La Strada del Vino E Dei Sapori dell’Oltrepò Pavese; OLTREGUSTO Enoteca Regionale di Lombardia

“L’hanno chiamata la strada del vino e dei sapori dell’Oltrepò Pavese”, un evento creato da Oltregusto, in collaborazione col Consorzio e l’enoteca Regionale di Lombardia, un’edizione che si rinnova per dar vita alle più profonde radici vive in questo territorio.

Vino, cibo, cultura, storia dell’Oltrepò Pavese, sostanza che raggruppa tante peculiarità del luogo, a maggior ragione le tipicità gastronomiche e i prodotti agricoli del territorio, con grande rilievo alle cantine simbolo di lustro della provincia di Pavia, il messaggio è quello di unire la promozione del territorio attraverso un connubio elegante e d’effetto; cibo, vino e opera lirica.


 

Si è svolta sabato 16 e Domenica 17 settembre presso la sede di Enoteca Regionale di Lombardia a Broni, la serata inaugurale “A Cena con l’Opera” , un grande inizio di maestrie italiane, la musica lirica e il cibo hanno liberato un atmosfera nobile, interpretate da professionisti come Angiolina Sensale, il soprano Susie Georgiadis, il tenore Carlos Antonio De Lucia e la pianista Irina Kravchenko, in un gemellaggio con le proposte abbinate dallo chef Daniele Mascherini, talentuoso chef del Bistrot dell’Enoteca Regionale.

Il soprano Susie Georgiadis, il la pianista Irina Kravchenko

Nella seconda tappa di Domenica 17, non sono mancati gli show cooking di rito, con due nomi di spicco della ristorazione milanese; Claudio Sadler ristorante Sadler Milano che ha cucinato la “Zuppa pavese come la vedo io”, e Fabrizio Ferrari ristorante Unico Milano, che ha presentato il “Risotto ai porcini con polvere di Santoreggia e ristretto di Pinot Nero”, serviti in abbinamento i vini, Roccapietra cruasé metodo classico, e Riesling Collo del Bricco 2015 Oltrepò Pavese.

I vini dell’Oltrepò Pavese

 

OP Cruasé Roccapietra ’10

Bianco, rosso, rosè, i colori del vino, del piacere di assaporarne ogni elemento, è qui che il Pinot Nero in Oltrepò Pavese nasce e prende forma, quella forma che si tramuta in vino, A.I.S. Pavia ha condotto la degustazione abbinata alla pietanza cucinata dall’esperto enogastronomo e scrittore locale Valerio Bergamini.

 

Claudio Sadler ristorante Sadler Milano  ha cucinato la “Zuppa pavese come la vedo io”

 

Note del territorio

L’Oltrepò Pavese è una terra colma di storia, di luoghi che regalano un incanto, contornata dal fascino di antichi castelli e verdeggianti boschi incontaminati, da secoli assume un’importanza enologica di grande rilievo, di fatto la produzione di Pinot Nero vanta la maggior estensione in Italia, oltre il Pinot nero sulle colline oltrepadane troviamo altrettanti vitigni rappresentativi, Croatina, Barbera, Reasling, e Moscato, il vino della tradizione è il Bonarda un vino giovane da bere con leggerezza.

Pavese, Lomellina, Oltrepò offre alcune produzioni di nicchia ben noti, come la zucca Berrettina di Lungavilla, il salame di Varzi, il salame d’oca di Mortara, la cipolla d’orata di Voghera, il miccone pavese, un pane che dura nel tempo, le diverse varietà di risi Carnaroli, Vialone nano, Baldo e altri ancora, Caprini, Crescenze, Taleggi Gorgonzola, la maratona ha tavola è lunga, ed è zona di tartufi, nella pregiata varietà del bianco, senza dileguarmi tanto l’Oltrepò Pavese si può definire una terra d’assaggio, dove ogni luogo è frutto del trascorrere dei secoli semplicemente nel tramandare le sue tradizioni.

Buon viaggio verso l’Oltrepò Pavese.

Federazione della Strada del Vino e dei Sapori di Lombardia

 

 

Cova festeggia il Bicentenario

Non è deliziosa? Che cosa? Cova, la pasticceria più antica di Milano, un salotto elegante dal fascino indimenticabile, sono irresistibili i suoi dolci che profumano di tutto ciò che è buono, e ci sono ogni sorta di prelibatezze, torte, pasticcini, mignon, confetti all’appello non manca proprio nulla compreso l’elegante aperitivo rito della Milano bene.

Un party di primo ordine, dove sfilavano flussi di invitati in stile Cova, varcando la soglia della ristrutturata location l’effetto sorpresa non è mancato, per l’occasione in esclusiva la rigogliosa parte della corte interna del fine del XVII secolo era ornata di buon gusto, completava il mood una musica live da orchestra.

All’interno l’insormontabile storico bancone in mogano lucido abbellito dal ripiano in marmo italiano, gli arredi poi completano e valorizzano l’eleganza di questo luogo.

Dopo il restyle si contano 30 mq in più sul lato di via Sant’Andrea, Cova rimane un’icona della pasticceria ambrosiana, e soprattutto come ha spiegato Paola Faccioli, ceo di Cova, la riapertura di via Monte Napoleone segna indelebile il simbolo e l’identità storica del marchio, rivolgendo l’impegno nel futuro che verrà.

In qualsiasi Cova entrerete, che sia Milano, Hong Kong, Tokyo, Shanghai, Pechino, Taipei, Montecarlo, o Dubai, potrete affermare; Cova un pezzo di storia che fa venire l’acquolina in bocca.

Cova Via Monte Napoleone, 8, 20121 Milano
Phone 02 7600 5599

MAREMMACHEVINI: Si Presenta La Seconda Edizione

Il Sassone Tenuta
Il Sassone Tenuta

Si è appena conclusa nella pianeggiante Maremma grossetana, a Castiglione della Pescaia, la seconda edizione di “Maremmachevini”, l’appuntamento con i vini della DOC del luogo a cura del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.

Domenica 11 e lunedì 12 giugno, abbiamo incontrato i 40 produttori di eccellenza, oltre 120 vini esibiti associati ai vitigni internazionali qualificati del territorio d’origine e gli autoctoni di espressione inconfondibile del territorio.

Borgo Medievale (Castiglione della Pescaia, Maremma)
Borgo Medievale (Castiglione della Pescaia, Maremma)

Gli obiettivi sono chiari e precisi, Maremmachevini ci offre in maniera largamente culturale le realtà vinicole della zona della Maremma più tradizionale, sostanzialmente piena di tracciabilità e storia, come i suoi prodotti tipici, formaggi, salumi, la notorietà dell’olio extravergine d’oliva, il fascino di questa terra ci regala gioielli di prodotti, e in questa edizione sono in larga scala presenti, in abbinamento con i straordinari vini.

Edoardo Donato, Presidente del Consorzio “Maremmachevini prosegue raccontandoci lo scopo della kermesse, la valorizzazione delle diversità del nostro meraviglioso territorio hanno caratterizzato per secoli il sapore del gusto toscano, sono le varietà e la qualità dei nostri pregiati prodotti a renderci unici, e a rendere ancor più eccellenti i nostri vini.

Al Tasting Book si apprendono le informazioni di ogni vino presentato e del suo produttore, ed ecco una panorami completa dei vitigni di appartenenza: Vermentino, Ciliegiolo, Trebbiano toscano, Malvasia bianca lunga, Sangiovese, Ansonica, Chardonnay, Sauvignon, Alicante, Cabernet sauvignon, Cabernet franc, Canaiolo nero, Merlot, Syrah, Viognier.

Una rassegna che ha coinvolto sommelier, professionisti del settore, addetti ai lavori, stampa, e tantissimo pubblico amante di degustazioni di
vini della tradizione della Maremma DOC.

La giornata di lunedì si è aperta in un perfetto tour tra le cantine selezionate (Il Sassone Tenuta, e Serraiola wine), adagiate sul territorio incontaminato e affascinante della Maremma Toscana, questi luoghi ti incantano quanto il potere dei loro vini, d’altronde ogni vitigno è un pezzo
di questa terra.

Nel pomeriggio banco aperto per dialogare ancora con i produttori della DOC, abbiamo degustato questa regione, a pieno, mettendo a confronto osservazioni, caratteristiche, preferenze, e forse i vini della Maremma toscana non hanno bisogno di tante definizioni, chi ama il vino buono lo
sa, la parola d’ordine rimane invariata: un sorso tira l’altro!

La giornata e la chiusura della Kermesse si è conclusa con un elegante cena di gala svoltasi

Maremmachevini, Parterre per la cena di gala
Maremmachevini, Parterre per la cena di gala

Gambero Rosso: La Guida dei Migliori In Lombardia

Mercoledì 7 giugno 2017 è stata presentata in anteprima per la stampa la Guida Milano 2018 del Gambero Rosso

Al banco delle presentazioni delle guide 2018 ieri si è presentata la Rossa più amata delle linee della Lombardia, 1454 indirizzi da consultare ogni qualvolta si ha il piacere di mangiar bene e a tutto gusto.

Una guida completa nella quale si trova tutto: dai migliori chef stellati ai fast food gourmet.

Un gran salto positivo per il capoluogo lombardo che continua a creare fermento e viene raccontato attraverso la guida raccogliendo il meglio della ristorazione Lombarda. (Milano e il meglio della Lombardia 2018)

Ogni settore crea soddisfazione, la stessa che ogni ristoratore prova quando il cliente è gratificato; ogni patron è ovviamente orgoglioso di far parte della “Rossa”.

Quasi 200 le novità di quest’anno, una selezione che offre nuovi premi e ribattezza i pilastri degli elitè.

Per l’assegnazione dei Tre Gamberi vediamo posizionarsi la Trattoria Trippa, come nuovo arrivato: si parla della cucina di tradizione, di osterie, di care botteghe della vecchia Milano, di ricette classiche dove non servono scene da effetti speciali.

A seguire: Osteria del treno, Caffe la Crepa, La Madia, Osteria della Villetta.

Giancarlo Morelli (novità dell’anno)
Giusto tre i nuovi Tre Forchette: Enrico Bartolini al Mudec Restaurant, una cucina raffinata per maestria (Tortona); il D’O dove Oldani ci ha insegnato ad amare la sua cucina Pop (Cornaredo) ed il Miramonti l’Altro (Concesio) dove Philippe Levéillé ci ha deliziato con la sua cucina italo-francese.

Consolidate: Seta, Mandarin Antonio Guida, Da Vittorio, Dal Pescatore, Berton, Vinciguerra Restaurant.

Per i premi I Tre Mappamonti troviamo: Casaramen, Yio, Wicky’s Wicuisine Seafood.

Per il premio Tre Bottiglie: Al Donizetti di Bergamo.

I PREMI SPECIALI

Proposta al bicchiere al ristorante: Al Pont de Ferr (Milano)

Proposta al bicchiere al wine bar: La Bottega del Vino (Milano)

Premio qualità prezzo: 28Posti (Milano), Esco Bistrot Mediterraneo (Milano), Osteria Grand Hotel (Milano), Casual Ristorante (Bergamo), Due Spade (Cernusco sul Naviglio), Antica Trattoria Del Gallo (Gaggiano), La Piazzetta (Montevecchia), Berton al Lago dell Hotel il Sereno (Torno).

LE MIGLIORI CUCINE

55)

Andrea Berton – Berton – Milano

Antonio Guida – Seta del Mandarin Oriental Milano – Milano

54)

Enrico Bartolini – Enrico Bartolini Mudec Restaurant – Milano

Carlo Cracco – Cracco – Milano

Davide Oldani – D’O – Cornaredo (MI)

Ilario Vinciguerra – Ilario Vinciguerra Restaurant – Gallarate (VA)

Pietro Leemann – Joia – Milano

Luigi Taglienti – Lume – Milano

Andrea Aprea – Vun dell’Hotel Park Hyatt Milan – Milano

Ettore Bocchia – Mistral del Grand Hotel Villa Serbelloni – Bellagio (CO)

Enrico e Roberto Cerea – Da Vittorio – Brusaporto (BG)

Nadia e Giovanni Santini – Dal Pescatore – Canneto sull’Oglio (MN)

Philippe Léveillé – Miramonti l’Altro – Concesio (BS)

LE MIGLIORI CANTINE

18)

Enrico Bartolini Mudec Restaurant – Milano

Seta del Mandarin Oriental Milano – Milano

Da Vittorio – Brusaporto (BG)

Dal Pescatore – Canneto sull’Oglio (MN)

Miramonti l’Altro – Concesio (BS)

Antica Trattoria del Gallo – Gaggiano (MI)

LE MIGLIORI DUE FORCHETTE

88)

Lume – Milano

Il Luogo di Aimo e Nadia

Vun dell’Hotel Park Hyatt Milan – Milano

Mistral del Grand Hotel Villa Serbelloni – Bellagio (CO)

87)

Cracco – Milano

Sadler – Milano

Al Gambero – Calvisano (BS)

86)

Antica Osteria dei Camelì – Ambivere (BG)

A’ Anteprima – Chiuduno (BG)

San Martino – Treviglio (BG)

Formentera14 Il Primo Romanzo Di Gabriele Parpiglia

Si è tenuto ieri sera 25 maggio, presso il The Room la presentazione del romanzo Formentera14.

Parpiglia si è divertito ed emozionato a riscrivere il suo primo romanzo,è riuscito a raccontare l’amore, non la storia d’amore perfetta, perchè in fondo l’amore non basta, “L’amore non è un romanzo a lieto fine se il tuo orecchio non si appoggerà sulla sua guancia”, sono queste le parole e la promessa di chi ha vissuto l’amore consumandolo, e spesso come si narra nelle storie d’amore più profonde, e attenzione non ho detto a lieto fine, l’uno continua a influenzare il destino dell’altro, ovunque la vita li abbia portati.

Non è solo la lettura per un pubblico giovane, non si riduce a questo, siamo un popolo di sognatori, e in fondo le storie infinite e li che ci riconducono, al cuore. Baleari, Formentera, la spensieratezza di giorni senza ore, due giovani ragazzi che incrociano le loro vite innamorandosi, complici, battaglieri, profondi, diversi, lui corre veloce nei suoi pensieri, il cuore è caldo di promesse che brucia forse troppo in fretta, Jack
non ha troppi scrupoli lui vuole quel tutto che non gli basta mai, lei Gloria non ha paura della verità è libera onesta e sa amare, niente accade per caso, come il loro primo incontro a Milano all’università, ma l’autenticità di un sentimento rimane tale e non dura per sempre, “forse se l’orecchio di lui non avesse abbandonato la guancia di lei, questa storia avrebbe avuto un confine… e allora 14 anni dopo ci sono ricordi troppo grandi da separare.

Un libro intenso per farti emozionare, un romanzo d’amore che non si fa scordare.

 

Taste Of Milan 2017 Gourmet Style

Quattro e cinque maggio sono i giorni dell’appuntamento più atteso dal popolo dei gourmet seriali, si perché al Taste of Milan ci si reca per deliziarsi di ogni prelibatezza che i 20 chef selezionati oramai dalla fama conclamata mettono in scena.

The Mall di Porta Nuova, siamo l’ottava edizione di Taste of Milano, qui si sono alternati i numerosi nomi della grande ristorazione, in quattro giorni ne abbiamo degustate delle belle, a conti fatti un totale di 80 portate di piatti unici, 4 proposte per ogni chef. Tanto per citarne alcuni; Wicky Priyan con il suo rinomato Wikakuni Kioto (maialino lessato per 16 ore con mela caramellata e senape giapponese), la Langosteria con la strepitosa Pappa al pomodoro e vongole. (chef Denis Pedron e Domenico Soranno). Tano Passami L’olio con il suo Sgombro in olio cottura cotto a bassa temperatura al limone e basilico con tuorlo d’uovo in crema e disidratato e fave glassate, certamente l’appetito è il gusto è stato vivo.

    Crocchetta di quinoa su purea di patate viola, (Rafael Rodriguez) QUECHUA

 

In programma non sono mancati gli showcooking e lezioni di cucina, degustazioni bendate eno-gastronomiche, esperienze di food pairing e after party. Un occhio di riguardo è andato per la categoria vegan, in degustazione piatti crudisti di Mantra Raw Vegan, menzioniamo il “Tostavo” (pane crudo, avocado, pomodorini, fumo, finocchio e fiori) o lo “Gnok” (carote, piselli, limone, menta, dashi).

Salsiccia di gambero e tofu con zucchine in agrodolce alla scapece, (Roberto Okabe) FINGER’S

 

I nostri assaggi migliori del Taste of Milan: FELIX LO BASSO RESTAURANT, Polpo laccato al barbecue, patata e misticanza di erbe , chef Alessandro Buffolino ACANTO – HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA, Raviolo ripieno di guancia di vitello con crema di piselli, menta e salmoriglio rosso, chef Roberto Conti IL RISTORANTE TRUSSARDI ALLA SCALA, Creme brulee di asparago bianco, guanciale, uovo di quaglia e latte al parmigiano, chef Edoardo Fumagalli LA LOCANDA DEL NOTAIO, Lucioperca al cedro “mano di Buddha”, lattuga e salsa al Franciacorta, chef Roberto Okabe FINGER’S, Ravioli Dim Sum con salsa “speciale” di verdure di stagione, pomodoro e zenzero con fagiolini al sesamo.

Ravioli Dim Sum con salsa “speciale” di verdure di stagione, pomodoro e zenzero con fagiolini al sesamo,( Roberto Okabe)

Tra le novità di questa ottava edizione di Taste of Milano troviamo; il servizio di delivery a domicilio nato dalla collaborazione con UberEats, dedicato ad alcuni dei piatti proposti dagli chef presenti. Accedendo all’app di UberEATS, è stato possibile ordinare 4 piatti del goloso menu.

 

Taste of Milano

Quando 4-7 maggio

Dove The Mall – Piazza Lina Bo Bardi, Milano

Web www.tasteofmilano.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Trio Quodlibet
: Degustazioni Musicali
 alla Cappella dei Mercanti di Torino

Torinomusica 2016 – 2017 è alla su III Edizione ed offre al pubblico concerti prevalentemente di repertorio cameristico con una ricca varietà di proposte così da mantenere sempre alto l’interesse del nostro affezionato pubblico. Gli incontri saranno svolti in Torino prevalentemente presso la Cappella dei Mercanti, sede stabile e principale, Chiesa di San Rocco, Chiesa di San Domenico e presso la Biblioteca Civica A. Della Corte all’interno della Vila Tesoriera. L’Associazione ha inoltre intrecciato collaborazioni con altre associazioni in Italia, garantendo ai nostri musicisti associati concerti in altre location come a Masserano (BI), Venezia, Firenze, Siena e Sapri (SA).

G. Enescu era un bambino prodigio, suonava il violino e anche il pianoforte. Entrò nel Conservatorio di Vienna a sette anni laureandosi all’età di 13 proseguendo gli studi al Conservatorio di Parigi. Divenne virtuoso di violino e famoso insegnante, ma si dedicò anche alla composizione. Oggi è ricordato soprattutto per le sue due Rhapsodies for Orchestra, ma ha scritto per ogni genere e ha prodotto una considerevole quantità di musica da camera. L’Aubade è stato completato nel 1899 ed è stato pubblicato tre anni dopo. L’aubade è generalmente considerata una canzone d’amore.

L. Boccherini compose nel 1772 per una formazione ancora non diffusa – violino, viola e violoncello – i sei trii opus 14 che incontrarono un grande successo. In questa formazione, ogni strumento a turno assume il ruolo principale contribuendo ad un discorso musicale comune. Spesso la viola con il suo timbro caldo e velato fa da collante tra violino e violoncello e, in alcuni passaggi, assume la parte dello strumento solista. Ma in questi trii, il vero leader rimane il violoncello. Senza dubbio, come in molte delle sue opere di musica da camera, il compositore, violoncellista, scrisse questi trii per dare anche rilievo al proprio strumento. Essi sono considerati da musicologi e interpreti moderni veri e propri capolavori nel suo genere.

F. Schubert. Poche notizie si hanno su questo Trio, e soprattutto sui motivi che indussero Schubert ad abbandonarne la composizione dopo il primo movimento (esistono anche 39 battute di quello che sembra essere un Andante). L’anno di composizione, il 1816, cade però in un periodo particolare della vita del compositore, periodo che lo studioso Alfred Einstein ha definito «l’anno dell’indecisione». Il fallito tentativo di trovare lavoro come direttore musicale presso una scuola e la delusione per la freddezza di Goethe nei suoi confronti, sicuramente ebbero una ripercussione sulle opere, e solo nel campo della liederistica Schubert sembrava concentrato verso un preciso obiettivo. Nell’ascoltare questa breve pagina sembra che Schubert non fosse a conoscenza delle opere di Beethoven tanta è la semplicità di costruzione della forma-sonata di quest’unico movimento «molto grazioso, mozartiano, fluente e melodico, ma niente di più» (Einstein). Se poi si fa il confronto con il coevo Quartetto in mi maggiore op. 125 n. 2 per archi sembra quasi che l’autore non sia lo stesso. Bisogna tener conto, però, del contesto musicale nel quale nascevano molte delle pagine cameristiche di Schubert, e cioè quelle serate viennesi talmente segnate dalla presenza del musicista da essere definite “schubertiadi”. In quest’ottica anche l’unico movimento del Trio è un passo segnato dal musicista nel trasformare un genere d’occasione in un’originale espressione del pensiero musicale; materiali sonori che facevano parte del patrimonio collettivo dei partecipanti a quelle serate (memorie mozartiane, fraseggi haydniani, musiche popolari) uscivano trasformati, ma sempre familiari, dalle mani di Schubert. E non è poi così vero che questo Allegro sia una prova poco significativa; soprattutto nello sviluppo si notano elementi tipici del linguaggio del compositore come la dilatazione del tempo ottenuta attraverso la reiterazione di modelli melodici e l’uso di armonie cangianti che sembrano vagare senza meta.

L. van Beethoven. L’op. 9 comprende tre Trii composti tra il 1796 ed il 1798: si tratta delle opere più interessanti del primo periodo del compositore e la loro scarsa notorietà va imputata più al nostro sistema di diffusione musicale che predilige le esibizioni solistiche o quelle di generi più riconosciuti come il quartetto. Se è vero che non ci sono precedenti particolarmente illustri, non si possono dimenticare, da un punto di vista quantitativo, i 42 Trii di Boccherini, i 30 di Giardini, quelli innumerevoli di Cambini fino alla non modesta produzione di Bruni e Viotti solo per rimanere in ambito italiano. Del resto basterebbe ricordare il Divertimento K. 563 per violino, viola e violoncello di Mozart (1788) per capire quali suggestioni questa formazione possa aver avuto su Beethoven. Se poi il compositore scelse forme diverse nel campo della musica da camera fu perché la storia del trio d’archi prese la direzione del divertimento o della cassazione alla quale Beethoven era estraneo. Da un punto di vista formale però si tratta di composizioni già pienamente in linea con le riforme messe in atto nel campo della forma-sonata.

 

TRIO QUODLIBET
Degustazioni Musicali
Mariechristine Lopez, violino
Virginia Luca, viola
Fabio Fausone, violoncello

Programma

G. Enescu Aubade
Allegretto grazioso

L. Boccherini Trio n.4 op.14
Allegro giusto
Andantino sempre piano
Allegro assai

F. Schubert  Trio per archi n. 1 in sib mag. D471
Allegro
Andante sostenuto
               
L. van Beethoven 
Trio op.9 n.3
Adagio. Allegro con brio
Adagio, ma non tanto e cantabile
Scherzo. Allegro
Presto

Il Trio Quodlibet 

è formato dai musicisti Mariechristine Lopez (violino), Virginia Luca (viola) e Fabio Fausone (violoncello). Il Trio si è costituito nel Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano nel 2012, durante il percorso di studio individuale dei tre musicisti. Qui, hanno studiato con i Maestri Bruno Giuranna, Stefano Molardi, Enrico Dindo e Yuval Gotlibovich. Hanno conseguito il massimo dei voti in tutti gli esami sostenuti relativi al percorso cameristico. Tutti e tre i componenti del Trio sono stati vincitori del Rome Chamber Music Festival diretto da Robert McDuffie in diverse edizioni. Nel 2015 hanno partecipato al Festival “Sapori Ticino” di Ginevra (CH) e al Festival “Pablo Casals” di Prades (FR) nella classe del Fine Arts Quartet esibendosi a Prades e a Marquixanes. Si sono esibiti inoltre per Musicadinsieme (MI) ed in diversi recital cameristici a Lugano (CH). Sempre nel 2015 sono risultati tra i finalisti del concorso “Luigi Nono” di Venaria (TO). Sono stati recentemente invitati ad esibirsi per l’Associazione Amici di Paganini (GE) e per Rive-Gauche Concerti (TO). Attualmente studiano presso il Conservatorio della Svizzera Italiana  di Lugano con i Maestri Enrico Dindo e Yuval Gotlibovich; inoltre, si perfezionano con la prima viola della Kremerata Baltica e dell’Orchestra Nazionale della RAI Ula Ulijona Zebruinate e con il Quartetto di Cremona presso l’Accademia “Stauffer” di Cremona.

Musicaviva Associazione Musicale

E’ una Associazione no-profit. nata in Torino in seguito a precedenti esperienze acquisite in associazioni musicali diverse è composta da un gruppo di musicisti diplomati in Conservatorio ed appassionati. Musicaviva  svolge come attività corsi musicali per bambini, ragazzi e adulti a partire dai cinque anni di età e attività corali ed ha come obbiettivo principale quello di divulgare e diffondere la  musica  soprattutto nei giovani e giovanissimi. L’Associazione da sempre collabora con la Circoscrizione Due per la programmazione di concerti e rassegne ed ha collaborato con diverse Scuole primarie in Torino.  Dal 2012 organizza “Estate ragazzi in Musica” una estate ragazzi dedicata completamente alla musica, rivolta a tutti i bambini che vogliono conoscere ed avvicinarsi a questo mondo ed ai ragazzi che già frequentano corsi musicali e colgono l’occasione per consolidare tutto ciò che è stato appreso nel corso dell’anno. Dal 2008 organizza Mangomusica Corso Estivo di perfezionamento Musicale  e Master Class tenuti da  Docenti di chiara fama. Musicaviva  pone sempre particolare attenzione alla promozione dei giovani talenti musicali infatti ha realizzato  nel 2010 la Rassegna Cappella Anselmetti “Giovani Talenti”, Dal 2014 Organizza  con il patrocinio della Città di Torino e il sostegno della Fondazione Live Piemonte dal Vivo una stagione dedicata alla musica da camera denominata “Torinomusica”  e dal 2015 organizza una Stagione dedicata al pianoforte “Piano in Primo Piano”.Musicaviva è iscritta e collabora con l’Associazione Libera Piemonte. Musicaviva è regolarmente iscritta all’Albo delle Associazioni del Comune di Torino

 

Per informazioni:
www.associazionemusicaviva.it
www.cappelladeimercanti.it
cappelladeibanchieriemercanti.blogspot.it

 

Mustapaha Kanit: ancora vittorie nel 2017 per il campione alessandrino

Kanit nasce ad Alessandria nel 1991 e si avvicina al mondo del poker fin dall’adolescenza, partecipando a tornei in circoli privati e lavorando come dealer. Sin dalle prime partite nei piccoli club e con gli amici, inizia a sviluppare quello stile di gioco aggressivo che lo porterà, a soli 26 anni, a essere un regular player dei principali eventi mondiali di Texas Hold’em e uno dei giocatori più apprezzati online.

Mustapha ottiene la prima “bandierina” nel 2009, piazzandosi quarantaquattresimo in un evento della “Notte degli Assi” a Milano e la prima vittoria un anno dopo quando si impone in un torneo di Poker Club a Campione d’Italia. Una carriera live partita con i migliori auspici e che compie il definitivo salto di qualità nel 2011 con il primo premio nel main event della tappa IPT di Malta. Vittoria che gli è valsa anche la conquista del titolo di miglior giocatore IPT.

Questi sono soltanto i primi risultati di rilievo in una carriera costellata di successi e che continua ancora oggi. In 8 anni, Kanit ha conquistato una vittoria in una tappa EPT di Madrid nel 2011, il sesto posto nell’evento principale del Partouche Poker Tour di Cannes nello stesso anno, due prime piazze nel circuito australiano dell’Aussie Millions nel 2014 e tre vittorie in alcuni dei principali eventi EPT, tra il 2015 e il 2016. Un trittico ottenuto in diverse città europee: Montecarlo – dove nello stesso torneo si è classificato al quarto posto un altro italiano, Dario Sammartino – Barcellona e Dublino nell’“High Roller 8 handed”, diventato a pieno titolo il Main Game del giocatore di Alessandria.

Anche il 2017 si è aperto all’insegna dei risultati di prestigio. Già a gennaio Kanit, conosciuto sul web e su Twitter come Mustacchione, ha conquistato un ottimo secondo posto e un terzo alle Bahamas in due tornei del PokerStars Championship. Due successi che hanno fatto da antipasto a un altro notevole piazzamento, il terzo posto in un evento High Roller di Panama, anche questo nel circuito PokerStars Championship. Numeri e vittorie che lo hanno portato dritto nella top ten dei giocatori più vincenti al mondo nel 2017.

“Il poker è lavoro, passione, divertimento, un modo per conoscere e condividere. Devo molto al poker e sicuramente lo amo”, ha dichiarato Kanit in un’intervista. Una carriera niente male per un ragazzo che ha iniziato il suo percorso con tornei di Magic e partite amatoriali fra amici per poi diventare il giocatore più vincente del poker nazionale. Un esempio lampante per tutti i giovani che hanno una passione forte da coltivare e la testimonianza di come lo studio, il duro lavoro e l’impegno costante permettano di raggiungere ogni tipo di obiettivo.

Manca solo un risultato nella brillante carriera di Kanit: un braccialetto alle World Series of Poker di Las Vegas che quest’anno partiranno il 30 maggio. Che sia l’occasione buona per mettere il punto esclamativo su un percorso fin qui senza sbavature?

Ciak si suona! Alla Cappella dei Mercanti di Torino

Il Concerto di sabato 22 aprile vuole essere un omaggio alla musica da film ad alcuni dei più grandi musicisti che hanno composto per la settima arte.

Da Morricone a Piovani, da Williams a Bacalov, da Piazzolla, a Rota, attraverso Gershwin. Per un istante la musica prenderà il sopravvento sull’immagine, così come avveniva agli albori del cinema nel 1895, quando grazie ai fratelli Lumière, il Cinematografo muoveva  i suoi primi passi e iniziava la sua meravigliosa avventura e soprattutto quando, con il cinema muto, era la musica eseguita da un pianista a fare da commento sonoro.

CIAK SI SUONA, accompagnerà lo spettatore in un viaggio di emozioni, create dall’ esecuzione dal vivo e dalla proiezione di immagini e video degli stessi film. Un’occasione per rivivere sensazioni speciali, ricordi piacevoli, legati ad alcuni degli stessi film che hanno fatto storia.

CIAK SI SUONA!!
Nino Carriglio, clarinetto, sax
Andrea Musso, pianoforte
Sabato 22 aprile 2017 ore 17.00
Musiche di: E.Morricone, L. Bacalov,
N. Rota, N. Piovani, G. Gershwin
Cappella dei Mercanti
Via G. Garibaldi, 25
Organizzatore:
Musicaviva – Cell. 339 2739888

Torinomusica 2016 – 2017 è alla su III Edizione ed offre al pubblico concerti prevalentemente di repertorio cameristico con una ricca varietà di proposte così da mantenere sempre alto l’interesse del nostro affezionato pubblico. Gli incontri saranno svolti in Torino prevalentemente presso la Cappella dei Mercanti, sede stabile e principale, Chiesa di San Rocco, Chiesa di San Domenico e presso la Biblioteca Civica A. Della Corte all’interno della Vila Tesoriera. L’Associazione ha inoltre intrecciato collaborazioni con altre associazioni in Italia, garantendo ai nostri musicisti associati concerti in altre location come a Masserano (BI), Venezia, Firenze, Siena e Sapri (SA).

Programma

A. PIAZZOLLA – Oblivion
da Enrico IV – Regia di Marco Bellocchio (1984)

E. MORRICONE – Gabriel’s oboe
da Mission. Regia di R. Joffè (1985)

N. PIOVANI – Buongiorno principessa -La Vita è bella
da La vita è bella. Regia di R. Benigni (1997)

J. WILLIAMS – Schindler’s list theme
da Schindler’s list. Regia di S. Spielberg (1993)

L. BACALOV – Mi mancherai
da Il Postino. Regia di M. Radford (1994)

E. MORRICONE – Playing love
da La leggenda del pianista sull’oceano.  Regia di G. Tornatore (1998)

E. MORRICONE – Titoli
da C’era una volta il west. Regia di S. Leone (1968)

N. ROTA – A time for as
da Giuletta e Romeo.  Regia di F. Zeffirelli (1968)

E. MORRICONE – Tem d’amore per Nata
da Nuovo cinema Paradiso. Regia di G. Tornatore (1988)

A. L. WEBBER – Don’t cry for my Argentina
da Evita. Regia di A. Parker. (1996)

S. JOPLIN – The Enterteiner
da La stangata. Regia di G. R. Hill (1973)

J. KANDER – New York, New York
da New York, New York.  Regia di M. Scorsese (1977)

G. GERSHWIN – Blues
da Un americano a Parigi. Regia di V. Minnelli (1951)

Nino Carriglio, clarinetto/sax

Nato a Trapani, intraprende gli studi musicali, prima del clarinetto e successivamente del saxofono con il musicista trapanese Francesco Bologna. A sedici anni si diploma al Conservatorio di Musica “A. Scontrino“ di Trapani. Frequenta i corsi di perfezionamento strumentale in Italia e all’estero (Barcellona, con J. Villarojo, Annecy, con G. Deplus) e partecipa ai corsi di perfezionamento orchestrale di Lanciano con I. Capicchioni, primo clarinetto della Scala. Ha collaborato con parecchi Enti Lirico-Sinfonici, prendendo parte a parecchie Stagioni Musicali tra cui il Luglio musicale Trapanese, Teatro di Benevento, L’Orchestra Giovanile italiana. Ha diretto le Bande musicali di Trapani, Locogrande (TP) e Beinasco (TO), il Coro Polifonico dell’Unitre di Collegno (TO) e di Beinasco (TO). Svolge attività di concertista, sia come solista sia in complessi cameristici: Duo Henghel, Duo Johannes, Trio d’ance piemontese, Trio Klarpicel e il Quartetto Crusell. Docente di Clarinetto e Saxofono, tiene anche laboratori di avviamento alla musica in scuole di ogni ordine e grado. Una visione “globale” della musica lo porta ad esplorare il panorama sonoro attraverso la rivisitazione di generi diversi: dalla musica classica a quella operistica per confluire nelle atmosfere jazz, fusion e folk. Nel 2011 consegue l’abilitazione all’insegnamento strumentale presso il Conservatorio di Torino. E’ docente di Clarinetto presso la Scuola Media Statale a indirizzo musicale “Nigra” di Torino.

Andrea Musso, pianoforte 

Laureato in Musicologia presso la Scuola di Paleografia e Filologia musicale di Cremona (Università degli studi di Pavia), Diplomato in Musica corale e Direzione di coro, Pianoforte e Composizione presso il Conservatorio L. Marenzio  di Brescia.Vanta oltre 500 recitals pianistici in rassegne nazionali ed internazionali sia come solista che in varie formazioni cameristiche. Si è esibito in prestigiose rassegne nazionali ed internazionali con lusinghieri consensi di pubblico e di critica. Collabora stabilmente come pianista con cantanti lirici di fama nazionale ed internazionale tra le quali E. Bakanova, R. Redoglia, S. Picchio, L.Canepa, D. Zamara. Sue esibizioni sono state diffuse su reti televisive nazionali (Rai2, Rai3, Mediaset) e su emittenti locali (Rete7 Piemonte). Ha svolto il ruolo di direttore artistico di molte rassegne musicali ed è iscritto all’ordine dei giornalisti pubblicisti. Nel 2014 si è esibito presso la  Casa Verdi di  Milano, tenendo un concerto sul pianoforte appartenuto alla famiglia Toscanini. Nello stesso anno ha avviato una stretta collaborazione con la soprano Dominika Zamara con la quale ha tenuto un concerto per il Consolato Polacco. Ha partecipato alla ottava e nona edizione edizione della rassegna Mozart Nacht Und Tag, presso il Teatro Baretti di Torino. Nell’Aprile del 2016 ha tenuto un importante concerto presso l’Oratorium Marianum dell’Università di Breslavia e nel dicembre dello stesso anno si è esibito al Teatro filarmonico di Lublin (Polonia). Degno di nota il concerto tenuto a gennaio 2017 nell’ambito della Rassegna del Castello Sforzesco a Milano. E’ titolare della cattedra di Musica presso la Scuola Media a indirizzo musicale Dante Alighieri di Torino.

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Maggiori info e concerti su: www.associazionemusicaviva.it
nella sezione Torino Musica

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Le vincitrici della sesta edizione del Wine Excellence Award

Sono le “Cantine Ferrari” e “Banfi” le incoronate, nomi che risuonano tra le migliori d’Italia, quindi le vincitrici della sesta edizione del Wine Excellence Award promosso da American Chamber of Commerce in Italy, associazione che dal 1915 sviluppa e favorisce le relazioni economiche, culturali e politiche tra gli Stati Uniti d’America e l’Italia e che rappresenta oggi in Italia oltre 500 soci tra i quali si annoverano le principali multinazionali americane e gruppi italiani con una significativa presenza negli USA.

Il riconoscimento si è svolto presso la Sala Arazzi di Palazzo Barbieri, sede del Comune di Verona, molte le cariche presenti dal Console Generale di Milano Amb. Philip T. Reeker, al Sindaco Flavio Tosi, il Consigliere Delegato Simone Crolla e delle autorità cittadine, uniti e presenti per segnare questo selettivo premio.

E’ stato interessante ascoltare le precisazioni delle aziende premiate:

Cantine Ferrari: Una storia che testimonia l’amore e la dedizione della cultura della vite e del vino, l’unione e l’impegno che gli ha permesso negli anni di rafforzare il successo delle bollicine italiane negli Stati Uniti.

Banfi: Con essa si assapora l’eccellenza del vino italiano negli Stati Uniti, capace di diffondere nel tempo ben da tre generazioni la tradizione e l’innovazione incarnata nel vino. (brand ambassador).

Simone Crolla, Consigliere Delegato di American Chamber of Commerce in Italy , ci chiarisce alcuni dati importanti sulle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti che ammontano al 4,1% per un valore di circa 2 miliardi di dollari, con un incremento del 6,5% rispetto al 2015.

Nelle precedenti edizioni il Wine Excellence Award è stato assegnato ad aziende quali Severino Barzan, Anthony J. Terlato, Ruffino – Constellation Brands, Zonin 1821, Gruppo Italiano Vini, Santa Margherita Gruppo Vinicolo.