo nazionale di Subbuteo “Subbuteo Generation” organizzato dai membri del Subbuteo Club La Mole. Il torneo, accompagnato da esibizioni musicali e dj set, nasce dalla passione per il gioco del subbuteo, per il calcio inglese e per la cultura che vi gravita intorno. Tra gli ospiti: gli Statuto e personaggi del mondo dello sport del recente passato.
Durante la manifestazione si potranno donare uno o più libri di argomento sportivo e partecipare così all’iniziativa “Un libro per Gabriele”: i testi raccolti saranno devoluti alla Biblioteca dello Sport Gabriele Sandri , il nuovo Centro di Cultura della capitale per studenti e appassionati di sport.
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La Centrale del latte di Torino per i bambini meno fortunati
Dignità – Nove Scrittori per Medici Senza Frontiere a Torino
Medici Senza Frontiere organizza a Torino il Reading tratto dal nuovo libro Dignità! Nove Scrittori per Medici Senza Frontiere . La serata è in programma Giovedì 15 dicembre 2011 alle ore 19:30 presso il ristorante Ristorante Sibiriaki in via Gian Francesco Bellezia 8G a Torino.
In occasione del 40° anniversario della fondazione di MSF, nove scrittori da tutto il mondo raccontano attraverso i loro occhi storie di un’umanità costretta a lottare ogni giorno per la propria sopravvivenza, per la propria dignità. Le loro testimonianze sono raccolte in “Dignità! – Nove scrittori per Medici Senza Frontiere”. Dalla Repubblica Democratica del Congo al Sudafrica, dalla Grecia al Malawi, dalla Boliva all’India, dal Bangladesh al Burundi, Esmahan Aykol, Alicia Gìmenez Bartlett, Eliane Brum, Tishani Doshi, Catherine Dunne, Paolo Giordano, James Levine, Wilfried N’Sondé, Mario Vargas Llosa testimoniano attraverso racconti e reportage di viaggio la realtà di alcune aree in cui MSF opera.
bbonamento Musei Torino Piemonte 2012 si apre all’Italia
Fatta l’Italia nel 2011, nel 2012 si propone di andare a visitarla. Dopo la scorpacciata di visitatori in Piemonte per visitare le mostre di Esperienza Italia, ora si propone ai piemontesi uscire di casa per visitare le altre regioni. Per l’anno 2012 l’Abbonamento Musei Torino Piemonte si avvia a diventare un lasciapassare di accesso che supera i confini regionali.
Sono entrati nell’Abbonamento Musei offrendo l’ingresso ridotto i Musei Civici e il MAXXI a Roma, i Musei Civici di Brescia, il Pass per i musei di Venezia, il MART a Rovereto ed eventi espositivi che si svolgeranno nel corso dell’anno in diverse città italiane.
Per gli abbonati 2012 l’ingresso è ridotto alla mostra Roma al tempo di Caravaggio a Palazzo Venezia a Roma, la mostra sulla Regina Margherita a Villa Reale a Monza l’esposizione Steve McCurry, a Forlì, ai Musei di San Domenico Wildt, uno dei massimi scultori del Novecento.
Piove nelle stazioni ferroviarie di Torino
Nuova Società ha pubblicato la lettera di una pendolare torinese
Sono una pendolare che ogni mattina, dal lunedì al venerdì, si reca alla stazione Porta Susa di Torino. Lo snodo ferroviario ammodernato di recente che pare, nei piani del Comune, dovrà sostituire quella di Porta Nuova diventando così la principale stazione torinese.
Vorrei portare alla Vs attenzione e a quella dei Vs lettori un fatto. Qualche giorno fa, dopo le copiose piogge cadute sul capoluogo torinese, la Stazione di Susa era a tratti impraticabile. L’acqua piovana filtrava nelle gallerie sotterranee per cadere sulle banchine che gli atletici fruitori di Fs cercavano di dribblare. Non un singolo caso isolato, ma diverse zone distanti pochi metri l’una dall’altra, nelle quali continuava a gocciolare copiosamente. Ironicamente, alcuni dei cartelli di avviso non erano i consueti “Attenzione pavimento bagnato”, ma avvertivano sul “Pericolo di caduta, apertura nel pavimento”. Insomma, non solo la stazione ha evidenti problemi di infiltrazione, ma non pare avere neanche un numero di cartelli sufficiente per questo genere di “emergenze”. Leggi tutto “Piove nelle stazioni ferroviarie di Torino”
Piero Fassino e le 10 sfide e i 4 motori per Torino
Secondo Piero Fassino Torino per cambiare dovrà affrontare dieci sfide che utilizzeranno quattro motori
Le sfide
1.restituire dignità e certezze al lavoro, insidiato dalla precarizzazione e investito da un’accelerata trasformazione delle relazioni sindacali e dal venire meno dei sistemi di garanzia del welfare;
2.l’allungamento dei tempi di vita, l’innalzamento dell’età media della popolazione e la vitale dinamica socio-demografica generata dai flussi migratori di una città che già oggi ospita il 15% di cittadini stranieri;
3.la nuova realtà oggettiva e soggettiva dei giovani che dubitano del loro futuro e un patto generazionale che ne rilanci la centralità fin dall’infanzia;
4.la competitività, intesa anche come competizione complessa tra sistemi socio-economici e tra territori;
5.la domanda crescente di istruzione e di cultura diffusa, come presupposto di uno sviluppo consapevole;
6.l’innovazione in tutti i settori, ri-orientando le produzioni, il lavoro, i profili professionali, i servizi, l’ambiente, l’energia, l’assetto urbano della città, il welfare;
7.l’esigenza di equità, giustizia, uguaglianza, legalità, solidarietà diffusa e diritti sociali;
8.la domanda di infrastrutture moderne, affrontando il tema della compatibilità ambientale e sostenibilità degli interventi, senza regressioni anti-moderne;
9.organizzare la vita della città in modo da tutelare la sicurezza dei cittadini, le loro famiglie, i loro beni e la loro quotidianità;
10.liberare e mobilitare risorse per lo sviluppo in un contesto di crisi persistente e di penuria strutturale della finanza pubblica.
I motori fondamentali:
1. l’internazionalizzazione. Torino deve avere orizzonti sempre più ampi, per le imprese, l’università e la cultura, cogliendo opportunità di integrazione su scala globale e proponendosi come crocevia strategico per il Nord. In questo ambito, Fassino ha ribadito la necessità per Torino, il Piemonte e l’Italia di partecipare al progetto del Corridoio 5 della TAV: “Ciò che è accaduto in Val di Susa (gli scontri di domenica scorsa, ndr) – ha detto – è inaccettabile per qualsiasi coscienza. Spranghe, pietre e bastoni non fanno parte della società civile e democratica. Il tracciato è stato ampiamente discusso e verificato negli anni ed è stato rimodulato per non avere significativi cantieri in bassa valle, riducendo al minimo gli impatti ambientali esterni”;
2. l’innovazione. Nel tempo della globalizzazione – ha infatti spiegato il sindaco – vince la qualità, soprattutto per Paesi come l’Italia che hanno un alto costo del lavoro”. Il programma prevede l’incremento di ricerca e innovazione nell’industria e nel terziario, il potenziamento del polo del design e dell’ingegneria dell’auto e del polo aeronautico. Tra le nuove sfide, ci sono: la realizzazione dell’Energy Center nell’area ex Westinghouse, la digitalizzazione della città (con l’incremento della banda larga), lo sviluppo dell’e-government, il miglioramento della mobilità sostenibile e della qualità ambientale, la riorganizzazione del welfare, l’aumento dell’offerta di sapere, per attrarre poli scientifici e tecnologici;
3. la trasformazione urbana. Dopo la trasformazione di 6 milioni di metri cubi di aree ex industriali, ne restano ancora 4 da riqualificare. Si tratta, ha illustrato il sindaco, di una leva strategica per riqualificare e riorganizzare la città. In particolare, per: espandere la mobilità sostenibile, ampliare gli spazi verdi, portare la linea 1 della metropolitana in piazza Bengasi e poi estenderla verso Rivoli e Moncalieri, realizzare la linea 2 della metro, incentivare le energie pulite, i parcheggi sotterranei e il bike e il car sharing, incrementare la raccolta differenziata, fare di Torino una “città d’acqua”. In un’ottica di una città policentrica, con una riqualificazione del patrimonio abitativo e nuove offerte di mobilità e servizi;
4. il sapere. Una leva strategica per lo sviluppo, la crescita e il miglioramento della qualità della vita della città. Affinché Torino sia un luogo di eccellenza del sapere e della cultura, contrastando la dispersione scolastica e proseguendo la preziosa esperienza di Italia 150, anche in vista dell’Expo 2015. “Vogliamo una città dei diritti e delle opportunità, in particolare per giovani e donne – ha affermato Fassino – e che tuteli i diritti dei nuovi cittadini”.
Turin for Japan
L’11 giugno 2011, dalle ore 12 fino al pomeriggio, presso la “rotonda fluttuante” di Corso Regio Parco angolo corso Verona, vicino al “tram residenza” dell’associazione Diogene, si terrà l’iniziativa di solidarietà “Turin for Japan”. liniziativa non ha scopo di lucro e si propone di raccogliere sottoscrizioni a favore della Croce Rossa giapponese e di alcune ONG che attualmente portano soccorso alle vittime della fuga radioattiva del marzo scorso. Dalle ore 12 dell’11 giugno, fino al tardo pomeriggio, saranno distribuiti piatti della cucina tipica giapponese che si potranno consumare liberamente facendo un picnic all’interno degli spazi verdi della piazzola si potranno, inoltre, ascoltare le testimonianze di alcuni giovani giapponesi da poco tornati dalle zone contaminate. L’iniziativa si prefigge di tener viva l’attenzione sul recente dramma giapponese. La data scelta per questa
iniziativa non è casuale: proprio tre mesi fà, infatti, l’11 marzo, il Giappone veniva colpito dal terribile terremoto con le conseguenze che tutti conoscono.
I legami che aiutano a crescere
Dalla sintesi del dodicesimo rapporto su Torino della Fondazione Giorgio Rota dal titolo “I legami che aiutano a crescere”. Per scaricare il rapporto in formato pdf
Ancora la crisi. È inevitabile che il Rapporto di quest’anno si occupi nuovamente di quanto la crisi economica globale – i cui effetti sono tutt’altro che esauriti – stia intaccando il tessuto socioeconomico locale, mettendo in difficoltà le imprese e le persone che abitano o lavorano nell’area torinese. La prima parte del Rapporto, in particolare, si sofferma sugli impatti della crisi, ma anche sulle politiche e sui progetti con cui la società locale sta cercando di reagire. In questi mesi, Torino sta vivendo una situazione ambivalente: se da un lato sono innegabili le sofferenze prodotte dalla crisi, dall’altro la città sta ospitando una serie di eventi in grado di rilanciarne ancor una volta l’immagine. Proprio per questo nella prima parte del volume si analizzano anche gli effetti (positivi) che, in particolare, le celebrazioni del Centocinquantenario stanno producendo in città.
Il resto del Rapporto volge , ottimisticamente, lo sguardo al futuro. Tenendo conto del ruolo cruciale di infrastrutture e trasformazioni urbane per un territorio, al tempo stesso, competitivo e vivibile, la seconda parte del volume approfondisce i temi dell’accessibilità su ampia scala e della mobilità locale. In particolare ci si sofferma sulle strette connessioni tra i grandi interventi di trasformazione e lo sviluppo delle infrastrutture, senza trascurare la crescente centralità delle reti telematiche.
L’ultima parte del Rapporto è dedicata a coloro che, più di tutti, rivolgono il proprio sguardo al futuro, i giovani. Se infatti le attuali difficoltà rischiano di minare lo stesso “senso del futuro” nelle nuove generazioni, queste – se opportunamente motivate e formate – rappresentano una risorsa fondamentale per lasciarsi la crisi alle spalle. L’ampia indagine dedicata in questo Rapporto ai giovani torinesi si basa sia sull’analisi di repertori statistici esistenti, sia su comparazioni con l’universo giovanile in altre città, sia sull’analisi di progetti e politiche rivolte alle nuove generazioni, in particolare per trattenere i giovani sul territorio e, possibilmente, renderlo attrattivo anche per quelli nati e cresciuti altrove.
I problemi della Metro di Torino
Repubblica dedica un’inchiesta ai problemi della Metro di Torino.
Quello che dà più fastidio? I biglietti che si inceppano dentro i tornelli delle nuove stazioni, nella tratta inaugurata quasi due mesi fa, tra Porta Nuova e il Lingotto. Un problema che si era presentato già con il taglio del nastro del primo tronco, da Collegno a Porta Nuova. Solo dopo un po’ di mesi è stato arginato. Anche le scale mobili e gli ascensori si guastano, altro neo messo in risalto dagli utenti della metropolitana. E nel giro di qualche settimana dalle stazioni della linea 1 scompariranno anche gli assistenti alla clientela, quelli che sorvegliano gli ingressi e possono intervenire in caso di magagne. L’obiettivo di Gtt è quello di trasformare gli assistenti anche in “manovratori” dei treni in caso di necessità, riqualificandoli. Non tutti i sindacati sono d’accordo e gli addetti, in prevalenza donne, non vogliono modificare il turno di lavoro.
Il check up della metropolitana che con l’inaugurazione della nuova tratta registra più di 130 mila passeggeri al giorno, mostra anche altri problemi. Il primo è quello dell’orario. La decisione di tagliare le corse serali nel giorno di Pasqua e Pasquetta alle 21.25 ha fatto storcere il naso non solo all’assessore al Turismo, Alessandro Altamura. Anche i torinesi non sembrano aver apprezzato lo stop anticipato. Un taglio che ha permesso di realizzare a Gtt qualche risparmio. In più l’azienda sottolinea che ha già allungato fino all’1.30 l’orario al venerdì, lo stesso del sabato, e alle 23.30 la domenica, come dal lunedì al giovedì. Un’ora di chiusura che, ad esempio, non permette di coprire il secondo spettacolo dei cinema. A Milano le tre linee della metro girano, tutti i giorni, fino a 0.30.
Il Bike sharing trascurato di Torino
Riceviamo due fotografie che raccontano la situazione delle due stazioni del bike sharing a Torino vicine alla Stazione di Porta Susa e desolatamente vuote. Altri cittadini ci segnalano che le biciclette cominciano a denotare segni di incuria, vandalismo e poca manutenzione. Altri ancora chiedono che il sito del servizio si doti di una mappa utilizzabile dagli smartphone mentre si è in giro per la città