Gli intoccabili, il nuovo programma su La7 di Gianluigi Paragone ha dedicato un lungo servizio alla ‘ndrangeta in Piemonte. Eccolo.
Padre Paolo Dall’Oglio rischia l’espulsione dalla Siria
Qui moschee e chiese cristiane si affiancano le une alle altre in un ambiente tollerante e unico nel suo genere, almeno era così fino a due anni fa e, almeno all’apparenza. Un’apparenza nella quale un italiano, padre Paolo Dall’Oglio viveva serenamente da sempre. La libertà di culto religioso permetteva a sunniti, sciiti, alauiti, druisi, ortodossi, siri, maroniti, armeno-cattolici una pacifica convivenza.
“Sto correndo il grave rischio di essere espulso dalla Siria”. Sono queste, oggi le parole di padre Paolo ad AsiaNews sulla situazione personale. Corre il rischio di essere cacciato dalla Siria, il Paese che lo ha adottato per anni. “Il governo siriano ha mandato una lettera al vescovo siro-cattolico di Homs, chiedendogli di mandarmi all’estero. La giustificazione esplicita fornita sta nelle posizioni che ho preso a favore della democrazia del consenso, della libertà di espressione e della riconciliazione”.
Padre Paolo vive a Mar Musa, in un monastero in cima ad un colle, accessibile solo salendo oltre trecento gradini di pietra, stretti e, in parte un po’ fatiscenti. E’ un gesuita romano innamorato della Siria. Conosciuto per essere un po’ il filo, il legame tra i musulmani e i cristiani di questa parte del mondo.
Mar Musa è distante da ogni centro abitato, ad oltre ottanta chilometri circa da Damasco, città affascinante e, una volta ambita meta di viaggiatori, ospita uno dei monasteri più antichi della zona, una vera meraviglia per lo sguardo e un balsamo per il cuore quando lo si raggiunge.
Il monastero di San Mosè l’Abissino o Deir Mar Musa el-Habashi, arroccato sul bordo estremo di una parete rocciosa, color giallo ocra, immerso nel suo tempo, il VI secolo d. C. e immutato da allora. Sembra un gioiello incastonato nella roccia.
Qui i colori si fondono tra loro, diventano un’unica tonalità e assorbono, nella tavolozza del Paese, le abitazioni, le tende, i cammelli, i beduini che appaiono, a mala pena, come minute macchie nel panorama. Leggi tutto “Padre Paolo Dall’Oglio rischia l’espulsione dalla Siria”
Curtis Edward McCarty a Torino
La Comunità di Sant’Egidio anche quest’anno celebra a Torino l’anniversario della prima abolizione della pena capitale nel mondo ad opera del Granducato di Toscana, il 30 novembre 1786. Per questa ragione è nata, per iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, la Giornata Mondiale delle Città per la Vita-Città contro la Pena di Morte”. Dal 2002 più di 65 Capitali, oltre 1300 città di 86 paesi hanno già aderito, anche in Paesi che conservano l’uso della pena capitale. Una grande occasione di sensibilizzazione e coinvolgimento delle Istituzioni verso una giustizia più alta e più umana, capace sempre di rispettare la vita. Quest’anno sono 1450 nel mondo le Città per la Vita, Città Contro la Pena di Morte.
Per l’occasione Torino ospiterà un evento eccezionale: Venerdì 2 dicembre alle ore 17.30 alla Cappella dei Mercanti, Via Garibaldi 25 la Comunità di Sant’Egidio propone un incontro con un testimone straordinario Curtis Edward McCarty. Leggi tutto “Curtis Edward McCarty a Torino”
bbonamento Musei Torino Piemonte 2012 si apre all’Italia
Fatta l’Italia nel 2011, nel 2012 si propone di andare a visitarla. Dopo la scorpacciata di visitatori in Piemonte per visitare le mostre di Esperienza Italia, ora si propone ai piemontesi uscire di casa per visitare le altre regioni. Per l’anno 2012 l’Abbonamento Musei Torino Piemonte si avvia a diventare un lasciapassare di accesso che supera i confini regionali.
Sono entrati nell’Abbonamento Musei offrendo l’ingresso ridotto i Musei Civici e il MAXXI a Roma, i Musei Civici di Brescia, il Pass per i musei di Venezia, il MART a Rovereto ed eventi espositivi che si svolgeranno nel corso dell’anno in diverse città italiane.
Per gli abbonati 2012 l’ingresso è ridotto alla mostra Roma al tempo di Caravaggio a Palazzo Venezia a Roma, la mostra sulla Regina Margherita a Villa Reale a Monza l’esposizione Steve McCurry, a Forlì, ai Musei di San Domenico Wildt, uno dei massimi scultori del Novecento.
Facciamo sorridere le madri africane
Vogliamo che le mamme e i bambini africani tornino a sorridere, dichiarano con forza Marilena Bertini, presidente, e Filippo Spagnuolo, direttore del Comitato Collaborazione Medica. Conosciamo le cause e le soluzioni ai problemi sanitari dei Paesi a basso reddito e il CCM, in oltre 40 anni di attività e grazie al supporto di molti, ha dimostrato che si può salvare o migliorare la vita della popolazione locale con progetti a sostegno dei sistemi sanitari territoriali.
Ma si deve fare di più per garantire a tutti uno dei diritti fondamentali, quello alla salute, specialmente alle donne e ai bambini, che rappresentano il futuro delle comunità africane”. Questo è il messaggio che lancia oggi il Comitato Collaborazione Medica, con la presentazione alla stampa della campagna Sorrisi di madri africane.
L’appello è rivolto a tutte le persone e alle aggregazioni che sono espressione delle nostre comunità in Italia, perché sostengano azioni concrete per assicurare il diritto alla salute a donne e bambini, i soggetti più vulnerabili nei Paesi a basso reddito, dove il CCM opera con progetti di cooperazione internazionale che mirano a garantire l’accesso ai servizi sanitari primari.
La campagna Sorrisi di madri africane vuole coinvolgere quanti più cittadini ed organizzazioni possibili per realizzare alcune azioni concrete entro il 2015, anno di scadenza degli Obiettivi di sviluppo del Millennio sanciti dall’Onu nel 2000, traguardi ancora molto lontani in alcuni paesi e che per essere raggiunti richiedono dunque uno sforzo straordinario da parte di tutti.
Il CCM è convinto che insieme possiamo restituire un sorriso alle madri e ai bambini in Burundi, Etiopia, Mali, Kenya, Somalia, Sud Sudan, i paesi africani dove opera attualmente. Vogliamo garantire, nei prossimi 4 anni, una gravidanza ed un parto sicuri a 200.000 donne; assicurare una nascita senza complicazioni, vaccinazioni e cure durante l’infanzia a 500.000 bambini; sensibilizzare quante più persone, istituzioni, scuole, organizzazioni economiche, sociali e culturali sul tema della salute materno infantile.
Piove nelle stazioni ferroviarie di Torino
Nuova Società ha pubblicato la lettera di una pendolare torinese
Sono una pendolare che ogni mattina, dal lunedì al venerdì, si reca alla stazione Porta Susa di Torino. Lo snodo ferroviario ammodernato di recente che pare, nei piani del Comune, dovrà sostituire quella di Porta Nuova diventando così la principale stazione torinese.
Vorrei portare alla Vs attenzione e a quella dei Vs lettori un fatto. Qualche giorno fa, dopo le copiose piogge cadute sul capoluogo torinese, la Stazione di Susa era a tratti impraticabile. L’acqua piovana filtrava nelle gallerie sotterranee per cadere sulle banchine che gli atletici fruitori di Fs cercavano di dribblare. Non un singolo caso isolato, ma diverse zone distanti pochi metri l’una dall’altra, nelle quali continuava a gocciolare copiosamente. Ironicamente, alcuni dei cartelli di avviso non erano i consueti “Attenzione pavimento bagnato”, ma avvertivano sul “Pericolo di caduta, apertura nel pavimento”. Insomma, non solo la stazione ha evidenti problemi di infiltrazione, ma non pare avere neanche un numero di cartelli sufficiente per questo genere di “emergenze”. Leggi tutto “Piove nelle stazioni ferroviarie di Torino”
L’appello di Wikipedia: diamogli una mano con una donazione
Jimmy Wales ha lanciato un appello di sottoscrizioni per aiutare Wikipedia
Google ha quasi un milione di server. Yahoo ha circa 13.000 dipendenti. Noi abbiamo 679 server e 95 dipendenti. Wikipedia è il quinto sito più visitato al mondo e ogni mese viene usato da più di 450 milioni di persone, con miliardi di pagine visualizzate. Il commercio va bene. La pubblicità non è un male. Ma è fuori posto qui. Non in Wikipedia.
Wikipedia è qualcosa di speciale. È come una biblioteca o un parco pubblico. È come un tempio per la mente. È un luogo nel quale tutti noi possiamo andare a pensare, imparare, condividere la nostra conoscenza con gli altri. Leggi tutto “L’appello di Wikipedia: diamogli una mano con una donazione”
Belen dal video hard alla maternità: aspetta un figlio da Fabrizio Corona
Le avventure di Belen Rodriguez appassionano l’Italia tanto da far dimenticare agli italiani la situazione economica. Belen aspetta un bambino ed è confermata diretta dal comapgno Fabrizio Corona.La soubrette argentina è stata vista la notte del primo novembre all’ospedale Fatebenefratelli di Milano. Con lei c’era il fidanzato Fabrizio Corona. Belen, poco dopo cena, si è sentita male ed è stata visitata all’ospedale.
Lo Stato delle Ferrovie italiane diventa un blog con Twitter
Lo Stato delle Ferrovie è un nuovo blog che contiene commenti, foto e video sullo stato delle ferrovie italiane inviati da utenti insoddisfatti e frustrati dai continui disservizi dei trasporti su rotaia in Italia. Lo stato delle Ferrovie è anche su Twitter
Qual è lo stato delle ferrovie secondo la tua esperienza? Quali i tuoi suggerimenti per migliorarlo? Diccelo inviandoci qui i tuoi commenti in 140 caratteri!
Connettiti, commenta, e soprattutto serviti sempre di Stato delle Ferrovie!
Il video porno di Belen Rodriguez e la situazione hard della politica italiana
E’ strano pensare che la cosa che interessi di più agli italiani in questo momento sia trovare il link al sito da dove fare il download del video hard di Belen Rodriguez in cui la soubrette argentina è ripresa intimamente in un filmato girato in modo amatoriale mentre fa l’amore con il suo fidanzato di allora tale Tobias Blanco.
Pare che il fidanzato di Belen, Fabrizio Corona abbia tentato di acquistare il video hot dando luogo ad una rissa in un ristorante milanese. Poi sembrava tutto finito fino a quando Selvaggia Lucarelli riceve nella sua casella di posta elettronica una mail con il link per risalire al video porno di Belen. Il link è finito su Facebook e poi in diversi siti e sistemi di condivisione tipo bit torrent.
Nel frattempo la situazione davvero sempre più hard è quella dell’economia italiana
