La Knam Chocolate Experience torna con la seconda edizione

Segni caratteristici Ernest Knam, arriva la seconda edizione di Chocolate experience, si è presentato il nuovo cioccolato che Knam ha scoperto e portato in Italia in seguito al suo viaggio in Perù sciroppo d’acero in Québec. Per capire il suo percorso gourmet bisogna viaggiare con lui, dentro ogni dolce, dentro ogni cioccolatino, le sue creazioni raccontano un’emozione, per il palato e poi per la mente.

Cacao e sciroppo d’acero, questo il fil rouge che unirà la manifestazione. Un vero e proprio evento di quattro giorni, che inizierà già dalla mattina, quando sarà possibile gustare per la prima volta una “Knam Breakfast” nell’area bar, che nei giorni dell’evento sarà anche adibita a temporary store con un’esclusiva preview del Natale 2019. Per ogni monoporzione acquistata, il caffè Lavazza sarà in omaggio.

 

 

Tanti chef, talent e ospiti internazionali interverranno durante la manifestazione, che si terrà dal 28 novembre al 01 dicembre nel nuovissimo N10 Milano. Guest star d’eccezione, Mitsuharu Tsumura, chef del Maido di Lima. Showcooking, brunch, aperitivi e cene speciali. Durante tutti i giorni della manifestazione si terranno anche delle degustazioni di sciroppo d’acero, in partnership con la Delegazione del Québec a Roma e con l’azienda MapleFarm. Il tutto in una location di tendenza, appena aperta a Milano: N10, il nuovo spazio aperto polifunzionale in zona Moscova, viale Montegrappa 10.

Per il brunch di domenica 01/12 un ospite speciale: Arnaud Marchand, chef ed esperto della cucina boreale e della valorizzazione delle materie prime del territorio all’interno dei piatti e delle ricette.
Non mancherà neanche la tradizione italiana, con un maestro pizzaiolo che arriverà direttamente da Napoli: Salvatore Salvo delizierà il pubblico con uno showcooking venerdì 29 novembre, a cui seguirà un pranzo degustazione di tre diverse pizze, suoi cavalli di battaglia.

Tanti i talent che interverranno a fianco dello Chef Knam per degli showcooking speciali. Da Marco Bianchi con la sua cucina healthy, passando per Csaba dalla Zorza, Roberto Valbuzzi e Diego Thomas di “Cortesie per gli Ospiti”, in onda su Real Time, fino al brunch di sabato 30 novembre con Andrea Mainardi.

E infine una serata speciale ed imperdibile per i fan di Bake Off Italia, il cooking show più amato di Real Time: una cena con successiva visione della puntata finale della settima stagione del programma insieme ai giudici storici, Ernst Knam e Clelia D’Onofrio, e alla conduttrice Benedetta Parodi, in partnership con Discovery Italia, che sarà a fianco della Knam Chocolate Experience per tutta la durata dell’evento.

 

Radio Deejay è la partner radio ufficiale dell’evento

GIOIE E SAPORI DELLA GUIDA MICHELIN 2020

La fama della guida rossa non ha eguali, l’edizione italiana del 2020 è stata presentata il 6 Novembre al Teatro Municipale di Piacenza, la filosofia della guida è incentrata proprio sull’eccellenza, l’originalità, e la cultura enogastronomica, del resto la cucina è una lingua universale.

 

Ad emozionarci tante interessanti novità, in un susseguirsi di ristoranti stellati, ritorni alla gloria, raddoppi e la cima più ambita: le tre stelle. Le novità creano un fermento collettivo, soprattutto per chi si è guadagnato la prima stella, sono 30 le new entry per un totale di 328, il focus è sempre la qualità, vediamoli.

Il parterre delle 2 stelle quest’anno sale da 33 a 35 portano gli onori a casa. Ciascuno di loro ha meritato a pieno il prezioso riconoscimento.

La Madernassa, a Guarene in provincia di Cuneo. Lo chef Michelangelo Mammoliti classe 1985, propone una cucina che è diventata una tappa irrinunciabile nel circuito dei grandi ristoranti della regione.

GLAM di Enrico Bartolini a Venezia. Con tanta fantasia la carta “pesca” nel mercato di Rialto e non solo per le specialità ittiche, a cui si aggiungono ricette del territorio reinterpretate dall’estro dello chef Donato Ascani, classe 1987.

 

L’en plein dei tre stelle sale a quota 11, i tre stellati della meravigliosa top list ci regalano per un nuovo strepitoso arrivato. Il Mudec fa brillare le tre stelle a Milano, grazie ad Enrico Bartolini.

 

 

La regione Lombardia si riconferma ancora territorio con più insegne stellate, ben 62 con 6 novità, seguita dal Piemonte a quota 46, con quattro novità, dietro la Campania con 44 stellati, a seguire la Toscana 40 stellati con 6 novità, infine il Veneto con 37stellati e due novità.

 

Le stelle in Italia sono 374 cosi ripartite:
(11) 3 stelle (35) 2 stelle (328) 1 stella

Tra le province, Napoli è sempre in vetta con 26 ristoranti (6 20 ), Roma in seconda posizione con 24(1 1 22 ). Seguono Milano con 20 ristoranti, la cui vitalità in molti campi vede oggi finalmente premiata anche la sua scena gastronomica grazie al nuovo tre stelle. (1 3 16 ), Bolzano con 19 (1 4 14 Cuneo a quota 18 (1 2 15 ). Cambiamenti successivi alla pubblicazione della Guida relativi ai nuovi stellati: Ristorante Il Parco di Villa Grey, di Forte dei Marmi chiuderà a Novembre per lavori.

In occasione della presentazione della Guida Michelin Italia 2020 sono stai conferiti 4 premi speciali: Mentor Chef Michelin 2020, by Eberhard assegnato a Gennaro Esposito, Ristorante Torre del Saracino, Vico Equense. Giovane Chef Michelin2020, by Lavazza assegnato a Davide Puleio, Ristorante L’Alchimia, Milano. Serivizio di Sala Michelin2020, By Coppini assegnato aSara Orlando Ristorante Locanda diOrta, Orta San Giulio. Passion for Wine Michelin 2020, By Consorzio del Brunello di MontalcinoRino Billia, Ristorante Le Petit restaurant, Cogne.

 

 

 

La 65a edizione della Guida MICHELIN Italia propone ai suoi lettori oltre 2700 alberghi e ristoranti. Tra i 2075 ristoranti oltre 1400 ristoranti propongono un buon pasto con prodotti di qualità 266 Bib Gourmand, di cui 25 novità.

La faccina sorridente dell’Omino Michelin che si lecca i baffi indica un ristorante che propone una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo a meno di 35 €. Le regioni con più ristoranti Bib Gourmand rimangono invariate: Emilia-Romagna 33 , Piemonte32 , Lombardia 28 , Toscana 27 e Veneto 22

 

La Guida Michelin lascia sempre una traccia squisita, ogni qualvolta sfoglierete le sue pagine, complice di viaggi verso mete che interpretano l’anima del cibo. Ad ognuno il suo stellato preferito.

La Finale Di Chef E Green 2019

La finale di Chef In Green 2019 si chiusa lunedì 28 0ttobre, la 5 edizione ha svelato solo numeri in positivo, Chef in Green è nato per portare almeno una giornata gli chef, i sommelier e gli addetti alla sala ad esplorare questo mondo particolare fatto di fairways, di bunker, di green e buche, per poi tornare a tavola per il piacere del palato.

 

La somma complessiva di tutte le ediziono ha visto; 1400 chef che hanno aderito alla manifestazione, 250 quelli che appoggiato il bastone hanno poi indossato il grembiule entrando in cucina per firmare piatti che hanno conquistando il palato degli oltre 6000 commensali alle cene gourmet che si svolgevano a conclusione di ogni tappa. Oltre 200 le aziende presenti con aree di esposizione e degustazione dei propri prodotti legati al mondo della gastronomia e non solo.

Adesso l’obbiettivo è quello di coinvolgere un pubblico sempre più vasto”, ha affermato Roberta Candus, direttrice della testata Golf & Gusto e grande esperta di cultura enogastronomica, che ha saputo portare questo format innovativo, da lei ideato e tappa dopo tappa sapientemente organizzato, all’interno dei più belli ed esclusi golf club italiani.

Tra i protagonisti che si sono sfidati sono stati tantissimi i grandi nomi dei ristoranti più esclusivi ma anche i nuovi talenti emergenti. Da Claudio Sadler a Felix lo Basso, Claudio Gatti, Cristian Benvenuto, Giuseppe Lo Presti e Marc Bernardi, chef emergente che cucina a 2000 metri in Val Gardena. Antonio Sorrentino chef executive di Rosso Pomodoro, Il pastry chef Nicolò Moschella e Cinzia Fumagalli, chef e vincitrice del talent Top Chef Cup e oggi giudice del programma televisivo La Prova del cuoco, e questa volta una prima entrata di due chef cinesi del Mu Dim Sum. La tappa conclusiva ha visto 35 chef scesi in campo, dando prova di grande concentrazione nel gioco, la stessa che sono abituati ad avere quotidianamente in cucina e in sala.

 

Al termine delle gare e della premiazione il verde del green e il bianco della pallina hanno lasciato spazio al bianco del piatto e ai colori del cibo di una cena gourmet firmata da sei grandi chef che si è tenuta all’interno del ristorante del golf club “Il Tolcino, restaurant & louge.

Piemonte: Alla Scoperta dell’Ovada DOCG Grande Vino Del Territorio

Nell’Anno dedicato al Dolcetto il Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG promuove il proprio territorio, l’ovadese, tra paesaggi, tradizioni, enogastronomia, vigne e saperi, protagonista un vino tutto da scoprire.

 

Ovada, la manifestazione itinerante “Cantine a Nord Ovest”, organizzata da Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta, ci racconta ampiamente i vini del Piemonte – in particolare quelli lontani dalle solite rotte turistiche  fa tappa nell’ovadese con “Ovada Revolution”. Alla scoperta dell’Ovada DOCG e dei paesaggi, della storia, delle persone che rendono unico questo territorio a cavallo tra Piemonte e Liguria.

 

 

L’esperienza è divertente, coinvolgente e gourmet. E’ una grande degustazione diffusa sul territorio, un itinerario su misura girovagando tra vigneti, cantine e castelli per assaggiare di tappa in tappa il meglio della produzione vitivinicola e gastronomica del territorio. Delizie della cucina ovadese, un curioso e goloso mix tra la tradizione culinaria monferrina e quella della vicina Genova, accompagnate da calici di Ovada DOCG, uno dei grandi rossi piemontesi e vanto del territorio, in una degustazione guidata direttamente dai produttori.

 

Un ‘occasione unica nell’Anno dedicato al Dolcetto, per scoprire un territorio ancora poco conosciuto in un saliscendi tra le colline vitate e puntinate di castelli, fortezze e manieri (sono ben 19) che rendono unico il profilo paesaggistico e storico dell’ovadese.

CANTINE ADERENTI
“Ovada Revolution” vede protagoniste 19 aziende.
• Ca-Bensi – Tagliolo Monferrato
• Ca’ del Bric – Montaldo
• Cà Mimia – Tagliolo Monferrato
• Cantine Alma – Cassinelle
• La Piria – Rocca Grimalda
• Casa Wallace – Cremolino
• Cascina Belvedere 1932 – Mornese
• Cascina Boccaccio – Tagliolo Monferrato
• Cascina Boccia – Tagliolo Monferrato
• Cascina Gentile – Capriata d’Orba
• Cascina La Signorina – Carpeneto
• Cascina San Martino – Ovada
• Castello di Grillano – Ovada
• Castello di Tagliolo – Tagliolo Monferrato
• Forti del Vento – Castelletto d’Orba
• Fratelli Facchino – Rocca Grimalda
• La Valletta – Cremolino
• Pestarino Alvio – Capriata d’Orba
• Rocca Rondinaria, Castello Rocca Grimalda – Rocca Grimalda

 

CANTINE A NORD OVEST, SLOW FOOD
Cantine a Nord Ovest è una manifestazione che incarna perfettamente i valori di Slow Food e offre, a chi partecipa, un’opportunità unica di “fare turismo enogastronomico”, di riscoprire e conoscere le terre e i loro prodotti tipici, storie di uomini e donne che producono e si tramandano segreti e tradizioni. Il nuovo che convive con l’antico e gli dà nuova vita, nuova forza, nuovo slancio.

 

L’OVADESE E L’OVADA DOCG
L’Ovada DOCG è prodotto interamente con uve Dolcetto coltivate in 22 comuni collinari dell’Alto Monferrato Ovadese e immediati dintorni, tra Acqui e Gavi, dagli Appennini verso la valle del Po ad un’altitudine di 200-400 mt sul livello del mare. Dalla grande vocazione vitivinicola, l’ovadese presenta molte diversità sia in termini di colture che di biodiversità con boschi, vigneti e pascoli. Incastonato tra borghi medievali e antichi castelli, è baciato dai vicini venti di mare che caratterizzano e rendono unici i sapori dei suoi vini. Nell’ovadese nel 1972 viene riconosciuta la prima DOC per il Dolcetto in tutto il Piemonte. Con la Denominazione di Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada DOCG nel 2008 si ottiene il riconoscimento a DOCG.

 

• slowfoodpiemonte.com

Bologna Cocktail Week 2019

La terza edizione sarà all’insegna dell’abbinamento tra cocktail e dessert in programma dal 14 al 20 ottobre 2019 sotto le Due Torri e che vedrà come protagonisti barmen e pasticceri della scuola bolognese e non solo, per quella che è stata ribattezzata come la Cocktail Boulangerie.

 

 

La Bologna Cocktail Week sceglie sempre i partner migliori, quest’anno sono le sodate Bitter Salfa, per la prima volta main partner della manifestazione a incitare il sapore bolognese.

 

Fondata negli anni ‘50 a Bologna e divenuta celebre per i Caroselli televisivi di “Vitaccia Cavallina, mi scappa la parolina”, l’azienda Salfa è stata acquisita all’inizio degli anni ‘80 dal Consorzio cooperativo bolognese, che ora propone per i bar 7 nuove referenze Bitter Salfa (Tonica, Soda, Limonata, Tonica al Mirto, Tonica Mediterranea, Ginger Ale, Ginger Beer), dallo stile vintage e con le etichette che raccontano i luoghi simbolo della città, dal Nettuno alle Due Torri, passando per i portici.

 

Le sodate Bitter Salfa entrano così da protagoniste nella Cocktail Boulangerie promossa per la prima volta dalla Bologna Cocktail Week, che racconterà al grande pubblico questa innovazione del cocktail accompagnato al dessert attraverso quattro episodi di una web series, pensata in collaborazione con ospiti eccellenti del territorio e professionisti d’eccezione. Due maestri della pasticceria italiana come Gino Fabbri e Francesco Elmi, insieme a due giovani ed innovativi bartender (Laura Angelina e Nico Salvatori) creeranno abbinamenti cocktail-pastry, fondendo l’arte della miscelazione a quella della grande pasticceria italiana.

 

Ricco il programma della manifestazione che prevede masterclass per professionisti del settore, seminari, workshop per gli amatori e la Mixology Competition.

 

Per info e programma completo: bolognacocktailweek.com

SWEETY OF MILANO 2019 TORNA AD ADDOLCIRCI

Sweety of Milano & Chocolate 2019 si è conclusa e le somme si tirano guardando ai numeri, e che numeri!

Milano 23 settembre, si guardano i numeri,  10mila visitatori hanno preso parte alla kermesse più dolce che ci sia, 33 Masterclass svoltesi fra sabato e domenica, e ancora 21 Academy gratuite e ai 25 live show cooking che hanno dato spettacolo.

Le news non mancano, forte attenzione alle proposte salate reinventate dai pasticceri con un perfetto connubio dedicato al cioccolato.

Tutti amano il cioccolato, applausi e consensi hanno fatto si che la fabbrica dei cioccolatini conquistasse ogni visitatore, ma se il gusto mette tutti d’accordo, anche l’arte del bello non è da poco, le sculture di cioccolato di Maurizio Frau, sono state fotografate come se fossero statue del Bernini.

La fortuna: Le statue sono state vinte dagli ospiti attraverso un sorteggio.

Non sono mancati i cocktail di Walter Gosso, i vini del Consorzio dell’Asti DOCG e le creazioni di Gianni e Giulia Dodaj – e gli aperitivi con il pastry pairing che ai cocktail ha abbinato i dolci di Nicolò Moschella.

Questa edizione conferma il successo di Sweety come uno degli eventi cardine del mondo della pasticceria italiana” è il commento di Francesco Briglia, Direttore di Italian Gourmet e organizzatore della kermesse. “Vedere le persone in coda già dal primo mattino per assicurarsi un posto alle Masterclass o alle Academy è stato emozionante. I professionisti hanno dimostrato che l’alta pasticceria non ha limiti e i veri Maestri pasticceri riescono a dare il massimo sia nel dolce che nel salato, mentre il pubblico ha confermato che Sweety è un evento per tutta la famiglia, proprio come lo abbiamo pensato fin dall’inizio”.

Le Masterclass si confermano un punto cardine della kermesse, la lezione di Iginio e Debora Massari, ha ottenuto una fortissima concentrazione di visitatori, molto attesa e seguita.

Di grande successo anche le Academy firmate Valrhona e Cast Alimenti, le Illy Coffee Experience e Asti Experience, i live showcooking e i workshop organizzati da Congusto Gourmet Institute.

La pasticceria è una cultura del popolo Italiano, classica, ricercata, innovativa, avrà sempre un significato indelebile, riflette un premio che ognuno di noi mangia per gratificarsi.

Grazie Sweety of Milano.

 

Best Italian Wine Awards 2019 Ritornano puntuali le 50 migliori etichette d’Italia.

La passione non si smentisce, ci dà gli strumenti necessari per creare la nostra sostanza, così come nella cultura vinicola è un valore imprescindibile insieme alle sue mille sfumature associate. Il vino ci comunica sensazioni, esperienze che si snodano lungo radici, tradizioni vissute e tramandate, c’è chi afferma che il vino possiede un’anima, l’anima delle persone che lo lavorano, che lo crescono, questo fa riflettere, perché dentro a quella bottiglia esistono tante cose, e se si riesce ad immaginarlo, ogni nota del vino che si degusta sarà un segreto svelato.

 

Siamo all’8a edizione, Milano 16 settembre 2019. Andrea Grignaffini e Luca Gardini hanno lo stesso entusiasmo della prima edizione 50 sono le etichette selezionate con cura e cognizione  attraverso tasting alla cieca dalla giuria internazionale composta da alcuni fra i maggiori esperti di vino al mondo – Kenichi Ohashi, Amaya Cervera, Tim Atkin, Christy Canterbury, Lu Yang, Othmar Kiem, Luciano Ferraro,  Antonio Paolini, Pier Bergonzi, Eros Teboni e Andrea Gori – e dai due fondatori del premio Andrea Grignaffini, critico e giornalista enogastronomico, membro del Comitato Scientifico di ALMA, e Luca Gardini, Wine Killer, palato riconosciuto a livello mondiale e primo italiano entrato in Wine-Searcher che l’ha riconfermato anche nel 2019 fra i primi quattro critici a livello mondiale.

Sul podio 2019, al primo posto, Bolgheri Sassicaia DOC 2016 di Tenuta San Guido (Toscana), seguito da Barolo Monvigliero DOCG 2015 di Burlotto (Piemonte) e da Terminum Gewürztraminer vendemmia tardiva Alto Adige DOC 2016 della Cantina Tramin (Alto Adige).

Nel corso della serata sono stati anche assegnati gli Awards, premi speciali fuori classifica: Premio vino promessa a Fattoria La Vialla con Barricato Bianco – Toscana IGT 2017 – Toscana, Premio vino da uve autoctone rosso a Podere Giodo con Giodo – Brunello di Montalcino DOCG 2014 – Toscana, Premio vino da uve autoctone bianco a Vigne Marina Coppi con Fausto – Colli Tortonesi Timorasso DOC 2015 – Piemonte, Premio vino pop a Tenuta Marino – Terra Aspra – Matera Primitivo DOP 2013 – Basilicata, Premio vino alfiere del territorio a Podere Forte – Petrucci Melo – Orcia DOC 2016 – Toscana, Premio innovative marketing strategy all’Istituto Trentodoc – marchio collettivo territoriale spumante trentino e Premio miglior Sommelier a Valentina Bertini – Wine Manager Gruppo Langosteria – Milano.

 

Best Italian Wine Awards 2019

 

 

AWARDS  PREMI SPECIALI FUORI CLASSIFICA

 

PREMIO VINO PROMESSA

FATTORIA LA VIALLA – BARRICATO BIANCO – TOSCANA IGT 2017 – TOSCANA

Un’etichetta da poco arrivata sul mercato o recentemente riscoperta che si prepara ad entrare nel pantheon dei grandi vini italiani.

PREMIO VINO DA UVE AUTOCTONE ROSSO

PODERE GIODO – GIODO – BRUNELLO DI MONTALCINO DOCG 2014 – TOSCANA

Per quell’etichetta che continua a portare avanti il messaggio enologico del proprio territorio attraverso l’utilizzo di una o più varietà autoctone a bacca rossa.

PREMIO VINO DA UVE AUTOCTONE BIANCO

VIGNE MARINA COPPI – FAUSTO – COLLI TORTONESI TIMORASSO DOC 2015 – PIEMONTE

Per quell’etichetta ottenuta da bacche autoctone del territorio o da varietà considerabili come tali per la loro storica presenza su quella stessa area di produzione, in grado di mostrare grande aderenza territoriale e varietale.

PREMIO VINO POP

TENUTA MARINO – TERRA ASPRA – MATERA PRIMITIVO DOP 2013 – BASILICATA

Verace e di carattere, ecco due caratteristiche del vino Pop. A questo si abbinano anche fedeltà al proprio territorio di produzione e, cosa non da poco, prezzo contenuto.

PREMIO MIGLIOR SOMMELIER

VALENTINA BERTINI – WINE MANAGER GRUPPO LANGOSTERIA – MILANO

Classe, eleganza e professionalità. Le autentiche e imprescindibili credenziali di un ambasciatore del vino italiano nella ristorazione italiana di eccellenza.

PREMIO ALFIERE DEL TERRITORIO

PODERE FORTE – PETRUCCI MELO – ORCIA DOC 2016 – TOSCANA

Per quell’azienda che dimostra che essere ambasciatori di un territorio significa possedere la conoscenza per decifrarne le potenzialità.

PREMIO INNOVATIVE MARKETING STRATEGY

ISTITUTO TRENTODOC – MARCHIO COLLETTIVO TERRITORIALE SPUMANTE TRENTINO

Per l’azienda che ha saputo conseguire eccellenza ed efficacia nella comunicazione del proprio brand e dei propri prodotti attraverso contenuti innovativi e capaci di attrarre nuovi clienti e brand ambassador.

Casa Martini ospita la mostra personale “Mixing Glass” di Silvio Vigliaturo

Il progetto “Mixing Glass” è stato sviluppato all’interno del XIII Master in Economia e Management dell’Arte e dei Beni Culturali del Sole 24Ore Business School con la progettazione di una mostra che potesse dare spazio ed esaltare la produzione artistica di Silvio Vigliaturo. La location prescelta è Casa Martini che, con il Museo di Storia dell’Enologia, rappresenta la cornice perfetta capace di accogliere ed entrare in dialogo con le opere in mostra.

Il progetto “Mixing Glass” è stato sviluppato all’interno del XIII Master in Economia e Management dell’Arte e dei Beni Culturali del Sole 24Ore Business School con la progettazione di una mostra che potesse dare spazio ed esaltare la produzione artistica di Silvio Vigliaturo. La location prescelta è Casa Martini che, con il Museo di Storia dell’Enologia, rappresenta la cornice perfetta capace di accogliere ed entrare in dialogo con le opere in mostra.

Il museo racconta infatti il legame millenario tra l’uomo, la produzione e il consumo del vino, il simbolo più vivo della convivialità e del piacere di stare insieme: la pregevole collezione comprende al suo interno alcuni rari vetri di epoca romana. Non mancano le testimonianze delle manifatture veneziane, accanto a quelle boeme, francesi e dell’area tedesca: dal Rinascimento all’Ottocento in una carrellata multicolore di raffinati oggetti in vetro per il servizio e la degustazione del vino.

Fulcro della mostra “Mixing Glass” è il tema della Mescolanza – forse il più significativo e ricorsivo elemento del maestro Vigliaturo negli ultimi dieci anni di attività – affrontato, in prima battuta, a livello tecnico. L’artista crea le sue maestose sculture dando vita a una ricca commistione di tecniche e materiali: vetro, acciaio, oro e argento si fondono in una soluzione unica e immediatamente riconoscibile, che trasfigura l’elevata abilità artigianale in un suggestivo procedimento alchemico. I grandi forni della bottega di Vigliaturo, situata di fronte al maestoso Duomo gotico di Chieri, trovano la loro perfetta metafora nel Mixing Glass, il bicchiere usato per la preparazione dei cocktail, un contenitore in cui gli ingredienti, miscelati con sapienza, danno vita a ricette classiche o nuove sperimentazioni. Ognuna delle tematiche che danno corpo alla mostra trae quindi nella Mescolanza il suo fondamento teorico.

Casa Martini parteciperà alle Giornate Europee del Patrimonio 2019 con eventi a tema, realizzati nell’ambito della mostra e in collaborazione con l’artista.

La mostra è organizzata da Casa Martini e I.N.A.C. – Istituto Nazione di Arte Contemporanea con il patrocinio di Federculture e con la collaborazione dell’ Archivio Storico Martini & Rossi.

A proposito di CASA MARTINI

Casa MARTINI si trova a Pessione di Chieri, a pochi km da Torino, un luogo dove vivono ancora oggi gli stessi valori che ispirarono oltre 150 anni fa Alessandro Martini e Luigi Rossi, fondatori dell’impresa. Concepita come una casa vera e propria, composta da comodi ambienti e con un vivo senso dell’ospitalità, è stata pensata come una location d’eccezione per eventi ritagliati su ogni tipo di esigenza. La Terrazza MARTINI è una delle più grandi e note iniziative di comunicazione e di immagine degli ultimi decenni. Straordinario il successo di questa formula, che la Martini & Rossi realizzò presso le sedi più prestigiose delle sue Società: alla metà degli anni Sessanta erano ben otto le Terrazze in attività, la prima fu inaugurata a Parigi nel 1948, a seguire Milano, Barcellona, Pessione, Bruxelles, San Paolo, Londra e Genova. A Pessione, la Terrazza nasce dove nel 1863 Alessandro Martini e Luigi Rossi diedero vita al celebre aperitivo e precisamente nella palazzina in cui lo stesso Luigi viveva con la propria famiglia.

L’Artista

Silvio Vigliaturo nasce ad Acri, in Calabria, nel 1949. Giovanissimo si trasferisce a Chieri (TO), dove tuttora vive e lavora.

Artista e maestro del vetro, la sua tecnica è da sempre volta alla ricerca e alla sperimentazione. Dalle prime esposizioni, nel 1977, passando per la Fundación Centro Nacional del Vidrio, La Granja de San Ildefonso, a Segovia in Spagna, come unico artista europeo rappresentante del movimento dello Studio Galss nel 2001, sino al Made in Italy al Quality and life style di Hong Kong nel 2006 e alla personale al Hsinchu Municipal Glass-Museum di Hsinchu, Taipei in Taiwan e alla partecipazione al Padiglione Italia della 54. Biennale di Venezia, sino alla personale nel giugno 2012 al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, il percorso artistico di Vigliaturo si presenta in costante evoluzione. Un cammino graduale e tenace ha portato l’artista ad affrontare una grande varietà di tematiche con stili e strumenti diversi. Il dipinto, il vetro, l’acciaio, la terra cotta sono tutti trattati allo stesso tempo come materia e come scelta ideologica. È proprio grazie alla mescolanza delle tecniche che l’orizzonte delle esperienze di Vigliaturo si è dilatato esponenzialmente e ha aperto la strada a una visione originale e inedita, capace di rivisitare i temi e le modalità espressive della pittura e che lo ha condotto agli esiti attuali del suo lavoro. L’approccio che l’artista adotta nel lavorare il vetro è derivato dalla sua instancabile attività pittorica. Il forte impatto visivo delle sue opere nasce dalla trasparenza dei colori, capace di generare un’affascinante sembianza di fluidità, e dall’antinomia tra il peso della materia utilizzata e la leggerezza delle forme che l’artista riesce a foggiare attraverso di essa.

Nel 2006, Vigliaturo riceve la nomina di testimonial artistico dei XX Giochi Olimpici Invernali svoltisi a Torino. Nel giugno dello stesso anno, la Città di Acri gli dedica un museo – il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) – che ospita una collezione permanente delle sue opere intesa come un biografico che si snoda attraverso più di duecento esemplari, tra sculture e dipinti. Nel 2010, la Regione Calabria lo ha invitato quale artista testimonial all’Expo Shanghai 2010. Nel 2013, prende parte alla mostra Contemporary Glass Sculpture, dell’Orlando Museum of Art, che raccoglie i più importanti artisti del vetro, in occasione dei cinquant’anni del movimento Studio Glass. Espone sue opere in Europa, America e Asia e nel 2016 rappresenta l’Italia all’European Glass Festival a Wroclaw (Polonia), Capitale Europea della Cultura 2016.

I partner della mostra

Azimut, AVIP Italia, Torino Magazine, Eccellenze Italiane, Turismo Torino e Provincia, Maca Museo, Verso L’Arte, Piero Muscari, Archivio, Corriere di Chieri.

AZIMUT

Azimut è la prima realtà finanziaria indipendente nel settore del risparmio gestito in Italia, attiva da 30 anni e quotata alla Borsa di Milano dal 2004. Una vera Public Company che non appartiene a nessun gruppo bancario o assicurativo, la cui governance è detenuta dalle persone che lavorano nella società: consulenti, gestori, manager e dipendenti del Gruppo.

Un modello unico che garantisce indipendenza, assenza di conflitti di interesse e continuità aziendale. Azimut ha sviluppato una piattaforma di prodotti e servizi ad architettura aperta, finalizzata a offrire la soluzione più adatta alle specifiche esigenze del cliente, siano esse attinenti al patrimonio personale, familiare e dell’impresa. Senza i nostri valori non saremmo quello che siamo che ci contraddistingue da tutti i principali competitors grazie alle nostre caratteristiche:

  • INDIPENDENZA: fondamentale per potere offrire soluzioni d’investimento studiate ad hoc sui nostri clienti e non su interessi e variabili esterne.
  • PARTNERSHIP: il nostro interesse coincide da sempre con la soddisfazione dei clienti, ci appoggiamo a diverse realtà per far si che ciò accada, con un rapporto di collaborazione, negoziando per i nostri clienti condizioni estremamente competitive e servizi unici e dedicati.
  • STABILITÀ: management, Financial Partner e Gestori vantano il turnover più basso di tutto il settore. Noi puntiamo alla massima fiducia da parte del cliente, garantire la nostra presenza costante è fondamentale.
  • INTERNAZIONALITA’: Siamo presenti in 17 paesi al mondo, direttamente sul territorio di ogni singolo paese. Con NOI il mondo è un unico network integrato: Italia, Lussemburgo, Irlanda, Cina (Hong Kong e Shangai), Marocco, Svizzera, Singapore, Brasile, Messico, Taiwan, Cile, Usa, Australia, Turchia ed Emirati Arabi.

Non abbiamo la presunzione di volerci sentire diversi dagli altri, perché semplicemente lo siamo.

Know how, esperienza ,valori imprescindibili: QUESTO E’ IL GRUPPO AZIMUT 

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Tra i brand più iconici al mondo, MARTINI è leader nel mercato degli aperitivi italiani di alta gamma e dei vini spumanti. Vincitore di numerosi premi, dal gusto intenso e dolceamaro, è il risultato di una miscela segreta di oltre 40 piante provenienti dalle migliori località di tutto il mondo.

Il portafoglio MARTINI include:

MARTINI Bianco, MARTINI Rosato, MARTINI Rosso, MARTINI Extra Dry, MARTINI Riserva Speciale Rubino, MARTINI Riserva Speciale Ambrato, MARTINI Asti Spumante d.o.c.g., MARTINI Montelera Metodo Classico Talento, MARTINI Riesling

d.o.c., MARTINI Prosecco d.o.c.

Creato a Torino nel 1863, MARTINI fa oggi parte del portafoglio del Gruppo Bacardi e continua ad essere il leader di mercato della categoria.

Il marchio MARTINI® fa parte del portafoglio di Bacardi Limited, con sede a Hamilton, Bermuda.

Bacardi Limited si riferisce alle società del Gruppo Bacardi, che comprende Bacardi International Limited.

Il Gruppo Bacardi è da anni attento alle attività volte a proteggere l’ambiente e a diffondere le buone pratiche del Consumo Responsabile.

In quest’ottica, nel 2012 ha dato vita allo Slow Drinking, un’iniziativa volta a diffondere i principi dello Stile Mediterraneo e del Consumo Moderato, per portare i propri consumatori verso la filosofia della “Degustazione” anziché del Consumo, dando spazio al piacere del palato e al tempo necessario per assaporare il drink, in un ambito di amichevole convivialità. Il tempo ai nostri giorni è la vera ricchezza e il mezzo per un approccio consapevole e moderato verso le bevande alcoliche in generale.

I 10 principi semplicissimi sono illustrati nel sito: www.slowdrinking.com/it/it/, dove si trovano anche suggerimenti di ricette di cocktail e di food pairing, affinché il momento dell’aperitivo e non solo sia vissuto al meglio, in un’esperienza memorabile, pur conoscendo i limiti da non oltrepassare. 

Al Circolo dei Lettori: “Il potere dei Sogni e l’arte di Sognare la propria Vita”

“ I sogni – racconta Zuleika Fusco sono segnali offerti dall’inconscio nel momento del sonno e possono diventare chiave di lettura della quotidianità, messaggi ricchi di suggerimenti da applicare nel quotidiano per migliorare la qualità della nostra vita. Imparare a ricordarli e comprenderli piano piano, significa fare chiarezza in noi stessi e nei passaggi che costituiscono la nostra esistenza.”.

Ed è proprio del potere dei sogni e dei loro messaggi che Zuleika Fusco racconta nella conferenza di Mercoledì 16 Ottobre 2019, ore 18.00 nella sala Biblioteca del Circolo dei lettori di Torino – in via Bogino, 9 .

I sogni, segnali offerti dall’inconscio nel momento del sonno, liberi quindi da offuscamenti mentali, possono diventare chiave di lettura della quotidianità, messaggi ricchi di suggerimenti da applicare giorno per giorno per crescere e per migliorare la qualità della nostra vita. Apprendere a ricordare questi messaggi e poi a farne proprio il senso, a piccoli passi e secondo i tempi di ognuno, significa fare chiarezza in noi stessi e nei passaggi che costituiscono la nostra esistenza.

La conferenza è gratuita e aperta a tutti quelli che hanno piacere di comprendere meglio l’esperienza onirica.

Counselor Relazionale Supervisor, Zuleika Fusco è formatrice esperta in Comunicazione, risoluzione pacifica del conflitto, problem solving, Scrittrice. Ha creato tecniche d’integrazione dell’inconscio attraverso l’interpretazione dei sogni e un laboratorio – Oniromanteion- in cui il gruppo le sperimenta. Dirige la scuola di Counseling e Media- Comunic-Azione di cui ha fondato il modello di Counseling ad indirizzo media-comunicativo e Avalon Formazione, società di servizi che favoriscono il benessere  psichico della persona in contesti privati e organizzativi.

Mercoledì 16 Ottobre, ore 18.00 presso Il Circolo dei Lettori, via Bogino 9 – Il potere dei Sogni e l’arte di sognare la propria vita”.

È gradita conferma via email: [email protected]  / via sms: 339 1168748.

 

 

Mangia Un Hamburger Al Mystic Burger

Mystic burger.
L’hamburger nasce da uno stile fast food tipico americano,è  amato da grandi e piccini di tutte le età, ma cosa rende un hamburger delizioso? Sicuramente gli ingredienti, il metodo e il tempo di cottura, una giusta combinazione di salse e spezie, sono gli elementi insostituibili per l’hamburger perfetto.

L’hamburger nasce da uno stile fast food tipico americano,è  amato da grandi e piccini di tutte le età, ma cosa rende un hamburger delizioso? Sicuramente gli ingredienti, il metodo e il tempo di cottura, una giusta combinazione di salse e spezie, sono gli elementi insostituibili per l’hamburger perfetto.

http://Mystic burger  è un mix di specialità del nuovo mondo della griglia, la carne, i goderecci salumi, le StraDeliziose alette di pollo con salsa BBQ, le patate dipper, i nuggets di pollo, non mancano nemmeno i Fish & Chips, se ti assale un improvvisa voglia di pesce.

La straordinaria artigianalità si fa strada in ogni dettaglio, dall’impasto del pane ai cereali antichi realizzato in collaborazione con forni artigianali, ai latticini prodotti dai fornitori locali, i prodotti sono a ridotto impatto ambientale e principalmente a km 0 rispettando i criteri di ecosostenibilità. L’alchimia perfetta della lavorazione e della affumicatura. Da qui la sfida di una griglia ricca di sapori, date inizio al rito delle coccole al sapore di carne.

 

UL PUSÈ BUN

Il locale è ampio dall’aspetto rustico, ben si presta ad accogliervi. Come da copione, mattoni a vista e bancone in legno sempre punto di aggregazione, elementi tipici di un salon della carne. C’è anche a disposizione una scelta gluten free per non tralasciare nessuna esigenza.

 

Gli Imperdibili

UlCulatellAlMar: burger di culatello con code di gambero, salsa di yogurt e mostarda di radicchio, scaglie di pecorino, peperoncino fresco, spinacini novelli e pancetta crisp.

UlGainaFumé: pane artigianale tipo bretzel, crema di peperoni, burger di pollo affumicato 100% italiano, formaggio capraricca alla piastra, cicorino e chips di barbabietola.

UlTzatziki: Burger di agnello e chianina, insalatina di olive verdi dolci e sognino, slinzega e salsa tzatziki  con menta fresca.

 

UL GAJINA BURGER

 

L’incoronato hamburger

Pane artigianale ai cereali antichi, burger di bovino di Lessinia in affumicatura di faggio, stracciatella di latte al basilico, songino e guanciale croccante.

 

 

E dopo aver appagato il gusto, la sete si fa sentire? Troverete un coner di numerose birre artigianali, o in ogni caso il vino è sempre un’ottima scelta, calici e bottiglie sono stati accuratamente selezionati per esaltare tutte le pietanze del menù.

 

 

ul Tracagnott

 

 

Mani al portafoglio

Da Mystic troverete panini dagli 10 ai 16 euro, il  menù è compreso di patate e contorno. Se scegliete alla carta, antipasto, secondo piatto e dolce, il prezzo medio a persona si aggira intorno ai 22 euro

 

Dopo avere assaggiato tutte queste bontà, resta solo una domanda a cui rispondere con un sorriso; quando ritorniamo al Mystic Burger?

 

Stesso Format in tre indirizzi:

Mystic Burger Como: +39 031 263171

Mystic Burger Montorfano (CO): +39 031 553509

Mystic Burger Carate Brianza: +39 0362 902320