Ma non e` eutanasia.

Fa notizia la
lettera di un malato terminale con la richiesta al Capo dello Stato di
permettergli di morire in pace. Il signor Piergiorgio Welby, cosi’ si chiama il
malato, respira, parla ed e` alimentato tramite macchine, senza il cui ausilio
morirebbe.
Il suo caso e`
portato ad esempio della necessita` di introdurre nel nostro ordinamento
l’eutanasia. Per semplificare e
chiarire il dibattito qualcuno tira in ballo la religione, il papa, i santi e
chissa’ quanto altro.

 Io credo che sia
un problema mal posto. Questo caso non porta nessuna evidenza a favore o contro
l’eutanasia, ne` puo’ legittimamente indurre ad una divisione tra credenti e
non.

Si tratta
semplice di un caso di accanimento terapeutico. Ogni malato ha diritto di
rifiutare trattamenti medici che non desidera. Il signor Welby vive
esclusivamente grazie a dei trattamenti medici. Se non li desidera, ha diitto
di rifiutarli. Se li rifiuta, eventualmente morira’. Non e` obbligatorio farsi togliere un
appendice o un tumore. Ognuno lo fa, se lo desidera. Idem non e` obbligatorio
accettare l’invasivita` di macchine per respirare, nutrirsi o parlare.

 L’ eutanasia non
c’entra.
Forse qualcuno la
vuole tirare in ballo per suo interesse personale, ma questo e` un altro
discorso

Autore: Gustavo Rinaldi

Nato a Torino nel 1967, la sua prima maestra e` stata una vittima delle repressioni bolsceviche, Maria Bruch. Ha frequentato sia la scuola pubblica che quella dei Gesuiti. Come volontario ha promosso prima una raccolta carta e poi la riorganizzazione del gentro di formazione agricola di Andriamboasary in Madagascar. Ha fondato l'associazione Enthusiasmus che per piu' di dieci anni si e` occupata di formazione politico-sociale dei giovani, permettendo a molti giovani di conoscere il mondo esterno ed a qualcuno/a di trovare moglie o marito. Nel 1991 e` stato testimone oculare dei moti di piazza che a Leningrado si opponevano al tentato golpe anti-riformatore. Nel 1994 si e` laureato in economia con Sergio Ricossa ed ha prestato servizio presso l'Istituto Penale Minorile "Ferrante Aporti", occupandosi dei denari e delle spese dei detenuti. Dal 1995 ha iniziato a lavorare per diversi progetti di valutazione e formazione promossi dall'Unione Europea e da altri enti nell'ex Unione Sovietica. Nel 2000-2001 e` stato consigliere economico del governo della Georgia. Nel 2006 ha conseguito il Ph.D. in economics all'Imperial College dell'University of London. Ha lavorato come economista per l'Institute of Alcohol Studies di Londra. Dal 2008 lavora per l'universita' di Torino dove oggi insegna public economics; insegna inoltre fundamentals in mathematics ed economics for managers ad ESCP-Europe.