Università Popolare degli Studi di Milano: a Expo per il primo corso di “Interior Design Ecosostenibile”

La sostenibilità rappresenta un elemento centrale, un valore trasversale che permea la manifestazione dell’Expo a partire dal tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, che si proietta nella prospettiva di un futuro sostenibile del pianeta e della società.

Expo Università Popolare degli Studi di Milano
In questo filone si inserisce e viene presentato il nuovo corso di studi in Interior Design Ecosostenibile dell’Università Popolare degli Studi di Milano, che partirà durante l’anno accademico 2015-2016 e che è il risultato di un processo integrato tra design, architettura e urbanistica. La presentazione avverrà durante l’incontro organizzato dalla Fondazione Sorella Natura al Padiglione Lombardia, Expo alle ore 16 del 23 ottobre 2015 alla presenza dell’Assessore, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, Valentina Aprea e del Presidente Commissione Industria, Ricerca Energia del Parlamento Europeo On. Patrizia Toia.

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All’evento parteciperanno in qualità di relatori: Franco Cotana, professore ordinario del Dip. di ingegneria dell’Università di Perugia, Edoardo Croci, coordinatore Osservatorio Green Economy IEFE – Università Bocconi, Francesco de Sanctis, già direttore Generale U.S.R. Lombardia del MIUR, MariaPia Garavaglia, presidente Comitato Femminile fondazione Sorella Natura, Alberto Giochetti, Dirigente Confederazione Italiana Agricoltori,  Stefania Proietti, V. Presidente Fondazione Sorella Natura.

Gli interventi saranno moderati da Roberto Leoni, Presidente Fondazione Sorella Natura.

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IL CORSO “INTERIOR DESIGN ECOSOSTENIBILE”

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Dalla progettazione di piccoli oggetti di utilizzo quotidiano alla realizzazioni di aree urbane, il design sostenibile trova applicazioni in numerosi settori: architettura, architettura del paesaggio, design urbano, progettazione urbanistica, ingegneria, graphic design, industrial design, interior design e fashion design. L’obiettivo del design sostenibile è l’eliminazione o la riduzione degli effetti negativi sull’ambiente nella produzione industriale, attraverso una progettazione attenta alle tematiche ambientali. Attraverso l’utilizzo di risorse, materiali e processi produttivi rinnovabili, si ottiene un minor impatto nell’ambiente naturale.

L’Università Popolare di Milano è convenzionata con il MINISTERO DELLA DIFESA, Roma, Centro di Alti Studi per la difesa e per stage in sede. È confederata e accreditata presso la CNUPI www.cnupi.it confederazione nazionale delle Università Popolari Italiane (Università Popolare di Milano sulla Gazzetta Ufficiale).

.Il corso, della durata annuale, con possibilità full immersion intensivo in sei mesi, è rivolto a chiunque intenda intraprendere una carriera come interior designer con conoscenze nell’ecosostenibilità dei materiali e dei processi e intenda farlo in un tempo extralavorativo, grazie alla frequenza flessibile (aula / teledidattica) che consente di acquisire tutte le competenze necessarie. Tutto il corso, compresi i seminari, potrà essere seguito nelle aule di Torino e Milano oppure facoltativamente per via teledidattica a distanza.

Partecipa all’evento, in qualità di sponsor tecnico anche SuperMoney, unico comparatore di tariffe in Italia accreditato dall’AGCOM. Il risparmio e l’uso razionale delle risorse, soprattutto in ambito energetico, rappresentano infatti i valori alla base della mission aziendale. Per queste ragioni SuperMoney affianca quotidianamente gli utenti, aiutandoli a compiere delle scelte consapevoli e in linea con le proprie esigenze attraverso degli strumenti efficaci e affidabili, ed un’intensa attività editoriale. In questo modo SuperMoney riesce a garantire ottime prospettive di risparmio e una maggiore tutela dei diritti dei consumatori.

Neò, natura su misura, studio di progettazione di ambienti paesaggistici, collaborazioni per con- corsi, servizi di manutenzione del verde, fornirà parte della docenza progettuale del corso.

Grazie a un patrocinio CNA, nelle sedi territoriali di Torino e Lombardia, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, il candidato che abbia completato il corso avrà diritto di usufruire di una consulenza gratuita per l’avvio della attività professionale e possibilità da parte degli iscritti di accedere all’uso di “ecom” la piattaforma di Ecommerce della CNA  a condizioni estremamente vantaggiose per i soci, e aprire una propria attività di vendita online.

Cake Festival Desing La Rassegna Del Dolce

Cake Festival sesta edizione – Si è chiusa ieri 18 Ottobre 2015, la rassegna più dolce d’Italia. Super Studio, Via Tortona, Milano
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Uno spartito tutto dolce crea il Cake Festival Desing 2015, un’esplorazione della pasticceria che regala la poesia del gusto zuccherino.

Siamo alla sesta edizione del grande evento italiano dedicato al Cake, dimostrazioni e gare ricche di capacità, arte, e manualità artigiana confezionano l’interesse per questo settore pieno di sorprese dolci gourmet.

Ospiti e partner d’eccezione non si fanno attendere  Ernst Knamm, re indiscusso del cioccolato, Toni Brancatisano volto del Gambero Rosso, le realtà e i e i protagonisti delle più rinomate pasticcerie e gelaterie. Qualche nome: Stefan Krueger,  lavora presso la pasticceria Lombardi di Osimo, giudicata dal Gambero Rosso la migliore delle Marche, Samuele Calzari pasticcere di produzione a “Bake Off Italia, Maestro Claudio Menconi, volto televisivo del programma “Detto fatto”, e Letizia Grella una delle prime Cake designer italiane , e tanti altri volti e realtà di grande stampo.

Inoltre, domenica 18 sono stati nominati i vincitori dei “Cake Awards”, novità  di quest’anno, i riconoscimenti sono stati  assegnati da una giuria popolare, che hanno riconosciuto le doti e le creazioni migliori che tutti i giorni vediamo sui social network.

Nella sezione concorsi ci attrae l’immancabile “I wanna be a Cake Designer”, che ha dato la possibilità a tanti artisti emergenti di farsi conoscere al grande pubblico.

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Nell’area Kids i bambini hanno sperimentato l’apprendimento della decorazione divertendosi, grazie a dolci laboratori e giochi didattici a tema,  tutto a cura di Cartoonito.

Tra torte, decorazioni, ricette, e tradizione, tutti, appassionati e professionisti, abbiamo avuto l’occasione di godere a pieno delle mille sfumature di dolci manie.

I prestiti senza busta paga esistono, ma a quali condizioni?

Prima di richiedere dei prestiti senza busta meglio valutare le garanzie richieste e i rischi previsti in caso di mancato pagamento

prestitiI prestiti senza busta paga consentono anche a coloro che non hanno una posizione lavorativa stabile di ottenere la liquidità richiesta. Questa particolare soluzione è quindi ideale anche per le casalinghe, i lavoratori autonomi o “in nero”, gli studenti e tutti quelli che hanno la propria busta paga “impegnata” in altri finanziamenti. Per chi fosse interessato a valutare le condizioni di questa particolare tipologia di prestiti (che oseremmo definire “mitologica”), consigliamo la lettura della guida sui prestiti senza busta paga realizzata dagli esperti di SuperMoney: mette in luce tutti i punti chiave a cui prestare particolare attenzione prima di buttarsi in una richiesta di prestiti senza busta paga.

Un altro modo per compiere delle scelte consapevoli, e non dover poi affrontare delle spiacevoli conseguenze, potrebbe essere leggere le guide per i consumatori della Banca d’Italia. Si tratta di un valido strumento pensato per informare i consumatori e guidarli nella scelta delle varie soluzioni offerte dal mercato creditizio. In questo articolo cercheremo di fornirvi qualche consiglio e spiegarvi per bene quali sono le condizioni e i requisiti richiesti per accedere a questa particolare formula di finanziamento.

Prestiti senza busta paga: come funzionano esattamente?

Il primo elemento da chiarire riguarda l’importo, infatti con i prestiti senza busta paga è possibile ottenere l’erogazione di importi ridotti, che nella maggior parte dei casi non superano i 5.000 euro. Data la particolare situazione finanziaria dei richiedenti, nessuna banca sarà mai disposta ad erogare delle somme particolarmente alte senza avere l’assoluta certezza della restituzione dell’importo erogato, secondo i tempi e le modalità concordate.

Ciò vuol dire che per ottenere la cifra richiesta bisognerà fornire alla banca o all’istituto di credito prescelto delle garanzie alternative. Vediamo quali sono le più diffuse:

– un garante, ovvero una persona dotata di una posizione finanziaria stabile e affidabile, che si impegnerà a rimborsare la rata o l’importo erogato rimanente in caso di necessità;

pagamento con rate cambiali. Nel caso di ritardi o di mancato pagamento, la banca potrà pignorare i beni del richiedente per un valore pari a quello delle rate non pagate, senza nemmeno bisogno di una sentenza di condanna;

pegno, ovvero usare i propri beni – come ad esempio gioielli – a garanzia del credito concesso;

modello Unico, una soluzione utile solo per i lavoratori autonomi che potrebbe sostituire la busta paga, dimostrando così di avere avuto entrate più o meno regolari nel corso degli ultimi anni.

rendite alternative, come ad esempio gli assegni di mantenimento percepiti dall’ex coniuge o dei piccoli capitali investiti che generano rendimenti costanti.

Si tratta di una soluzione conveniente?

I prestiti senza busta paga non rientrano di certo tra le soluzioni di finanziamento più convenienti. Infatti, avendo un tasso di rischio piuttosto alto, la maggior parte delle banche applica dei tassi di interesse più elevati rispetto a quelli previsti per un lavoratore dipendente. Inoltre, non mancano i casi in cui istituti di credito “poco seri” propongano dei tassi da livelli usurai, sfruttando così la disperazione dei richiedenti, che spesso spinti dalla necessità, accettano le condizioni proposte. Per questa ragione, consigliamo ai nostri lettori di informarsi e valutare con attenzione le condizioni proposte prima di sottoscrivere qualunque contratto.

La Vendemmia più esclusiva 2015 nel quadrilatero della moda

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Nel quadrilatero milanese delle grandi griffe, torna la vendemmia più fashion d’Italia, le boutique di Via MonteNapoleone, Verri, S. Andrea e S. Spirito saranno le figure più prestigiose di questa sesta edizione:” Vendemmia 2015”, che coinvolge i brand più esclusivi e le migliori cantine vinicole più prestigiose d’Italia e del mondo.

L’inaugurazione de “La Vendemmia” è fissata per oggi giovedì 8 ottobre dalle ore 19.30, quando le Boutique del Quadrilatero, solo su invito, apriranno le porte ai loro ospiti, ai migliori sommelier e alle più importanti case vinicole.

Oggi alle ore 18.15, a Palazzo Bovara si terrà l’Asta dei vini più pregiati offerti dai soci del Comitato Grandi Cru d’Italia e battuta da Christie’s.

Il ricavato verrà devoluto all’Associazione Dynamo Camp Onlus, che all’interno del Dynamo Camp, unica struttura italiana di Terapia Ricreativa, ospita gratuitamente per periodi di vacanza bambini e ragazzi gravemente malati.

La novità 2015 vedrà protagoniste le donne, tra le maggiori presentatrici del panorama enologico italiano. L’approfondimento si terrà venerdì 9 ottobre a Palazzo Bovara. Una narrazione superiorità esposto dalle signore che oggi rappresentano il vino italiano nel mondo.

Banche e usura: presentato il primo rapporto nazionale

Ha suscitato  scalpore il resoconto del primo rapporto nazionale sull’usura praticata dalle banche, presentato Venerdì 25 settembre dalla Fondazione SDL.

Si tratta di una analisi dei dati (il campione è rappresentato da chi si è rivolto all’associazione che ha condotto lo studi) su un fenomeno ancora troppo sconosciuto in Italia: le illegalità nei rapporti tra alcuni operatori bancari, parabancari, mediatori creditizi e finanziari e imprenditori, privati consumatori e famiglie.
Ne ha parlato in questi giorni anche il giornale AVVENIRE, con una frase che chiarisce il senso dei risultati ottenuti: “Usura come la mafia”.
Dal 2012, infatti, quando si è costituita, la Fondazione Sdl per l’ educazione finanziaria delle imprese e gli studi aziendali, ha avuto a disposizione, per studiarli, 170.222 rapporti tra banche ed imprese che la società SDL Centrostudi ha analizzato (gratuitamente). Nel report presentato ieri a Treviso, approfondendo l’analisi su 46.887 conti correnti in capo a 14 mila imprese, per un complesso di 125 mila addetti, si scopre che il 99% presenta anomalie, il 71% tassi di interesse superiori alla soglia di usura, e che ogni 100 euro un’ alta percentuale non era dovuta.
Più precisamente l’ usura oggettiva arriva al 70,95% dei casi, quella soggettiva sale al 74,27% delle situazioni. «Ho provato sulla mia pelle questa devastazione – testimonia Giovanni Pastore, imprenditore milanese -, ma posso rassicurare che se abbiamo il coraggio di ribellarci, l’ 84% delle aziende possono salvarsi dalla crisi».
E, come la mafia, anche l’usura sta aggredendo i territori più forti economicamente, come il Veneto, in misura esponenziale, come ha denunciato Serafino Di Loreto, presidente della Fondazione Sdl.
«La crisi finanziario-economica – ha detto – mentre provoca acuta sofferenza nelle famiglie e nelle imprese, attiva inaccettabili comportamenti di ‘business sulle difficoltà, con aggressioni al patrimonio industriale, artigianale, agricolo e dei servizi che connota il tradizionale corpo produttivo dell’Italia. A tale attacco fa da pendant un’ insistente espropriazione delle famiglie sovraindebitate e prive di adeguate tutele».

L’Usura della Banca e nella Banca in uno studio di SDL Centrostudi

Sarà presentato Venerdì 25 settembre, dalle 14,30 all’Auditorium Stant’Artemio di Treviso, il primo rapporto nazionale sull’usura praticata dalle banche.
SDL CentrostudiSi tratta di una analisi dei dati (il campione è rappresentato da chi si è rivolto all’associazione che ha condotto lo studio) su un fenomeno ancora troppo sconosciuto in Italia: le illegalità nei rapporti tra alcuni operatori bancari, parabancari, mediatori creditizi e finanziari e imprenditori, privati consumatori e famiglie.
Lo studio è condotto da SDL Centrostudi una società specializzata nell’analisi dei contenziosi con il sistema finanziario-bancario e che da anni contrasta gli illeciti bancari (anatocismo bancario, usura bancaria, ecc) con preanalisi gratuite.
La prima parte della ricerca si focalizza sul campo dei contratti di conto corrente aziendale per l’utilizzo dei servizi bancari e fondamentalmente del credito di esercizio.
Si tratta di 46.887 conti correnti in capo a 14.000 imprese, per un complesso di 125.000 unità di occupati. Le fenomenologie studiate riguardano l’usura oggettiva, l’usura soggettiva e l’anatocismo nei valori dei trimestri. Secondo lo studio emerge un fenomeno “imponente e devastante” sottolineano gli autori.
La quasi totalità (vicina al 99%) dei conti correnti presentano sospette anomalie, il 71 % presenta usura (tassi di interesse superiori alla soglia di usura), ogni 100 euro pagati alla banca per “commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito” un’alta percentuale non era dovuta sul campione l’84% delle aziende sono ancora attive e possono salvarsi dalla crisi.
“In estrema sintesi – sottolineano da SDL Centrostudi – la crisi finanziario economica, mentre provoca acuta sofferenza nelle famiglie e nelle imprese, attiva inaccettabili comportamenti di ‘business sulle difficoltà’, con aggressioni al patrimonio industriale, artigianale, agricolo e dei servizi che connota il tradizionale corpo produttivo dell’Italia”

Venerdì 25 settembre

Auditorium Stant’Artemio di Treviso 
L’USURA NELLA  BANCA E DELLA BANCA
Un fenomeno imponente tuttora sconosciuto tanto all’opinione pubblica quanto alle istituzioni deputate a garantir e e a tutelare valori di rilevo costituzionale
ore 13.30 Registrazione dei partecipanti
ore 14.00 Saluti
ore 14.30 Introduzione a cura del Prof. Serafino di Loreto
ore 15.00 Lo stato della Giurisprudenza – Avv. Biagio Riccio
ore 15.30 1° Report Nazionale Usura nella Banca e della Banca – Prof. Stefano Pigolotti
ore 16.00 Tavola Rotonda *
ore 18.00 Dibattito

ore 18.30 Fine Lavori

L’evento è valido ai fini della Formazione Professionale Continua CFN 

* PARTECIPANTI ALLA TAVOLA ROTONDA 
Avv. Prof. RONZANI PIERLUIGI 
Avvocato Cassazionsista esperto in diritto Commerciale, fallimentare e bancario

Docente Dipartimento SC. Giuridiche di Trieste

Avv. Prof. ANGELO ZAMBUSI 

Ricercatore universitario confermato di diritto Penale, Università degli Studi di Padova

Dott. GIOVANNI SCHIAVON 

Presidente Associazione Azionisti Veneto Banca

Presidente Fondazione SDL

Membro Comitato Scientifico Fondazione SDL

CFO SDL Centrostudi SpA

Di seguito un video di repertorio del convegno “L’usura della Banca e nella Banca” svolto lo scorso anno presso Palazzo Panciatichi a Firenze.

SDL Centrostudi celebra 5 anni di attività contro anatocismo e usura bancaria

Tra i relatori anche magistrati come Pierò Calabrò e Antonio Catricalà

Avv. Piero Calabrò
Avv. Piero Calabrò

Roma. Alla presenza di oltre duemila persone, tra cui esponenti autorevoli del foro e della magistratura si è svolto sabato 19 settembre l’evento “Dal Sogno a Realtàche ha celebrato i 5 anni di attività di SDL Centrostudi giovane SpA ma ormai consolidata startup specializzata nell’analisi dei rapporti contrattuali con il sistema finanziario-bancario.
Presenti tra i relatori anche esponenti di grande rilievo del foro e della magistratura come il Prof. Piero Anastasio Pugliese e i magistrati Avv.ti Pierò Calabrò e Antonio Catricalà.

Tra gli interventi più attesi appunto quello del dott. Piero Calabrò, civilista tra i più pubblicati d’Italia e che nei lunghi anni (36) di attività e di onorevole servizio nella magistratura ha avuto modo di apprendere dall’interno il funzionamento del complesso mondo bancario, che lo ha sti- molato negli anni seguenti a occuparsi delle varie problematiche e che si discutono all’interno dei convegni che promuove SDL Centrostudi.

 

Elogiando l’operato di SDL Centrostudi, il dott. Calabrò ha dunque citato le sentenze che hanno contraddistinto il suo percorso professionale, tra le quali la più celebre rimane quella sull’anato- cismo bancario del 1999 che dopo circa 40 anni di sentenze negative della corte di cassazione portò a invertire la tendenza e a giudicare illegittimo tale illecito. Dopo 36 anni di carriera in magistratura la sua idea è di pensare di portare la sua esperienza anche in altri settori tra cui quelli vicini a SDL Centrostudi e di opere per fare in modo che gli istituti bancari “seguano le regole”. Ci saranno dunque a breve importantissime novità.

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Durante l’evento abbiamo assistito anche agli interventi del giurista dott. Antonio Catricalà e del Prof. Avv. Michele Anastasio Pugliese che hanno elogiato l’operato di SDL Centrostudi, per i livelli di eticità e democrazia nei confronti di quello che è stata definita l’asimmetria informativa che contraddistingue il settore bancario, asimmetria che mette in difficoltà e genera danno di correntisti, imprenditori, aziende.

I cofondatori di questa realtà, nella veste del Prof. Avv. Serafino di Loreto, del Prof. Dott. Stefano Pigolotti e insieme al direttore commerciale e presidente del C.d.A. dott. Pierfelice Minoia hanno delineato nel corso dell’evento la storia e gli obiettivi di questa realtà.

https://www.youtube.com/watch?v=AI4JUCHc7iQ

QUANDO LE BANCHE “SBAGLIANO” 

Le banche sono un’importante istituzione per il nostro Paese e nessuno intende demolire o demonizzare questa importante risorsa. Tuttavia accade che il rapporto con il cliente (generalmente un piccolo imprenditore, una impresa) diventi illecito. Ultimamente questi illeciti sono cresciuti a dismisura mettendo a rischio l’esistenza di molte imprese italiane e di conseguenza decine di migliaia di posti di lavoro.
Alla crisi, cui il nostro Paese sta assistendo negli ultimi anni, si aggiunge quindi un comporta- mento a volte scorretto da parte degli istituti di credito che anziché aiutare le aziende, anziché sedersi a tavolino e trovare delle soluzioni chiedono alle aziende di “rientrare” dai fidi bancari, oppure negano gli affidamenti mettendo in atto anche azioni giudiziarie violente.

ANATOCISMO, USURA BANCARIA, TRUFFE CONTRATTUALI AI DANNI DI IMPRENDITORI

Non parliamo dunque qui di corruzione, criminalità organizzata o altre piaghe tipicamente italiane. Ma di banche, e delle conseguenze dei tassi usurari palesi e nascosti nei contratti (conti correnti, mutui, leasing, derivati, ecc.) e delle pratiche di anatocismo, secondo le valutazioni estrapolate dal Report Nazionale sull’usura praticata dalle banche, preparato dalla Fondazione SDL sui dati forniti da SDL Centrostudi, società di Brescia pioniera nell’offrire consulenza e assistenza legale nelle cause contro gli istituti di credito.

SDL Centrostudi SpA ha dimostrato in questi 5 anni di attività che le banche non sono un castello inespugnabile, ma che con una buona perizia e l’assistenza di legali qualificati è possibile farsi restituire il maltolto, quando si dimostra l’illecito bancario e fare sì che sia il diritto e le regole e non la forza a doversi imporre.

VITTORIA NEI CONFRONTI DEGLI ILLECITI BANCARI

I dati parlano chiaro: su un periodo di osservazione di 5 anni (dal 14/09/2010 al 14/09/2015) la società è riuscita ad ottenere 538 opposizioni alle esecuzioni (decreti ingiuntivi, precetti), 12.834 sono le posizioni attivate per i recuperi, 14.000 sono le posizioni attivate per il bank stop e 1.220 chiusure per una valorizzazione dei risultati positivi in aste sospese, posticipo pagamenti, dilazioni, compensazioni, negoziazioni, dilazioni di debito, saldi e stralci, sospensione e/o annullamento cartelle esattoriali per un totale di oltre 174 milioni di euro e un importo totale di recuperi di oltre 15 milioni di €.
A questo non ci si sottrae alle conclusioni negative, che sono state a fronte dei grandi numeri sopra citati, appena 63 delle quali appellate 44 e definitive 30 di cui 24 rimborsate con l’assicu-razione che proteggono le perizie ed i contratti di SDL. Numeri che pongono SDL Centrostudi come una delle strutture con il più alto tasso di successo nei contenziosi bancari.
La giornata è stata dunque il momento per fare il punto della situazione di questi ultimi 5 anni e di aumentare e rilanciare il tasso di successo dei prossimi anni. Sempre con l’etica e la trasparenza che l’ha contraddistinta finora e con novità eclatanti che verranno annunciate alla stampa tra poche settimane..

 

SDL Centrostudi festeggia a Roma 5 anni di attività “Da Sogno a Realtà”

SDL Centrostudi, giovane startup presente su tutto il territorio e specializzata nell’analisi dei contenziosi con il sistema finanziario-bancario, celebra  sabato 19 settembre 2015 dalle 13.00 alle 18.00 presso il GranTeatro Piazza Sandro Ciotti, Saxa Rubra a Roma i suoi 5 anni di attività (settembre 2010/settembre 2015).
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Seguite e intervenite in diretta all’evento anche su Twitter con hashtag  #sdlcentrostudi  e su Facebook www.facebook.com/sdlcentrostudi
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SDL Centrostudi

 

Un incontro definito epocale sia per i contenuti che per le novità che si andranno a comunicare, trasmettere ed approfondire.
Questo evento rappresenterà un momento di altissimo spessore anche in relazione della positiva ricaduta sulle attività di imprenditori e aziende e soprattutto nell’immediato futuro che proprio grazie alle novità presentate.

Durante l’evento, ci sarà anche un intervento dell’attore e conduttore televisivo Teo Mammuccari.
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Teo Mammuccari
Teo Mammuccari

 

L’incontro avrà il seguente sviluppo e verranno trattate le seguenti tematiche:
1- Presentazione e apertura
2- La storia SDL: origini e sviluppo
3- La verità nei numeri: 5 anni di etica e di crescita
4- 5 anni = Compleanno SDL: LA START UP più importante di Italia
5- Ospiti istituzionali: intervento e saluto
6- Il presente ed il futuro: il Nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione
7- La continuità operativa e commerciale di SDL
8- I nuovi progetti: vantaggi ed opportunità per i collaboratori SDL
9- WorkShop: istituzionalizzazione
10- Free Point: riorganizzazione funzionale territoriale
11- Tributario: Nuovo contratto e tariffe
12- Progetto formazione Structugram: fruizione estesa ed offerta gratuitamente a clienti e nuovi collaboratori SDL
13- Premiazioni per gara III trimestre
14- Gara con incentivi e premi: ottobre/novembre/dicembre 2015
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Seguite e intervenite in diretta all’evento anche su Twitter con hashtag  #sdlcentrostudi 

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QUALI SONO GLI OBIETTIVI DI SDL CENTROSTUDI? 

Le banche sono un’importante istituzione per il nostro Paese e nessuno intende demolire o demonizzare questa importante risorsa. Tuttavia accade a volte che il rapporto con il cliente (generalmente un piccolo imprenditore, una impresa) diventi illecito.  Ultimamente questi illeciti sono cresciuti mettendo a rischio l’esistenza di molte imprese italiane e di conseguenza decine di migliaia di posti di lavoro.

Alla crisi, cui il nostro Paese sta assistendo negli ultimi anni, si aggiunge un comportamento a volte scorretto da parte degli istituti di credito che anziché aiutare le aziende, anziché sedersi a tavolino e trovare delle soluzioni chiedono alle aziende di “rientrare” dai fidi bancari, oppure negano gli affidamenti.
Non parliamo dunque qui di corruzione, criminalità organizzata o altre piaghe tipicamente italiane. Ma di banche, e delle conseguenze dei tassi usurari nascosti nei contratti e delle pratiche di anatocismo, secondo le valutazioni del Report nazionale sull’usura praticata dalle banche, preparato dalla Fondazione Sdl sui dati forniti da Sdl Centro Studi, società di Brescia pioniera nell’offrire consulenza e assistenza legale nelle cause contro gli istituti di credito.

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SDL Centrostudi è una società specializzata nell’analisi dei contenziosi con il sistema finanziario-bancario, al fine di ripristinare la trasparenza nei rapporti economici spesso viziati da anomalie e principalmente dal fenomeno dell’anatocismo.

Nata nel 2010 dall’esigenza di far emergere il fenomeno poco conosciuto delle anomalie finanziarie nei rapporti tra banche, imprese e famiglie ha come intento di informare il soggetto interessato di quanto si possa verificare a suo danno nell’ipotesi di ritardo nei pagamenti, offrendogli una tutela in quanto parte contrattuale più debole.
Il complesso delle analisi preliminari effettuate da SDL Centrostudi, dalla sua costituzione ad oggi, è stato di oltre 170.000, con specifici approfondimenti sulle anomalie bancarie nei contratti di conto corrente. Allo stato attuale, sono pendenti più di 19.000 posizioni, stragiudiziali e giudiziali, di cui oltre 400 definite.
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Di seguito una recente intervista all’Av. Serafino Di Loreto, responsabile Legale di SDL Centrostudi di Mazzano (Brescia).

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Marketing Olfattivo: intervista a Maurizio Bellini di Aroma Design

L’essere umano può chiudere gli occhi davanti alla bellezza, davanti alla grandezza.  Può turarsi le orecchie per non ascoltare una melodia, ma non può sottrarsi al profumo.  Fra tutti i sensi l’olfatto è l’unico che arriva direttamente al cervello, alle nostre emozioni, senza intermediari. Studi di mercato hanno evidenziato come il ricordo di un brand aumenti se nell’ambiente troviamo una profumazione gradevole. Nasce così il Marketing Olfattivo.

Per comprendere e per sapere di più sul significato di questo strumento utilizzato da chi comunica un brand, abbiamo rivolto alcune domande dr Maurizio Bellini, titolare di Aroma Design.
Marketing Olfattivo: cosa l’ha portata a fare ricerca in questo settore? 
Sicuramente il motore principale è stata la curiosità e la possibiltà di lavorare su progetti articolati dove il successo è legato ad un mix di componenti tra cui individuare necessità spesso inespresse, identificare il consumatore tipo o il consumatore desiderato e centrarne le esigenze, il tutto non perdendo di vista le diverse tipologie di ambiente in cui diffondere . Insomma una sorta di equazione con diverse incognite dove spesso è fondamentale il processo di affinamento fatto sulle diverese variabili.
Detto così sembra matematica, nella realtà è una attività straordinariamente varia dove contribuiscono le esperienze tecniche e dove bisogna lavorare in tandem con il committente per realizzazione dell’effetto desiderato. Si entra nel mondo del Marketing Olfattivo per curiosità ma ci si rimane per passione.
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Quanto l’esperienza americana vi ha influenzato nelle vostre scelte imprenditoriali. 
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Moltissimo e pochissimo insieme.
Sicuramente negli Stati Uniti, dove è nato il Marketing Olfattivo così come lo intendiamo nella sua accezione moderna, si possono incontrare gli esempi più spettacolari di teatralizzazione realizzati attraverso l’utilizzo del profumo: i grandi casinò, centri commerciali, Hotel e Musei offrono la possibilità di verificare come l’ambiente muta in relazione alla diffusione della fragranza.
Inoltre è grazie al lavoro fatto dai nostri colleghi di Charlotte (NC) che siamo entrati in contatto con ScentDirect_Open_NoBackgroundun mondo accademico che ha realizzato studi su come varia il comportamento del consumatore in relazione agli aspetti olfattivi nell’ambiente: una stessa famiglia di consumatori è disposta a variare la sua aspettativa di investimento per lo stesso prodotto se questo è inserito in un determinato contesto olfattivo.
Allo stesso tempo abbiamo dovuto mixare tutte le informazioni ricevute con la diversità del nostro consumatore tipo; rielaborare tutta la libreria delle fragranze rendendola adatta alle aspettative di un pubblico, quello italiano, totalmente diverso da quello statunitense.
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Questa attività, continuamente in evoluzione, è stata sicuramente la parte più stimolante del progetto perché ci ha consentito di entrare nel merito delle aspettative e delle emozioni che prova il consumatore del nostro territorio.
Com’è cambiato nel tempo l’atteggiamento delle imprese nei confronti del marketing olfattivo.
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Le Aziende Italiane sono in questo momento in una fase di valutazione: estremamente incuriosite dal Marketing Olfattivo ma prive, ancora, di dati oggettivi che gli consentano di valutare quale possa essere l’effetto sul proprio consumatore.
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Lavorare con la una Azienda presente in 109 paesi nel mondo ci ha consentito di identificare i diversi atteggiamenti e quindi le diverse motivazioni all’investimento da parete dei Brand.
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I Brand anglosassoni e nord europei, sostenuti da una mole impressionante di dati provenienti sopratutto dal lavoro di ricercatori e accademici oltre che dai media, sono fortemente orientati ad investire nell’olfattivo: hanno la ceretezza che aumentando la “spettacolarizzazione” del punto vendita aumentino le vendite. Il ritorno sull’investimento è assicurato.
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Nei paesi del Medio Oriente e Asia la spettacolarizzazione del punto vendita equivale a posizionare il proprio prodotto/servizio ad uno status più elevato: il marketing olfattivo è funzionale al punto vendita come lo sono la musica in store, l’arredamento il gioco di luci etc. In questi paesi il Marketing Olfattivo è visto come un elemento indispensabile per attrarre il consumatore desiderato, quello cioè con la maggiore propensione all’investimento.
 
L’Italia è ancora in una fase interlocutoria: investire ancora nel visuale o percorrere nuove strade? 
Quello che trovo molto significativo è che la maggior parte dei responsabili che nelle Aziende italiane si occupano/interessano al Marketing Olfattivo – quelli che lavorano nell’innovazione del punto vendita – ci contattino al ritorno da un viaggio all’estero.
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Credo che lo sforzo maggiore da parte di noi operatori del settore in questo momento debba essere rivolto a creare informazione per le Aziende e, questo personalmente lo trovo molto importante, metterci a disposizione dei ricercatori italiani, perchè partendo da analisi empiriche possano studiare il comportamento del consumatore in presenza delle variabili olfattive.
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Come si arriva alla scelta della fragranza da associare ai vari settori, e quante prove si fanno in media per definire quello giusto? 
Si parte facendosi raccontare dall’interlocutore quanto più possibile sulla storia della propria Azienda, sui propri clienti e sui propri punto vendita ; insieme a lui si realizza un documento nel quale si descrive, tra le altre cose, la fragranza giusta per il proprio consumatore.
È assolutamente necessario fare insieme questo percorso perchè domandare “descrivimi la fragranza per i tuoi punto vendita” risulta disorientante .
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Dopo questa prima parte del percorso si lavora sulla realizzazione di un documento dove siamo noi a raccontare quello che abbiamo recepito sull’Azienda, sul suo consumatore, sui suoi punti vendita.
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È  un passaggio determinante perchè si arriva ad una sintesi tra quello che si è trasferito e quello che è stato recepito.
Dal sito web  aromadesign.it
Dal sito web aromadesign.it
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Solo dopo questo lavoro di affinamento si presentano 4/5 soluzioni olfattive. Si parte sempre da fragranze di libreria e se il numero dei punti vendita lo consente si passa alla realizzazione di una firma olfattiva, cioè di una fragranza propria destinata a seguire e a caratterizzare i punto vendita del cliente. Risulterà determinante in questo caso non solo valutare il cliente tipo, gli ambienti, i prodotti ma anche i diversi ambiti territoriali nel quale il committente vorrà diffondere la fragranza.
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Solo dopo questi passaggi si realizza una “signature” e se ne produce la scheda tecnica di sicurezza nel quale si certifica che la fragranza risponde alle indicazioni dell’IFRA (International Fragrace Association). Prodotta la certificazione si introduce la fragranza nei punti vendita pilota e successivamente si passa alla estenzione del progetto.
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Anche il singolo punto ha necessità di un percorso analogo, ovviamente senza passare attraverso la realizzazione di una fragranza propria ma attingendo dalla libreria olfattiva a disposizione.
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Ovviamente le fragranze cambiano in relazione all’ambiente e dello stato in cui si trova il consumatore tipo, e la tipologia di acquisto o di servizio che si appresta a valutare. Genericamente gli ambienti, e conseguentemente le fragarnze, si distinguono in macrofamiglie: ambiente dove il consumatore si reca per effettuare un acquisto critico (mutuo, autovettura, mobile) l’acquisto cioè di un bene o servizio che accompagnerà il consumatore nel medio/periodo; ambiente Relax, dove il consumatore cerca un’oasi di tranquillità, ambienti ospitalità dove il cliente trascorre un periodo di vacanza o di riposo dopo una giornata lavorativa etc.
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Per ciascun ambiente ci sono una o più fragranze funzionali alle aspettative/necessità del consumatore: in una sala di attesa di uno studio medico il paziente attende anche oltre i 40″ in uno stato spesso di ansia e preoccupazione. Uno studio del Psychology of Waiting ha dimostrato che l’attesa per una prestazione o per un consulto medico risulta frustrante, avvilente e peggiora ulteriormente i disagi che hanno spinto il paziente a ricorrere alle cure mediche; inoltre nel paziente interviene il fenomeno dell’ansia la quale peggiora la percezione sgradevole dell’attesa e in specifici casi questa può degenerare in attacchi di panico.
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La diffusione di una fragranza vanigliata ha come caratteristica la capacità di variare in positivo il tempo e può stimolare l’organismo alla produzione di ossitocina, un’alleato naturale per controllare la depressione e l’ansia
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State seguendo gli sviluppi dei brevetti che riguardano il mondo virtuale? 
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La rete sicuramente potrà diventare una opportunità di veicolazione del Marketing Olfattivo.
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Allo stato attuale non si reperiscono ancora soluzioni che possano sfruttare una tale opportunità, mentre è sempre più frequente interagire in contesti multimediali e quindi la diffusione delle fragranze deve coincidere con l’enunciazione di uno slogan o con il passaggio di un video su un maxischermo.
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Presto in una nota catena della Grande Distribuzione saranno posizionati dei Totem dove l’interazione del consumatore sarà esaltata da una diffusione diversificata di fragranze: si sfrutta cioè la mamoria olfattiva per esaltare la campagna promozionale di prodotti/servizi.
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Obbiettivi futuri?
Come ho già avuto occasione di dire mi piacerebbe portare avanti l’interazione con il mondo accademico perchè anche in Italia si portino avanti sperimentazioni empiriche attraverso le quali si possa analizzare il comportamento del consumatore in presenza ed in assenza di Marketing Olfattivo; contribuire, quindi, alla realizzazione di dati oggettivi che possano essere utilizzati dal mercato imprenditoriale per valutare la straordinaria incisività del Marketing Olfattivo.
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Roberta Coco
Interior Designer e Visual Merchandiser

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Portofino Gran Gala Yachting Azimut Benetti

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C’è uno stile inimitabile che contraddistingue  il gruppo Azimut Benetti  il più antico cantiere navale Italiano di superaycht.

28 giugno Portofino l’attenzione è tutta rivolta al gran Gala Azimut Yachting VШ, il piacere della navigazione prende forma nei modelli allineati nella cornice di Portofino  Atlantis: 34 43 – 50,  Magellano: 43 – 53 – 66 (Premiere 2015),  Azimut Fly: 45 – 50 – 54 – 60 – 64 – 70 – 80,  Azimut S: 55S – 77S, Azimut Grande: 95RPH, appaiano in tutta la loro leggendaria importanza.

Le aspettative della serata non sono mancate, grazie ad una tecnologia all’avanguardia ed una manifattura rivoluzionaria di primo ordine, affezionati e clienti abituè hanno celebrato l’esclusiva manifestazione, non sono mancati le celebri  partnership, Damiani, G.H. Mumm, Absolut Elyx, Maserati, Villeroy & Boch,  Technold partners Volvo Penta.

Azimut Magellano 43- 53- 66-  le Premier 2015 valorizzano lo stile tutto Italiano, dalle prestazioni eccellenti e consumi ridotti, negl’ultimi anni la società ha conquistato una grossa fetta di mercato riscontrando un alto valore commerciale, ricordiamo il  premio European Powerboat of the Year 2015, aggiudicato dall’Azimut Yachts 50 Fly.

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Feruccio Luppi Amministratore Delegato del Gruppo Azimut Benetti, ha reso il gala un grande incontro, in grado di trasmettere il prestigio e la vittoria di un settore dalla potenzialità  Italiana in forte espansione.

Quest’anno il Gala è stato libertà di espressione in tutti i sensi, la scelta della raccolta fondi per importanti cause umanitarie si ripete come giusta causa verso valori di solidarietà.

 

Dopo aver visto e partecipato in anteprima allo stile Azimut yachting gala, posso sicuramente affermare che lo stile in mare è Azimut Benetti.