Massimo Centini presenta “Sulle tracce dei Magi d’Oriente”

Doppio appuntamento in agenda alla Cappella della Pia Congregazione dei Banchieri e dei Mercanti di Torino di via Garibaldi nei prossimi giorni.

Sabato 9 dicembre alle 15,30,  Lorenzo Masetta aprirà il pomeriggio con la presentazione del libro “Sulle tracce dei Magi d’Oriente” di Massimo Centini, organizzato da Yume Book.
A seguire
alle ore 17 per il festival “Piano in primo piano“, l’associazione Musicaviva presenta “Le Tre Sonate per violino e pianoforte di Brahms“. Si esibiranno Lautaro Acosta (violino) e Alfredo Castellani (pianoforte). Ingresso libero, ma è gradita una offerta a partire da 5 euro.

Massimo Centini: sulle tracce dei Magi di Oriente

Forse non tutti sanno che nella Cappella della Pia Congregazione dei Banchieri e dei Mercanti di Torino, si trovano nove grandi quadri legati ai Re Magi.

Una presenza non nota a tutti che è l’incipit della nostra storia. A narracela Massimo Centini, che ai Re Magi ha dedicato anni di ricerche e studi, e che ci offre l’opportunità per effettuare un viaggio affascinante e per conoscere il vero volto dei Re Magi, ma non solo, poiché si sofferma anche su temi paralleli come il loro numero e la loro provenienza, il simbolismo dei doni, le relazioni tra la “stella cometa” e gli eventi astronomici coevi, l’effettiva morfologia della grotta/stalla, le figure parallele, dai pastori alle levatrici e tanto altro ancora, per meglio contestualizzare e conoscere la venuta del Salvatore.

(Tratto dalla prefazione di Lorenzo Masetta, Prefetto della Cappella della Pia Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti)

MASSIMO CENTINI (1955), laureato in Antropologia Culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Ha lavorato con Università e Musei italiani e stranieri.
Tra le attività più recenti: a contratto nella sezione “Ar

te etnografica” del Museo di Scienze Naturali di Bergamo; ha insegnato Antropologia Culturale all’Istituto di Design di Bolzano. Docente di Antropologia culturale presso la Fondazione Università Popolare di Torino, insegna “Storia della criminologia” ai corsi organizzati da MUA – Movimento Universitario Altoatesino – di Bolzano.

A Chieri la Pizza al Microscopio

Ci saranno anche divertenti esperimenti di scienza della pizza per bambini e genitori e gli autori firmeranno le copie. Seguirà rinfresco.

a cura di Isabella Castellano  

Questo libro si è rilevato differente da quanto avevamo immaginato e gli autori hanno saputo “semplificare” la scienza della pizza rendendo allo stesso tempo il testo leggibile e ricco di contenuti tecnico/scientifici interessanti.

Il testo illustra in maniera semplice e discorsiva come scegliere, utilizzare, riconoscere tutti gli ingredienti che compongono una buona pizza (acqua, grano, farina, lievito, sale, olio, pomodoro, mozzarella) con interessanti riferimenti storici, chimici, fisici e tante curiosità.

Il libro è fornito anche di pagine relative alla cottura, agli allergeni, al protocollo HACCP, alle intolleranze alimentari, al concetto di biologico e molto altro.

 

Abbiamo rivolto alcune domande agli autori.

Cosa vi ha portato a realizzare questo libro? 
La passione per la divulgazione della scienza,  innanzitutto. E la ricerca di nuovi modi per diffonderla: la nostra scelta è caduta sulla pizza. 

Come mai la scelta di questo nome?
E’ un’idea della casa editrice,  che noi abbiamo accolto in quanto fa capire che il nostro non è un libro di ricette,  ma di divulgazione scientifica. 

Chi maggiormente ha influenzato le vostre curiosità sulla pizza?
In principio è stato un lavoro ad un progetto di pizza e scienza, poi soprattutto l’incontro (sia virtuale che reale) con la comunità dei pizzaioli. 

Qual è stata l’esperienza più significativa della vostra carriera? 
Se ci riferiamo al libro,  è stata la scoperta di Gravità Zero nel 2008. Da allora ad oggi io e Luigina Pugno abbiamo scritto più di 300 articoli e ci sembra che il nostro viaggio nella scienza sia appena cominciato. 
Più recentemente per noi è stato molto importante partecipare al Festival della Scienza di Genova e al Festival della divulgazione di Potenza. Sono stati fonti di arricchimento culturale e sociale. 

Quali sono le principali difficoltà che avete incontrato con il libro? 
A pensarci ora, le difficoltà sembrano dimenticate. Ma non è stato facile selezionare e procurarsi le fonti,  ideare la struttura,  coordinarsi, scrivere in modo semplice ed eseguire tutti gli esperimenti per il set fotografico. E poi il lavoro più impegnativo è quello che comincia dopo che il libro è stato pubblicato. 

Quale istruzione avete ricevuto per arrivare a questo punto della vostra carriera? 
Io ho una formazione economica e matematica,  mentre Luigina Pugno è una psicoterapeuta che però ha lavorato molto nel settore delle guide turistiche. Direi che nel nostro caso il denominatore comune è stato Gravità Zero, la passione per la scienza e la divulgazione per non addetti ai lavori.

Qual è il vostro consiglio a giovani aspiranti cuochi? 
Rinviamo al futuro la risposta. Il nostro proposito è scrivere altri libri sul tema “cibo al microscopio“, che è anche il nostro nuovo blog. Poi risponderemo.

 

 

 

Walter Caputo ha un diploma universitario in Amministrazione Aziendale, con specializzazione in Finanza. È laureato in Economia e in Scienze Statistiche. In varie scuole insegna sia materie scientifiche che economiche. Come formatore si occupa di scienza, economia e sicurezza sul lavoro, soprattutto alimentare, rischio chimico e cancerogeno, rischio biologico e HACCP.

Luigina Pugno è psicoterapeuta cognitivista e sessuologa clinica ed ha insegnato psicologia, antropologia e sociologia, ha lavorato per diverse case editrici italiane.

Consigliamo la lettura di questo libro a tutti gli appassionati di questo celebre alimento, ai pizzaioli professionisti, alle scuole di formazione e dato che il libro è scritto con un linguaggio semplice, soprattutto ai genitori per trascorrere del tempo con i loro bambini, divertendosi a preparare divertenti piatti.

il sito web della Libreria Mondadori di Chieri www.mondadorichieri.it

il sito della Feltrinelli editore con la presentazione del libro www.feltrinellieditore.it/opera/opera/la-scienza-nella-pizza/

Per altre informazioni il blog degli autori è: https://ciboalmicroscopio.blogspot.it

 

POOOP.it, unconventional magazine: la svolta dell’informazione

Esistono modi e modi di fare informazione. Esistono la cronaca nera, la cronaca rosa, il trash e la video-notizia, e poi esistono i linguaggi e i canali di diffusione, quella zona grigia in cui si annida la maggior parte dei problemi della comunicazione contemporanea.

Il mondo del giornalismo si sta avviando verso una rapida e inarrestabile debacle, soprattutto da un punto di vista contenutistico: non è raro, infatti, ritrovarsi l’homepage di Facebook e degli altri social network invasa da notizie di poco conto alle quali gli utenti impongono sempre i soliti commenti di disapprovazione. Ed è normale, visto che troppo spesso i quotidiani più affermati del paese rinnegano la loro mission di partenza per dedicarsi ad altro.

In questo scenario quasi apocalittico si sta facendo strada una realtà editoriale che muove dal Sud Italia, da Napoli, per essere precisi. È la svolta pop dell’informazione, o meglio, la svolta POOOP. Tre giovani menti alla base del progetto, tre persone che hanno messo in gioco le loro capacità spesso riconosciute solo sulla carta attraverso un portale che non ha la pretesa di ergersi a medium totemico dal quale diffondere il verbo.

Collegandosi al sito www.pooop.it si scopre un filtro analitico della realtà che guarda al mondo con il distacco di chi, quel mondo, lo vive e lo subisce quotidianamente, un’arma di difesa nel mare magnum dell’overload informativo tipico dei nostri tempi.

La qualità, prima della quantità, la stessa che si legge nelle notizie trattate dai contributor che hanno scelto e proposto le loro eccellenti penne, o in questo caso tastiere, a favore della causa di Pooop.
Sull’editoriale del magazine si legge,Pooop.it intende occupare lo spazio che i media hanno lasciato vacante per lungo tempo, la parentesi ideale tra Repubblica e Novella2000, tra il trash e il buongusto, l’osservatorio critico che volge lo sguardo alla realtà senza alterarla, senza sovrastrutture o sensazionalismi, servendosi degli strumenti contemporanei e delle lezioni ereditate dal giornalismo propriamente detto”. Una premessa che i risultati e i contenuti visibili sino ad oggi non hanno tradito.

Tutto inizia dal sodalizio dapprima umano e poi professionale di Mario Mosca, Laura Olivazzi e Antonio Ruoto, tre giovani laureati in Scienze della Comunicazione che hanno deciso di portare la loro formazione ad un livello successivo.

“La verità è che ci siamo stancati di sentirci dire soltanto “bravi!”, quando la nostra bravura, seppur declamata, non è mai stata concretamente riconosciuta”, nota Laura Olivazzi, “la mia non è presunzione, è consapevolezza: basta leggere qualche take d’agenzia per rendersi conto che questo lavoro è stato affidato per troppo tempo a chi non ci mette neanche un po’ di passione”. Il design del portale è dinamico e raffinato, consente una rapida consultazione delle notizie oltre ad essere una piacevole scoperta per lo sguardo, “Linee pulite. Nessun eccesso. Un buon design è sempre trasparente rispetto al contenuto”, chiarisce Antonio Ruoto, Art Director di POOOP magazine, offrendo una sintesi perfetta della struttura su cui si muove l’intero progetto, mai invasivo o invadente, l’aggettivo giusto da attribuirgli è intrigante. Attualmente POOOP magazine conta oltre 11.000 follower su Twitter e più di 10.000 fan su Facebook (al momento in cui scriviamo), numeri che nell’era dei social parlano chiaro, “Oggi un media digitale non può esimersi dallo sfruttare le opportunità che offrono i social network”, commenta Mario Mosca, “La risposta che abbiamo avuto in questa fase iniziale ci conferma che con progettualità e lungimiranza si può arrivare molto lontano”.