UNA NUOVA TAPPA DI “GIOCHI DI INORTO” DELLA FONDAZIONE BONDUELLE PER SENSIBILIZZARE I PIÙ PICCOLI

Un’attività educativa ludica pensata per sensibilizzare i bambini sull’importanza del consumo di verdura e frutta – nel quadro di un’alimentazione sana ed equilibrata – attraverso attività mirate alla scoperta del gusto di non sprecare cibo e risorse.

L’iscrizione è libera e viene aperta prima dell’inizio del gioco presso il negozio Città del Sole (Via Garibaldi, 34, Morbegno). I bambini verranno suddivisi in diversi turni – dalle 15.00 alle 18.00 – per assicurare l’ottimale svolgimento del gioco all’interno del negozio.

Disponibili ulteriori informazioni relativamente al negozio sul sito ufficiale di Città del Sole: www.cittadelsole.it/‎.

Questa tappa di “Giochi di inOrto” si terrà in concomitanza della manifestazione “Fiera d’Autunno” presso il Polo Fieristico di Morbegno. Tre giorni dedicati alle eccellenze enogastronomiche con numerosi eventi collaterali per adulti e bambini attraverso otto aree tematiche. Tra queste l’area tematica “Agricola! Tutto per il giardinaggio”. Molta della storia di ciascuna persona è, infatti, racchiusa nell’agricoltura: ogni persona è stata almeno una volta un piccolo giardiniere o agricoltore.

La Fondazione Bonduelle condivide da sempre questi valori. Per questo, all’interno del negozio di Città del Sole, attraverso il gioco, avvicinerà i più piccoli verso giuste pratiche di vita quotidiana e sane abitudini alimentari.

I bambini tra i 5 e i 12 anni si mettono in gioco seguendo, attraverso diverse prove e domande, il percorso per raggiungere l’obiettivo finale: la creazione di un vero e proprio orto all’interno di un piccolo giardinetto recintato.

Oltre a rispondere alle domande, bisognerà superare delle prove pratiche. I giochi interattivi hanno, infatti, lo scopo di insegnare ai bambini diverse attività come la preparazione del terreno, la semina, la cura e il raccolto delle piantine. Insomma, un’occasione per sensibilizzare i più piccoli a mangiare le verdure e a un consumo consapevole.

Un progetto ideato e realizzato in Italia nel 2012 dalla Fondazione Bonduelle che – sin dal suo arrivo nel 2005 – ha promosso molte iniziative volte a promuovere un’alimentazione sana e sostenibile sul territorio nazionale.

“Dopo il successo della tappa di Crema nel mese di ottobre, la nostra attività di sensibilizzazione continua e copre, questa volta, la provincia di Sondrio.” – afferma Laura Bettazzoli, Responsabile della Louis Bonduelle Foundation per l’Italia – “È per noi fondamentale sensibilizzare e diffondere consapevolezza sullo spreco alimentare e sull’importanza del consumo di frutta e verdura. I bambini, sin da piccoli, vanno aiutati a diventare dei futuri adulti rispettosi del mondo che li circonda. Ed è proprio in questa direzione che andiamo avanti.”

LOUIS BONDUELLE FOUNDATION

Nata in Francia nel 2004 e approdata in Italia dal febbraio 2005, è un istituzione senza scopo di lucro che dal 2005 si impegna concretamente in Italia per fare in modo che le verdure entrino a far parte del consumo quotidiano con iniziative utili, pratiche e originali.

La Fondazione si propone, come mission sociale, di favorire un’evoluzione sostenibile dei comportamenti alimentari, nel rispetto dell’umanità e del pianeta. Le attività sono, infatti, finalizzate a informare le popolazioni e sviluppare le conoscenze scientifiche, incoraggiandone anche l’applicazione sul campo.

Le tre principali azioni concrete della Fondazione:

  • Informazione e sensibilizzazione: elabora e diffonde informazioni mirate a contribuire all’evoluzione dei comportamenti quotidiani.
  • Sostegno alla ricerca: promuove la ricerca scientifica in varie discipline, con particolare focus nel campo medico e della nutrizione, per favorire il progresso nell’alimentazione sostenibile.
  • Azioni sul campo: sostiene azioni concrete portate avanti da attori locali, che si propongono di accompagnare i consumatori verso comportamenti alimentari sostenibili.

Nel corso degli anni ha dato vita a un intenso programma di attività mirate sul territorio, sostegno alla ricerca, campagne d’informazione e un sito web dedicato http://www.fondation-louisbonduelle.org/it/

 

MAF Millennial Ambassadors Forum: #IdeasWork alla Nuvola Lavazza di Torino

Mercoledì 7 novembre presso Nuvola Lavazza, la struttura progettata da Cino Zucchi, si è tenuto #IdeaWorkMAF, una job fair 4.0 che ha coinvolto Amministratori Delegati, Top Manager di realtà aziendali nazionali e internazionali e rappresentanti istituzionali, come il Sindaco di Torino Chiara Appendino e il ministro per la Famiglia e la Disabilità Lorenzo Fontana. “Insieme a diversi influenti opinion leader abbiamo sentito l’esigenza di assecondare i venti di cambiamento in atto nella nostra società e costruire una piattaforma innovativa per aiutare le nuove generazioni a plasmare il futuro” ha detto Giordano Fatali, Presidente di HRC Group, società che cura l’evento.

Tra gli Ambassador che hanno aderito al MAF c’è Fabrizio Gavelli, Amministratore Delegato Mellin e Danone Early Life Nutrition South East Europe. La partecipazione di Danone al MAF nasce dall’importanza dell’idea centrale del MAF, che è quella di avvicinare le aziende millennials che, pure essendo una cosa semplice, è super attuale e necessaria. Ogni azienda coinvolta nel MAF ha presentato se stessa e le sue finalità ai millennials presenti, promuovendo una sfida da risolvere, nel caso la lotta all’obesità. Gavelli, finito il suo intervento, ha dichiarato: “Quello che l’azienda vuole è far conoscere la sua missione, che è quella di portare la salute attraverso la nutrizione al maggior numero di persone possibili, che si sta evolvendo in una volontà di impattare nella comunità nella quale noi operiamo. Nel 2011 avevamo compreso che il problema delle nascite nel nostro paese stava diventando enorme, quindi abbiamo deciso di creare un welfare interno molto avanzato. Abbiamo creato il programma “Parto e Riparto”, dato che noi pensiamo che l’Italia debba ripartire proprio da un aumento della natalità. Ci sono state tante attività che sono state messe in campo a supporto della genitorialità delle mamme, sia con un supporto economico, sia con un supporto psicologico e nutrizionale, quindi accompagnando dal momento della lieta notizia, fino alla maternità a casa, fino al rientro a lavoro. Allo stesso modo, anche i padri hanno i loro vantaggi: Danone anziché 4 giorni di congedo, ne concede 10. Il tasso di natalità interno per il 2017 è stato +7,5% rispetto al -3% nazionale, e registriamo il 100% dei rientri dopo la maternità. Il 42% delle donne che rientrano dalla maternità vengono poi successivamente promosse”.

In merito alla lotta all’obesità, la sfida promossa ai Millennial, Gavelli ha dichiarato: “Grazie alla Fondazione Istituto Danone portiamo avanti diversi progetti. Abbiamo ad esempio creato Nutripedia, la prima enciclopedia nutrizionale per bambini, assieme a numerose parnership mediche, dai neonatologi ai gastroenterologi, per far sì che, al di là delle fake news che imperversano, siamo riusciti a convogliare tantissime blogger che trovano ispirazione per i loro post e a far diventare familiare un argomento come la nutrizione, riconoscendo anche la differenza fra le fake news e ciò che in realtà aiuta i bambini”.

Non solo le aziende hanno sollecitato iMillennial, anche gli esponenti della Pubblica Amministrazione hanno promosso diverse sfide, partecipando poi a un Give Me 5!, ideato da Seeds&Chips, che consente ai Millennial di incontrare gli Ambassador presenti in una conversazione face-to-face di soli cinque minuti, per esporre idee e progetti e dal confronto ricavarne opinioni e ispirazioni. Dopo il Give Me 5! La giornata è continuata con i Millennials corner, spazi di interazione e scambio con le Aziende, con l’obiettivo di superare le classiche regole delle job fair, con la possibilità di intervistare gli Ambassador sui valori sulle necessità delle aziende, in modo da poter presentare idee e progetti. A integrazione di questi eventi, sono stati proposti dei Workshop, in modo da consentire ai Millennial di acquisire competenze nel campo dell’innovazione, imparare a raccontarsi efficacemente e affinare la propria strategia di ricerca di opportunità professionali.

Alberto Treleani

Il pianeta? Non lo salveremo evitando di mangiare carne

A quattro anni dalla pubblicazione del primo rapporto sulla sostenibilità del settore zootecnico italiano, l’Associazione Carni Sostenibili ha fatto un passo avanti diffondendone l’ultima versione, ampliata e aggiornata, non solo sul Web, ma anche nelle librerie. Il libro “La Sostenibilità delle carni e dei salumi in Italia”, edito da Franco Angeli, presentato oggi a Bologna in collaborazione con ANA – Accademia Nazionale di Agricoltura, si propone come un punto di riferimento nel panorama mediatico italiano nel dibattito sulla produzione e il consumo di carne e salumi.

Sono intervenuti all’evento di presentazione Giorgio Cantelli Forti, Presidente ANA, Accademia Nazionale di Agricoltura; Giuseppe Pulina, Agronomo, Professore Ordinario di Zootecnica Speciale, Università di Sassari, Presidente di Carni Sostenibili; Elisabetta Bernardi, Nutrizionista, Biologa con specializzazione in Scienza dell’Alimentazione, Docente Università di Bari; Ettore Capri, Professore Ordinario di Chimica Agraria, Università Cattolica del Sacro Cuore; Massimo Marino, Ingegnere ambientale e Amministratore di LCE. Ha moderato l’incontro Carlo Alberto Pratesi, Professore di Marketing, innovazione e sostenibilità, Università Roma Tre.

Analizzare la sostenibilità̀ delle carni e dei salumi vuol dire infatti studiare nel modo più oggettivo possibile diversi argomenti che riguardano sia il consumatore sia la produzione zootecnica. Questo volume presenta uno studio interdisciplinare per descrivere i “5 volti” della sostenibilità̀ delle carni, rappresentati da altrettanti capitoli: la nutrizione, gli impatti ambientali e l’economia circolare applicata agli allevamenti e all’industria, la sicurezza alimentare e il benessere animale, gli aspetti economici delle filiere e la lotta allo spreco del cibo.

Un testo di facile lettura, nonostante la complessità di alcuni degli argomenti trattati, in cui vengono affrontate in modo rigoroso alcune tematiche molto care all’opinione pubblica, spesso banalizzate in luoghi comuni se non trasformate in vere e proprie fake news.

Qualche esempio? La carne e la dieta nei Paesi mediterranei, i consumi reali di carne in Italia e nel mondo, l’utilizzo di antibiotici sugli animali, il rapporto tra carne e alcune malattie; o ancora, vista tutta la disinformazione che circola sulla questione, cosa hanno detto davvero IARC e OMS sulle carni rosse e trasformate; e, ovviamente, l’impatto ambientale degli allevamenti.

Si scopre così che la zootecnia non è la principale causa di emissioni di gas serra nell’atmosfera: ad esempio, un solo volo a/r da Roma a Bruxelles genera emissioni maggiori rispetto al consumo annuo di carne e salumi di un solo individuo che si alimenta secondo le indicazioni dei nutrizionisti (500kg vs 400kg di CO2equivalente).

“Non salveremo il pianeta non mangiando carne” – commenta Ettore Capri, Professore Ordinario di Chimica Agraria, Università Cattolica del Sacro Cuore. “Le emissioni di gas serra relative alla produzione zootecniche (carne, latte e uova) pesano per il 14% di tutte le emissioni, di cui solo il 10% attribuibile alle sole carni bovine, suine e avicole (FAO). Generalmente si omette di dire che il 65-70% deriva dai combustibili fossili utilizzati per i trasporti e per produrre energia. È importante sottolineare che l’Italia vanta uno dei modelli zootecnici più sostenibili del pianeta anche grazie all’impegno nel promuovere le buone pratiche.”

“La sfida delle produzioni zootecniche è diventata quella di “produrre di più con meno risorse” – ha commentato Giuseppe Pulina, Agronomo, Professore Ordinario di Zootecnica Speciale, Università di Sassari, Presidente di Carni Sostenibili. “L’obiettivo che il settore delle carni deve affrontare, oggi, è quello di una maggiore offerta “sostenibile” che sappia garantire una produzione efficiente, attenta all’ambiente e al benessere degli animali, degli allevatori e di tutti coloro che partecipano alla creazione del valore delle filiere italiane.”

Nel dibattito a Bologna si è inoltre confermato il dietrofront dei vegani (dal 3% 2017 allo 0,9% 2018 – Fonte Dati Eurispes): la scelta di rinunciare alla carne crea infatti scompensi nutrizionali, soprattutto nelle categorie più fragili della popolazione, bambini ed anziani.

“Riguardo al dietro-front dei vegani – continua il Professor Pulina –  la cui percentuale è in continua discesa fra i consumatori, basta fare un excursus della storia dell’alimentazione umana fin dagli albori della storia dell’uomo per capire quanto la carne sia un nutriente fondamentale ed indispensabile. L’evoluzione della dieta e della cottura dei cibi sono infatti due elementi fondamentali dell’evoluzione umana. Dopo la scoperta del fuoco è stata proprio la dieta carnivora a confermare il primato della nostra specie su altre, consentendoci uno sviluppo fisico e cerebrale senza pari, rispetto agli altri mammiferi.”

“Il ruolo della carne e delle proteine animali, all’interno di una dieta sana ed equilibrata, è essenziale in ogni fase della vita: dalla gravidanza della donna, alla crescita dei bambini fino alla terza età per mantenersi in forza e attivi” – aggiunge Elisabetta Bernardi, Nutrizionista, Biologa con specializzazione in Scienza dell’Alimentazione, Docente Università di Bari. “I consumi italiani pro capite sono sotto la soglia di rischio dei famosi 500 grammi di carne a settimana. A tal proposito la monografia pubblicata dallo IARC lo scorso giugno, a tre anni di distanza dalle anticipazioni allarmistiche pubblicate dal Lancet nel 2015, ha evidenziato che su 800 studi solo 14 sono stati giudicati attendibili e di questi solo 7 hanno messo in relazione un eccessivo consumo di carni rosse con il tumore al colon retto. Gli studi epidemiologici considerati dallo IARC, prendono in considerazione, come detto, un consumo quotidiano di carne rossa in dosi molto superiori a quelle che consumiamo abitualmente: parliamo di 500 grammi di carne cotta a settimana, l’equivalente di 800 grammi di carne cruda. Una soglia che ci fa stare tranquilli, perché in Italia tra pasta e verdure è impossibile raggiungere quote così alte di carne.”

All’interno del libro, la prospettiva per valutare gli impatti del settore nel nostro Paese è guidata da parametri oggettivi e su cui esiste consenso scientifico allargato. È il caso della “Clessidra ambientale”, che valuta gli impatti degli stili di vita alimentare dal punto di vista della sostenibilità. La Clessidra Ambientale, ottenuta dalla moltiplicazione dell’impatto ambientale degli alimenti (per semplicità il Carbon Footprintper le quantità settimanali suggerite dalle linee guida nutrizionali INRAN, ora CREA, mostra graficamente che se si seguono i consigli di consumo suggeriti dal modello alimentare della Dieta Mediterranea, l’impatto medio settimanale della carne risulta allineato a quello di altri alimenti, per i quali gli impatti unitari sono minori, ma le quantità consumate generalmente maggiori. “La Clessidra ambientale rappresenta il carbon footprint degli alimenti consumati in una settimana”, dichiara Massimo Marino, Ingegnere ambientale e Amministratore di LCE, “e dimostra che un regime alimentare equilibrato è positivo sia per la propria salute che per l’ambiente.”

Carni Sostenibili è il progetto promosso da tre associazioni di categoria – Assocarni, Assica e Unaitalia rappresentanti tutte le filiere delle carni in Italia (bovino, suino e avicolo) che ha l’obiettivo di trattare in modo trasversale tutti gli argomenti legati al mondo delle carni: un progetto senza precedenti in Italia che, con un approccio formativo, vuole contribuire ad una informazione equilibrata su salute, alimentazione e sostenibilità. www.carnisostenibili.it     

J.S. BACH: le Passioni, gli Oratori e le Cantate

J. S. BACH: le Passioni, gli Oratori e le CantateLe NVOVE MVSICHE è una collezione di musica per canto e basso continuo scritto da Giulio Caccini nel 1602 che ha segnato nel periodo un importante cambiamento di stile: dalla  polifonia alla  monodia. Questo stile veniva anche chiamato “recitar cantando”  infatti si trattava di una raffinata tecnica esecutiva , consistente nell’applicare liberamente alla monodia figure ornamentali, accentuazioni espressive, varietà agogiche che seguivano il senso delle parole sorrette armonicamente da un elastico basso continuo..

Questo trattato può essere considerato il primo e più importante di arte vocale e il primo documento di una raggiunta consapevolezza della peculiarità del fatto interpretativo.  Il festival vorrà percorrere le tappe di questo cambiamento e, approfittando del gioco di parole,  estendere la definizione di “Nvove Mvsiche” al cambiamento in genere  dei vari stili musicali mettendo in contrapposizione quelli che vanno dal XVI al XVII secolo ai nuovi stili del XX e XXI secolo. I concerti saranno quindi un susseguirsi ed una alternanza di stili vocali e strumentali passando dalla musica sacra alla profana.

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Domenica 14 ottobre 2018 ore 16.00
J. S. BACH: le Passioni, gli Oratori e le Cantate
Luca Parolin, controtenore – Matteo Cotti, clavicembalo
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Villa della Regina
Strada Comunale Santa Margherita, 79
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Ingresso alla Villa della Regina € 5,00
Ingresso al concerto libero
A sostegno del Festival è gradita una offerta

Concerto inaugurale della XXII Edizione del Concorso Musicale Internazionale “luigi Nono”

PIANO IN PRIMO PIANO FESTIVAL in collaborazione con il LUIGI NONO INTERNATIONAL CHAMBER MUSIC COMPETITION presenta oggi il Concerto inaugurale della XXII Edizione del Concorso Musicale Internazionale “luigi Nono”

cappella dei mercanti torinoLa XXI edizione del Concorso Internazionale di Musica da Camera “Luigi Nono” è stata caratterizzata dalla straordinaria qualità delle esecuzioni, con partecipanti provenienti da tutto il mondo e, per molti di loro, una già notevole esperienza musicale alle spalle. Il fatto che la giuria abbia premiato il giovanissimo duo Kessler/Meloni (che ha anche vinto il premio “Giovani”) è distintivo della bravura dei due musicisti, allora non ancora diciottenni, che hanno convinto musicisti di chiara fama a preferirli a concorrenti ben più esperti.
Quello che colpisce nel loro modo di suonare è l’altissima professionalità, frutto di uno studio serissimo e approfondito, che permette al duo di trasmettere tutta una gamma di emozioni insite nella musica che propongono, ma avvolte in un entusiasmo e in un trasporto assolutamente spontaneo e coinvolgente.
È quindi con grandissimo piacere che questo pomeriggio, l’Associazione Musica Viva e l’Associazione Amici per la Musica, all’interno della quarta edizione del prestigioso “Piano in Primo Piano Festival”, propongono un recital dei due giovani musicisti austriaci.
Il concerto di questo pomeriggio inaugura la XXII edizione del Concorso Internazionale di Musica da Camera “Luigi Nono”, che si svolgerà nei giorni 26, 27 e 28 ottobre nelle sale del Teatro La Suoneria di Settimo Torinese. Tutte le audizioni saranno aperte al pubblico e il concerto dei premiati, anch’esso ad ingresso gratuito, si svolgerà la sera della domenica 28 ottobre alle ore 21, sempre alla Suoneria di Settimo Torinese.
Questo concerto sarà ripetuto domani sera presso la Società Umanitaria di Milano, come inaugurazione della XXXIV stagione de “I Concerti dell’Umanitaria 2018/2019″.

DAVID KESSLER violino GABRIEL MELONI pianoforte
Primo Premio categoria “Musica da camera”
al XXI concorso Luigi Nono, edizione 2017

Franz Schubert: sonata in La maggiore D 574
Johannes Brahms: sonata n° 2 in La maggiore op. 100

Ingresso Libero
A sostegno del Festival è gradita una offerta

 

 

Nasce Confindustria moda: nuova istituzione nella quale confluirà tutta la filiera italiana del settore

La nuova istituzione nella quale confluirà tutta la filiera italiana del settore, con Smi-Sistema moda Italia, Aimpes (associazione italiana manifatturieri pellettieri e succedanei) insieme a Aip (associazione italiana pellicceria), Anfao, Assocalzaturifici e Federorafi si chiamerà ‘Confindustria moda’ e rappresenterà oltre 67mila aziende del made in Italy che generano un fatturato di 88 miliardi di euro. Alla guida della nuova associazione ci sarà Claudio Marenzi, già presidente di Smi dal 2013 (ma che aggiunge la nuova carica a quella di presidente di Emi-ente moda Italia e di presidente di Pitti immagine). Cirillo Marcolin, presidente di Fiamp edi Anfao sarà il nuovo vicepresidente della federazione. La governance di Confindustria moda sarà duplice. Per mantenere in sostanza la visibilità delle due anime dell’associazione (moda e accessori), è prevista l’alternanza alla presidenza tra Smi e Fiamp con mandati biennali. Secondo quanto risulta a Pambianconews, per il secondo biennio i ruoli si invertiranno e Cirillo Marcolin assumerà la carica di presidente mentre Marenzi quella di vice. Anche i due direttori generali seguono la stessa filosofia: saranno Gianfranco Di Natale, attuale direttore generale di Smi e Astrid Galimberti che ricopre lo stesso ruolo im Anfao. Le associazioni confederate manterranno la loro autonomia operativa in alcuni ambiti come la gestione di eventi e fiere. Resteranno poi in carica i presidenti delle singole associazioni. In questo ambito è poi prevista a luglio la nomina del successore di Marenzi, in scadenza di mandato.

La federazione, presentata oggi a Milano alla presenza del presidente di Confidustria Vincenzo Boccia e al sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto, sarà operativa dal 2018, quando è previsto anche il trasferimento nella nuova maxi sede di corso Sempione. “Con questo nome, Confindustria moda – ha sottolineato il neo presidente Marenzi – vogliamo sottolineare la nostra anima industriale. Ogni associazione ha fatto un passo imdietro per dare vita a questo progetto, importante per rafforzare l’immagine del sistema moda italiano”. “Siamo riusciti a superare l’individualismo che ha contraddistitnto il sistema per molto tempo”, ha aggiunto Marcolin.

Il nucleo originario di Confindustria moda è destinato a crescere. A breve, infatti, è prevista l’adesione anche di Unic-unione nazionale industria conciaria.

Il progetto è frutto della riforma Pesenti che prevede la semplificazione delle sigle confindustirali e del tavolo della moda istituito dal ministero dello Sviluppo economico.

Due concerti di Primavera per la Cororchestra Vianney a Torino

La Cororchestra Vianney nasce nel 2004, dall’unione fra la Corale Polifonica Vianney, diretta da Matteo Gentile  e l’Orchestra Ensemble Giovanile Vianney, diretta da Marco Raiteri, entrambe appartenenti al Laboratorio Musicale dell’Associazione Polisportiva Vianney di Torino.

Il primo appuntamento si terrà Venerdì 11 maggio 2018  alle ore 18,30 con un saggio della scuola musica Vianney presso il Teatro Vianney in via Giulio Gianelli 8 a Torino, proseguendo poi alle 21,15 on il Concerto di Primavea  presso la Parrocchia San Giovanni Maria Vianney in Corso Benedetto Croce, sempre a Torino. 

Protagonista alle 21,15 dunque la Cororchestra Vianney  (Direttore Marco Raiteri) al 1° Concerto di Primavera insieme al Gruppo d’Archi “Sharing” (Direttore Matteo Gentile), costituita dai giovani delle scuole torinesi ad indirizzo musicale e non solo.

Il concerto, costituirà anche l’occasione per presentare al pubblico proprio Matteo Gentile, il nuovo giovanissimo Direttore di coro (appena diciottenne), che dallo scorso settembre guida la Corale Polifonica Vianney, succedendo al Maestro Marco Ravizza che per oltre 10 anni ha diretto la formazione di voci, e che per impegni concertistici in Italia ed all’estero ha dovuto cedere la collaborazione con il Laboratorio Musicale Vianney.

Il secondo importante appuntamento  della stagione primaverile  si terrà sabato 12 maggio 2018, ore 17.00 nella splendida cornice barocca della Cappella deBanchieri, Negozianti e Mercanti di Torino. 

Anche qui una parte del concerto sarà dedicata all’orchestra d’archi “Sharing” che ci proporrà un repertorio da tutto il mondo, in classica tradizione Cororchestra Vianney,  ensemble ufficiale della Congregazione, con un programma rinnovato di canti e suggestioni musicali.

 

LaPia Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti di Torino venne istituita nel 1662 presso la chiesa della Compagnia di Gesù della città, i Santi Martiri, e venne ufficialmente riconosciuta da papa Alessandro VII nel 1663. Inizialmente l’associazione stabilì la sua sede in un piccolo oratorio che nel 1692 fu sostituito dall’attuale ampia cappella, grazie al diretto interessamento di padre Agostino Provana (1641-1726), che riuscì a coinvolgere nell’impresa il grande pittore Andrea Pozzo (1642-1709), e alla guida dell’ingegnere civile e militare Michelangelo Garove (1648-1713). Nel 1694 padre Provana chiamò da Milano il pittore Stefano Maria Legnani (detto il Legnanino, 1661-1713) per affrescare le volte con temi incentrati sulla “Storia della Salvezza” tratti dell’Antico e del Nuovo Testamento. L’artista terminò il suo lavoro con l’aiuto del fratello Tommaso e dei quadraturisti Giovanni Battista e Girolamo Grandi, a spese dei Gesuiti, nel dicembre del 1695. Nei due decenni successivi le pareti della Cappella vennero progressivamente ornate con dodici grandi quadri ispirati al tema dell’Epifania. I primi dipinti vennero registrati nel 1694, l’ultimo nel 1712: sono opera di artisti come Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (attribuito, ora in Sacrestia), Andrea Pozzo, Sebastiano Taricco, Luigi Vannier, Stefano Maria Legnani  Niccolò Carlone. Nel corso del Settecento i confratelli si preoccuparono di adeguare le originarie suppellettili della cappella allo splendore dell’arredo pittorico. Degni di nota a questo proposito sono i preziosi lavori di scultura di Carlo Giuseppe Plura, gli arredi lignei (i banchi, la cantoria e l’organo) e marmorei (l’altare).

 

L’uso del colore nell’Interior Design: seminario gratuito a Biella

Organizzato da UPBeduca – Università Popolare Biellese sotto il patrocinio dell’Accademia Italiana Designer e con i docenti dell’Accademia Telematica Europea, il 20 aprile 2018 alle ore 19,00-20,30 presso il Palazzo Boglietti di Biella in via Rosselli 102, la serata prevede un evento formativo gratuito rivolto ad architetti, designer, interior designer e professionisti dell’arredo per offrire  un’informazione teorico-pratica innovativa sulle  modalità percettive dei colori alla luce delle recenti scoperte tecnico-scientifiche.

Durante il seminario verranno illustrate alcune metodologie per comunicare attraverso l’uso del colore. Verrà affrontato l’argomento della  psicologia del colore, e si comprenderà il rapporto molto stretto che sussiste tra colore e luce,  tra  colore e forme  colore e materiali affrontandone l‘intercambiabilità.

Introdurrà il seminario Gabriele Maiolino, Docente di “interior design” e di “architettura d’intenti” presso UPBeduca – Università Popolare Biellese insieme ai docenti di Accademia Telematica Europea.

Tutti noi vediamo e conosciamo i colori, ma ci siamo mai chiesti che cosa è il colore?
Noi vediamo l’intensità della luce, ma non solo, in quanto la luce è composta da varie lunghezze d’onda che noi percepiremo, tramite un complesso sistema di percezione visiva, come colori differenziati, ne vediamo le sfumature e le varie intensità. Il grande privilegio di vedere i colori è riservato all’uomo e ad alcune specie di animali, come gli uccelli, i rettili, i pesci, gli insetti, ma non alla stragrande maggioranza dei mammiferi, scimmie incluse, in cui la visione cromatica è rudimentale o addirittura assente.
Partendo dalla fisiologia umana della percezione del colore si approfondiranno i concetti di quali  siano i colori, le sfumature, gli sfondi ed i contrasti meglio percepiti dal nostro sistema neurovisivo. Scopriremo come l’origine della differenza qualitativa del colore che abbiamo vada ricercata ad un livello neuro-fisiologico.
Si andrà a valutare l’importanza dei colori nella vita quotidiana, negli oggetti di uso quotidiano, nei cibi, negli ambienti interni ed esterni, nei materiali, considerando che in determinati casi i colori appropriati possono essere di aiuto nello svolgimento della vita quotidiana, domestica  e lavorativa.

Sarebbe importante poter stabilire quali colori scegliere e come accostare i colori in modo efficace evitando gli errori. La docente accennerà agli accordi equilibrati sul cerchio dei colori NCS (Natural Color System) e alla utilità di una moodboard.

Nella seconda parte del corso si illustrerà come costruire la griglia del colore in un progetto d’interni, accennando alle modalità per distribuire lo schema colore in un interno.

Prenotazione posti al seminario: 329 4592139 – [email protected]

IL PROGRAMMA (IN SINTESI) 

1. Le proprietà dei colori (fisiologia e percezione)
2. Come comunicare attraverso l’uso del colore, con accenni alla psicologia del colore, al colore e luce colore e al rapporto forme colore e materiali,  loro intercambiabilità.
3 – Come accostare i colori in maniera efficace evitando gli errori. Accordi equilibrati sul cerchio dei colori NCS e utilità di una moodboard.
4. Come costruire la griglia del colore in un progetto d’interni. Come distribuire lo schema colore in un interno.
5. Bibliografia e siti web: dove reperire le informazioni


PALAZZO BOGLIETTI, SEDE DELL’EVENTO

PALAZZO BOGLIETTI
PALAZZO BOGLIETTI
L’edificio, che solo apparentemente denuncia una modesta cubatura grazie ad una sapiente articolazione volumica, si sviluppa su una superficie di circa 1500 metri quadri, con i suoi tre livelli fuori terra, il terrazzo belvedere di copertura, e le vaste dimensioni del piano interrato che occupa pressoché tutta l’area del lotto
Ispirato da motivi che richiamano il mondo naturale Palazzo Boglietti tenta di generare ex-novo uno spazio dinamico attraverso la negazione assoluta del volume unitario.
L’imponente massa rocciosa che costituisce l’involucro della costruzione è di pietra Verde delle Alpi, e proviene dalle cave di Gressoney. Da essa, come miceti nutriti dalla quercia, si snodano prorompenti calotte sferiche sovrastate da gusci in rame, che con un movimento ascendente si proiettano verso l’alto e generano terrazze e superfici accessibili ai visitatori. Il Palazzo è il risultato della virtuosa ricerca di una complicazione spaziale e, attraverso un generoso omaggio dichiaratamente wrightiano, evoca caratteristiche tipiche dell’espressionismo.
Questa brillante intuizione, forgiata secondo un linguaggio formale capace di ottenere, per le svariate ed ingegnose invenzioni presenti, l’unità nella diversità, veicola il messaggio di rivendicazione urbana lanciato in origine.
Di notevole interesse è il vano scala a piramide triangolare rovescia disassato e orientato in maniera diversa rispetto agli assi ordinatori del sistema.
Assolutamente particolare è poi lo spazio interno al piano terreno: un vero e proprio espace indicible, in continuo movimento, e nel quale le invenzioni e il dinamismo espositivo non smettono di sorprendere il visitatore: si veda, ad esempio, il “pianerottolo/soppalco” costituito da una giocosa combinazione di semisfere collocate dissimmetricamente nel grande spazio centrale.

 

I quintetti per clarinetto e quartetto d’archi Maurizio D’Alessandro, clarinetto Quartetto TAAG

l quintetto per clarinetto e quartetto d’archi Maurizio D’Alessandro, clarinetto e il quartetto TAAG, con Tiziana Lauente e Alessandra Deut al violino, Alessandro Curtoni alla viola, Giulio Sanna al violoncello: l’appuntamento, organizzato dall’associazione musicale Musicaviva nell’ambito del Torino Chamber Music Festival, andrà in scena sabato 14 aprile ore 17.00 alla Cappella dei Mercanti, in via Garibaldi 25 a Torino.

Torino Chamber Music Festival è alla sua IV Edizione ed offre al pubblico concerti prevalentemente composti da repertorio cameristico. Il calendario propone un alternarsi di musicisti di chiara fama, giovani professionisti. La stagione gode del patrocinio della Città di Torino ed è sostenuta dalla Fondazione Piemonte dal Vivo.

L’ingresso è libero, è gradita una offerta a partire da € 5,00.

Torino Chamber Music Festival è alla sua IV Edizione ed offre al pubblico n. 23 concerti prevalentemente composti da repertorio cameristico. Il calendario propone un alternarsi di musicisti già affermati, giovani professionisti e le eccellenze segnalate dal Conservatorio di Torino. Gli incontri saranno svolti a Torino presso la Cappella dei Mercanti, la Chiesa di San Rocco e presso la Biblioteca Civica A. Della Corte all’interno della Vila Tesoriera.

LaPia Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti di Torino venne istituita nel 1662 presso la chiesa della Compagnia di Gesù della città, i Santi Martiri, e venne ufficialmente riconosciuta da papa Alessandro VII nel 1663. Inizialmente l’associazione stabilì la sua sede in un piccolo oratorio che nel 1692 fu sostituito dall’attuale ampia cappella, grazie al diretto interessamento di padre Agostino Provana (1641-1726), che riuscì a coinvolgere nell’impresa il grande pittore Andrea Pozzo (1642-1709), e alla guida dell’ingegnere civile e militare Michelangelo Garove (1648-1713). Nel 1694 padre Provana chiamò da Milano il pittore Stefano Maria Legnani (detto il Legnanino, 1661-1713) per affrescare le volte con temi incentrati sulla “Storia della Salvezza” tratti dell’Antico e del Nuovo Testamento. L’artista terminò il suo lavoro con l’aiuto del fratello Tommaso e dei quadraturisti Giovanni Battista e Girolamo Grandi, a spese dei Gesuiti, nel dicembre del 1695. Nei due decenni successivi le pareti della Cappella vennero progressivamente ornate con dodici grandi quadri ispirati al tema dell’Epifania. I primi dipinti vennero registrati nel 1694, l’ultimo nel 1712: sono opera di artisti come Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (attribuito, ora in Sacrestia), Andrea Pozzo, Sebastiano Taricco, Luigi Vannier, Stefano Maria Legnani  Niccolò Carlone. Nel corso del Settecento i confratelli si preoccuparono di adeguare le originarie suppellettili della cappella allo splendore dell’arredo pittorico. Degni di nota a questo proposito sono i preziosi lavori di scultura di Carlo Giuseppe Plura, gli arredi lignei (i banchi, la cantoria e l’organo) e marmorei (l’altare).

Dal 2013 la Cappella dei Mercanti è sede di concerti dedicati alla musica classica ed ospita “Piano in Primo Piano Festival” e “Torino Chamber Music Festival” organizzati dalla Associazione Musicaviva e curati da Costantini Daniela Presidente dell’Associazione e responsabile musicale della Cappella dei Mercanti.

Laboratorio sul Vermouth gratuito al Castello di Moncalieri

Fulvio Piccinino, grazie al format Saperebere svelerà i segreti della magica bevanda che consentirà a tutti i partecipanti, nel giro di un paio d’ore, di portare a casa un piccolo assaggio della propria creazione.

L’esperienza è organizzata dall’Associazione Kòres e offerta gratuitamente dal Comune di Moncalieri ai primi 25 iscritti.
L’iniziativa è uno degli appuntamenti della rassegna “Si può fare” patrocinata dalla Regione e dedicata al tema dell’ecosostenibilità.
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Per informazioni e iscrizioni (fino al 12 aprile 2018): [email protected]