Arriva il ticket anche per la cultura

Vera Schiavazzi su Repubblica.it

Bilanci troppo tagliati? Musei, manifestazioni, rassegne e teatri s´inventano il ‘ticket´ sulla cultura: 5 euro di qua, 2 di là, e magari un ritocco al prezzo del biglietto. Prendiamo Manga Impact, rassegna di film di animazione giapponese che segna la riapertura della stagione del Museo del Cinema. Per l´anteprima, mercoledì 16 settembre, è previsto un cocktail (con sushi offerto dallo sponsor), ma chi vorrà fermarsi a vedere Genius Party Beyond presentato dal regista Koji Morimoto dovrà pagare 5 euro. Un ticket, appunto, un piccolo prelievo che, spiega il presidente Sandro Casazza «certo non risolve i nostri problemi, ma contribuisce e soprattutto coinvolge il pubblico». «I risparmi maggiori li realizziamo in altri modi – aggiunge Casazza – ad esempio chiedendo, come abbiamo fatto, ai nostri fornitori uno sconto del 10% sui loro contratti e offrendo in cambio la citazione come sponsor tecnici, oppure tagliando una delle mostre in programma nell´anno. Ma tutto fa».

Della stessa scuola di pensiero anche Antonella Parigi, presidente di Torino Spiritualità: «Ai nostri appuntamenti chiediamo un contributo di 2 euro a chi usa le cuffie per la traduzione. Analogamente, offriamo – anche per il Circolo dei Lettori – una “Carta entusiasmo” che in cambio del pagamento di 20 euro all´anno dà diritto alla prenotazione telefonica del posto in sala. L´anno scorso, alla prima prova, ne abbiamo vendute 500».

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Chi entra nella biglietteria del Teatro Regio per ritirare il proprio abbonamento, in questi giorni, viene invitato a versare un contributo libero attraverso un bonifico bancario: «Ci renderebbe orgogliosi – dice il sovrintendente Walter Vergnano – poter dire che, a Torino, un titolo della prossima Stagione verrà interamente finanziato dal pubblico ed eguagliare il primato del 2007, ultimo anno del quale conosciamo i dati, che ha visto il Regio al primo posto tra le associazione culturali d´Italia nella classifica del 5 per mille». Evelina Christillin, presidente del Teatro Stabile, non crede nel ticket in quanto tale, ma piuttosto nel coinvolgimento del pubblico su un progetto preciso che lo leghi al “suo” teatro o al “suo” museo: «L´anno scorso, per il restauro del Carignano, attraverso il progetto “Adotta il tuo teatro” sono arrivati 800.000 euro, tra piccole e piccolissime donazioni di privati cittadini, contributi “in natura” di artigiani e fornitori e raddoppio di ogni atto di generosità dei cittadini da parte della Fondazione Crt. E´ stato un grande successo che certo non ha coperto tutte le spese ma ci ha aiutati molto, concretamente e moralmente».

Quella di Patrizia Sandretto, presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è, almeno in parte, l´unica voce in dissenso: «I contributi troppo piccoli finiscono con l´essere vanificati dagli oneri amministrativi, occorrono risorse umane e organizzative per registrarli e gestirli. Fino a quando lo Stato non consentirà una vera defiscalizzazione delle donazioni, le istituzioni culturali non potranno attingere in modo efficace dalla generosità dei singoli. Lo stesso vale per il prezzo del biglietto, che nel nostro caso è fermo a 5 euro dal 2002. Invece, stiamo ottenendo buoni risultati dall´associazione Amici della Stella: chi vuole si iscrive e, pagando una quota significativa ma non astronomica, può incontrare gli artisti e ricevere una copia di una loro fotografia».