Il primo appuntamento si terrà Venerdì 11 maggio 2018 alle ore 18,30 con un saggio della scuola musica Vianney presso il Teatro Vianney in via Giulio Gianelli 8 a Torino, proseguendo poi alle 21,15 on il Concerto di Primavea presso la Parrocchia San Giovanni Maria Vianney in Corso Benedetto Croce, sempre a Torino.
Protagonista alle 21,15 dunque la Cororchestra Vianney (Direttore Marco Raiteri) al 1° Concerto di Primavera insieme al Gruppo d’Archi “Sharing” (Direttore Matteo Gentile), costituita dai giovani delle scuole torinesi ad indirizzo musicale e non solo.
Il concerto, costituirà anche l’occasione per presentare al pubblico proprio Matteo Gentile, il nuovo giovanissimo Direttore di coro (appena diciottenne), che dallo scorso settembre guida la Corale Polifonica Vianney, succedendo al Maestro Marco Ravizza che per oltre 10 anni ha diretto la formazione di voci, e che per impegni concertistici in Italia ed all’estero ha dovuto cedere la collaborazione con il Laboratorio Musicale Vianney.
Il secondo importante appuntamento della stagione primaverile si terrà sabato 12 maggio 2018, ore 17.00 nella splendida cornice barocca della Cappella dei Banchieri, Negozianti e Mercanti di Torino.
Anche qui una parte del concerto sarà dedicata all’orchestra d’archi “Sharing” che ci proporrà un repertorio da tutto il mondo, in classica tradizione Cororchestra Vianney, ensemble ufficiale della Congregazione, con un programma rinnovato di canti e suggestioni musicali.
La “Pia Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti” di Torino venne istituita nel 1662 presso la chiesa della Compagnia di Gesù della città, i Santi Martiri, e venne ufficialmente riconosciuta da papa Alessandro VII nel 1663. Inizialmente l’associazione stabilì la sua sede in un piccolo oratorio che nel 1692 fu sostituito dall’attuale ampia cappella, grazie al diretto interessamento di padre Agostino Provana (1641-1726), che riuscì a coinvolgere nell’impresa il grande pittore Andrea Pozzo (1642-1709), e alla guida dell’ingegnere civile e militare Michelangelo Garove (1648-1713). Nel 1694 padre Provana chiamò da Milano il pittore Stefano Maria Legnani (detto il Legnanino, 1661-1713) per affrescare le volte con temi incentrati sulla “Storia della Salvezza” tratti dell’Antico e del Nuovo Testamento. L’artista terminò il suo lavoro con l’aiuto del fratello Tommaso e dei quadraturisti Giovanni Battista e Girolamo Grandi, a spese dei Gesuiti, nel dicembre del 1695. Nei due decenni successivi le pareti della Cappella vennero progressivamente ornate con dodici grandi quadri ispirati al tema dell’Epifania. I primi dipinti vennero registrati nel 1694, l’ultimo nel 1712: sono opera di artisti come Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (attribuito, ora in Sacrestia), Andrea Pozzo, Sebastiano Taricco, Luigi Vannier, Stefano Maria Legnani Niccolò Carlone. Nel corso del Settecento i confratelli si preoccuparono di adeguare le originarie suppellettili della cappella allo splendore dell’arredo pittorico. Degni di nota a questo proposito sono i preziosi lavori di scultura di Carlo Giuseppe Plura, gli arredi lignei (i banchi, la cantoria e l’organo) e marmorei (l’altare).