Torino Valley cresce e si moltiplica

E’ partito dal primo aprile Torino Valley, il Piemonte che produce innovazione, un progetto per promuovere e consolidare Il Piemonte che produce innovazione.Torino sta diventando la città dell’innovazione; il destino industriale ed economico di Torino e del Piemonte è evidente essere quello di diventare territorio della scienza, della tecnologia della ricerca e dell’innovazione; Torino Valley vuole contribuire a velocizzare e amplificare il potenziale del processo di sviluppo della comunità di persone, aziende, enti che vivono l’innovazione e la ricerca.
Torino Valley vuole proporre un vero brand per dare riconoscibilità al territorio geografico, economico, agli attori economici e ai singoli individui che vi operano aumentando l’auto consapevolezza di tutti gli operatori.

Torino Valley vuole essere la comunità compartecipata dei protagonisti della trasformazione torinese e piemontese, generando altre sottocomunità verticali, creando comunicazione interna ed esterna per diventare una fonte di informazione, un hub di comunicazione su quello che avviene nella Torino Valley dell’innovazione e dello sviluppo economico per chi la vive e per il mondo esterno.

Per circa un anno Torino Valley è stato un blog che ha cercato di costruire un primo abbozzo di comunità intorno a informazioni e riflessioni. Ora Torino Valley si è trasformato in un progetto complesso che comprende aree distinte e indipendenti con diverse funzioni strategiche: un sito-portale classico, il blog, un wiki che permette di creare e condividere informazioni, una piattaforma di e-learning, un sito per terminali mobili, uno shop per prodotti di merchandising e altro ancora

Torino Valley è per tutti gli individui, le aziende e le istituzioni che operano sul suo territorio. Torino Valley è aperta a tutti coloro i quali vorranno partecipare alla sua costruzione

Torino Valley si rivolge ai blogger proponendo loro un network di siti chiamato Pensa Torino che vuole diventare un gruppo impegnato nel cercare di ideare e progettare il futuro economico e evolutivo di Torino. Sempre per i blogger Torino Valley propone il Network Torino Valley in Feedburner per guadagnare attraverso la visualizzazione di pubblicità nel feed RSS.

Torino Valley sfrutta tutti gli strumenti del web 2.0 e utilizza per la sua costruzione solo software Open Source come Joomla, WordPress, Wikimedia e Moodle. Torino Valley non è solo una rete virtuale, ma vuole diventare una rete reale, infatti in futuro organizzerà eventi e meeting a Torino e in Piemonte.
Torino Valley è anche un gruppo su Linkedin il maggiore social network di tipo business al mondo e nasce grazie alla collaborazione di Topix.

Le Settimane della Scienza 2007

Le Settimane della Scienza 2007 hanno due punti focali molto diversi ma entrambi di grande rilievo per la società del futuro: il rapporto natura e civiltà delle macchine, tra naturale e artificiale, proposto dal Ministero dell’Università e della Ricerca, e il rapporto donne e scienza, nell’ambito dell’Anno europeo delle pari opportunità per tutti voluto dalla Commissione europea.

La proposta europea trova a Torino una risposta forte: al Circolo dei Lettori è allestita una
mostra sui Nobel negati che ripercorre la vita delle scienziate che non hanno ottenuto il
premio pur avendo contribuito in modo determinante al progetto di ricerca poi consacrato da quello che a ragione è considerato il più prestigioso riconoscimento a livello mondiale. A
corollario, è in programma una tavola rotonda con ricercatrici e giornaliste per affrontare il
problema delle pari opportunità nei laboratori scientifici, tuttora molto maschili nella
conduzione anche quando le donne che vi lavorano sono numerose e brillanti.

Mostre, visite guidate, performance, laboratori, teatro di strada, caffè scientifici e iniziative
nelle scuole, porte aperte dei centri di ricerca scruteranno da molteplici punti di vista il tema del rapporto natura-civiltà delle macchine voluto dal Ministero. Sarà l’occasione per chiarire alcuni equivoci che spesso sono all’origine di una cattiva comunicazione e comprensione tra scienziati da una parte e cittadini dall’altra.

Il marketing pubblicitario ha sequestrato le parole natura e naturale potenziandone in modo acritico l’accezione positiva. Di riflesso, artificiale ha assunto connotati negativi.
In realtà le cose non sono così semplici e ormai sempre più spesso queste forzature
linguistiche stanno diventando gravi ostacoli per la ricerca, l’introduzione di nuove tecnologie e la realizzazione di opere di interesse pubblico a forte contenuto tecnologico.

Le “Settimane” sono un’opportunità per documentare come “natura”, “naturale”, “artificiale” e “macchina” siano parole di per sé neutre. Nulla nella nostra civiltà è totalmente naturale e nulla è totalmente artificiale. C’è una natura che possiamo interpretare come “buona” e una natura che possiamo considerare “cattiva”. Ma la natura è, e rimane, soltanto se stessa, e l’intervento dell’”artificiale” è teso quasi sempre a trovare un equilibrio conveniente tra la crescita dell’umanità e le risorse naturali.

…e corre, corre, corre la locomotiva, recitava una vecchia canzone di Guccini ambientata
all’inizio del secolo passato. Erano tempi nei quali la civiltà delle macchine s’imponeva come
idea di progresso scientifico e tecnologico senza limiti dei cui frutti tutti avrebbero prima o
poi beneficiato. La grande macchina solcava paesaggi che a noi oggi appaiono incontaminati,
radicata era la convinzione che la potevamo comunque controllare e dominare con il pensiero e con la mano. Non è andata sempre così. Ci sono state tante delusioni. Ma rimane innegabile che le nostre condizioni di vita si siano avvantaggiate enormemente grazie alla scienza e alla tecnologia e alle sue macchine.

Certo, oggi ci sembra di percepire una contrapposizione tra naturale e artificiale, ma spesso è solo un limite della nostra cultura. Per questo è forse necessario guardare con occhio attento nel nostro passato, con la mostra Ötzi, sull’uomo di Similaun di oltre 5.000 anni fa al Museo di Scienze Naturali o visitare siti protoindustriali come accade a Pinerolo al Museo di Archeologia e Antropologia e nella miniera di Lessolo.

Sarà utile anche scandagliare uno scorcio del nostro prossimo futuro in settori, come quello
della nanotecnologie, dove la civiltà delle macchine scompare ai nostri occhi immergendosi in quell’universo di pochi miliardesimi di metro nel quale le proprietà della materia divengono inconsuete e straordinariamente potenti per le applicazioni soprattutto in campo biologico e medico. Alla bellezza a volte inquietante di questo nanomondo è dedicata la mostra Blow-up alla Cavallerizza Reale, mentre alle prospettive che apre in molti settori è dedicato un caffè scientifico alla Fnac.

Appuntamenti delle Settimane della Scienza 2007

BLOW-UP: immagini del nanomondo
Ötzi, l’uomo venuto dal Ghiaccio
Dynamic Tango
Tutti matematici con Harry Potter
Matefitness
Nobel negati alle donne di scienza
L’aria e l’auto in città
Made in Natura
La Commedia Rocciosa
TorinoLab
Dentro l’Accademi@
Scienza e Arte nella civiltà delle Macchine
Che impronta lasci?
La fucina delle molecole
Ancora e, come sempre, scienza
Nanocaffè
Alla ricerca delle radici dell’industria piemontese
Dai BIT agli Atomi
I virus nei vegetali
100 giorni di sole
Scoprire il passato
Visite all’osservatorioPer aggornamenti continui sul programma

Concorso fotografico Bioclick

“Bioclick: il tuo obiettivo sulla scienza” è il primo concorso fotografico sulle Scienze della vita promosso dall’Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani (ANBI) sez. Piemonte in collaborazione con il Coordinamento Nazionale Studenti in Biotecnologie (CNSB), il Life Learning Center di Torino, la Fondazione per le Biotecnologie, il Molecular Biotechnology Center di Torino e il corso di Laurea in Biotecnologie dell’Università di Torino.

Al concorso aderiscono come Media Partner la rivista Focus e il portale TorinoScienza.

La partecipazione è libera e gratuita.

Il termine di consegna delle foto è il 28 aprile.

Il concorso comprende quattro categorie:

Scienziati all’opera: come l’uomo scopre il mondo che lo circonda, in laboratorio o nella vita quotidiana.

Naturalmente strano: ciò che di strano e inusuale è capace di creare a volte la Natura.

Micro ma Macro: tutto ciò cheè intorno a noi ci ricorda il mondo microscopico.

Fotografie scientifiche: foto scattate in laboratorio che presentano suggestioni artistiche, come preparati su vetrino, immunofluorescienze, cellule in divisione etc.

Per tutte le informazioni

Torino capitale europea della scienza nel 2010

euroscience.jpgTorino sarà nel 2010 la capitale europea della scienza. Il capoluogo piemontese, infatti, è stato scelto per ospitare lo “Euroscience open forum” (Esof) dopo una serrata competizione con Copenaghen, Parigi e Breslavia.

L’Esof è il meeting europeo, con cadenza biennale, dedicato alla ricerca e all’innovazione che riunisce gli scienziati di 40 paesi europei. La prima edizione del meeting è stata a Stoccolma nel 2004, la prossima si terrà a Barcellona nel luglio 2008.

La candidatura di Torino è stata promossa dalla Compagnia di San Paolo da CentroScienza onlus e dal Centro Agorà Scienza dell’Università di Torino. L’edizione 2010 di “Euroscience open forum” si terrà al Lingotto dal 2 al 7 luglio. Il budget ipotizzato per la manifestazione è di circa 3,5 milioni di euro, il 50% del quale dovrà provenire dall’organizzazione promotrice e da altri enti della nazione ospitante, mentre la restante parte proviene da contributi di organizzazioni europee.

Torino Wireless: i suoi primi cinque anni

Sono stati celebrati i primi 5 anni di Torino Wireless con un evento a cui erano presenti tra gli altri il presidente della Fondazione Torino Wireless, Rodolfo Zich, di fronte a Luigi Nicolais, Ministro dell’Innovazione e della Funzione Pubblica, alla Presidente della Regione Mercedes Bresso, al Sindaco, Sergio Chiamparino e ai rappresentanti di tutte le istituzioni territoriali, Regione, Andrea Bairati, Provincia, Alessandra Speranza, Camera di Commercio, Alessandro Barberis.

Hanno contribuito al dibattito su futuro di Torino Wireless anche Francesco Profumo, Politecnico, Mario Calderini, Finpiemonte, Piero Gastaldo, Compagnia di San Paolo, Marco Mezzalama, Politecnico, Andrea Pininfarina, Confindustria, Alberto Tazzetti, Unione Industriale di Torino.

La Fondazione Torino Wireless entra nel suo quinto anno di attività in compagnia di 182 imprese che hanno usufruito dei servizi di supporto, tecnologici, manageriali e finanziari, attivati dalla Fondazione, in collaborazione con i soci pubblici e privati, per favorire la loro crescita e affermazione sui mercati.

Nei suoi primi 4 anni Torino Wireless ha lavorato per lo sviluppo delle imprese ad alto potenziale muovendosi in più direzioni: collaborazione diretta con start up e PMI, avvio di grandi progetti per imprese già affermate, raccolta e gestione di risorse finanziare pubbliche e private per l’accelerazione di impresa, per il sostegno alla Ricerca e Sviluppo e per la creazione di nuovi brevetti.

Uno dei risultati più sorprendenti è stata la capacità di Torino Wireless di mobilitare risorse finanziarie: oltre 80 milioni di euro nel quadriennio 2003-2006, che diventano 120 milioni nel quinquennio 2003-2007 e con un obiettivo di circa 300 milioni entro il 2012. Fondi resi disponibili da Venture Capital, bandi FAR, bandi su Grandi Progetti e direttamente da Torino Wireless.

Gli atti della giornata 

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Flashfestival 2007

Sono aperte le iscrizioni gratuite al 6° Torino Flash Festival 2007 interArt e Animazione.

La manifestazione a iscrizione gratuita è rivolta agli artisti italiani e stranieri e si articola in due Sezioni Tematiche: Animazioni liberate dalla rete dedicata a filmati di animazione o grafica Flash di carattere vettoriale di durata non superiore ai 5 minuti a tema libero, e 2007 interArt dedicata alla Grafica interattiva e Siti Web.

Nelle passate edizioni l’obiettivo era quello di liberare le animazioni dalla rete, ovvero di rendere fruibile a tutti la dimensione artistica del linguaggio flash. Ma adesso la rete non impiglia più, è più fluida, così cambiano anche le prospettive. La nuova edizione apre le porte del festival anche alle opere a contenuto interattivo introducendo la categoria InterArt.

La prima categoria raccoglierà animazioni Flash a tecnica mista (pixel-vettoriale), senza limitazione di contenuto (narrativo, poesia, grafica) ma senza interattività, la seconda categoria guarderà soprattutto alla produzione flash non narrativa, alle opere sperimentali, con alto contenuto interattivo. Possono partecipare filmati così come siti web.

Ogni partecipante potrà presentare più di un filmato che verrà valutato e selezionato dall’Associazione Culturale Azimut. Le opere in concorso verranno presentate nel corso di proiezioni serali, il pubblico presente potrà esprimere il proprio giudizio e contribuirà alla definizione della graduatoria finale. Per entrambe le sezioni, i filmati verranno giudicati da una Giuria di Qualità composta da addetti ai lavori: il montepremi ammonta a 2000 euro, diviso equamente tra le opere vincitrici delle due sezioni.

Il modulo per l’iscrizione gratuita al 6° Torino Flash Festival va compilato on-line.

Il sito del Festival

Il VII Programma Quadro sulla ricerca

L’Unione Europea punta a diventare a medio-breve termine leader nel mondo in quanto a crescita economica basata sulla disponibilità di alta tecnologia e dinamismo, e per raggiungere questo traguardo ha giustamente deciso di investire molto dal punto di vista economico sullo sviluppo dell’innovazione scientifica e tecnologica.Il VII Programma quadro (Seventh Framework Programme), detto 7PQ (FP7), varato lo scorso dicembre, destina infatti per il periodo 2007-2013, 54 miliardi di euro per la ricerca, con un incremento del 60% rispetto a quanto messo a disposizione con il precedente Programma. Il VII Programma è strutturato in quattro sottoprogrammi che corrispondono a quattro caratteristiche di base della ricerca europea: Ricerca collaborativa (in particolare tra università e aziende), Idee (sviluppo della creatività), Risorse umane e Infrastrutture (Capacities). A questi si aggiunge uno specifico programma per l’attività di ricerca nucleare (Euratom).

La parte più cospicua di finanziamenti andrà alla ricerca collaborativa sotto la sigla “Cooperation”: oltre 32,3 milioni di euro complessivi, articolati in 10 priorità tematiche: salute; prodotti alimentari, agricoltura e biotecnologie; tecnologie dell’informazione e della comunicazione; nanoscienze e nanotecnologie; materiali e nuove tecnologie di produzione; energia, ambiente e cambiamenti climatici; trasporti e aeronautica; scienze socioeconomiche e scienze umane; sicurezza; spazio.

Alle iniziative per la formazione del capitale umano sono riservati 4,7 milioni di euro.

Alle “Capacities” per lo sviluppo di politiche in grado di accrescere il potenziale di ricerca e innovazione in Europa vanno 4,2 milioni di euro, articolati in sei aree di intervento: Infrastrutture di ricerca, Ricerca per le Pmi, Regioni della Conoscenza, Potenziale di ricerca nelle regioni della convergenza, Scienza nella Società, Cooperazione Internazionale.

Una novità di rilievo del VII PQ è il programma “Ideas” dedicato alla ricerca di base, a cui andranno circa 7,5 milioni di euro per lo sviluppo del Consiglio europeo della ricerca, una struttura esplicitamente dedicata al riconoscimento e alla promozione dell’eccellenza europea.

Una particolare attenzione è riservata alla Cooperazione Internazionale, presente non solo come asse dedicato nel programma Capacities ma anche trasversalmente in ciascuna delle priorità tematiche del programma Cooperation, auspicando che un generoso contributo alla crescita delle capacità tecnologiche dei paesi meno sviluppati possa, a medio termine, rendere l’Europa attraente per nuove generazioni di ricercatori.

Storicamente i settori italiani maggiormente coinvolti nei Programmi pluriennali dell’UE sono quelli di Terra e ambiente, Progettazione molecolare, Materiali e dispositivi, Ict e Sistemi di produzione.

A fine dicembre 2006 è già stata pubblicata una prima serie di bandi per la presentazione di progetti.

Le informazioni sul VII Programma Quadro sulla ricerca

A Torino parte il Polo del Venture Capital

Le idee, i progetti, le azioni e soprattutto l’intraprendenza tecnologica e imprenditoriale che Torino ha saputo esprimere negli ultimi anni trova un nuovo riscontro presso prestigiosi venture capital, italiani ed internazionali.

Da febbraio, presso la Cittadella Politecnica, inizierà ad operare stabilmente il “Polo del Venture Capital” per dialogare con gli imprenditori e le imprese più dinamici e individuare i migliori progetti ad alto contenuto tecnologico da finanziare.

Il “Polo del Venture Capital” si presenterà ad operatori economici, istituzioni e media per illustrare i propri obiettivi, i risultati potenziali e i criteri che guideranno i venture capital per scegliere i progetti più idonei alle aspettative dei mercati finanziari, nazionali ed esteri :
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Al via la Start Cup 2007

Riparte la competizione regionale per progetti di impresa innovativi promossa dai tre Atenei piemontesi, Politecnico e Università di Torino e Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, e organizzata dai rispettivi Incubatori di impresa.

È la III edizione di Start Cup Torino Piemonte, la gara per i migliori progetti imprenditoriali, un appuntamento ormai consolidato che offre a studenti, ricercatori e dottorandi l’occasione per trasformare i ritrovati della ricerca accademica in progetti imprenditoriali innovativi.

Ma la sfida è aperta anche al di fuori dell’università: riguarda infatti tutti gli inventori o le imprese che intendano avviare uno spin off.

Le migliori idee imprenditoriali possono infatti usufruire gratuitamente dell’attività di accompagnamento messi a disposizione presso gli Incubatori. Start Cup si avvale infatti del contributo organizzativo di I3P, l’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, della Funzione dal Diritto allo Studio al Mondo del Lavoro e di 2I3T dell’Università di Torino e dell’Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali dell’Università del Piemonte Orientale.
I candidati che partecipano al concorso presentando un’idea imprenditoriale devono compilare e inviare il modulo “Idee d’Impresa” entro le ore 12.00 del 18 Aprile 2007 (non fa fede la data del timbro postale)

I candidati che partecipano al concorso presentando un business plan devono compilare e inviare il modulo “BusinessPlan” entro le ore 12.00 del 18 Luglio 2007 (non fa fede la data del timbro postale)
Per le idee i premi consistono interamente in servizi: grazie all’affiancamento nella stesura del business plan, le idee vincitrici diventano veri e propri piani di impresa e possono concorrere ai premi in denaro previsti per la seconda fase del concorso.

In palio 20.000 euro per il business plan primo classificato, 15.000 per il secondo e 10.000 per il terzo. Piemontech, il Fondo di Capitale di Rischio per le imprese piemontesi, si impegna ad investire 50.000 euro nell’impresa che trae origine dal business plan primo classificato.

I tre vincitori di Start Cup parteciperanno inoltre al Premio Nazionale per l’Innovazione, la coppa dei campioni dei progetti di impresa nati in ambito universitario che ad oggi riunisce 27 atenei italiani.

Start Cup 2007

Innovazione: esperienze internazionali a confronto

La conferenza vuole rappresentare un momento di riflessione sul tema dell’innovazione e del trasferimento tecnologico attraverso la presentazione dei risultati del progetto DIADI ed il confronto con analoghe esperienze e progetti anche a livello internazionale.
DIADI 2000 – Ricerca & Impresa per l’innovazione in Piemonte, è un progetto dedicato alle piccole medie imprese piemontesi delle aree Obiettivo 2, finanziato dalla Regione Piemonte in attuazione alla Misura 2.4.a del DOCUP 2000-2006.

La realizzazione dell’intero progetto è stata affidata all’A.T.S. Associazione Temporanea di Scopo appositamente costituita tra:
COREP – Consorzio per la Ricerca e l’Educazione Permanente,
CSP – Innovazione nelle ICT scarl,
DTC – Distretto Tecnologico del Canavese,
TECNORETE PIEMONTE scrl
enti già attivi nell’area del trasferimento tecnologico e nella promozione dello sviluppo economico e sociale del territorio DIADI rappresenta uno dei progetti più significativi della nostra Regione per le piccole e medie imprese per la diffusione dell’innovazione sul territorio.
In questi anni, DIADI ha contribuito a stabilire “un ponte” tra le aziende piemontesi ed i centri di ricerca pubblici, preparando il tessuto sociale ed economico locale ad entrare nella knowledge- based society con una struttura più robusta. L’opportunità di collaborare con un centro di ricerca ha rappresentato per le aziende un’occasione per introdurre tecnologie innovative e nuove metodologie e per innovare processi produttivi. Il ruolo del centro di ricerca e’ stato essenziale per validare l’idea innovativa, per certificare le nuove tecniche con metodi scientifici e per fornire alle aziende un punto di riferimento per accedere allo stato dell’arte nei vari settori della conoscenza e per contribuire allo sviluppo del progetto. Le principali attività del progetto DIADI sono: Seminari e Worklab, Audit tecnologici, Check-up, Incontri specialistici, Studi di fattibilità, Progetti dimostratori.

Il Convegno, organizzato dal Corep con il contributo della Camera di commercio di Torino, prevede:
SESSIONE PLENARIA: dedicata a testimonianze di rappresentanti delle istituzioni, del mondo della ricerca e di strutture dedicate all’innovazione. Durante tutta la sessione è prevista la traduzione simultanea.
SESSIONI PARALLELE: che permetteranno di approfondire temi, opportunità e prospettive per le imprese.
AREA ESPOSITIVA: per l’esposizione dei risultati delle attività del progetto DIADI.

Lunedì 22 Gennaio 2007
ore 9.00 – 18,30 Centro Congressi Torino Incontra
Via Nino Costa, 8 Torino
www.diadi.it