Quando la comunicazione ambientale è sexy. La comunicazione ambientale esplora le strade delle arti performative a Earthink Festival

Le necessità di conoscenza e divulgazione dei temi dell’Ambiente e del Clima richiedono da parte di tutti un nuovo sforzo e la ricerca di nuovi percorsi possibili per approcciarsi ai cittadini e al pubblico. Leggi tutto “Quando la comunicazione ambientale è sexy. La comunicazione ambientale esplora le strade delle arti performative a Earthink Festival”

Gli appuntamenti in Piemonte per i 25 anni dell’ Ecolabel UE

Anche il Piemonte partecipa alle celebrazioni per i 25 anni dell’etichetta ecologica europea Ecolabel UE, con un programma di iniziative coordinate da Arpa Piemonte e patrocinate da Regione Piemonte e Leggi tutto “Gli appuntamenti in Piemonte per i 25 anni dell’ Ecolabel UE”

Il dolo non ha amici, il fiume sì: una giornata per raccogliere fondi per ricostruire il parco barche degli Amici del Fiume

Sabato 25 febbraio si svolge una giornata di eventi in corso Moncalieri 18 per raccogliere fondi destinati a ricostruire il parco barche degli Amici del Fiume.  La notte del 30 dicembre 2016 un Leggi tutto “Il dolo non ha amici, il fiume sì: una giornata per raccogliere fondi per ricostruire il parco barche degli Amici del Fiume”

Buchi, cave e movimento terra: mafie ambientali e omertà politica a Torrazza Piemonte il 15 febbraio

Mercoledì 15 febbraio alle ore 21 presso il Salone Comunale di Torrazza Piemonte, in P.zza Municipio, 2, si terrà un incontro sul tema: Buchi, cave e movimento terra: mafie Leggi tutto “Buchi, cave e movimento terra: mafie ambientali e omertà politica a Torrazza Piemonte il 15 febbraio”

Il 9 febbraio al Cinema Massimo la prima di Foodrelovution

Giovedì 9 febbraio 2017 al Cinema Massimo ci sarà la prima di Foodrelovution  di Thomas Torelli a cui seguirà un dibattito con il regista.  “Food ReLOVution: tutto ciò che mangi ha una conseguenza” è un Leggi tutto “Il 9 febbraio al Cinema Massimo la prima di Foodrelovution”

Si è chiusa la Cop22 a Marrakech: pochi progressi concreti per l’ambiente

Si è ciusa a Marrakech la Cop22, la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima in cui si è discusso di come realizzare nel conreto gli accordi siglati lo scorso anno a Parigi  che mirano a limitare


l’aumento del riscaldamento globale a meno di 2 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali.

Sono stati 196 gli Stati che hanno preso parte alla Cop22. I progressi fatti in Marocco sono stati pochi. Nella dichiarazione conclusiva si ribadiscono gli impegni assunti in Francia, sperando di riuscire a realizzare 100 miliardi di dollari all’anno da versare ai Paesi più poveri per aiutarli a sviluppare fonti di energia meno inquinanti.

In effetti servirebbero dai 5 ai 7mila miliardi di dollari annui per raggiungere un modello di sviluppo sostenibile che sia in grado di aiutare i Paesi in difficoltà.

Sulla Conferenza ha pesato anche il timore della prossima amministrazione Trump anche se  Tina Johnson, direttore delle politiche statunitensi per il clima ricorda comunque che “Il cambiamento climatico è reale, dobbiamo agire e fare tutto il possibile”. Gli Stati Uniti sono considerati una delle economie mondiali più inquinanti , insieme alla Cina sono responsabili del 38% delle emissioni mondiali.

Un rapporto della London School of Economics e del Grantham Institute, diffuso alla Cop22, boccia sei paesi del G20 per le loro politiche a favore del clima (Argentina, Australia, Canada, Arabia Saudita, Turchia e Usa). Rimandati altri sei Paesi ovvero Brasile, Cina, Francia, Germania, Italia e Regno Unito, oltre all’Unione Europea, i cui programmi per la riduzione delle emissioni vengono considerati non ancora sufficienti.

La Dichiarazione conclusiva della Cop22

Noi Capi di Stato e di Governo e Delegazioni, riuniti a Marrakech, sul suolo africano, per la Sezione di Alto Livello della 22/a Sessione della Conferenza delle Parti per la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, la 12/a Sessione della Conferenza delle Parti che funge da Incontro delle Parti per il Protocollo di Kyoto, e la 1/a Sessione della Conferenza delle Parti che funge da Incontro delle Parti per l’Accordo di Parigi, su gentile invito di Sua Maestà il Re del Marocco, Mohamed VI, diffondiamo questa dichiarazione per segnare una svolta verso una nuova era di attuazione e azione sul clima e sullo sviluppo sostenibile.

Il nostro clima si sta riscaldando a un tasso allarmante e senza precedenti e noi abbiamo il dovere urgente di dare una risposta. Noi diamo il benvenuto all’Accordo di Parigi, adottato nell’ambito della Convenzione, alla sua rapida entrata in vigore, con i suoi obiettivi ambiziosi, la sua natura inclusiva e il suo riflesso di equità e responsabilità e rispettive capacità comuni ma differenziate, alla luce delle differenti circostanze nazionali, e affermiamo il nostro impegno alla sua piena attuazione. In verità, quest’anno, noi abbiamo visto uno straordinario slancio sul cambiamento climatico in tutto il mondo e in molti forum multilaterali.

Questo slancio è irreversibile – è guidato non solo dai governi, ma dalla scienza, dal business e dall’azione globale di tutti i tipi a tutti i livelli. Il nostro impegno ora è accrescere rapidamente quello slancio, insieme, muovendoci in avanti deliberatamente per ridurre le emissioni di gas serra e per sostenere gli sforzi per l’adattamento, quindi favorendo e sostenendo l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i suoi Obiettivi di sviluppo sostenibile. Noi chiediamo il più alto impegno politico per combattere il cambiamento climatico, come una questione di priorità urgente. Noi chiediamo forte solidarietà con quei paesi più vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico, e sottolineiamo il bisogno di sostenere gli sforzi mirati ad aumentare la loro capacità di adattamento, rafforzare la resilienza e ridurre la vulnerabilità.

Noi chiediamo a tutte le Parti di rafforzare e sostenere gli sforzi per sradicare la povertà, garantire la sicurezza del cibo ed adottare azioni stringenti per affrontare le sfide del cambiamento climatico in agricoltura. Noi chiediamo di aumentare urgentemente le ambizioni e rafforzare la cooperazione fra di noi per colmare il divario fra gli attuali trend di emissioni e il percorso necessario per conseguire gli obiettivi di lungo termine sulle temperature dell’Accordo di Parigi. Noi chiediamo per un aumento nel volume, flusso e accesso alla finanza per progetti sul clima, insieme a una migliorata capacità e tecnologia, compreso dai paesi sviluppati a quelli in via di sviluppo. Noi, le Parti dei paesi sviluppati, ribadiamo il nostro obiettivo di stanziare 100 miliardi di dollari USA.

Noi, all’unanimità, chiediamo ulteriore azione sul clima e sosteniamo, ben prima del 2020, di tenere conto delle specifiche necessità e delle speciali circostanze dei paesi in via di sviluppo, i paesi meno sviluppati e quelli particolarmente vulnerabili agli impatti avversi del cambiamento climatico. Noi che siamo le Parti del Protocollo di Kyoto incoraggiamo la ratifica dell’Emendamento di Doha. Noi, collettivamente, chiediamo a tutti gli attori non statali di unirsi a noi per azioni e mobilitazioni immediate e ambiziose, aumentando le loro importanti realizzazioni, registrando le molte iniziative e la stessa Partnership di Marrakech per l’azione sul clima globale, lanciata a Marrakech. La transizione richiesta nelle nostre economie per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi fornisce una sostanziale positiva opportunità per una accresciuta prosperità e uno sviluppo sostenibile.

La chiusura della COP22

A Torino il primo orto pensile comunitario sul tetto di Casa Ozanam

Sabato 28 maggio sono state inaugurate Le Fonderie Ozanam, uno dei primi esempi italiani di orto pensile comunitario su un tetto di un palazzo, sul tetto di Casa Ozanam, Leggi tutto “A Torino il primo orto pensile comunitario sul tetto di Casa Ozanam”

Il 24 maggio alla Casa dell’Ambiente un incontro con i candidati sindaco di Torino sui temi dell’ambiente

Legambiente Metropolitano e Casa dell’Ambiente organizzano martedì 24 maggio  17.00 un
Incontro pubblico con i CANDIDATI SINDACO di Torino sulle tematiche ambientali, in particolare Leggi tutto “Il 24 maggio alla Casa dell’Ambiente un incontro con i candidati sindaco di Torino sui temi dell’ambiente”

E’ nato in Piemonte il Comitato Vota SÌ per fermare le trivelle

E’ nato anche in Piemonte il Comitato Vota SÌ per fermare le trivelle, tra i primi firmatari:  Arci, Fiom-Cgil, Greenpeace, Legambiente, Libera, Movimento per la Decrescita Felice, Pro Natura, Slow Food, Leggi tutto “E’ nato in Piemonte il Comitato Vota SÌ per fermare le trivelle”