Concerto Cororchestra Vianney alla Cappella dei Mercanti

Il RAC e l’Interact Torino Nord Est prendono parte a un evento presso il monumento artistico nazionale del 1600 recentemente restaurato ad opera della Compagnia di San Paolo.

Alle ore 16.00 si terrà il concerto della Cororchestra Vianney di Torino, con possibiltà di visite guidate alla Cappella ed alle opere contenute all’interno.
Seguirà aperitivo nei medesimi locali.

Durante l’intera iniziativa verranno esposte le tele ad opera dell’artista Andrea Sbrà Perego, già partner del nostro Club, il quale ha scelto di collaborare con noi durante l’intero A.R. donando parte del ricavato dalla vendita delle sue opere al nostro Service.

Non mancate… Sarà un’occasione unica per conoscere una delle bellezze nascoste e prestigiose della nostra Torino!

R.S.V.P.: [email protected] entro il 14/10 o tramite #rotarapp.
La sola prenotazione su fb non sarà considerata valida.
Coloro, o i rispettivi Club di appartenenza, che non disdiranno la propria prenotazione entro il 14/10 dovranno versare interamente la quota di partecipazione.

COSTI:
solo concerto: offerta libera durante il concerto
– Concerto+aperitivo: 20€
– Solo Aperitivo: 15€

Il service ricavato dall’evento verrà interamente devoluto dal Club alle zone del centro Italia colpite dal sisma negli scorsi mesi

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S.Pellegrino Young Chef 2016 Insieme Al Gruppo Gelati

L’Alta cucina e l’efficienza del Gruppo Gelati

E’ stata assegnata al gruppo Gelati la gestione della sicurezza alimentare della S. Pellegrino Young Chef 2016

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Guardiamoli in faccia i 20 finalisti che faranno parte dell’imminente finale che inizierà il 13 ottobre a Milano: dietro l’obbiettivo rimarranno loro, giudicati da sette giurati di spessore; Carlo CraccoMauro Colagreco, David Higgs, Gaggan Anand, Elena Arzak, Wylie Dufresne e Roberta Sudbrack, collaudati ad assaggiare i piatti degli sfidanti, per poi stilare il giudizio che vedrà trionfare il miglior giovane chef del 2016.

S.Pellegrino Young Chef, l’espressione di una sfida che scova e ci presenta i migliori talenti culinari under 30 di tutto il mondo, un successo senza precedenti se si analizzano i dati, (oltre 3600 candidature presentate) nella prima edizione dell’anno scorso, e da lì tutto si rinnova perché anche quest’anno 20 giovani chef, si sfideranno per conquistare l’ambito titolo di S.Pellegrino Young Chef 2016, Milano sarà il palcoscenico del match concentrato in tre vigorosi giorni di sfida, dal 13 al 15 ottobre, giovedì 13 è il turno di Canada, Russia e Paesi Baltici, Africa e Medio Oriente, Nord Est asiatico, Svizzera, Stati uniti, Cina, Regno Unito, Irlanda e Italia: si è conquistato la finale il nostro italiano Alessandro Rapisarda, che nell’occasione propone il suo risotto alla marinara, una ricetta che ha perfezionato in questi mesi seguendo i consigli della sua guida Davide Oldani.

Venerdì 14 sarà il momento di Benelux, Francia, Germania e Austria, Paesi Mediterranei, Scandinavia, Giappone Est Europa, Spagna-Portogallo, Pacifico e America Latina.

La sera di sabato 15 ottobre avverrà l’atteso momento dove i tre super finalisti si sfideranno all’ultima portata.

Il Gruppo Gelati la sicurezza su misura; il servizio di tutti i piani di prevenzione è così gestita in tutta la sua professionalità ed esperienza dall’Ingegner Gelati – che inoltre ha seguito la formazione degli chef internazionali ed il personale che opererà durante la fase finale, con riferimento anche a tutti i protocolli che riguardano le procedure di prevenzione.

E non è tutto, è chiamato in causa nella valutazione di tutte le ricette concorrenti, per garantire la più completa sicurezza alimentare dei piatti somministrati”.

“Per il nostro Gruppo – il commento finale dell’ingegner Gelati – è un grande onore aver ottenuto questo incarico frutto della ventennale esperienza di consulenza ai più prestigiosi ristoranti e alberghi internazionali. Il progetto è un contributo del nostro Gruppo per favorire la crescita professionale delle giovani star della cucina e per far conoscere la creatività italiana nel mondo.

Riteniamo di essere stati selezionati sia per la nostra esperienza di società di consulenza, leader nel settore dell’alimentare in Italia, sia per la capacità di operare con una visione globale e attenta agli sviluppi economici internazionali: il nostro staff di professionisti copre infatti tutto il territorio europeo ed internazionale”.

 

Tags: giovani chef, Gruppo Gelati, chef contest, Sanpellegrino, Young Chef 2016

 

Massimo Gelati

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Ing. Massimo Gelati, imprenditore e consulente di direzione nel settore alimentare, e’ fondatore e presidente del Gruppo Gelati di Sorbolo (PR), che spazia dalla consulenza strategica per il settore industriale, dove e’ leader nazionale, ai settori alimentare ed immobiliare. Docente universitario e presso imprese nazionali e internazionali, rappresentante della piccola industria (terziario) presso l’Unione Parmense degli Industriali, valutatore internazionale Ifs (International Food Standard). È stato il delegato e socio fondatore della delegazione di Parma Bassa Parmense dell’Accademia italiana della Cucina, ed è docente di una prestigiosa scuola internazionale di cucina italiana. Membro dell’Eccellente Arcisodalizio per la ricerca del culatello supremo, scrittore e pubblicista, ironman di triathlon, ha sviluppato recentemente il progetto Opera®, un Aceto Balsamico di Modena IGP, ottenuto per lenta acetificazione e prolungata maturazione in piccole batterie di vaselli di rovere, acacia, ciliegio, castagno e ginepro che, per le sue caratteristiche uniche ed inimitabili, puo’ definirsi a tutti gli effetti una vera e propria opera d’arte.

 

 

 

 

La notte degli archivi: il 16 settembre apriranno le porte al pubblico

“La Notte degli Archivi” è un’iniziativa nata per far scoprire al pubblico un patrimonio poco conosciuto: gli archivi storici.
Sarà un’opportunità unica, un viaggio nella memoria storica alla scoperta di un tesoro inestimabile che identifica il nostro passato: materiale multimedialeiconograficodocumentaleoggetti di cultostorie di successobozzetti, che rappresentano un’epoca e a volte uno stile di vita.
Per la prima volta in Italia, si potrà vivere e conoscere il mondo degli archivi spesso pensato come una grande quantità di schedari accatastati in scaffali impolverati e non come fonte di ricchezza culturale e storica.
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notte_archivi_torinoLa prima edizione de La Notte degli Archivi (www.lanottedegliarchivi.it) si svolgerà a Torino, città in cui nasce il progetto.
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“La Notte degli Archivi” affiderà a un gruppo di scrittori il compito di raccontare frammenti dei patrimoni custoditi in città, guidando il pubblico attraverso le raccolte di immagini, filmati, documenti e stampe conservate da alcuni dei soggetti coinvolti nell’iniziativa, in modo da sperimentare una forma di narrazione avvincente da replicare nelle prossime edizioni.
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Questa notte-evento sarà dunque il primo capitolo di un racconto condiviso della storia di Torino riletta da punti di vista nuovi e differenti, in grado di arricchire la memoria collettiva rievocando emozioni, curiosità e passioni.
L’iniziativa è unica nel suo genere e mai sperimentata prima, che nasce con l’intenzione di estendersi ad altre città d’Italia ed Europa.
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Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, oltre al supporto dei seguenti partner istituzionali:
Regione Piemonte
Direzione Generale Archivi
Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta
Università degli Studi di Torino
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Chieri riscopre i suoi monumenti grazie a Pokémon Go

Pokémon Go è l’app del momento, amata da milioni di giocatori e odiata da altrettante persone. Un’unica cosa mette d’accordo tutti: l’app fa uscire di casa le persone e le fa girare per le città. In molti casi le persone scoprono nuovi posti e luoghi della loro città proprio grazie a questa app.

L’Associazione culturale Carreum Potentia di Chieri (TO), organizza una visita guidata ad alcuni monumenti chieresi  che sono presenti in questo gioco. L’associazione, che fra i suoi scopi ha quello di favorire la conoscenza, la valorizzazione, la salvaguardia del patrimonio artistico architettonico del chierese e delle zone limitrofe e di sensibilizzare l’opinione pubblica alla conoscenza della storia della città e del suo territorio, ha scelto di sfruttare la fama di Pokémon Go per far conoscere le bellezze artistiche chieresi.

Intervistato in merito, Vincenzo Tedesco, presidente di Carreum Potentia, ha dichiarato: “abbiamo scelto di proporre questa iniziativa dopo che abbiamo notato che il Duomo di Chieri, più correttamente denominato Collegiata di Santa Maria della Scala, era una Palestra Pokémon, dove i giocatori vanno a far combattere i loro pokémon. Da lì ci siamo guardati in giro e abbiamo notato che molti dei luoghi che illustriamo ai visitatori in occasione dei Monumenti Aperti e delle altre attività, sono coinvolti in qualità di Pokéstop o di Palestre. Abbiamo selezionato alcuni monumenti e abbiamo creato un piccolo percorso, per allenatori di pokémon e semplici appassionati di storia e arte”.

L’appuntamento è domenica 31 luglio ore 16:30 davanti al Duomo di Chieri. È possibile trovare tutte le informazioni relative all’evento all’indirizzo internet http://www.carreumpotentia.it/carreum-go/ e sull’evento Facebook presente al link https://www.facebook.com/events/104855336624271/

 

Dossier Scientifica Sull’Integrazione Alimentare AIIPA

Noi tutti al giorno d’oggi conosciamo l’importanza di assumere il giusto apporto di vitamine e nutrienti per coprire i nostri fabbisogni alimentari, l’impiego di vitamine e minerali attraverso una dieta varia non sempre però riesce a raggiungere il tetto fisiologico adeguato, l’efficienza di alcuni valori specifici ci ha portato a conoscere e a fare uso degli integratori alimentari i cosiddetti “nutrienti”, al fine di consentire più facilmente la copertura del fabbisogno giornaliero.

 

L’Associazione di Settore AIIPA nutrizione e salute è specializzata negli alimenti di prima infanzia e nei prodotti per la nutrizione specializzata, AIIPA rappresenta importanti aziende nazionali e multinazionali del settore degli integratori in Italia.

Oggi ci occupiamo nello specifico di una corretta relazione con il consumatore, facendo chiarezza dei principi attivi e dei valori che hanno sul nostro organismo.

Siamo presenti alla conferenza stampa voluta da AIIPA, 23 giugno Milano circolo dei Giornalisti,  un dossier scientifico che spiega il settore degli integratori alimentari, una tavola rotonda con i maggiori esperti italiani, una ricerca che ha affrontato il ruolo degli integratori nello stile di vita moderno, che comprendono: gli integratori a base di vitamine e minerali, estratti vegetali e probiotici, gli integratori per la salute della donna, gli integratori e loro ruolo nella fisiologia dell’invecchiamento celebrale, gli integratori per la salute cardiovascolare nella terza età, la qualità e la sicurezza degli integratori.

Quando può essere utile un integratore ?

Sostanzialmente quando l’alimentazione non è in grado di soddisfare il nostro fabbisogno, e quindi si ha l’esigenza di ricorrere ad un integratore che consente all’organismo di dare il meglio delle proprie capacità.

AIIPA a livello nazionale fa parte del sistema Confindustria e Federalimentare, mentre a livello europeo partecipa ai lavori di 20 Associazioni di settore e della Confederazione Europea dell’Industria Alimentare (FoodDrinkEurope).

La ricerca medico-scientifica ha costruito delle importanti testimonianze, e integratori Italia sul tema ha fatto fronte a tante necessita e domande per comunicare al meglio la loro mission, che parte anche dalla divulgazione scientifica per comprendere al meglio il comparto, Alessandro Colombo, Presidente di Integratori Italia, sottolinea l’importanza di avere delle risposte del coretto utilizzo e della qualità degli integratori. Informazione/educazione a fronte di ciò offrire un quadro generale è un obbiettivo primario, dal 2002 infatti l’EFSA è l’istituzione di riferimento, che garantisce al consumatore un alto livello di protezione, quindi ne valuta il livello completo.

Conclusioni, è chiaro che il settore degli integratori oggi si è consolidato parte integrante della nostra dieta, oltre l’accrescimento della conoscenza e lo studio scientifico da parte dei professionisti, è stato un esaustivo dossier che in definitiva ci fa riflettere in maniera più responsabile sull’importanza di come introdurli per i benefici della nostra salute.

Sono intervenuti; Franca Marangoni responsabile ricerca nutrition foundation of Italia, Benvenuto Cestaro Direttore della scuola di scienza dell’alimentazione dell’università degli studi di Milano, Giovanni Scapagnini associato di biochimica clinica al dipartimento scienze per la salute dell’università degli studi di Molise, Andrea Poli Presidente Nutrition Foundation of Italia, Vincenzo De Leo Dipartimento di medicina molecolare e dello sviluppo Università degli studi di Siena, Patrizia Restani dipartimento scienze farmacologiche Università degli studi di Milano, Lorenzo Morelli preside facoltà di scienze agrarie dell’Università di Torino, Giancarlo Cravotto Direttore dipartimento di scienza e tecnologia del farmaco dell’Università degli studi di Torino.

 

www.integratoriitalia.it

 

Isabella Scuderi

Irma Paulon La Moda Dell’Arte

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Quello che ci emoziona e ci conquista dell’arte è spesso l’incontro tra contatto emotivo e il piacere nell’ammirare il bello che esiste in ogni forma d’arte, Irma Paulon è un’artista delicata, originale, e romantica, ed è proprio quel tocco che rende l’arte migliore.

 

Lei vive la sua arte in diverse forme di espressione, non è mai stata una sola cosa, respira le materie prime rendendole animate, legno, vetro, plexiglass, colori acrilici e tempere, colle e olio, pietre dure e tessuti, dona loro la forma unita alle sfumature di energia che ogn’uno di noi istaura nel sperimentare o nell’indossare tali creazioni.

 

 

 

I gioielli devono avere un’anima, un legame col corpo che li sfiora, che l’indossa, perché essi raccontano di noi, Irma Paulon ha il dono e la capacita di trasmettere alle sue forme d’arte il potere terapeutico di liberare energie spirituali intime e profonde.

 

 

Segni particolari, la resina è la grande protagonista delle sue opere e installazioni, Irma la domina, dando vita a perfetti incastri di combinazioni, travolgente e senza fine nelle sue essenze.

 

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Rovigo è la sua terra d’origine, Asolo la sua città dimora, casa. Protagonista del suo atelier, comunicazione che denuncia per sua natura un senso femminile e sensibile che si può recepire in tutte le sue opere d’arte esposte in ogni stanza.

 

 

 

 

Ci sono artiste femminili che con la loro sensibilità fanno emozionare, e ci conquistano senza ragionamenti, Irma Paulon è una di queste artiste, dialoghiamo con lei.

 

 

 

Quale credi sia stata la qualità che ti ha permesso di incarnare la tua personalità all’interno delle tue creazioni.

 

L’Amore e la Passione per quello che faccio dalla più piccola alla più grande opera. E penso che questo la gente lo veda e lo percepisca.

 

Come riesci a creare così tanti oggetti e modelli, e tutti esclusivi e di successo.

 

Attraverso la sperimentazione, la ricerca e l’esperienza, e, direi anche una buona dose di intuizione. La mia arte è connessa con la ricerca dell’equilibrio della natura, e con la dimensione onirica e primordiale che essa scaturisce nella nostra anima

 

C’è un’opera per cui sei particolarmente fiera, e che importanza riveste.

 

Creo Arte in Parchi e Giardini e ci sono quattro allestimenti che mi rimarranno nel cuore, non ho posto nessun limite e mi son lasciata condurre, mi sono massacrata ma ne è valsa veramente la pena. La mostra “Silenzi Incantati” installazioni nel Parco di Casa Malipiero, sono stata scelta in occasione dell’ArtFilmFestival di    Asolo e per me fu un un passaggio importante della mia vita perché decisi di rimanere a vivere in quel Borgo, dove ho ritrovato me stessa.Ho allestito due volte il Parco di Villa Freya sempre ad Asolo e poi l’anno scorso ho allestito una mostra con le installazioni all’Isola di  San Servolo/Venezia nel Parco. Perciò oltre ad esserne fiera sono stati momenti importanti della mia vita.

 

In che modo ti senti diversa quando crei, per te un oggetto è?

 

E’ difficile spiegare quei momenti, ecco lì sono veramente a casa, non esistono tempo e spazio e tutto può succedere…Ogni oggetto, immaginato realizzato e plasmato non è che un frammento di noi stessi. Si raggiunge la bellezza e la si riconosce, soltanto lasciando libere le emozioni. Ciò che faccio si mostra sempre nella sua unicità, irripetibile, come il luogo che lo accoglie.

 

L’arte esalta i sensi, il vino li inebria. “TasteDiVino”, è un criterio di ideazione che lega due elementi molto sentiti per noi Italiani, l’azienda vinicola MASO MARTIS ne è soggetto, in questa collezione ispirata ai vini qual è stato il componente maestro, la scintilla.

 

Come sempre la natura e la spiritualità. Amo i vigneti, la vendemmia e il rapporto con la terra. La vendemmia per me è un rito , il mosto la rinascita.Con l’azienda MASO MARTIS collaboro da tempo, un mix di amicizia, stima e condivisione. Le aziende per me sono stimolo, ed è per questo che metto a disposizione la mia creatività per chi vuol valorizzare i propri prodotti.

 

Irma Paulon è la moda dell’arte, un punto di riferimento che intreccia bellezza e anima, sensibilità e vocazione, un chiaro esempio di emotional art.

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Foto e arte di Stefano Airaghi: artista novarese

Stefano Airaghi abita a Trecate, cittadina al confine tra Piemonte e Lombardia e  collabora  con la sezione fotografica di un avviato studio  di architettura, che si trova nel cuore di Novara, vicino al Broletto e alla Cattedrale, due dei luoghi più significativi da un punto di vista  storico-culturale per i novaresi.

Nasce a Trecate nel 1982: la sua famiglia è impegnata a contribuire alla crescita sociale della comunità trecatese. La madre in particolare opera per l’educazione dei bambini, che frequentano le strutture parrocchiali. Questo impegno materno sicuramente lo influenza e genera in lui una sensibilità sociale, che inciderà sul suo impegno professionale.

Dopo aver conseguito il diploma di perito aereonautico e dopo qualche esperienza lavorativa con alcuni operatori turistici, sempre ovviamente con la macchina fotografica, che è diventato ormai strumento inseparabile, si dedica in modo consistente alla sua vocazione: la fotografia, partecipando anche a master formativi a Milano, conseguendo l’attestato di fotografo e grafico pubblicitario. Da questo momento il suo destino professionale è segnato e soprattutto incomincia a svilupparsi la sua attività artistica. Come fotografo cura molti interessanti servizi. Visionando i suoi scatti si nota la capacità di Airaghi a interpretare i soggetti del suo obiettivo. Direi che l’elemento essenziale, e sicuramente più efficace del suo lavoro di fotografo, è di capire il messaggio, che deriva dall’ oggetto, che viene da lui fotografato.

caravaggio-airaghiUn esempio per tutti: ha immortalato con la sua macchina di recente alcuni quadri del Caravaggio, pittore che dedica una particolare attenzione alla luce. Nelle fotografie di Airaghi questa attenzione del pittore alla luce compare in tutto il suo intrinseco significato.

Ha sempre viva inoltre la passione di trasmettere la sua arte e di far crescere questa cultura negli altri. Consapevole e convinto assertore dell’importanza di educare all’arte fin dall’infanzia  ha tenuto e tiene corsi di fotografia nelle scuole elementari di Trecate e ha svolto docenza al Convitto Nazionale Carlo Albero di Novara. Interrogato su questa sua inclinazione ha voluto ribadire che avverte dentro  una spiccata passione per trasmettere agli altri i valori artistici, quei valori artistici cioè che lo spingono all’ azione creativa.

La dimensione internazionale

Airaghi è un professionista che si sente cittadino del mondo e soprattutto avverte la feconda bellezza dei rapporti internazionali, in quanto è convinto che la cultura non conosce confini, in modo particolare in questi tempi, quando gli stati hanno una forte tentazione a creare barriere. Non a caso collabora, anche grazie al GAI (Giovani Artisti Italiani), organismo al quale aderisce, con la fondazione Benthekhaan, un ente ebraico, la cui sede si trova in Polonia, realizzando con la collaborazione di tre fotografi torinesi, un reportage sulla ricerca delle tracce ebraiche dopo la notte dei cristalli del 1939. Il lavoro è stato apprezzato ed ha avuto un sostanziale e positivo accoglimento da parte di studiosi e critici. Questi lavori gli hanno permesso di farsi conoscere in diverse realtà culturali europee e soprattutto  hanno garantito alla sua preparazione culturale quella dimensione europea, della quale molti artisti e professionisti sono carenti.

La dimensione sociale

Parlare di Stefano Airaghi come professionista senza fare riferimento al suo impegno sociale si corre il rischio di offrire un quadro incompleto della sua personalità. Nell’estate dell’anno scorso infatti Airaghi  è stato ad Haiti ospite di “Hayti Now Corp ong”, una organizzazione umanitaria fondata da un trecatese, Alex Lizzappi, che ha come fine , tra gli altri, quello di donare libri ai bambini di Haiti per metterli in condizione di studiare e costruirsi un mondo migliore. L’obiettivo della sua missione è stato collaborare per far uscire dalla miseria quella popolazione.

Foto di Stefano Airaghi: lo sguardo dei bambini di Haiti
Foto di Stefano Airaghi: lo sguardo dei bambini di haiti

Stefano Airaghi con la sua macchina fotografica ha documentato la povertà del territorio centro-americano. È tornato in Italia molto colpito dalla povertà incontrata. Mi ha impressionato una frase da lui pronunciata in un incontro culturale organizzato per socializzare la sua esperienza: ”Ad Haiti non puoi guardare negli occhi un bambino per più di tre secondi, senza rimanere incastrato e volerlo aiutare”. La conseguenza è stata una sola: ha fatto un album di foto ed ora promuove tante iniziative a favore dei bambini poveri di Haiti, che ha personalmente conosciuto.

Alla luce di tutto questo credo si possa con molta serenità dire che Stefano Airaghi  ha colto fino in fondo la dimensione sociale della sua arte e della sua professione.

Franco Peretti
Docente Università Popolare degli Studi – Milano

Simone mariani: da bartender a foodblogger con “tagliatella tonic”

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“Un cocktail come armonia di sapori e bellezza di colori sapientemente bilanciati insieme, che aiutano ad arrivare al Piacere
“.  
Se ci fosse la definizione per l’arte del barista perfetto questa, per Simone Mariani, autore del blog “tagliatellatonic” sarebbe la migliore.

Diplomato bartender alla scuola di formazione “Planet One”, plurifinalista nazionale di Competizioni per Barman (Absolut Talent Show, Beefeater Gin Competition, Havana Club Competiton, Campari Competition), medaglia di bronzo al Campionato Italiano Barman e professionisti (Perugia 2011), selezionato al Mondiale “Cherry Hearing Award 2014”.

Ti definisci “barteder”, cosa significa? 

Il bartender, per definizione, è colui che svolge il lavoro “morbido” dietro al banco bar. Deriva dalla parola inglese “tender” che significa morbido. Per lavoro morbido, intendo un lavoro scorrevole, fatto di gestualità dinamica e tecniche efficienti, anche per quanto riguarda la ritualità visiva nella costruzione del drink.
Questo vocabolo fu coniato nella fine degli anni 90 dopo l’esplosione dell’ American Bartending school, che poneva al centro della sua formazione il flair, il cosiddetto “tirare per aria le bottiglie”: pietra miliare di tutti i bartender è il film “cocktail” con Tom Cruise.
Ultimamente preferisco comunque essere chiamato barman, poichè di questi ultimi, ce ne sono rimasti davvero pochi.

Come  la tua passione per questo lavoro? 

La  passione per i drink nasce per caso, dietro al bancone di un bar di provincia. Se vogliamo ripercorrere il mio storico diciamo che all’inizio la passione si è manifestata più come una attitudine e una sensibilità al drink, e al contatto con il pubblico, poichè non ne ero minimamente a conoscenza. Da piccolo volevo fare il dottore e poi il giornalista, ma non mi sarei mai aspettato che fare delle punture a delle mele e/o scrivere bei temi al liceo, potesse essere raccolto in un’unica professione.

La domanda è scontata: qual è il cocktail che preferisci?

Uno di cui ne vado veramente fiero è il mio Gin tonic “zafferano e liquirizia” con spolverata di curcuma in superficie, abbinato ad una tartare di ricciola e mango fresco tagliato a Julienne, ad esempio.

Come nasce l’idea di un blog?

Tagliatella Tonic” penso sia un nome azzeccato. Italianizzato al punto giusto e folle quanto basta, poichè nessuno prima d’ora si è mai azzardato ad abbinare ad un piatto di tagliatelle fatte in casa, un gin tonic.
insomma,ho preso i due poli opposti ma sempre validi della cucina, sia dietro al banco che tra i fornelli.
Per saperne di più leggete la presentazione del mio blog.

Cosa bolle in pentola?

In questo periodo non sto tanto a pensare al futuro. Questo non significa che io non abbia ambizioni, anzi. Ma cerco di vivere la mia professionalità e la mia crescita personale giorno per giorno, questo anche grazie alla curiosità che mi spinge sempre a fare ricerca e a migliorarmi. Una cosa è certa, vorrei poter collaborare in un futuro non per niente prossimo con uno chef di fama internazionale, magari scrivendo di lui o per lui, abbinando alle sue creazioni i miei drink.

Blog: http://tagliatellatonic.blogspot.it

Twitter: @tagliatonic

Facebook: https://www.facebook.com/Tagliatella-Tonic-1830943910465962/

 

 

Malbec World Day 2016 Milano

Il Malbec world è un’occasione di grande approfondimento per degustare e familiarizzare con le grandi etichette Argentine, il vino e le sue latitudini, infatti si passa dalla Patagonia fino ad estendersi nella zona di Mendoza e San Juan, e la provincia di Salta con i suoi q3.000 metri, ben oltre 20 cantine saranno protagoniste di degustazioni mirate ad eleggere il miglior Malbec 2016.

18 Aprile siamo al Westin Palace di Milano, il palcoscenico scelto per l’occasione, le premesse sono alte, l’Italia ospita l’Argentina, non è di certo una partita del mondiale, ma lo spettacolo è di ben altra portata, “ il wine Argentino diventa protagonista”, più di 40 le etichette che concorrono al banco della giuria formata da esperti Sommelier, insieme a giornalisti, enologi, ristoratori, distributori, insomma non mancano i palati affini per blind tasting, per eleggere il miglior Malbec 2016, che risulta essere, “La Gostra Del Vino Bacàn Malbec 2011”. Colore rosso scuro con aromi fruttati, prugna, cassis, more, liquirizia, cioccolato fondente e violetta, queste sono le caratteristiche inconfondibili dell’uva Malbec, “il vino nero”, il suo apostrofo migliore, corposi e rotondi, forte anche per il posizionamento delle vigne che sono fra i più alti del mondo, sorgono a 1.500 metri sopra il livello del mare, ai piedi delle Ande, qui ha trovato la posizione perfetta la zona principe della produzione è Lujan de Cuyo de Mendoza, capitale del vino Argentino.

Il Malbec è stato lo slancio economico per la cultura vinicola Argentina.

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Vini bevuti e consigliati:

La Gostra Del Vino Bacàn Malbec 2011 (Mendoza)

Bodega Aleanna  El Enemigo 2011 (Mendoza)

Finca La Luz Malbec 2014  (Malbec valle De Uco)

Bodega Rolland Yacochuya Malbec 2006 (Salta)

Achaval Ferrer Finca Altamira 2012 Malbec (Mendoza)

Ruitini Wines Apartado gran Malbec 2010 (Mendoza)

Bodega Rolland Val De Flores  Malbec 2004 (Mendoza)

 

Il colore è magnifico, l’olfatto è molto intenso, incentrato sui f rutti neri e note di catrame, il palato è rotondo i tannini sono morbidi, un vino ben elaborato.

 

Il vino che mi è piaciuto di più di: Bodega Rolland Yacochuya Malbec 2006

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Un’esperienza bellissima, gli assaggi di questi straordinari vini lasciano impressi nel palato ricordi indelebili, che come ogni grande vino assaggiato hanno il potere di appagare la costante sete di eccellenze, nel corso di questa rassegna avevo previsto di assaggiare qualche buon Malbec, ma, dopo il mio incontro diretto con diverse varietà, non avrei mai immaginato di trovarmi in una realtà vinicola così dinamica e evoluta, e ancor più armonica.

Il mio consiglio? Chiudo dicendo, comunicare un valore è cultura soggettiva o collettiva, quindi cari degustatori se non avete provato ancora un calice di Malbec non c’è ragione migliore per porvi rimedio, stappatene una bottiglia, magari abbinata ad una succosa bistecca di carne rossa.

 

A voi il giudizio.

 

 

 

 

 

Il Premio Internazionale Standout Woman all’artista Bonaria Manca

Nella meravigliosa cornice di Tuscania, antica cittadina etrusca immersa nella Maremma laziale, la Consigliera di Parità della provincia di Brescia, Anna Maria Gandolfi insieme a Daniela Sanguanini, componente del comitato di valutazione, alla presenza del Sindaco di Tuscania Fabio Bartolacci, hanno consegnato il premio Internazionale Standout Woman Award – edizione 2016 – a Bonaria Manca, un’artista che ha dipinto la sua vita attraverso una forma d’arte unica nel suo genere. Una donna fiera , che ha affrontato le difficoltà della vita a testa alta.

Stefano Pigolotti vicino all'opera dell'artista
Stefano Pigolotti vicino all’opera dell’artista

L’arte di Bonaria non è nuova nel bresciano infatti, nel 2014 l’imprenditore Stefano Pigolotti, seguendone la vita e le opere, decise di sostenere questa straordinaria artista.

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“L’arte di Bonaria è incomparabile, figlia di una forza d’animo degna di una donna fiera, coraggiosa, innovativa e non conformista“ dichiara il Dott. Pigolotti che ha visitato Bonaria Manca nella sua casa museo abbracciando la filosofia di vita, la dignità e il coraggio di questa donna straordinaria.
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È nella sensibilità di capire l’anima dell’imprenditore, miscelata alla grande competenza professionale, che si può individuare un punto di contatto con la delicatezza interpretativa di Bonaria abbinata alla fiera determinazione che connotano l’artista sarda.
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“L’incontro con Bonaria” continua Pigolotti “è stato denso di emozioni, magico direi. Scambiare qualche battuta e condividere le sue illuminazioni artistiche è stato un privilegio. Un regalo che ha ispirato, e ulteriormente motivato, il mio percorso professionale al servizio dell’imprenditoria italiana”L’avvicinamento del mondo delle imprese a quello dell’arte è sicuramente una sfida molto complicata, ma riuscire a vincerla innescherebbe una formula magica che permetterebbe di aumentare, tramite il fascino artistico, il benessere aziendale di ogni impresa generando maggiori performaces”