La Quintana di Ascoli Piceno

La Quintana di Ascoli Piceno è pronta a tagliare un importante traguardo: nel 2024, infatti, ricorrerà il settantennale della celebre rievocazione storica cittadina.

Tanti gli appuntamenti e le iniziative che saranno organizzate sotto le Cento Torri, ma già tra pochi giorni, sabato 18 novembre la Quintana inizierà a festeggiare a Milano nello Spazio Bergognone 26.

“Si tratterà di un’incredibile vetrina promozionale per la nostra Quintana” ha dichiarato il sindaco Marco Fioravanti. “Un evento di caratura e respiro nazionale, che aprirà il calendario delle celebrazioni dei 70 anni della nostra rievocazione storica. Sarà un’importante occasione di valorizzazione della Quintana e della città di Ascoli Piceno, in un percorso di crescita che passa attraverso la nostra storia e le nostre tradizioni”.

 

A Milano saranno presenti circa 30 figuranti della Quintana, che già nel primo pomeriggio, intorno alle 15:00, sfileranno in abiti medievali presso Piazza del Cannone (nella zona antistante il Castello Sforzesco). A partire poi dalle 18:30 (fino alle 21:30) i riflettori si sposteranno su Spazio Bergognone 26, in zona Tortona (a pochi passi dal Naviglio Grande): qui, nell’area gentilmente concessa dall’imprenditore ascolano Graziano Giordani, verranno esposti abiti storici, cimeli e alcuni dei Palii più belli e significativi della storia quintanara.

Ad accogliere tour operator, appassionati e quanti vorranno conoscere la rievocazione ascolana vi saranno il sindaco Marco Fioravanti e il presidente del consiglio degli anziani Massimo Massetti. L’evento gode del patrocinio del Comune di Milano e saranno presenti il sindaco Giuseppe Sala, l’assessore Tommaso Sacchi e l’onorevole Marco Osnato, Presidente 6° Commissione Finanze della Camera dei Deputati.

Dopo un breve speech di benvenuto che racconterà ciò che verrà organizzato per la celebrazione del settantesimo, come l’allestimento di una meravigliosa mostra con l’esposizione di tutti i Palii realizzati per la Quintana, l’appuntamento  proseguirà con un cocktail a cui parteciperanno anche due artisti ascolani d’eccezione: Saturnino Celani, che sarà protagonista con un dj set, e Dario ‘Dardust’ Faini.

“Siamo davvero felici di questo appuntamento, che farà da preludio ai tanti eventi che organizzeremo in occasione di una ricorrenza così importante come il settantennale della Quintana” ha aggiunto il presidente del consiglio degli anziani Massimo Massetti. “Milano è una città cosmopolita, un fiore all’occhiello nel panorama nazionale ed europeo: essere ospiti con i figuranti, i Palii e la storia della nostra tradizione quintanara rappresenta un vero orgoglio e avrà un ritorno d’immagine di immenso valore”.

Per l’organizzazione dell’evento si ringraziano i partner: Azienda Graziano Ricami dell’imprenditore ascolano Graziano Giordani per aver messo a disposizione il locale in Spazio Bergognone 26, il Consorzio tutela e valorizzazione Oliva ascolana del Piceno Dop e il Consorzio Vini Piceni.

Ore 15:00 Sfilata – Piazza del Cannone Milano Ora 18:30 Presentazione&Cocktail – Spazio Bergognone 26 – via Bergognone 26  Milano Ingresso libero

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Alla galleria d’arte del Turati Sette Art Residence la mostra “Parole in cornice”

Turati Sette Art Residence, struttura aperta del 2013 che prende il nome dall’omonimo corso della città di Torino, martedì 9 giugno alle ore 19 rinnova l’appuntamento dedicato all’arte. 

In stile industrial, all’interno di una tranquilla corte immersa nel verde, la Galleria d’Arte, messa gratuitamente a disposizione dei più promettenti artisti emergenti, ospita la Mostra “Parole in Cornice” curata da Angelo Cauda dell’Associazione Culturale Teatrale EraOra .
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L’esposizione – visitabile gratuitamente fino al 12 luglio 2015, da lunedì a sabato dalle ore 12 alle 18 – propone 16 brani selezionati tra poesie e testi teatrali di vari autori italiani e non.
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Tema dell’esposizione, uscire dallo stereotipo di lettura delle parole fatta sulla carta stampata. Leggerle come un quadro, incorniciate, da condividere insieme ad altri oppure in solitudine. I testi proposti seguono il gusto e le sensazioni del selezionatore, proiettati a creare emozioni anche solo per il tempo di una sosta.
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Un rinfresco offerto dai nostri Partners concluderà il vernissage.
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TURATI SETTE ART RESIDENCE. A pochi metri dal centro cittadino, un ambiente esclusivo ed elegante Vi aspetta. Dodici prestigiosi loft, per ospitare fino a 4 persone, dotati di ogni comfort (zona living, cucina attrezzata e zona notte) sono a disposizione per garantire momenti di vero relax in un contesto sobrio e riservato.
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ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATRALE “ ErAOrA” . Nasce dalla volontà condivisa di creare qualcosa di diverso, che vada oltre alla realizzazione di spettacoli teatrali.
Il teatro è e rimane il primo amore, ma EraOra vuole mettersi in gioco cercando di declinarlo sotto ogni forma artistica: musica, canto, espressione corporea e tanto altro.
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CA’ D’OR NOBLE ITALIAN WINE. Marchio tutto made in Italy, un segno distintivo, un brand che non passa inosservato, capace di unire alla tradizione della sua storia, datata 1501, la vocazione aziendale di reinterpretare marketing e commercializzazione in chiave moderna. Gusto ed arte: è questo il connubio creato da due realtà – TuratiSette Art Residence e Ca d’Or – che condividono la continua ricerca dell’eccellenza e per questo motivo hanno deciso di collaborare al fine di garantire sensazioni uniche ai propri clienti.

La tutela dei re dei salumi: love Culatello

hjyfigopjTradizione Parmense e stile Milanese. Un evento servito nel centro congressi di Eataly Smeraldo, il tutto organizzato dal Consorzio di tutela del Culatello Dop. 8 maggio l’attenzione è indirizzata a favore di un tema che ci coinvolge tutti: “la frode Italiana”, il caso del Culatello, si sono uniti orgogliosi è agguerriti i rappresentanti e i produttori dei prodotti di nicchia del made in Italy, qualche nome? Davide Paolini, Oscar Farinetti,  Paolo Marchi, il Prof. Giovanni Ballarini, Massimo Pezzani, e Massimo Spigaroli nonché Presidente del Consorzio e straordinario chef dell’Antica Corte Pallavicina (Parma).

Il lancio del tema ha acquistato una rilevanza maggiore con la realtà Expo, al centro di un’importanza a portata di eccellenze Italiane, che saranno al centro di un futuro da difendere, contro gli oramai falsi d’autore.

Il Culatello è il protagonista di questa giornata, una tavola rotonda che ci racconta una storia lunga più di trecento anni, un alimento così pregiato che traccia la storia dei salumi, che lo rendono l’autentico re. E’ decisamente importante denunciare la minaccia dell’Italian sounding, ma ulteriormente importante, e necessario, è ricercare un decreto effettivo che dal punto di vista costituzionale ne difenda il patrimonio e l’eredità originale. Proprio in questa causa Carlo Pedrini si è speso a favore della stessa, indirizzando una lettera che sensibilizzasse  l’allora Ministro Zonato, a non disperdere ed omologare la produzione del Culatello di Zibello ad altri rispettosi salumi.

L’ora degli assaggi è molto sentita, si schierano affettatrici a perdita d’occhio, un’inconfondibile panorama di Culatelli rendono l’evento qualcosa di unico, appassionati, critici, buongustai, e turisti arrivati dalle centinaia di Nazioni per l’Expo, cedono al sapore del famoso salume, la testimonianza del consumatore e del pubblico è sempre più essenziale, rappresenta un fattore di tutela e di difesa delle tradizioni  per favorire lo scambio dell’eredità della filiera

Il verbo è tutela, ma anche un sano approccio ad educare le persone  alle grandi e piccole ricchezze enogastronomiche dalla firma tutta Italiana.

Ispirate  dalle tradizioni, e deliziate dal sapore prezioso del Culatello di Zibello, ci sentiamo parte di un simbolo gourmet, una testimonianza molto intensa oserei dire.

Isabella Scuderi

 

 

 

Professionista dell’Interior Design con l’Accademia Telematica Europea

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Una esperienza lunga 13 anni, poi il Corso di Interior Design e il Corso in Visual Merchandising presso la Accademia Telematica Europea, e tanta tanta gavetta, fin dai primi disegni a mano: Roberta Coco negli anni ha realizzato  progetti  con tante aziende: come Berloni, Ernestomeda, Grande Arredo, Le Fablier, Doimo, Marchetti Maison e tante altre. Seguendo il progetto dal rilievo iniziale alla posa delle piastrelle a quella dei quadri, cercando di coordinare dalla scelta dello stile del mobile alla texture fino al complemento d’arredo.
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Si ritiene fortunata, perché l‘Interior Design più che un lavoro lo considera una passione, che può anche trasmettere agli altri. Deve dar tantissimo merito anche ai suoi titolari, sono stati degli ottimi insegnanti, trasmettendomi le loro esperienze.
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TI DESCRIVI BREVEMENTE? 
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Descriversi non è mai facile. Mi reputo una persona semplice come tante altre, con la passione per l’arredo, per il design. Sono molto schietta, infatti, mi dicono sempre le persone con cui lavoro, che mi si legge in volto quando una cosa non mi piace o sono poco convinta. Testarda, non mollo finchè non dico va bene! Ma so anche scendere a compromessi quando serve. Mi piace ascoltare le idee degli altri, i pareri e anche le critiche, anche quelle e soprattutto le critiche costruttive aiutano a crescere.
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QUALI SONO LE QUALITÀ CHE DEVE AVERE UN INTERIOR DESIGNER? 
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Saper ascoltare e capire cosa vuole o sogna il committente. Essere preparati e aggiornati, saper dare la giusta soluzione. Non essere mai presuntuosi, anzi devi dare sempre le giuste spiegazioni al proprio cliente delle modifiche e scelte che hai apportato nel progetto, renderli partecipi del mio lavoro, costruire insieme il proprio alloggio o attività.
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PARLACI DEL TUO ULTIMO PROGETTO
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Con i ragazzi Francesco e Nancy ci siamo incontrati una sera in una pizzeria da ristrutturare: la QU4TTRO QU4RTI, chiacchierando e facendo delle domande ben precise ho percepito il loro malumore sull’ambiente. Le loro richieste erano ben precise, chiarissime, volevano dar vita a quel posto che per loro è importantissimo, lo si leggeva anche nei loro occhi, nelle loro espressioni, nell’emozione che mi hanno trasmesso. Volevano creare un luogo confortevole, allegro ma elegante allo stesso tempo, ma non sapevano da dove iniziare e avevano paura di fare scelte sbagliate. Così sono intervenuta io.
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Pizzeria QU4TTRO QU4RTI
il progetto inziale
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Sulla scelta dello schema colore mi sono basata soprattutto sulle dimensioni della stanza e sulla quantità di luce naturale in ingresso, dato che abbiamo solo una porta finestra grande. E poi ai lavori che potevamo fare e cose che non si potevano toccare, al colore già inserito per il tovagliato, che non avrebbero cambiato per il momento, per gli arredi già esistenti.
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Pizzeria Qu4ttro Qu4rti
una fase dei lavori

E soprattutto è una pizzeria, un luogo conviviale, volevo con il colore stuzzicare i sensi dell’appetito, renderlo accogliente da aver voglia di trascorrere delle cene insieme ad amici, parenti o solo coppie, adatto a qualsiasi fascia d’età, creare un ricordo piacevole.

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I problemi erano tanti, in primis il tempo!
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Non potevamo fare lavori strutturali, o abbassare il tetto con l’uso del cartongesso. Sulle pareti, e ancor più pesante sul tetto, ho trovato come pittura un plastico effetto muro grezzo, molto rustico, ma non era lo stile che volevamo dare.
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Insieme al pittore abbiamo trovato la soluzione più consona e nel minor tempo capace di togliere completamente quell’effetto sia sulle parerti che sul tetto con un materiale nuovo.
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Pizzeria QU4TTRO QU4RTI
Pizzeria QU4TTRO QU4RTI

.Nel tetto della sala principale ho inserito come colore un rosso, quasi come il colore del fuoco, caldo ma non scuro, sulle pareti richiamandomi al colore delle tovaglie del pavimento, ho scelto un beige deciso, anche in modo da dar contrasto ai grandi quadri colorati che abbiamo inserito sulle pareti, illuminati sul retro con dei led.

La mia soddisfazione più grande è stata la felicità di Nancy e Francesco a lavori finiti, era quello che avevano sognato, questo per me è il regalo più grande che ogni volta mi da il mio lavoro, ma come sempre pensi all’impatto che può dare ai loro clienti, certo a non tutti può piacere, è normalissimo.
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L’altra sera mi arriva una telefonata, mi raccontano che mentre aspettavano hanno sentito tante persone clienti come loro che chiacchieravano apprezzando molto i lavori fatti, dai colori ai quadri, le tende, tutto! Non vi nascondo la mia gioia, per me, ma anche per i ragazzi che con tanti sacrifici erano arrivati a fare i lavori.
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È VERO CHE LE IDEE NASCONO QUANDO MENO TE L’ASPETTI? 
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Si è verissimo, soprattutto di notte dato che mi addormento molto tardi, quando c’è silenzio assoluto la mia testa inizia a disegnare, non è un caso l’immagine sul Blog di una ragazza con tante farfalline che volano dalla testa con gli occhi chiusi.

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Il sito personale di Roberta Coco, Interior Designer di Vinovo (in provincia di Torino):  www.robertacocointeriordesign.it
 

 

I grandi numeri di Expo al debutto dopo dodici giorni dal via ufficiale, si discute di funzionalità, biglietti venduti, e risultati raggiunti

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Milano Expo 2015, 13 maggio, Cascina Triulza.

Al debutto con la stampa dietro al banco dei grandi nomi Expo, appaiono soddisfatti:  il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala, Maurizio Martina, Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia, Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano e Sergio Silvotti, Presidente della Fondazione Triulza, con in mano le statistiche, e senza troppe polemiche si incontrano con i medea.

Sono 11.300.000 i biglietti venduti finora, questa è la traccia che preferisce Giuseppe Sala, assolutamente fiero ed esplicito negli intenti e nei risultati ottenuti.  E poi, decisamente interessante la volontà di portare avanti la promozione sul territorio, con la collaborazione di Explora, l’iniziativa è rendere disponibili delle guide per un tour all’interno del Sito Espositivo ad un prezzo sostenibile che va dai 20 euro per adulto ai 10 euro per il prezzo ridotto. Diverse richieste sono pervenute, di cui la possibilità di prolungare l’orario di apertura, “ una probabilità che ci vede tutti uniti verso questa direzione”. Non c’è dubbio le prospettive sono solo in crescita, a fronte dei pochi detrattori Expo.

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Viene trattato anche il tema della Giornata Mondiale dell’Ambiente, il Presidente della Repubblica Mattarella sarà in visita all’ Expo Milano 2015, il 5 giugno. Il Ministro Martina vanta tanti contenuti, sul piano delle risposte ci fa ben presente cosa pesa nel piatto della bilancia, i volti dei bambini, i discorsi soddisfatti dei visitatori, godersi il pout pourri del fascino quotidiano, il palinsesto dei Partecipanti è ricco di appuntamenti ogni giorno,con un totale di 100.000 firme. E’ uno scatto che ci reputa sempre in continuo fermento.

Pisapia praticamente ha esordito con grande entusiasmo, al fianco di Marroni, ci siamo impegnati a mantenere impeccabile i servizi Expo, e tra i vari in particolar modo i servizi pubblici, il sistema ha retto l’impatto perfettamente, la mobilità nel quattro ruote nel comparto nord-ovest è fluida.  Expo in Città registra 25.000 eventi in programma per il semestre, una raccolta di iniziative dove la città risorge. Protagonista anche l’offerta sanitaria Expo Milano 2015 efficiente ed operante; 241 pazienti visitati in totale nei tre punti di primo intervento presenti nel Sito Espositivo.

Segni di un Expo nella Milano che riassume un primo resoconto di tutto rispetto.

 

Isabella scuderi

Fashion e Taste: Cibo, Moda, Expo, Partner Ufficiale La Cucina Italiana

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Elegante, gourmet, impeccabile: Fashion e Taste, l’evento fuori Expo dove la moda incontra il gusto, organizzato da CHI E’CHI in collaborazione con La Cucina Italiana, si è svolto in una delle location più glamour di sempre: Carlton Hotel Baglioni di Milano, 6 maggio, un evento per associare il buon gusto, al gusto, il risultato niente di scontato, ma un potpourri di Taste the Fashion. Non mancano dettagli, Francesca Senette, giornalista e wellness coach, presenta il tema, matrice deluxe, uno stile che ci cattura, letteratura design, numeri che ci hanno svelato grandi cose.

 

 

E poi non sono mancati gli special guest,  Gianluca Bauzano, giornalista di Sette del Corriere della Sera esperto di moda, costume e mondo dello spettacolo e Paola Buratto Caovilla, signora delle scarpe gioiello, pittrice e creativa cosmopolita autrice anche dei libri Haute Couture in Cucina e Taste the Fashion. Tra i volti noti riconosciamo Fiammetta Fadda giornalista enogastronomica contributing editor de La Cucina Italiana.

All’appello dei premiati vediamo lo chef Filippo La Mantia, premiato da Gianluca Bauzano e Paola Buratto, il riconoscimento? “miglior chef”, segue Pietro leemann, lo chef più ingegnoso del panorama food, incoronato da Cristina Schieppati direttore CHI E’ CHI, come miglior ristorante, il suo Joia restaurant è una realtà per un’occasione giusta. Ettore Mocchetti direttore de La Cucina Italiana, premia l’azienda Finagrigola come eccellenza nostrana.

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Nel reparto assaggi i produttori ci presentano ognuno le loro specialità dal Consorzio di Tutela Vini D.O.P Salice Salentino, Olio Extra Vergine di Oliva collina di Brindisi , Gaggia Milano produttore di macchine peri il caffè , Muraglia Antico Frantoio, Pasticceria Angela Milano, Sandrino il Gelato al Naturale, Santoro Salumi d’eccellenza e Tartufi e Friends con il suo risotto al tartufo.

E poi la Kermesse continua, prossimamente si terranno i prossimi appuntamenti rispettivamente: il 4 giugno e l’ 8 luglio per premiare tre categorie del Food milanese: migliore Chef, migliore ristorante per il lunch e miglior locale di tendenza. La giuria è composta dagli oltre 10.000 abbonati alla newsletter di CHI E’ CHI e sul sito www.chiechi.it che, attraverso un sondaggio, hanno decretato i vincitori.

Niente è stato scontato, note di gusto sono state abbinate alla moda, il tutto insieme ad un mood frizzante dove la parola magica è Taste the Fashion.

Generazione libri: Il Codice dell’Imperatore

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Edito da De Agostini Libri, oggi vi presento un prezioso thriller concepito da una oramai più che promessa scrittrice Italiana: Annalisa Canestrelli, “Il Codice dell’Imperatore”. Si tratta di un capolavoro dal genere misterico unito a degli aspetti dal significato esoterico posto in relazione al Santo Graal. Fa emergere avvenimenti che si intrecciano con arcani segreti, rimandando a uno dei reperti mistici esoterici su cui Hitler covava il suo desiderio di dominare il mondo.

La trama

Inquietante e coinvolgente, da vita ad una storia che si intreccia col presente e il passato della protagonista, Marta Atti. Mette al centro della storia un delitto e un’amicizia, che la troveranno coinvolta in un turbine di avvenimenti che scoprono una sconvolgente verità. Costanza Pardi la donna che accenderà la ricerca della conoscenza, lascerà ulteriori segni indelebili nell’anima oramai segnata di Marta, in un vissuto che non è mai stato rimosso.

Arrivata a Milano dietro quell’apparenza scialba, Marta chiuderà col proprio passato, realtà e finzione, l’amore di Luca, un matrimonio sui pilastri degli agi, una sofisticata vita sociale, nulla calpestava il suo equilibrio. Per quanto sicura la sua vita scorreva immutata, la cornice dorata delle proprie certezze andrà a pezzi, in un susseguirsi di interazioni che hanno lo scopo di mettere i protagonisti di fronte al proprio destino.

Segreti inimmaginabili compariranno in una serie di indizi che Costanza lascerà in eredità a Marta, dopo la sua morte per assassinio, che la trascinerà alla ricerca dei misteri esoterici di un oggetto dai poteri paranormali, nascosto in una tomba su un’isola di San Giulio.

 

Un libro che ci Regala pillole d’informazioni che toccano aspetti narrativi e psicologici che stimolano la nostra curiosità. Una narrazione che crea nei lettori una grande aspettativa, un romanzo con una buona dose di adrenalina, ambientato in una Milano inaspettata. L’autrice è riuscita a creare una storia completa, davvero un bel libro, un thriller degno di essere letto senza sosta.

 

Annalisa Canestrelli è nata a Roma e vive a Milano con il marito, due figli e due gatti. Laureata in Conservazione dei Beni Culturali, ha sempre coltivato la passione per l’Arte e la Storia. “Il codice dell’imperatore” è il suo secondo romanzo.

 

“Il Codice dell’Imperatore” resta per settimane in testa alle classifiche online. Il suo debutto in libreria prende il via il 28 aprile, dopo una revisione completa da parte dell’autrice.

 

Isabella Scuderi

Gianluca Miglietta: lo stilista padre della Cosmesi Selettiva di qualità

Gian Lvca Miglietta, stilista in Cosmesi Selettiva, rappresenta oggi una sicurezza ed una garanzia, attraverso la realizzazione dei suoi trattamenti concentrati, puri ed allo stesso tempo efficaci ed altamente performanti, vantando una clientela estremamente selettiva.
Gianluca Miglietta


Come nasce l’idea di una linea esclusiva di bellezza?

 

L’obiettivo primario di Naturelle Haute Cosmetique è la cura della membrana cellulare, barriera naturale, da cui le cellule traggono il nutrimento necessario per il loro benessere, ed espellono le tossine, con il risultato di una pelle giovane e vitale.

Diversamente dalla cosmetica tradizionale, ha permesso di creare trattamenti basati sui più efficaci ed importanti estratti officinali, caratterizzati da rilevanti proprietà fitocosmetiche, le quali utilizzate in combinazione ottimale tra loro, garantiscono Alta Qualità, Alta Tollerabilità ed una Forte Azione Antinvecchiamento.


Si tratta di trattamenti dalla forte azione antinvecchiamento: quali sono le differenze rispetto ad altri prodotti sul mercato?

Si possono elencare una serie di peculiarità tra cui:

  • La selezione di estratti officinali puri e non materie prime industrializzate.
  • La realizzazione attraverso Formulazioni Bilanciate.
  • La realizzazione a Mano per non surriscaldare i principi attivi e perderne la loro efficacia.
  • L’attesa di 24 ore prima dell’invasettamento a mano
  • I trattamento sono realizzati quotidianamente, offrendo massima freschezza e concentrazione degli attivi.
  • Possibilità di ottenere un trattamento quasi su misura.
Naturelle Haute Cosmetique Creme di bellezza anti age
Naturelle Haute Cosmetique
Per esempio non sono utilizzati petrolati, parabeni, lanoline, paraffine, ppg, tensioattivi chimici, nichel, grassi animali, fragranze sintetiche, coloranti sintetici, ecc. che negli anni, hanno dimostrato dare fenomeni allergici.  I prodotti non sono testati sugli animali, semplicemente perché non sono allergenici.
Non inseriamo gli emulsionati, affinché possa penetrare subito sino al 4° strato della membrana cellulare e prendersene cura della medesima, responsabile dell’invecchiamento cutaneo.

I trattamenti sono puri e consigliati come mantenimento dopo la chirurgia estetica e offrono garanzie ampie, da non richiedere la sospensione anzi la continuità nel tempo…

Un prodotto a un costo superiore a creme di qualità inferiore?
È sicuramente rivolto a un target di nicchia, dato anche l’elevato costo delle materie prime che svolgono una azione rigenerante della cute. La qualità ha un costo e la bellezza non ha prezzo.

Il costo è dovuto a realizzazione e contenuti e senza investire in pubblicità invasive, non desideriamo rivolgerci al mass market…  Ci differenziamo, così, nella nicchia selettiva.

Chi apprezza e conosce questi prodotti, chi sa come prendersi cura della propria pelle per il proprio benessere, comprende le differenze tra i prodotti mass market…

I costi non sono mai elevati se si punta alla qualità, e soprattutto su misura, si spende molto di più per brand commerciali, sicuramente di minor qualità.


A che età si consiglia di iniziare con una crema antietà?


I trattamenti dovrebbero essere utilizzati a partire dai 20/25 anni di età mentre la cura della membrana cellulare dai 30 almeno… come di dominio pubblico la pelle inizia il suo invecchiamento a partire dall’adolescenza.

 

È un bene cambiare la crema regolarmente o è meglio tenerla per una stagione?


Si tratta trattamenti puri, naturali, in alta concentrazione non richiedono sospensione nemmeno cambiamento, anzi la continuità nel tempo, questo grazie alle formule bilanciate.  Ricordo soprattutto di prevenire con un ottima detenzione, sempre con la stessa linea di trattamenti. aggiungendo uno scrub o maschera 2 volte a settimana.
In ogni caso è possibile contattare e porre domande  direttamente tramite il sito web www.gianlucamiglietta.com oppure visionare le caratteristiche dei prodotti sul sito  www.naturellehautecosmetique.com

Concerto per la Santa Sindone alla Cappella dei Banchieri e dei Mercanti

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Laboratorio Musicale Vianney

Domenica 29 Aprile 2015  – ore 21,15
CONCERTO PER LA SANTA SINDONE APERTURA DEL PERIODO DI OSTENSIONE
Presso la  Cappella dei Banchieri e dei Mercanti
Via Garibaldi 25 – TORINO

INGRESSO LIBERO

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La Cororchestra Vianney inaugura il periodo di ostensione della Santa Sindone con un concerto ad ingresso libero presso la splendida cornice della Cappella Dei Banchieri e dei Mercanti.
Il gruppo “Cororchestra Vianney” nasce nel 2004, dall’unione fra la Corale Polifonica Vianney, diretta da Marco Ravizza, e l’Orchestra Ensemble Giovanile Vianney, diretta dal direttore Marco Raiteri, entrambe appartenenti al Laboratorio Musicale dell’Associazione Polisportiva Vianney di Torino.
Coro e orchestra si esibiscono sia singolarmente che in abbinamento fra loro.
Un concerto in cui, nell’auspicio degli autori, ciascuno potrà trovare il genere che più è gradito alle proprie orecchie, potendo contare sulla varietà musicale dei brani che verranno presentati, ma soprattutto sulle ricercate e curate armonizzazioni della serata.
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Programma

Presentazione della serata, discorso del Prefetto della Pia Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti, Dott. Lorenzo Masetta, e del Direttore Artistico, Avv. Marco Raiteri

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– F. De André GEORDIE
– Tradizionale spagnolo NANITA NANA
– R. Emerson CANTATE BRASILIA
– Negro spiritual MY LORD, WHAT A MORNING
elaborazione di Marco Ravizza
– G . Gilpin GLORIA TIBI DOMINE
in dedica all’apertura della Solenne Ostensione della Sindone
– M. Raiteri UNA SVITATA IN ABITO DA SUORA

Presentazione di “OLTRE” (giugno 2014) e proiezione del filmato sulla realizzazione del disco

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– M. Jackson, L. Richie WE ARE THE WORLD
– B. De Marzi SIGNORE DELLE CIME
– N. Chen DODI LI
– R. Ortolani FRATELLO SOLE, SORELLA LUNA
– Negro spiritual GO DOWN MOSES
– Tradizionale Inglese AMAZING GRACE
– Tradizionale Occitano SE CHANTO
elaborazione di Aldo Sardo
– The Beatles HEY JUDE

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L’Associazione Dilettantistica “Polisportiva Vianney” è stata fondata nell’anno 2000, con lo scopo iniziale di radunare le attività sportive che, nate anni prima, portavano il nome “Vianney” ed erano legate, ora come oggi, alla Comunità di San Giovanni Maria Vianney, una fra le più popolose Parrocchie della Città di Torino (conta 13.750 residenti). La Chiesa, come l’Associazione, è intitolata a San Giovanni Maria Vianney (Jean-Marie Baptiste Vianney, Dardilly, 8 maggio 1786 – Ars-sur-Formans, 4 agosto 1859), sacerdote francese, reso famoso con il titolo di “Curato d’Ars”, per la sua intensa attività di parroco in questo piccolo villaggio dell’Ain (Francia). Beatificato nel 1905 da Papa Pio X, è stato proclamato santo da Papa Pio XI nel 1925 e dichiarato patrono dei parroci. La “Polisportiva Vianney” gestisce tutte le attività sportive, ricreative, culturali e sociali svolte nell’ambito parrocchiale, al servizio degli abitanti del quartiere Mirafiori – Lingotto. Per sostenere ed incrementare tutte le attività, che coinvolgono oltre un migliaio di persone, la Parrocchia ha investito il ricavato della cessione dei diritti del sottosuolo (per rimesse auto) in un impianto sportivo e ricreativo unico nel suo genere. Oltre alle attività strettamente sportive, l’Associazione ha fornito un particolare impulso alla cultura della musica, in tutte le sue forme ed espressioni, tramite il Laboratorio Musicale Vianney, del quale Direttore Artistico è il Dott. Marco Raiteri, giovane giurista e musicista torinese. Al suo interno, trovano collocazione: la Corale Polifonica Vianney, diretta dal M° Marco Ravizza, e l’Orchestra Ensemble Giovanile Vianney, diretta dal M° Marco Raiteri, oltre ad una scuola di musica per giovani e adulti di tutte le età. Per la Cororchestra Vianney, il repertorio spazia dalla musica da film, alla classica, alle tradizioni regionali.

Tra le più recenti manifestazioni in cui è stata protagonista la formazione, figurano il concerto di chiusura per l’Ostensione della Sindone, presso la Confraternita del S.S. Sudario (22 maggio 2010) ed alcune manifestazioni nell’ambito di “Italia 150”, nel 2011..

La Cororchestra Vianney collabora puntualmente con la Provincia di Torino e con alcune circoscrizioni del Comune di Torino, nella realizzazione di manifestazioni folcloristiche e musicali. È associata ad ACP (Associazione Cori Piemontesi) e all’Arbaga (Associazione regionale Bande e gruppi musicali). Dal 2012, il Laboratorio Musicale Vianney ha conosciuto la fortunata occasione di poter aprire le proprie porte a numerosi spettacoli realizzati nell’ambito del festival MiTo settembre musica, cogliendone un proficuo spunto per far conoscere la variegata realtà musicale che opera al Vianney, e che desidera coinvolgere con sé, nelle proprie attività, un numero sempre crescente di musicisti e coristi, del quartiere e della Città.

L’auspicio è quello di far maturare sempre più un vero e proprio polo musicale, che, con l’impegno di tutti, sia al servizio degli artisti e del pubblico. Le attività sono gratuite (salvi gli oneri di gestione), i risultati gratificano la personalità di ciascuno. Gli obiettivi: curare nei bambini, nei ragazzi e nei giovani sia l’aspetto sportivo che quello ricreativo – musicale nei suoi vari livelli, collaborando alla loro educazione, al rispetto per gli altri e all’amicizia, cercando di tenerli lontano da ogni devianza; curare per gli adulti e soprattutto per gli anziani l’amicizia, l’ascolto, l’aggregazione, la compagnia, con un occhio particolare alle persone più sole o comunque bisognose di attenzione. Partecipate all’evento e diventerete protagonisti di un meraviglioso progetto musicale!Polisportiva Vianney sarà lieta di condividere con nuovi amici le proprie avventure.

MARCO RAVIZZA

Marco Ravizza
Marco Ravizza

Pianista, compositore e arrangiatore, si è diplomato in Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio di Torino sotto la guida di Paolo Tonini Bossi e in Didattica della Musica presso lo stesso Istituto. Ha seguito diversi corsi di approfondimento di Direzione e Composizione Corale con i Maestri Dario Tabbia, Mia Makaroff, Piero Caraba. È professore e maestro di musica presso l’Istituto S. Anna di Moncalieri, scuola primaria e secondaria di primo grado. Dal 2005 collabora con l’associazione Sindrome di Williams in qualità di formatore musicale e di musicoterapista di soggetti diversamente abili. Dal 2009 è professore di sostegno nella scuola pubblica. Insegna alfabetizzazione musicale presso l’Associazione Piccoli Cantori di Torino. Attualmente si sta specializzando nella Didattica Musicale di Jaques Dalcroze. Conduce la Corale Polifonica Vianney dal 2005 con la quale collabora alle attività della Cororchestra Vianney.

MARCO RAITERI

Marco Raiteri
Marco Raiteri

Avvocato, Dottore di Ricerca in Diritto, Persona e Mercato e vincitore di numerosi premi per meriti accademici, è nato a Torino nel 1986, e con il tempo ha sempre affiancato la propria formazione giuridica alla passione per la musica, lieto di poter affermare che “Il giurista rende il musicista un artista più consapevole, mentre l’essere musicista conferisce all’uomo di legge una maggiore sensibilità emotiva”. È il Direttore artistico responsabile del Laboratorio Musicale Vianney nonché, negli eventi a formazioni riunite, della Cororchestra Vianney, in cui sin dal 2004 dirige l’Orchestra Ensemble Giovanile Vianney, da lui stesso fondata presso l’Associazione Polisportiva Vianney di Torino.

Da oltre 14 anni, è chitarrista e cantante del Trio I Notambuli; ha collaborato con l’Orchestra A. B. Michelangeli, con la Cororchestra Ragazzi del 2006 (oggi Cororchestra del Piemonte) in occasione dei XX Giochi Olimpici invernali di Torino, nonché con numerosi gruppi di ricerca sui cantautori italiani. Dal 2009, cura la direzione artistica dello spettacolo “Fabrizio De Andrè Remember”, per la regia di Francesco Procacci in collaborazione con il gruppo folk An Tarbh Rua. Ha diretto il concerto torinese dell’Orchestra Ensemble Giovanile Vianney a Palazzo Madama, il 22 marzo 2011, in occasione delle celebrazioni solenni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Da gennaio 2012, è congregato e Direttore artistico-musicale della Pia Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti di Torino, presso la prestigiosa Cappella dei Mercanti, e, dal 2014, aderisce anche alle Confraternita del SS. Sudario di Torino. Ha preso parte alla giuria di alcune competizioni musicali giovanili, nazionali ed internazionali, fra le quali San Remo Junior, edizioni 2010 e 2011, e Schools International Talents (2014). È socio del Rotaract Torino Nord-Est.

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LA CAPPELLA DEI BANCHIERI E DEI MERCANTI A TORINO

La “Pia Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti” di Torino venne istituita nel 1662 presso la chiesa della Compagnia di Gesù della città, i Santi Martiri, e venne ufficialmente riconosciuta da papa Alessandro VII nel 1663. Inizialmente l’associazione stabilì la sua sede in un piccolo oratorio che nel 1692 fu sostituito dall’attuale ampia cappella, grazie al diretto interessamento di padre Agostino Provana (1641-1726), che riuscì a coinvolgere nell’impresa il grande pittore Andrea Pozzo (1642-1709), e alla guida dell’ingegnere civile e militare Michelangelo Garove (1648-1713). Nel 1694 padre Provana chiamò da Milano il pittore Stefano Maria Legnani (detto il Legnanino, 1661-1713) per affrescare le volte con temi incentrati sulla “Storia della Salvezza” tratti dell’Antico e del Nuovo Testamento. L’artista terminò il suo lavoro con l’aiuto del fratello Tommaso e dei quadraturisti Giovanni Battista e Girolamo Grandi, a spese dei Gesuiti, nel dicembre del 1695.
Nei due decenni successivi le pareti della Cappella vennero progressivamente ornate con dodici grandi quadri ispirati al tema dell’Epifania. I primi dipinti vennero registrati nel 1694, l’ultimo nel 1712: sono opera di artisti come Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (attribuito, ora in Sacrestia), Andrea Pozzo, Sebastiano Taricco, Luigi Vannier, Stefano Maria Legnani e Niccolò Carlone.

Nel corso del Settecento i confratelli si preoccuparono di adeguare le originarie suppellettili della cappella allo splendore dell’arredo pittorico. Degni di nota a questo proposito sono i preziosi lavori di scultura di Carlo Giuseppe Plura, gli arredi lignei (i banchi, la cantoria e l’organo) e marmorei (l’altare).

Il sito web: www.cappelladeibanchieriemercanti.blogspot.it

La Cappella dei Banchieri e dei Mercanti su TripAdvisor

“Piacciavi, generosa erculea prole”: Concerto alla Cappella dei Banchieri e dei Mercanti

Sabato 18 Aprile 2015CONCERTO di “Musica alla corte di Ferrara”
Nella Splendida cornice della Cappella dei Mercanti in via Garibaldi 25 Torino
Ingresso libero fino a esaurimento posti

QUI IL PROGRAMMA

Concerto Cappella dei Mercanti

 

Il programma vuole essere un viaggio ideale nella Ferrara del XVI secolo, intorno agli splendori della corte estense, culla di una delle più raffinate “civiltà di corte” del rinascimento italiano, tramite le opere di artisti che hanno operato presso di essa.

In un epoca in cui i principi si compiacciono di circondarsi di scrittori, filosofi, pittori e musici, non stupisce la cospiqua presenza di artisti oltremondani quali Josquin Des Pres , Cipriano de Rore, Adrian Willaert, Antoine Brumel, Giaches de Wert.

Non è un caso che essi siano quasi tutti di origine fiamminga: già dal ‘400 alcuni tra i più importanti contributi dati alla polifonia vennero infatti dalla Fiandra e dalla regione francese della Borgogna, ma nel corso di due secoli, il centro geografico di riferimento dello stile praticato si spostò più volte e alla fine del XVI secolo avrebbe appunto traslocato in Italia, tramite l’importazione di quegli artisti di fama internazionale, che avrebbero potuto, da un lato, lavorare nei centri per eccellenza di elaborazione  della cultura nel rinascimento, le corti italiane, e dall’altro avrebbero dato il dovuto lustro ai principi stessi che li ospitavano. Non è da dimenticare l’importante presenza alla corte estense d’un musicista come Luzzasco Luzzaschi, che studiò musica e composizione con de Rore ed organo con Brumel e fu probabilmente l’autore delle musiche di scena per opere come l’Aminta del Tasso e per Il Pastor Fido del Guarini; o ancora Bartolomeo Troboncino, musicista notevole e singolare personaggio a lungo conteso niente meno che da Isabella d’Este, Lucrezia Borgia ed Alfonso d’Este.

Infine il grande Girolamo Frescobaldi: egli nacque e passò a giovinezza a Ferrara, città che aveva potuto contare nel XVI secolo sulla presenza di alcuni straordinari compositori, come si è detto, attirati lì dall’attitudine mecenatesca della corte estense. Frescobaldi, che fu in Ferrara allievo di Luzzaschi, suonava clavicembalo ed organo, di cui era uno dei più celebri virtuosi del suo tempo, tanto da venire soprannominato “monstrum” degli organisti

Dopo l’acquisizione di Ferrara da parte dello Stato della Chiesa, e la dissoluzione del raffinato ambiente cortese, Girolamo Frescobaldi, fu accolto a Roma da papa Clemente VIII addirittura come organista di San Pietro.

 

LA CAPPELLA DEI BANCHIERI E DEI MERCANTI A TORINO

La “Pia Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti” di Torino venne istituita nel 1662 presso la chiesa della Compagnia di Gesù della città, i Santi Martiri, e venne ufficialmente riconosciuta da papa Alessandro VII nel 1663. Inizialmente l’associazione stabilì la sua sede in un piccolo oratorio che nel 1692 fu sostituito dall’attuale ampia cappella, grazie al diretto interessamento di padre Agostino Provana (1641-1726), che riuscì a coinvolgere nell’impresa il grande pittore Andrea Pozzo (1642-1709), e alla guida dell’ingegnere civile e militare Michelangelo Garove (1648-1713). Nel 1694 padre Provana chiamò da Milano il pittore Stefano Maria Legnani (detto il Legnanino, 1661-1713) per affrescare le volte con temi incentrati sulla “Storia della Salvezza” tratti dell’Antico e del Nuovo Testamento. L’artista terminò il suo lavoro con l’aiuto del fratello Tommaso e dei quadraturisti Giovanni Battista e Girolamo Grandi, a spese dei Gesuiti, nel dicembre del 1695.
Nei due decenni successivi le pareti della Cappella vennero progressivamente ornate con dodici grandi quadri ispirati al tema dell’Epifania. I primi dipinti vennero registrati nel 1694, l’ultimo nel 1712: sono opera di artisti come Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (attribuito, ora in Sacrestia), Andrea Pozzo, Sebastiano Taricco, Luigi Vannier, Stefano Maria Legnani e Niccolò Carlone.

Nel corso del Settecento i confratelli si preoccuparono di adeguare le originarie suppellettili della cappella allo splendore dell’arredo pittorico. Degni di nota a questo proposito sono i preziosi lavori di scultura di Carlo Giuseppe Plura, gli arredi lignei (i banchi, la cantoria e l’organo) e marmorei (l’altare).

Il sito web: www.cappelladeibanchieriemercanti.blogspot.it

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