Politecnico Torino-Milano prove tecniche di fusione

Stefano Parola su repubblica.it

PoliMiTo o PoliToMi? L´ordine delle sillabe non è poi così importante, quel che conta è il senso: il Politecnico di Torino e quello di Milano che si alleano per essere più forti. Una fratellanza che corre lungo i binari del treno ad alta velocità che da dicembre consentirà di spostarsi da una città all´altra in 50 minuti. Il rettore torinese Francesco Profumo nei giorni scorsi ha sondato il terreno. Prima si è confrontato col suo omologo meneghino, Giulio Ballio, poi con i soggetti istituzionali della sua regione. E ieri, nel corso della cerimonia d´inaugurazione del centocinquantesimo anno accademico, è venuto allo scoperto: «L´unione delle forze dei due atenei – ha spiegato il magnifico del Poli – è forse una delle pochissime carte che il Paese ha per uscire dal pericoloso vortice in cui si sta avvitando, sia dal punto di vista economico che sociale». Praticamente, prove tecniche di fusione.

Niente di formalizzato, per ora. Ma l´idea è di integrare le due realtà a quasi tutti i livelli. Non si parla, al momento, di fondere i due senati accademici. Ma, ad esempio, uno studente di Torino potrà sostenere un corso dell´ateneo milanese e viceversa potrà fare un suo collega di Milano. E poi le due università si presenteranno a potenziali partner industriali con un peso specifico doppio: «Agli occhi dei nostri rivali internazionali – ha detto Profumo – il Nord Ovest apparirebbe come una grande capitale della conoscenza, degna di restituire al paese il suo posto tra i grandi». Le istituzioni attendono sviluppi: «Ottima iniziativa, speriamo che si concretizzi al più presto», commenta l´assessore regionale all´Università Andrea Bairati.
Il rettore del Politecnico ha parlato anche della riforma Gelmini e degli sforzi fatti dall´ateneo per adeguarsi ai tagli. E ha lanciato un ultimatum al governo: «Senza premialità non siamo disposti a metterci in gioco». Poi la cerimonia è proseguita con la firma di un accordo con l´Istituto per il credito sportivo. Lo scopo: definire progetti di ricerca per lo sviluppo di impianti per lo sport all´insegna delle tecnologie “pulite”.

// // <![CDATA[
// * variabili flash da modificare * //

file_swfMiddle = "Maestralesrl_nov09_180x150.swf"; // nome file swf da caricare
file_gifMiddle = "Maestralesrl_nov09_180x150.gif"; // nome file backup gif/jpeg caricare
oas_widthMiddle = 180; // larghezza immagine
oas_heightMiddle = 150; // altezza immagine
oas_versione_flashMiddle = 6;

// * fine parte modificabile * //

coordinateMiddle ="width="+oas_widthMiddle+" height="+oas_heightMiddle;
oas_swfMiddle ="http://oas.repubblica.it/0/OasDefault/Maest_1Rnov09_RplTo_180_091109/"+file_swfMiddle+"?clickTag=http://oas.repubblica.it/5c/local.repubblica.it/rg/torino/interna/1545934496/Middle/OasDefault/Maest_1Rnov09_RplTo_180_091109/Maestralesrl_nov09_180x150.html/39373339316634653439383261353930?";
oas_gifMiddle ="http://oas.repubblica.it/0/OasDefault/Maest_1Rnov09_RplTo_180_091109/"+file_gifMiddle;

if(!document.body)
document.write("”);
OASd = document;
var plug = false;
var flashVersion = -1;
var minFlashVersion = oas_versione_flashMiddle;
if(navigator.plugins != null && navigator.plugins.length > 0){flashVersion =(navigator.plugins[“Shockwave Flash 2.0”] || navigator.plugins[“Shockwave Flash”]) ? navigator.plugins[“Shockwave Flash” +(navigator.plugins[“Shockwave Flash 2.0″] ? ” 2.0″ : “”)].description.split(” “)[2].split(“.”)[0] : -1;
plug = flashVersion >= minFlashVersion;}
else if(navigator.userAgent.toLowerCase().indexOf(“webtv/2.6”) != -1){flashVersion = 4;plug = flashVersion >= minFlashVersion;}
else if(navigator.userAgent.toLowerCase().indexOf(“webtv/2.5”) != -1){flashVersion = 3;plug = flashVersion >= minFlashVersion;}
else if(navigator.userAgent.toLowerCase().indexOf(“webtv”) != -1){flashVersion = 2;plug = flashVersion >= minFlashVersion;}
else if((navigator.appVersion.indexOf(“MSIE”) != -1) &&(navigator.appVersion.toLowerCase().indexOf(“win”) != -1) &&(navigator.userAgent.indexOf(“Opera”) == -1)){var oasobj;
var exc;
try{oasobj = new ActiveXObject(“ShockwaveFlash.ShockwaveFlash.7”);
flashVersion = oasobj.GetVariable(“$version”);} catch(exc){try{oasobj = new ActiveXObject(“ShockwaveFlash.ShockwaveFlash.6”);
version = “WIN 6,0,21,0”;
oasobj.AllowScriptAccess = “always”;
flashVersion = oasobj.GetVariable(“$version”);} catch(exc){try{oasobj = new ActiveXObject(“ShockwaveFlash.ShockwaveFlash.3”);
flashVersion = oasobj.GetVariable(“$version”);} catch(exc){try{oasobj = new ActiveXObject(“ShockwaveFlash.ShockwaveFlash.3”);
flashVersion = “WIN 3,0,18,0”;} catch(exc){try{oasobj = new ActiveXObject(“ShockwaveFlash.ShockwaveFlash”);
flashVersion = “WIN 2,0,0,11″;} catch(exc){flashVersion = -1;}}}}}
plug =(flashVersion != -1)? flashVersion.split(” “)[1].split(“,”)[0] >= minFlashVersion : false;}

if(plug)
{
oas_vis_Middle = 1;
document.write(”

“);
function loadFlashMiddle1(){
if(navigator.userAgent.indexOf(“MSIE”) != -1 && navigator.userAgent.indexOf(“Opera”) == -1){

if (extFlashMiddle1.readyState == “complete”)
{
FlashObject(oas_swfMiddle, “OAS_AD_Middle”, coordinateMiddle, “opaque”, “clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000” ,minFlashVersion, “FinContentMiddle1”);
extFlashMiddle1.onreadystatechange = “”;
}

extFlashMiddle1.onreadystatechange = loadFlashMiddle1;
}
else
{
OASfp=” Menu=FALSE swModifyReport=TRUE width=”+oas_widthMiddle+” height=”+oas_heightMiddle+” “;
if (minFlashVersion == 6) {
OASd.write(““); } else if (minFlashVersion == 7) { OASd.write(““); } else if (minFlashVersion == 8) { OASd.write(““); } else if (minFlashVersion == 9) { OASd.write(““); } else { OASd.write(““);} OASd.write(““); OASd.write(““); OASd.write(““);
}

}
loadFlashMiddle1();
}
else
{
oas_vis_Middle = 1;
OASd.write(‘‘);
}
if(!document.body)
document.write(“”);
// ]]>


Dopo è toccato all´ospite d´onore John Elkann. Il vicepresidente di Fiat ha spiegato che «uno degli aspetti che hanno reso possibile l´alleanza con Chrysler è costituito dai nostri motori, molto evoluti in efficienza energetica e rispetto per l´ambiente. Motori che sono il frutto di una collaborazione con il Politecnico che dura da più di un secolo». In effetti il Poli è un bel bacino per il Lingotto, che vi ha pescato più della metà dei 450 ingegneri che ha assunto di recente: «Se vogliamo fare la differenza – ha sottolineato Elkann – dobbiamo scegliere eccellenza e qualità nell´istruzione». Il numero due della casa torinese ha anche offerto un colloquio a Stefano Stassi, studente di 24 anni e premiato dai Cavalieri di gran croce come miglior laureato dell´anno con un viaggio di specializzazione all´estero: «Gli faremo – ha detto John Elkann – una proposta volta a favorire il suo rientro, per riportare in Italia le competenze che avrà sviluppato e arricchito».

All´inaugurazione ha partecipato anche una cinquantina di studenti del “collettivo Politecnico” e di precari dell´ateneo. Prima qualche attimo di tensione con la polizia nel cortile di corso Duca degli Abruzzi, poi alcuni di loro sono stati fatti salire nell´aula magna dove hanno mostrato uno striscione («Tagli e precarietà, dopo 150 anni ecco la vostra università») e hanno intonato un ironico «Tanti auguri, Politecnico». Un modo per protestare contro la scelta di non includerli nel tavolo di concertazione che si occupa dei problemi dell´ateneo e contro la mancata indizione di un bando per la stabilizzazione di 32 ricercatori.