I misteri di Grilli ed il sole dell’avvenire

Secondo il documento inviato dal Governo al Parlamento  nel 2013 ci sara` si’ una ulteriore recessione (-1,3% ), ma nel 2014 dovremmo veder  splendere il sole dell’avvenire ed il prodotto interno lordo (PIL) crescera` del 1,3%, grazie al fatto che il governo in questi giorni sta pianificando di pagare un po’ debiti arretrati. Con 20 miliardi pagati nel  secondo semestre 2013 e 20 miliardi pagati nel 2014 dobbiamo stare sicuri che nel 2014 il PIL crescera`.

Ovviamente  bisogna sempre gioire quando un peccatore si converte e quando un debitore come lo stato decide di saldare un po’ di debiti. Ovviamente non si puo’ che plaudire a questa decisione. Ma e` proprio vero che finalmente nel 2014 il PIL dovrebbe crescere e di piu’ dell’1%?

Il saldo primario e` la differenza tra le entrate dello stato (tasse e contributi previdenziali) e tutte le spese dello stato eccezion fatta per gli interessi sul debito. Ci da una buona indicazione del contributo fornito dallo stato alla domanda aggregata. Quando il saldo primario e` negativo, lo stato immette della domanda nel sistema, spendendo piu’ di quanto incassi; quando il saldo e` positivo, lo stato sottrae domanda al sistema.

Secondo il documento presentato dal governo il saldo primario  nel 2011 era pari a +1,2% del PIL   e nel 2012 era pari al  2.5% del PIL, nel 2013 deve essere 2.9% del PIL e nel 2014  dovra` essere pari al 3.7% del PIL.

Il PIL di un paese dipende dai consumi delle famiglie, dagli investimenti delle imprese, dalla spesa pubblica e dal saldo commerciale con l’estero.
Consumi ed investimenti dipendono fortemente dal reddito disponibile di famiglie ed imprese. Le tasse riducono il reddito disponibile di famiglie ed imprese e quindi riducono consumi ed investimenti.
Avere un cospicuo avanzo primario significa avere poca spesa e molte tasse.

Il  PIL di un paese non puo’ mai essere superiore della domanda rivolta verso i beni di quel paese.

Ora salvo un boom della domanda estera, la domanda aggreggata italiana nel 2014 dovrebbe essere in flessione decisa. La domanda estera sappiamo che e` altamente correlata con il cambio reale ed il cambio reale dell’Italia con la Germania continua a crescere. Quindi, in presenza di un forte avanzo primario e di una bilancia commerciale non in attivo, la domanda aggregata ed il PIL  non possono crescere granche`.

E` vero che il governo intende pagare 20 miliardi di debiti alle imprese, ma detta misura sara` resa possibile dai tagli gia` decisi ad altre componenti della spesa pubblica. Il saldo primario parla piu’ chiaro di mille parole: +3,7% del PIL.

Finche’ lo stato italiano continuera`ad avere notevoli saldi primari, e l’Italia avra` un cambio reale tanto sfavorevole, la crescita non arrivera` e le chiusure di imprese ed i licenziamenti saranno la regola. Se non ci sara` un significativo cambiamento di regole, tale da permettere un aggiustamento del nostro cambio reale ed una riduzione dell’onere per interessi, non ci sono significativi miglioramenti in vista. E pensare che non sarebbe difficile stabilire che la BCE debba comprare i titoli di stato dei paesi membri, almeno di quelli con un saldo primario nullo. La banca d’Inghilterra gia` lo fa: quando il governo britannico le paga gli interessi sul debito,  la banca versa somme equivalenti al tesoro di quel paese. Preciso che l’inflazione nel Regno Unito e` del 3,4% (3,3% in Italia).  Non sarebbero necessari miracoli per rendere piu’ vivibile la vita di tante persone. Basterebbe una modesta conoscenza dell’economia ed un po’ di buona volonta`.

Autore: Gustavo Rinaldi

Nato a Torino nel 1967, la sua prima maestra e` stata una vittima delle repressioni bolsceviche, Maria Bruch. Ha frequentato sia la scuola pubblica che quella dei Gesuiti. Come volontario ha promosso prima una raccolta carta e poi la riorganizzazione del gentro di formazione agricola di Andriamboasary in Madagascar. Ha fondato l'associazione Enthusiasmus che per piu' di dieci anni si e` occupata di formazione politico-sociale dei giovani, permettendo a molti giovani di conoscere il mondo esterno ed a qualcuno/a di trovare moglie o marito. Nel 1991 e` stato testimone oculare dei moti di piazza che a Leningrado si opponevano al tentato golpe anti-riformatore. Nel 1994 si e` laureato in economia con Sergio Ricossa ed ha prestato servizio presso l'Istituto Penale Minorile "Ferrante Aporti", occupandosi dei denari e delle spese dei detenuti. Dal 1995 ha iniziato a lavorare per diversi progetti di valutazione e formazione promossi dall'Unione Europea e da altri enti nell'ex Unione Sovietica. Nel 2000-2001 e` stato consigliere economico del governo della Georgia. Nel 2006 ha conseguito il Ph.D. in economics all'Imperial College dell'University of London. Ha lavorato come economista per l'Institute of Alcohol Studies di Londra. Dal 2008 lavora per l'universita' di Torino dove oggi insegna public economics; insegna inoltre fundamentals in mathematics ed economics for managers ad ESCP-Europe.