Provaci ancora Gambero! Niko Romito in copertina sul “Crostaceo Rosso”

“Gambero Rosso – scrive l’enogastronoma Sabrina De Federicis-  è sicuramente un punto di riferimento nel panorama gastronomico italiano intercettando i vari momenti nelle esperienze dei grandi chef. L’ho sempre considerato come giornale obiettivo, magari impietoso ma  assolutamente coerente. Uno degli ultimi articoli in copertina. “Provaci ancora Niko!” mi ha invece sorpresa”.

Leggi qui l’articolo di Sabrina De Federicis contro il giudizio impietoso della rivista sullo Chef Niko Romito

In generale, è normale che le riviste enogastronomiche esprimano opinioni e critiche su vari chef e ristoranti, anche quelli con stelle Michelin o altre riconoscimenti prestigiosi. La critica gastronomica è una parte essenziale della promozione e dell’evoluzione della cucina, poiché aiuta a stimolare la creatività e l’innovazione nei ristoranti.

Ovviamente, le opinioni sui gusti e le esperienze culinarie possono variare da persona a persona. Quello che può non piacere a un critico o un giornalista enogastronomico potrebbe essere apprezzato da altri. È sempre importante ricordare che il gusto è soggettivo, e anche gli chef di maggior successo possono ricevere critiche negative.

L’accanimento di Gambero Rosso verso lo chef Niko Romito è curioso. Da poco c’è stato un cambio ai vertici nella direzione della rivista, e mettere in copertina una stroncatura per un piatto servito male è – per l’esperta Sabrina De Federicis –  un po’ eccessivo: voglia di attirare l’attenzione a sé dato che fino a pochi mesi prima la rivista osannava lo chef come il migliore al mondo?

Il giudizio e l’opinione di mettere in prima pagina il volto di Niko Romito è quantomeno fuori luogo, secondo i canoni della consulente enogastronomica. Per vari motivi: primo fra tutti che lo “chef” e i piatti ben poco c’entrano. Tra l’altro il servizio pubblica foto mal prese, sottoesposte e sfocate, il che non fa molto onore al pezzo giornalistico).

Ma l’enogastronomia ci va giù piano:

“Il titolo, a mio avviso, – continua l’esperta –  avrebbe dovuto essere: ‘Il collasso della ristorazione’. Il “Niko Romito Bulgari” non è un ristorante stellato. Porta il nome dello chef. È nato da poco.
Soffre di quel noto e grave problema di assenza di personale qualificato. Questo avrebbe dovuto essere, a mio avviso, il focus dell’articolo.”

 

È importante sottolineare che la critica gastronomica dovrebbe essere imparziale, obiettiva e basata sull’esperienza reale. I critici devono essere competenti, informati e rispettosi del lavoro degli chef. E capire quale possa essere il problema cercando di analizzare a fondo, facendo distinzione tra le responsabilità

La critica gastronomica svolge un ruolo fondamentale nell’industria alimentare e nella cultura culinaria. E nel complesso, la critica gastronomica contribuisce a elevare la cucina a nuovi livelli di eccellenza e stimola una continua evoluzione nell’arte culinaria. Ma non è stato questo il caso, secondo il commento della consulente enogastronomica.

Ma “il Gambero, quando è Rosso, invece di indietreggiare come fa ogni crostaceo di fronte a un problema, avrebbe fatto un passo avanti rendendo un servizio all’Italia”- conclude l’esperta Sabrina De Federicis.
Chi giudicherà il giudicante?

 

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