Regali a 4 zampe sotto l’albero di Natale. Rischio abbandoni dopo le feste

Regali natalizi in recessione, low cost o a costo zero… per alcuni vuol dire recarsi al più vicino canile e adottare un cane per il proprio figlio, nipote o altro che sia. Fin qui tutto bene, ma è meglio ricordare, onde evitare che a feste finite il regalo spacchettato non sia più tanto apprezzato, che un cane non è un peluche. Ha esigenze, bisogni, cuore, carattere e indole ben precisi, soprattutto se già adulto. Il discorso non cambia anche nel caso in cui si acquisti un cucciolo in un qualsivoglia pet shop. Un animale non è un regalo, è un essere vivente e come tale va considerato. Dismessi alberi e presepi, il cane resta. Purtroppo nel periodo festivo gli abbandoni aumentano con conseguenze disastrose per i rifugi, già fin troppo affollati e i 4 zampe subiscono l’ennesima delusione.

Molte associazioni animaliste, anche tramite le loro pagine sui social network come Facebook, stanno già lanciando appelli affinché i potenziali adottanti si rendano conto che Natale o non Natale, il cagnolino regalato non va restituito al mittente. Ancora peggio se a ricevere il dono è una persona che, non solo non se lo aspetta, ma che deve gestire l’animale da sola e/o non ne ha mai avuto uno.

Magari, vien meno la sorpresa, ma se proprio desiderate regalare un animale, ad esempio a un amico, meglio chiedergli se possa tenerlo per sempre, piuttosto che rischiare che il regalo venga abbandonato ad un angolo di strada. Sempre in tema di presenti natalizi molto economici, diversi canili e gruppi animalisti, vendono calendari raffiguranti i cani di cui si occupano, in cambio di pochi spiccioli di euro, di solito 5. Soldi che contribuiscono alla gestione del canile, a sfamare gli animali e tenerli al caldo durante l’inverno. Non solo un bel gesto verso gli animali, ma altrettanto bello per chi riceve il calendario.

L’oggetto in sé può non essere importante ma il simbolo lo è di sicuro. E altrettanto simbolico è donare un’adozione a distanza di un animale, anche di un orango, così che il ricevente ne sia il padrino o la madrina per un anno. Insomma, bella figura con poco mostrando all’altro di aver compreso la sua sensibilità nell’apprezzare un dono del genere. Chi mai può lagnarsi di un gesto simile? Sempre meglio della solita candela profumata!