Convegno “Le politiche pubbliche per lo sport “

Europa e sportSabato 13 giugno 2015, dalle ore 9 presso il Cecchi Point di via Cecchi 17 a Torino parleremo di politiche pubbliche per lo sport. Abbiamo dimostrato che Torino ha una vocazione di città sportiva con le Olimpiadi invernali di Torino 2006, lo abbiamo riconfermato con i World Master Games e con Torino capitale europea dello sport… ora dobbiamo prepararci per nuove sfide.

Programma

9.30 Saluti di Fabrizio Morri

9.45 “Quale ritorno da Torino Capitale Europea dello sport” – Stefano Gallo, Assessore Sport Città di Torino

10.00 “Lo sport nell’Area Metropolitana” – Matteo Cavallone, Assessore Sport Città di Collegno

10.15 “Un nuovo piano regolatore dello sport” – Luca Cassiani, Presidente V Commissione Città di Torino

10.45 “Le politiche regionali per la promozione della pratica sportiva e gli interventi sull’impiantistica” – Daniele Valle, Presidente VI Commissione Sport Regione Piemonte

11.00 “Legge nazionale sullo sport” – Filippo Fossati, responsabile Intergruppo Camera sullo sport

11.30 “Lo Sport nelle Regioni italiane” – Giovanni Lolli Vicepresidente Regione Abruzzo

12.00 “L’Europa e lo sport: obiettivi, strategie, sfide” – Mercedes Bresso, Europarlamentare

Introduce: Luca Deri, Responsabile Forum Sport Torino

Presiede: Carlo Adorno, Portavoce Forum Sport Torino

Modera: Giorgio Viglino

 

 

Città verdi europee

59823341E23749249E2CF98389E508EDPer la giornata mondiale dell’ambiente voglio parlarvi delle Capitali e città verdi europee: la Commissione europea ricerca infatti le città europee più verdi.

Dodici i parametri di valutazione: contributo locale alla lotta contro i cambiamenti climatici; trasporti; aree verdi; rumore; produzione e gestione dei rifiuti; natura e biodiversità; aria; consumo di acqua; trattamento delle acque reflue; ecoinnovazione e occupazione sostenibile; gestione ambientale delle autorità locali e prestazione energetica.

Essere capitale o città verde non comporta solo un un titolo onorifico, ma porta a vantaggi quali l’incremento del turismo;  una copertura positiva sui media internazionali per un valore di milioni di euro; la crescita del profilo internazionale della città, del networking e delle alleanze;  nuovi posti di lavoro, poiché le Capitali verdi attraggono investitori esteri; una maggiore enfasi sui progetti ambientali tramite sponsorizzazioni e sovvenzioni;  la partecipazione alla rete delle Capitali verdi europee.

La novità è che nella categoria della “capitale verde” per il 2018 gareggiano tutte le città sopra i centomila abitanti, mentre in quella della “foglia verde europea” o “european green leaf’ (EGL), aperta per il 2016, potranno concorrere tutte quelle con una popolazione fra i ventimila e centomila abitanti.

Per presentare la candidatura del proprio comune si può andare sul sito:

http://ec.europa.eu/environment/europeangreencapital/applying-for-the-award/index.html

 

Una nuova narrativa europea

Ieri al Comitato delle regioni​ ho parlato della necessità di una nuova narrativa europea, l’Europa deve fare un passo avanti e farlo velocemente per rispondere alle sfide geopolitiche ed economiche, rispettando le prerogative dei vari stakeholders istituzionali e locali e, allo stesso tempo, ponendo le basi per una ormai necessaria unione politica.

 

Ue aiuta le Regioni ad essere più “green”

alaune_830 La Commissione europea ha deciso di supportare le Regioni dei 28 Paesi membri nella gestione delle energie pulite lanciando la piattaforma “European Smart specialisation platform on energy”.

Scopo della nascita di tale piattaforma è quello di aiutare gli enti locali a condividere le loro expertise sugli investimenti in energia sostenibile e in particolare nella diffusione delle tecnologie innovative che tagliano le emissioni di CO2. Ovviamente facendo “rete” e condividendo strategie e obiettivi non si può che migliorare in vista della strategia 20 20 20, ovvero la strategia che entro il 2020 vuole:

– ridurre i gas ad effetto serra del 20% (o del 30% in caso di accordo internazionale);
– ridurre i consumi energetici del 20% aumentando l’efficienza energetica;
– soddisfare il 20% del fabbisogno energetico europeo con le energie rinnovabili.
Per la realizzazione della strategia energetica l’Unione europea stanzierà più di 38 milioni di euro.
Per ogni informazione vi invito a visitare la pagina:

Ue e Svizzera firmano la fine del segreto bancario svizzero

europa svizzeraContinua la lotta all’evasione e alla frode fiscale da parte dell’Europa: è stata infatti ufficialmente firmata l’intesa con la Svizzera sullo scambio automatico di informazioni in materia fiscale, che sancisce la fine del segreto bancario svizzero. La Svizzera ogni anno dovrà scambiare con i 28 Paesi membri tutte le informazioni su nomi, indirizzi, numeri di identificazione fiscale e date di nascita dei residenti con conti in Svizzera, oltre a un’ampia serie di informazioni contabili e finanziarie e ovviamente lo scambio di informazioni sarà bidirezionale.

I famosi conti segreti in Svizzera, hanno consentito per molti anni di evadere le tasse impunemente e questo sarà un ulteriore passo avanti per una tassazione più giusta in tutta Europa.

Questo meccanismo di collaborazione entrerà in funzione nel 2017, ma esiste la possibilità che in Svizzera venga sottoposto a referendum, con il rischio per il Paese elvetico, in caso di esito negativo, di finire nella lista dei paesi non cooperativi in tema fiscale redatta dall’Ocse.

Norme più severe sull’ antiriciclaggio

bresso-comitato[1] Il Parlamento europeo ha fatto questa settimana grossi passi avanti per la lotta all’evazione fiscale: è stato infatti ha approvato un accordo informale con il Consiglio grazie al quale i nomi dei proprietari effettivi delle imprese dovranno essere elencati in registri centrali, presenti in tutti i Paesi dell’UE, accessibili sia alle autorità sia alle persone con un “interesse legittimo”La nuova direttiva antiriciclaggio ha lo scopo di rafforzare la lotta contro i crimini fiscali ma anche la lotta al finanziamento del terrorismo.

Sono inoltre state approvate nuove norme per facilitare la tracciabilità del denaro. Per la prima volta gli Stati membri avranno l’obbligo di tenere registri centrali con le informazioni dei proprietari effettivi di società e altre entità giuridiche, come pure dei trust.I registri centrali saranno accessibili alle autorità e ai “soggetti obbligati” (ad esempio le banche che svolgono il loro dovere di “adeguata verifica della clientela”) e al pubblico (sebbene l’accesso al pubblico potrebbe essere soggetto a registrazione online del richiedente e al pagamento di un onorario per coprire i costi amministrativi).Per accedere al registro, una persona o un’organizzazione (ad esempio i giornalisti investigativi o le ONG) dovranno dimostrare un “interesse legittimo” in relazione al riciclaggio, al finanziamento del terrorismo e ai reati presupposti associati che potrebbero aiutarne il finanziamento, quali corruzione, crimini fiscali e frode.

Sono inoltre stabiliti gli obblighi specifici per le transazioni sospette effettuate dai clienti, ad esempio, per banche, auditor, avvocati, agenti immobiliari e casinò.

 

 

 

 

 

 

Congedo di maternità e di paternità in Europa

congedo maternitàIl Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria a Strasburgo, ha approvato a larga maggioranza una risoluzione per chiedere alla Commissione europea di non ritirare la proposta di direttiva sul congedo di maternità, che attualmente è bloccata da 4 anni al Consiglio dei Ministri dell’Unione.

Il congedo di maternità è regolato a livello europeo dal 1992 e prevede un congedo minimo di 14 settimane. Successivamente il Parlamento europeo ha provato ad aumentare il numero di settimane a 20 (in Italia sono già 20 settimane di obbligatoria più l’eventuale facoltativa), ma la proposta si è arenata e non è più andata avanti. Ieri abbiamo votato affinché si superi questo stallo e per introdurre in tutta Europa il congedo di paternità retribuita di almeno 10 giorni lavorativi in aggiunta a quello materno, perché la famiglia non è un “affare solo delle donne”.

Se vogliamo parlare di Unione europea dobbiamo rendere omogenee più norme possibili, in particolare quelle che riguardano i diritti degli individui.

Tirocini retribuiti all’Agenzia Europea per i Medicinali

Londra L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) è un ente della Unione europea con sede a Londra. Il compito principale dell’EMA è quello tutelare e promuovere la sanità pubblica e la salute degli animali mediante la valutazione e il controllo dei medicinali per uso umano e veterinario.

C’è tempo fino al 15 giugno 2015 per candidarsi per dei tirocini retribuiti che potranno essere di 6 o di 12 mesi.  Potranno candidarsi i neo laureati (anche triennali) in medicina, farmacia, chimica, informatica, ma anche in altri settori come giurisprudenza, risorse umane, relazioni pubbliche, ecc. Ovviamente è richiesta una buona conoscenza della lingua inglese. E’ prevista una borsa mensile di 1350 sterline e il rimborso chilometrico delle spese di viaggio andata e ritorno.

Per candidarvi o avere ulteriori informazioni potete visitare il sito internet

Ricerca partner per bandi europei

beuropaSe volete partecipare a un bando europeo ma vi serve una partnership con altri soggetti potete accedere al servizio che la Regione Piemonte mette a vostra disposizione, dove vengono elencati gli annunci di ricerca partner pervenuti all’Ufficio di Bruxelles.

Molte volte infatti i bandi europei richiedono almeno tre partner per potere partecipare alla call. Ovviamente può risultare molto difficile trovare questi partner perché devono essere di diversi Paesi, che possono essere o appartenenti agli Stati membri o Paesi con cui l’UE ha rapporti di collaborazione.

Queste sono le aree tematiche  che troverete sul sito:

Agricoltura, pesca e prodotti alimentari

Ambiente e energia

Attività produttive

Cultura, gioventù e sport

Istruzione, formazione e lavoro

Relazioni esterne e affari esteri

Salute e servizi sociali

Ricerca

Turismo

 

Per vedere le ricerche partner che al momento sono state segnalate, segnalarne alcune o avere ulteriori informazioni potete visitare la pagina

http://www.regione.piemonte.it/bruxelles/partner.htm

Scambio di esperti della Protezione Civile

protezione civile Il Meccanismo Europeo di Protezione Civile è uno strumento dell’Unione Europea nato per rispondere tempestivamente ed in maniera efficace alle emergenze che si verificano su un territorio interno o esterno all’Unione, attraverso la condivisione delle risorse di tutti gli Stati membri. Fanno parte del Meccanismo Europeo di Protezione Civile i 28 Paesi membri dell’Unione Europea e i 3 Paesi appartenenti all’Area Economica Europea, Norvegia, Islanda e Liechtenstein. Si tratta di un’opportunità importante per tutti i Paesi, che possono avvantaggiarsi dell’importante lavoro che fanno tutti i membri della Protezione civile, che si attivano specialmente in caso di calamità e disastri.

La condivisione di tali esperienze e l’aiuto delle persone di altri Paesi nei momenti di emergenza è anche un passaggio determinante per essere pienamente cittadini europei. Nell´ambito delle iniziative connesse al Meccanismo Europeo per la Protezione Civile al fine di fornire una risposta efficace delle crisi a livello europeo, la Commissione Europea finanzia attività di formazione per gli esperti della protezione civile favorendo la condivisione delle competenze. Sono previsti corsi di formazione e corsi speciale sulla sicurezza e grazie allo scambio di esperienze e conoscenze la preparazione complessiva non può che migliorare. I nostri esperti della Protezione civile potranno essere molto utili viste le capacità che hanno dimostrato durante le tragedie che hanno colpito il nostro Paese.

Sono aperte le iscrizioni per un nuovo ciclo di scambio di esperti per il programma comunitario in esecuzione fino ottobre 2016.

http://www.exchangeofexperts.eu/EN/Home/home_node.html