Con le liberalizzazioni 465 euro di spesa in meno a famiglia. Ecco come e dove si risparmierà

Il Casper, il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio formato da Adoc, Codacons e Movimento Difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori, stima in 465 euro la cifra che verrà risparmiata dai cittadini grazie alle liberalizzazioni varate venerdì scorso dal governo. Con la prima bozza la stima Casper era addirittura di 900 euro ma con la sparizione della liberalizzazione dei saldi e l’eliminazione della possibilità per tutti i distributori (e non solo per quelli di proprietà) di rifornirsi da compagnie diverse da quelle di riferimento nella versione definitiva il risparmio è stato di fatto dimezzato. Facendo un stima sulla spesa media di una famiglia il risparmio di 465 euro dovrebbe essere così ripartito: 200 euro per pagamenti di professionisti, 100 per i trasporti, 20 per i farmaci, 100 per i carburanti e appena 50 per il commercio.

E ora vediamo una breve guida in 14 punti per capire che cosa cambierà, nella pratica quotidiana, per i cittadini:

1 – ASSICURAZIONI AUTO Sconti per chi installa la scatola nera sul proprio veicolo. Il contrassegno diventerà elettronico (abbassando il numero di falsificazioni) e i periti che si renderanno autori di dichiarazioni mendaci riguardo alle invalidità da incidente rischieranno il carcere. Tutte le riparazioni eseguite dalle compagnie saranno garantite due anni.

2 – BENZINA Dal prossimo 30 giugno i proprietari di impianti di distribuzione potranno acquistare il 50% del carburante venduto l’anno prima da produttori diversi da quello di riferimento. Viene liberalizzata la vendita di prodotti non-oil come snack, bevande, giornali e tabacchi.

3 – BANCHE Entro il 1° giugno verranno abbassate le commissioni interbancarie, quindi costerà meno prelevare denaro agli sportelli diversi da quelli della propria banca.

4 –  SOCIETA’ Nasce la Società semplificata a responsabilità limitata per gli imprenditori con meno di 35 anni. Niente notaio: basterà farsi registrare all’Ufficio del Registro delle imprese, esente da bollo, e dichiarare un capitale sociale anche minimo. Un’eccezione pensata per far decollare l’imprenditoria giovanile.

5 – GAS Con lo scorporo fra trasporto e distribuzione del gas sarà finalmente vera concorrenza con un’auspicabile lotta al ribasso dei prezzi.

6 – COMMERCIO Niente liberalizzazione dei saldi ma via libera alle vendite promozionali per abbinamenti di prodotti di diverse tipologie. Persino gli edicolanti potranno fare sconti su quotidiani e riviste e non saranno più obbligati dai distributori ad acquistare prodotti complementari.

7 – FARMACIE Gli orari, i turni e gli sconti sui farmaci diventano liberi. Nei prossimi cinque mesi verranno assegnate 5mila licenze in modo da raggiungere il nuovo quorum fissato in una farmacia ogni 3mila abitanti. Aperture anche in stazioni ferroviarie, aeroporti e autogrill.

8 – TAXI Maggiore flessibilità sugli orari, possibilità di effettuare corse anche al di fuori delle consuete aree di competenza, maggiore libertà nella definizione delle tariffe.

9 – PROFESSIONISTI Viene semplificato l’accesso alla professione (6 dei 18 mesi di tirocinio per l’esame di Stato potranno essere svolti all’Università), abbattuti massimali e minimali dei tariffari e inserito l’obbligo di preventivo. Entro il 2014 in Italia ci saranno 1500 notai in più e una maggiore concorrenza dovrebbe calmierare i prezzi.

10 – FERROVIE Le aziende concorrenti non dovranno più aderire al contratto nazionale dei ferrovieri. Grazie alla carta dei servizi pubblici i cittadini saranno maggiormente tutelati in caso di disservizi.

11 – AUTOSTRADE Per le nuove concessioni autostradali viene introdotto il price cap, principio col quale le tariffe verranno commisurate all’efficienza del servizio. Per le concessioni in essere i prezzi continueranno a essere definiti da Anas e Ministero dei Trasporti.

12 – SERVIZI LOCALI  Viene promossa la “concorrenza nei servizi pubblici locali”. Nelle aziende in mano agli enti locali i privati entreranno con quote crescenti. Viene rispettato il referendum sull’acqua: nella prima bozza – eliminata dopo una forte mobilitazione popolare – sarebbe stata vietata la gestione del servizio idrico attraverso enti di diritto pubblico, quali le aziende speciali. Andando praticamente contro il 95,8% dei votanti del referendum di otto mesi fa.

13 – CLASS ACTION Vengono eliminate alcune norme della manovra Cresci Italia che avrebbero dovuto estendere le opportunità per azioni giudizarie della collettività contro aziende e imprese. Le vertenze saranno di competenza del nascente Tribunale delle imprese.

14 – DIRITTO D’AUTORE Decade il monopolio della Siae e per gli artisti potrebbe dunque prospettarsi la possibilità di cedere l’incarico della riscossione dei propri diritti d’autore all’agenzia che saprà offrire le condizioni più vantaggiose.