Un sottopasso e tanti quesiti senza risposta

Chiamparino e Sestero hanno annunciato l’intenzione dei Comuni di Torino e di Moncalieri di spendere “tra i 4 e i 6 milioni di euro, ma la cifra potrebbe anche salire” (La Stampa, 27/02/11) per costruire un sottopasso all’ingresso di Torino all’incontro tra Corso Maroncelli e Corso Unita` d’Italia.

E` necessario porsi alcune domande:

  • Un nuovo sottopasso va nella direzione di un maggiore utilizzo dei mezzi di trasporto sostenibili?
  • Un progetto del genere e` coerente con il fatto che spesso il Comune di Torino e quelli della cintura sono costretti a bloccare il traffico perche` l’aria e` troppo inquinata? Fa qualcosa per ridurre il problema?
  • La’ dove un traffico a 130 all’ora incontra del traffico a 50 o 30 all’ora qualche scompenso puo’ esserci, non si finisce per spostare il problema da corso Maroncelli a Corso Massimo D’Azeglio?
  • Chiamparino in questo momento di fine mandato, essendo, come dicono gli americani, un’ “anatra zoppa”  a fine mandato , fa bene a prendere decisioni che ricadranno sul sindaco che verra` tra poco eletto?

La facile difesa di Chiamparino ci dira` che c’e` gente, come noi, del “canton di barboton” che sa solo dire di no e che fosse per gente cosi’  non si farebbe mai nulla e si sarebbe fermi al medioevo.

Ecco quindi una lista di proposte alternative:

  1. Costruzione  di parcheggio di interscambio tra autostrada TO-SV e stazione ferroviaria di Moncalieri. Chi arriva in auto da sud, potra` lasciarla li’ ed utilizzare il passante ferroviario. Abbiamo speso svariati miliardi per costruire il passante, quando inizieremo ad utilizzarlo?
  2. Costruzione di collegamenti  veloci (tapis roulant o monorotaia) tra la Stazione di Lingotto e Lingotto Fiere e stazione metropolitana di Torino Lingotto.
  3. Collegamento tramviario tra stazione di Lingotto e corso Moncalieri, passando dal Palazzo del Lavoro e dal complesso del BIT – Nazioni Unite.  La stessa linea potrebbe proseguire nell’altra direzione verso l’ARPA Piemonte, corso Giambone,  la facolta` di economia, il CSI,  lo Stadio ed il complesso olimpico (palasport Isozaki e piscine).

Ciascuna di queste misure potrebbe facilitare notevolmente la mobilita` nella zona sud di Torino e sarebbe chiaramente piu’ sostenibile di quella pensata dalla giunta.

Si faccia un’analisi costi/efficacia per vedere qual’e’ il modo piu’ economico per migliorare il trasporto ed inquinare di meno nell’area sud di Torino e si vedra’ che il progetto di Chiamparino-Sestero-Meo si piazzera` molto male.

Autore: Gustavo Rinaldi

Nato a Torino nel 1967, la sua prima maestra e` stata una vittima delle repressioni bolsceviche, Maria Bruch. Ha frequentato sia la scuola pubblica che quella dei Gesuiti. Come volontario ha promosso prima una raccolta carta e poi la riorganizzazione del gentro di formazione agricola di Andriamboasary in Madagascar. Ha fondato l'associazione Enthusiasmus che per piu' di dieci anni si e` occupata di formazione politico-sociale dei giovani, permettendo a molti giovani di conoscere il mondo esterno ed a qualcuno/a di trovare moglie o marito. Nel 1991 e` stato testimone oculare dei moti di piazza che a Leningrado si opponevano al tentato golpe anti-riformatore. Nel 1994 si e` laureato in economia con Sergio Ricossa ed ha prestato servizio presso l'Istituto Penale Minorile "Ferrante Aporti", occupandosi dei denari e delle spese dei detenuti. Dal 1995 ha iniziato a lavorare per diversi progetti di valutazione e formazione promossi dall'Unione Europea e da altri enti nell'ex Unione Sovietica. Nel 2000-2001 e` stato consigliere economico del governo della Georgia. Nel 2006 ha conseguito il Ph.D. in economics all'Imperial College dell'University of London. Ha lavorato come economista per l'Institute of Alcohol Studies di Londra. Dal 2008 lavora per l'universita' di Torino dove oggi insegna public economics; insegna inoltre fundamentals in mathematics ed economics for managers ad ESCP-Europe.