I Panettoni Secolari di Cova

Cova è una delle pasticcerie più note e raffinate della città Meneghina, la sua nascita è datata oltre 200 anni fa quando nel 1817 Antonio Cova, soldato di Napoleone e offelliere di via De Cristoforis, fondò il suo Caffè vicino al già celebre ‘’Teatro alla Scala’’.



Dopo i bombardamenti che ne distrussero la sede originaria di Via Manzoni, la Pasticceria Cova oggi si trova in via Montenapoleone 8 dal 1950. La filosofia della maison rimane immutata, il prestigio di un ambiente raffinato, la qualità delle sue creazioni, la ricerca per il dettaglio, l’accoglienza, e la sua nota clientela della Milano bene.

Ai tempi odierni Cova ha allargato i suoi confini esportato nel mondo la sua secolare tradizione, facendo conoscere i propri capolavori di pasticceria artigianale oltre i confini nazionali: ad Hong Kong, in Giappone, in Cina, a Taiwan, a Montecarlo e a Dubai si degusta la squisitezza del made in Italy firmato Cova, così da meritarsi il titolo delle specialità locali.


Panettone_zafferano_Covino

Come ogni anno quando le feste Natalizie si avvicinano, tutto si veste di una atmosfera giocosa, piena di dolce promesse, da Cova ogni sorta di bontà è presente, in un catalogo delle meraviglie, e tra i dolci di Natale italiani il più famoso non può che essere il panettone di Milano, scopriamo insieme la ricetta tipica di Cova, del suo panettone, e la sua inconfondibile qualità.

 

 

UNA PROMESSA DI QUALITÀ

Il Panettone Cova è il risultato di ingredienti selezionati e di una lunga e delicata lavorazione.

All’alba di ogni giorno il nostro esperto “lievitista” si dedica al primo rinfresco del Lievito Madre: acqua e farina in quantità ben misurate sono gli ingredienti chiave per dargli la giusta forza.

Ogni quattro ore questa delicata operazione viene ripetuta e solo a tarda sera il lievito sarà pronto per essere finalmente utilizzato come ingrediente prezioso del nostro Panettone.

Tuorli d’uovo, burro, farina, zucchero, uvetta, canditi e naturalmente il nostro prezioso Lievito Madre sono gli ingredienti protagonisti dei due impasti che precedono il delicato momento della cottura.

Dorati al punto giusto, i panettoni vengono sfornati e lasciati riposare per le ultime ore di questo affascinante processo interamente artigianale.


 

 

 


 

Dalla ricetta classica a tante varianti di gusto, nata dall’innovazione e l’artigianalità dei Mastri Pasticceri Cova, che dedicano il gusto in tutta la sua bontà ai suoi affezionati clienti.

 

IN NEGOZIO:

Da fine novembre il negozio di Via Montenapoleone 8 si arricchirà della presenza di un tavolo espositivo con la nuova collezione di confezioni natalizie. Inoltre è possibile consegnare gli omaggi natalizi in quasi tutto il mondo, verificando preventivamente la fattibilità della spedizione.

 

 

 PASTICCERIA COVA

Via Montenapoleone, 8 20121 Milano 
tel. +39.02.76005599 +39.02.7600578

fax. +39.02.76013698 [email protected]

www.pasticceriacova.com

Mu Bao Arriva a Torino: Lo Street Food Del Bao


Dim sum è una filosofia classica e autentica della cucina Cinese cantonese, i dim sum infatti sono un genere di piatti di diverse varietà di carne e pesce, verdure, dolci e frutta, che vengono serviti in piccole porzioni e accompagnati da una tazza fumante di ottimo tè.

 

L’eleganza della cucina cinese ci ha conquistati con grande approvazione, il noto ristorante  Mu DimSum, sotto la guida di Suili Zhou, moglie di Liwei, a Milano è diventato un indirizzo degno di nota, e per chi ama il genere, ha avuto la sorpresa di scoprire quel salto di qualità, che forse mancava di innovazione nella cucina Cinese, perché i dettagli rendono sempre viva l’attenzione.

 

 

MU dimsum-Black Char Siu

 

Parliamo di nuove aperture; a Torino aprirà Mu Bao, dagli stessi titolari di Dim Sum. Sarà a due passi dal Museo Egizio, in via Accademia delle Scienze. Ispirato alla cucina di Hong Kong con contaminazioni dal sapore innovativo, un contest che avrà come modello lo street food, del tutto dedicato ai bao, o baozi, sofficissime nuvole di pane farciti di carne o di verdure.


 

Mu Bao black vapore

Curiosità Culinarie sui Bao/Baozi

I cinesi amano mangiarli soprattutto per colazione, gli aquistano dai venditori ambulanti, portandoli con sé in comodi sacchetti di plastica. Ne esistono molte tipologie: i chashaobao, ripieni di carne di maiale e tipici del Canton, i dolci doushaobao, ripieni di marmellata di fagioli, o i bizzarri tangbao ripieni di zuppa,e  serviti con una cannuccia.

 

 

Mu Bao. Via Accademia delle Scienze, 2e. Torino. Tel. +39 3338784657.

Uomini E Donne Un Rapporto Da Rieducare

I tempi d’oggi confermano che il rapporto fra un uomo e una donna è un modello precario, che non include solo il processo amoroso e gli altalenanti sentimenti, ma il bisogno di ristabilire ed educare alcuni ruoli innati, determinati da una legge naturale, in natura nulla si è mutato, l’esemplare maschio sfodera il suo rituale di corteggiamento per la femmina della sua specie, la scienza dell’amore in natura funziona, possiamo prenderne esempio? A sostegno di questa tesi proviamo a guardare le cose sotto un altro punto di vista da entrambi le parti.

Nel corso degli ultimi decenni si sono verificati importanti cambiamenti nelle relazioni uomo donna che nella società, l’uomo era indirizzato maggiormente a manifestare il proprio interesse verso una donna corteggiandola con gesti concreti, e la donna a suo fare curava soprattutto la capacità di accudirli.


Possiamo affermare che tradizione e semplicità sembrano acquisire da sempre i risultati migliori all’interno di un rapporto di qualsiasi genere? Gli atteggiamenti artificiali e gli elementi comportamentali dei nostri giorni mettono duramente in discussione che ruolo mantenere, certamente ognuno è libero di comportarsi come crede, ma uomo-donna sono due cose diverse, proviamo a capire cosa ci piace e cosa no.

 

Non servono grandi gesti per essere galanti. Questo ci piace

Gentilezza e collaborazione sono le prime regole che un uomo non deve mai dimenticare.

Aggressiva e femminista un mix che agli uomini non piace.

Cucinare anche una semplice cenetta, fatelo sentire coccolato e importante.

Stereotipi maschili addio, distaccato ed egocentrico. Non ci piace

L’affettuosità non è un compito da donna, l’idea di un uomo asettico diventa un repellente motivazionale.

Critiche, invadenti, senza senso dell’umorismo. Non gli Piace

L’uomo ama un clima di tranquillità, adora la donna entusiasta, con parole di ammirazione, fatelo sentire un dono prezioso.

Uguaglianza col maschio, è morta la cavalleria. Non ci piace.

Ci passa già la voglia se alle prime uscite non ci passiate a prendere. Un vero galantuomo apre la tua portiera della macchina, sono gesti che hanno il potere di farci sentire delle regine.

Bere troppo, non saper quando è il momento di fermarsi. Non gli piace.

Tutti gli uomini apprezzano le donne che sanno rilassarsi con un drink in mano, nessuno è attratto dall’idea di stare con una donna che beve come un camionista.

 

È senza dubbio importante tenere presente che il rispetto reciproco è alla base di qualsiasi rapporto tra uomo e donna, sicuramente è comunque importante saper tenere separati i ruoli; Uomo-Donna.

 

 

 

 

 

 

Durini; Il Panino Solidale Aiuta I Ragazzi Dell’America Latina

PANINI DURINI INSIEME ALLA FONDAZIONE FRANCESCA RAVA SI MOBILITA PER AIUTARE I RAGAZZI DELL’AMERICA LATINA.


 

L’iniziativa parte da 26 ottobre, basta scegliere il “Panino Solidale” per contribuire a devolvere 1 euro contro la povertà.Una iniziativa che dura un anno intero, coinvolge tutti i punti vendita Panini Durini, dal menu il Panino Solidale (con speck dell’Alto Adige, brie, marmellata di pere bio, nocciole), sarà promotore di una solidarietà che aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo.

Il Panino Solidale 2018, si potrà assaggiare in anteprima il 25 ottobre, dalle ore 19 alle 21, presso il negozio di via Manzoni 5, a Milano, durante l’evento di lancio del progetto.

I proventi dell’iniziativa saranno impiegati dalla Fondazione Francesca Rava per offrire a tanti giovani la possibilità di studiare e imparare un mestiere, per spezzare il circolo di povertà e diventare cittadini responsabili del loro Paese.

In particolare, il contributo sosterrà gli studi dei ragazzi orfani, abbandonati o in condizioni di estremo bisogno che vivono nelle Case NPH in Messico, Guatemala, Honduras, Nicaragua, El Salvador, Repubblica Dominicana, Haiti, Bolivia, Peru, con borse di studio all’Università e corsi di formazione professionale perché possano diventare medici, infermieri, contadini, elettricisti, parrucchieri, insegnanti, adulti in grado di prendersi cura di se stessi, della propria famiglia, delle comunità in cui vivono.

 

Durini è brand italiano che dal 2011 ha aperto diciassette locali, con un fatturato superiore a 9,5 mln di euro. Milanese di nascita e di spirito, Panini Durini si trova nei punti nevralgici di Milano e in due centri commerciali.

Fondazione Francesca Rava

La Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo, con particolare attenzione alla salute, all’istruzione, ai diritti dei bambini. Interviene nelle emergenze e realizza progetti che permettono la crescita e l’empowerment delle comunità in cui interviene, aiutando nel lungo periodo. Rappresenta in Italia N.P.H. – Nuestros Pequeños Hermanos (I nostri piccoli fratelli), organizzazione umanitaria internazionale che dal 1954, accoglie i bambini orfani, abbandonati o in disperato bisogno nelle sue Case ed ospedali in 9 paesi dell’America Latina. In 60 anni migliaia di bambini sono cresciuti nelle Case NPH in Messico, Honduras, Guatemala, El Salvador, Nicaragua, Repubblica Dominicana, Haiti, Perù, Bolivia, dove ricevono istruzione e cure mediche, amore e attenzione individuale, come figli di una grande famiglia.

Per maggiori informazioni: nph-italia.org

paninidurini.it

GUIDA VITAE 2019

Guida Vitae 2019; Si tratta sempre di una guida che raccoglie tutte le qualità e le informazioni che permettono di creare un grande vino delle realtà vinicole italiane. La guida racconta in primis il territorio custode dell’espressione di un vino nel rispetto della tradizione. 

 

Ottobre è il mese in cui la prestigiosa guida Vitae si rinnova, siamo allo spazio The Mall a Milano, la presentazione della Guida Vitae 2019 è perfettamente guidata dell’Associazione Italiana Sommelier.

 

Si tratta sempre di una guida che raccoglie tutte le qualità e le informazioni che permettono di creare un grande vino delle realtà vinicole italiane. La guida racconta in primis il territorio custode dell’espressione di un vino nel rispetto della tradizione. 


Guida Vitae 2019

 

Oltre 15.000 etichette e oltre duemila cantine recensite, con degustazioni rigorosamente alla cieca. Hanno meritato il punteggio massimo le “Quattro viti”, 614 cantine che hanno superato il punteggio di 91/100.   

 

La premiazione dei 22 produttori insigniti dell’ambito “Tastevin AIS”, sigillo che certifica il vino più rappresentativo della regione di appartenenza è stato assegnato:

 

Sopraquota 900 2017 (Valle d’Aosta)

Piemonte moscato d’autunno 2017, bianco doc frizzante dolce (Piemonte)

Valtellina superiore Valgella Cà Moréi rosso docg 2015 (Lombardia)

Soave classico La Rocca bianco doc 2016 (Veneto)

Marzemino Poiema rosso igt 2015 (Trentino)

Alto Adige Gewurztraminer Nussbaumer bianco doc 2016 (Alto Adige)

Colli Orientali del Friuli Picolit bianco docg dolce 2013 (Friuli Venezia Giulia)

Rossese di Dolceacqua Bricco Arcagna rosso doc 2016 (Liguria)

Colli Piacentini Malvasia Boccadirosa bianco doc 2017 (Emilia)

Ronco delle Ginestre rosso igt 2012 (Romagna)   

Riecine di Riecine rosso igt 2014 (Toscana)

Offida Pecorino Guido Cocci Grifoni bianco docg 2014 (Marche)

Cesanese del Piglio superiore Vajoscuro rosso docg riserva 2016 (Lazio)

Montepulciano d’Abruzzo Dante Marramiero rosso doc 2008 (Abruzzo

Tintilia del Molise Vinea Benedictina rosso doc 2015 (Molise) 

Taurasi Radici rosso docg riserva 2012 (Campania)

Gioia del Colle Primitivo Polvanera 17 rosso doc 2015 (Puglia)

Aglianico del Vulture Masqito Gold rosso doc 2013 (Basilicata

Timpamara rosso igt 2016 (Calabria)

Etna rosso Barbagalli doc 2015 (Sicilia)

Carignano del Sulcis superiore Terre Brune rosso doc 2014 (Sardegna)

 


 

Guida Vitae 2019

 


Menzioniamo i simboli rappresentativi; la Freccia di Cupido,  per vini sanno suscitare al primo sorso, e il Salvadanaio, che simboleggia la qualità in rapporto alla tipologia e al territorio, con un occhio attento al prezzo di vendita.

 


L’Italia è il paese con la più estesa e caratterizzata produzione di vino al mondo, simbolo di un Bel Paese che con le sue vigne autoctone, partendo da ciò che è cultura e antiche tradizioni si raggiunge un intreccio magico di strepitose etichette.

 

 

LVMH per le Journées Particulières 4 edizione

LVMH per le Journées Particulières: in Italia sono 14 i siti coinvolti

  

Si è svolta la quarta edizione delle Journées Particulières del gruppo LVMH, una iniziativa nata nel 2011 da un piano di Antoine Arnault, nelle giornate del 12, 13 e 14 ottobre 2018 sono stati esposti i contenuti sotto una nuova prospettiva, 56 le Maison coinvolte e aperte al pubblico, 77 luoghi particolari, con 40 inediti distribuiti in 5 continenti. In Italia scopriamo 14 luoghi (di cui 6 inediti). Le Journées Particuliéres ha regalato forti emozioni sensoriali contrassegnando il savoir-faire dei loro artigiani, che li rende patrimonio architettonico culturale.

 

La mission delle Journées Particulières si focalizza nel dare la possibilità al grande pubblico di individuare ciò che fa l’identità e le caratteristiche di ognuna delle Maison del gruppo LVMH. Ogni luogo chiamato in causa offre un percorso di visita unico, pensato dalla Maison ospite. Una quarta edizione dove prevale l’interazione come l’incontro tra pubblico gli artigiani, e creativi del Gruppo.

LVMH; artigiani

 

6 Maison italiane, per un totale 19 Maison presenti sul suo territorio, l’Italia è come una seconda casa per il gruppo LVMH. 9 le città coinvolte; scopriamo la Pasticceria Cova e il flagship di Sephora a Milano, l’edificio veneziano del T Fondaco dei Tedeschi by DFS e la manifattura di occhialeria Thélios situata nell’area di Longarone. Luoghi di culto, i visitatori hanno ammirato i tesori della gioielleria Bvlgari nella sua boutique storica e il suo “Curiosity Shop” di via dei Condotti a Roma, i retroscena della creazione di calzature e accessori in cuoio di Berluti nel suo sito di Ferrara, e ancora Maison della moda come Fendi e Emilio Pucci, quello dei profumi di Acqua di Parma, la straordinaria manifattura delle calzature di Louis Vuitton a Fiesso d’Artico così come la filatura di Roccapietra, dove Loro Piana concepisce i più fini dei cachemire.

 

Numeri chiave:

  • 56 Maison in 5 continenti (14 paesi), di cui 11 in Italia
  • 77 location di cui 14 in Italia
  • 3000 collaboratori e artigiani coinvolti in tutto il mondo
  • 6 settori d’attività coinvolti: Vini&Alcolici, Moda&Pelletteria, Profumi&Cosmetici, Orologi&Gioielli, Distribuzione Selettiva e altre attività

 

Maison che partecipano in Italia:

  • Acqua Di Parma

  • La boutique di Via Gesù a Milano

  • Berluti

  • La Manifattura di calzature a Ferrara

  • Bvlgari

  • La boutique storica di via dei Condotti a Roma

  • New Curiosity Shop a Roma

  • Cova

  • Pasticceria Cova di via Montenapoleone a Milano

  • DFS

  • T Fondaco dei Tedeschi a Venezia

  • Emilio Pucci

  • Palazzo Pucci a Firenze

  • Villa dei Granaiolo a Castelfiorentino

  • Fendi

  • Palazzo della Civiltà Italiana a Roma

  • Palazzo Fendi a Roma

  • Loro Piana

  • La filatura cardata e il laboratorio a Roccapietra

  • Louis Vuitton

  • Manifattura di calzature a Fiesso d’Artico

  • Sephora

  • Flagship in via Vittorio Emanuele a Milano

  • Thélios

  • La Manifattura di occhialeria Thélios a Longarone

 

 

www.lesjourneesparticulieres.it

J.S. BACH: le Passioni, gli Oratori e le Cantate

J. S. BACH: le Passioni, gli Oratori e le CantateLe NVOVE MVSICHE è una collezione di musica per canto e basso continuo scritto da Giulio Caccini nel 1602 che ha segnato nel periodo un importante cambiamento di stile: dalla  polifonia alla  monodia. Questo stile veniva anche chiamato “recitar cantando”  infatti si trattava di una raffinata tecnica esecutiva , consistente nell’applicare liberamente alla monodia figure ornamentali, accentuazioni espressive, varietà agogiche che seguivano il senso delle parole sorrette armonicamente da un elastico basso continuo..

Questo trattato può essere considerato il primo e più importante di arte vocale e il primo documento di una raggiunta consapevolezza della peculiarità del fatto interpretativo.  Il festival vorrà percorrere le tappe di questo cambiamento e, approfittando del gioco di parole,  estendere la definizione di “Nvove Mvsiche” al cambiamento in genere  dei vari stili musicali mettendo in contrapposizione quelli che vanno dal XVI al XVII secolo ai nuovi stili del XX e XXI secolo. I concerti saranno quindi un susseguirsi ed una alternanza di stili vocali e strumentali passando dalla musica sacra alla profana.

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Domenica 14 ottobre 2018 ore 16.00
J. S. BACH: le Passioni, gli Oratori e le Cantate
Luca Parolin, controtenore – Matteo Cotti, clavicembalo
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Villa della Regina
Strada Comunale Santa Margherita, 79
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Ingresso alla Villa della Regina € 5,00
Ingresso al concerto libero
A sostegno del Festival è gradita una offerta

Concerto inaugurale della XXII Edizione del Concorso Musicale Internazionale “luigi Nono”

PIANO IN PRIMO PIANO FESTIVAL in collaborazione con il LUIGI NONO INTERNATIONAL CHAMBER MUSIC COMPETITION presenta oggi il Concerto inaugurale della XXII Edizione del Concorso Musicale Internazionale “luigi Nono”

cappella dei mercanti torinoLa XXI edizione del Concorso Internazionale di Musica da Camera “Luigi Nono” è stata caratterizzata dalla straordinaria qualità delle esecuzioni, con partecipanti provenienti da tutto il mondo e, per molti di loro, una già notevole esperienza musicale alle spalle. Il fatto che la giuria abbia premiato il giovanissimo duo Kessler/Meloni (che ha anche vinto il premio “Giovani”) è distintivo della bravura dei due musicisti, allora non ancora diciottenni, che hanno convinto musicisti di chiara fama a preferirli a concorrenti ben più esperti.
Quello che colpisce nel loro modo di suonare è l’altissima professionalità, frutto di uno studio serissimo e approfondito, che permette al duo di trasmettere tutta una gamma di emozioni insite nella musica che propongono, ma avvolte in un entusiasmo e in un trasporto assolutamente spontaneo e coinvolgente.
È quindi con grandissimo piacere che questo pomeriggio, l’Associazione Musica Viva e l’Associazione Amici per la Musica, all’interno della quarta edizione del prestigioso “Piano in Primo Piano Festival”, propongono un recital dei due giovani musicisti austriaci.
Il concerto di questo pomeriggio inaugura la XXII edizione del Concorso Internazionale di Musica da Camera “Luigi Nono”, che si svolgerà nei giorni 26, 27 e 28 ottobre nelle sale del Teatro La Suoneria di Settimo Torinese. Tutte le audizioni saranno aperte al pubblico e il concerto dei premiati, anch’esso ad ingresso gratuito, si svolgerà la sera della domenica 28 ottobre alle ore 21, sempre alla Suoneria di Settimo Torinese.
Questo concerto sarà ripetuto domani sera presso la Società Umanitaria di Milano, come inaugurazione della XXXIV stagione de “I Concerti dell’Umanitaria 2018/2019″.

DAVID KESSLER violino GABRIEL MELONI pianoforte
Primo Premio categoria “Musica da camera”
al XXI concorso Luigi Nono, edizione 2017

Franz Schubert: sonata in La maggiore D 574
Johannes Brahms: sonata n° 2 in La maggiore op. 100

Ingresso Libero
A sostegno del Festival è gradita una offerta

 

 

Dina Ristorante; Alberto Gipponi Personalità In Cucina


 

Alberto Gipponi si prende cura della sua cucina come una pianta, i suoi piatti sembrano tuffarsi nel passato, mentre l’originalità dei suoi sapori ci riporta ad oggi, (ricerca, presentazione, scambio). Non è complessità, è intesa con i sapori


Il Dina apre il 17 novembre 2017 a Gussago (Bs), l’ambiente è raffinato, intimo, arredato con un gusto raro, tutto trasmette una sensazione di calore e accoglienza, dalle pareti e soffitto di ruvida pietra, all’altra sala eccentrica, colorata, artistica un po’ retrò. Un locale che vi dà la possibilità di un mood diverso con fascino variabile.

Nonna Dina è la musa ispiratrice, colei che trasmette ad Alberto l’amore per il cibo, ricordi ed emozioni di un’infanzia, un’introduzione di una creatività davvero alternativa. Alberto Gipponi è il vero custode del suo ristorante, ti accoglie con una semplice premessa “ lascia il mondo fuori e goditi l’emozione della mia tavola”.

 

Dina restaurant sala

 

Dina Restaurant sala

 

Il personale è giovane e preparato, raccontano ogni dettaglio della portata, mettendoti subito in sintonia con gli assaggi.

 

 



Tre menù: “Fatto è meglio di perfetto” cinque portate € 55 “Stay foolish, not hungry” sette portate € 63, totalmente alla cieca così come “Stay foolish, be hungry” con dieci portate a € 80. C’è anche una piccola carta con quattro proposte come antipasti, primi e secondi.

La carta vini propone etichette di nicchia ricercate, ed altri meno noti ma interessanti. Iniziamo con un bicchiere di champagne per preparare il palato alla cena (vino strutturato con profumi netti e all’assaggio piacevolmente stimolante). Ad accompagnare la cena una bottiglia di un ottimo

Brodo di casa come consommè d’apertura:

 

 


 

 


 

Da Dentro al sacchetto: casoncello crudo, ma cotto (per rivivere i ricordi d’infanzia quando la nonna preparava i ravioli e li si mangiava crudi da tanto erano buoni), Tutto ci passa attraverso e ci cambia, Agretti (o barba di frate) come spaghetti, “Vi rode il fegato” (qui ha tirato fuori un sapore che meglio non poteva).

 

 


Gelato al limone e olio d’oliva e due dolci decisamente non convenzionali: un risotto balsamico e quaglia e crumble al cioccolato.

 

 

Note positive

Le parole nascono dalla logica o dalle emozioni, così hanno pensato a un quaderno dedicato ad ogni tavolo poter scrivere le proprie impressioni.

Mano al portafogli

Se opterete per il menu degustazione spenderete da 55 a 63€, alla carta sugli 80€

 


 


E’ sempre bello fare una esperienza diversa, ti insegna ad apprezzare uno stile che non è il vostro, e a tavola lasciarsi coinvolgere senza pregiudizi ti aiuta ad affinare le sensazioni. Bravo Albero Gipponi.

  • Via Santa Croce 1 Gussago
  • Telefono +39.030.2523051
  • Mappa
  • Aperto tutte le sere, tranne la domenica.
  • [email protected]
  • Guarda il sito

 

 

Rossopomodoro Lab Si Rinnova

Napoli è la città della pizza, e l’arte del pizzaiuolo napoletano rappresenta in sé uno stile italiano racchiuso in un linguaggio tipico napoletano, l’arte dei pizzaiuoli napoletani si tramanda a Napoli da secoli, simbolo del made in Italy si guadagna il titolo di patrimonio di tutti noi.


Il Rossopomodoro Lab è famoso per essere il tempio della pizza fritta, curata ad hoc da Vincenzo Capuano,  a distanza di un anno dall’approdo insieme ai consensi, Rossopomodoro di Viale Sabotino ci presenta una nuova veste, il locale della pizza verace lancia un nuovo messaggio “Come un giorno a Napoli”, progetto che rivendica una nuova forma gastronomica che unisce tradizione e innovazione, nuovo menù che è sinonimo di vivacità, tutti conosciamo la nota Rossopomodoro pizza Verace, la Margherita con mozzarella di Bufala Campana DOP, mette tutti d’accordo.


Rossopomodoro Lab

 

Tante proposte tipiche della tradizione ; il baccalà fritto, gli spaghetti alle vongole, salsicce e friarielli, gli spaghetti al pomodoro, l’antipasto misto “la tiella”, le insalate fresche dalle combinazioni originali, e poi loro, sua maestà la pizza; impasti di diverse soluzioni, alla canapa, particolarmente proteico e ancora più leggero, e quello ai cereali, il tutto condito da ingredienti, amore e fantasia.

 

Il menù dolci si riempie di ulteriori bontà della tradizione napoletana; il babà, la pastiera e la delizia al limone e nuove golosità come l’originalissima Ciottolosa, una gustosa fonduta di cioccolato fondente in cui si possono inzuppare frutta selezionata di stagione e i fragranti Scugnizzi (frittelle cosparse di zucchero, preparate con l’impasto delle tipiche graffe napoletane).

 

Tutti i prodotti sono selezionati dal territorio campano, come la pasta di Gragnano, la farina di Napoli, l’olio di Sorrento, la mozzarella di Bufala Campana Dop, i presidi Slow Food, e tante altre eccellenze.

 

 

Una vera Chicca

“Tazzulella”, un piccolo tiramisù alla nutella; sia nello stesso locale, dove viene preparato in tutte queste varianti in una nuova area “caffetteria

ROSSOPOMODORO LAB

Via Sabotino 26

Milano