Teniamo conto delle preferenze dei dipendenti pubblici

I dipendenti pubblici forniscono in
continuazione delle informazioni preziose alle pubbliche
amministrazioni e le pubbliche amministrazioni spesso le ignorano. Mi riferisco
in particolare alle domande di trasferimento.
Il fatto che le domande per prestare
servizio alla procura di Gela
o di Palmi spesso fossero meno dei posti disponibili, mentre quelle per posti
di pari livello a Roma fossero piu` dei posti disponibili deve significare
qualcosa.
 Il fatto che molti insegnanti chiedano di
insegnare in una certa scuola e nessuno voglia insegnare in quell’altra vuole
pure dire qualcosa.
Il fatto che ci siano tantissime domande di trasferimento al sud da parte di
poliziotti e dipendenti di varie amministrazioni significa pure qualcosa.

 Cosa?

Significa che coloro che davvero se ne
intendono, coloro che devono svolgere il compito sanno che non e` lo stesso
prestare servizio in un posto piuttosto che nell`altro; che le condizioni
ambientali contano; che va premiato chi accetta di lavorare in una regione dove
relativamente poca gente vuol fare un certo tipo di lavoro, che non tutte le
scuole sono uguali, che la lontananza da e vicinanza a  casa contano, che 1000 euro non hanno lo
stesso valore in tutte le parti d’Italia.
Lo stato e le amministrazioni pubbliche
ignorano questi messaggi e cosi’ abbiamo servizi a macchia di leopardo. Perche`
a Roma gli organici dei magistrati devono venire coperti e a Gela no? I cittadini di Gela sono meno cittadini italiani di quelli di
Roma?
Perche` le carceri del  nord devono avere
un personale che ruota frequentemente, mentre quelle

del  sud possono avere un personale piu`
stabile?

Perche` in certe scuole di periferia gli
studenti non hanno diritto ad insegnanti stabili?
Si dovrebbe cambiare. Se un posto e` richiesto da molti soggetti
che hanno I titoli per ricoprirlo, il suo salario dovrebbe scendere.
Se un posto e` frequentemente scoperto, il
salario di chi prende quella posizione deve essere piu’ alto di quello di colleghi
equivalenti con pari competenza ed esperienza, occupati altrove.
Ogni volta  che un posto resta scoperto, il
salario relativo deve crescere.
Ogni volta che ci sono nuove domande per
ricoprire un posto che oggi e` gia` occupato, il salario deve scendere.
 In questo modo avremo sia lavoratori che
consumatori piu’ contenti.

Autore: Gustavo Rinaldi

Nato a Torino nel 1967, la sua prima maestra e` stata una vittima delle repressioni bolsceviche, Maria Bruch. Ha frequentato sia la scuola pubblica che quella dei Gesuiti. Come volontario ha promosso prima una raccolta carta e poi la riorganizzazione del gentro di formazione agricola di Andriamboasary in Madagascar. Ha fondato l'associazione Enthusiasmus che per piu' di dieci anni si e` occupata di formazione politico-sociale dei giovani, permettendo a molti giovani di conoscere il mondo esterno ed a qualcuno/a di trovare moglie o marito. Nel 1991 e` stato testimone oculare dei moti di piazza che a Leningrado si opponevano al tentato golpe anti-riformatore. Nel 1994 si e` laureato in economia con Sergio Ricossa ed ha prestato servizio presso l'Istituto Penale Minorile "Ferrante Aporti", occupandosi dei denari e delle spese dei detenuti. Dal 1995 ha iniziato a lavorare per diversi progetti di valutazione e formazione promossi dall'Unione Europea e da altri enti nell'ex Unione Sovietica. Nel 2000-2001 e` stato consigliere economico del governo della Georgia. Nel 2006 ha conseguito il Ph.D. in economics all'Imperial College dell'University of London. Ha lavorato come economista per l'Institute of Alcohol Studies di Londra. Dal 2008 lavora per l'universita' di Torino dove oggi insegna public economics; insegna inoltre fundamentals in mathematics ed economics for managers ad ESCP-Europe.