Al Comune di Torino, da parte di una mamma

Caro Comune di Torino, una mamma un po’ perplessa ci ha recapitato queste parole. Siamo curiosi. Aspettiamo chiarimenti in merito.

Quota di iscrizione alle materne comunali
Da quest’anno è entrata in vigore in modo silenzioso la quota di iscrizione alle scuole materne per tutti i bambini ossia anche quelli già iscritti.
Proprio ieri abbiamo ricevuto il primo bollettino del nuovo anno scolastico 2012/2013 della scuola materna comunale di nostro figlio e abbiamo ritrovato incluso nella retta di ottobre la tassa di iscrizione del valore di 120 euro (per la fascia con reditto alto).
A questo si aggiunga un aumento di 21 euro alla quota mensile.

Naturalmente ho delle domande che rivolgo al Comune di Torino:
– come mai questa tassa non è stata comunicata con una lettera con posta prioritaria alle famiglie? Soprattutto per quelle famiglie che si trovano a pagare 120 euro in un colpo solo.
La comunicazione era annegata nella lettera per il rinnovo dell’ISEE, ma non era comunicato in modo chiaro e diretto. Direi che una tassa del genere avrebbe dovuto aver ben altro tipo di comunicazione!

– per quale motivo è stata aggiunta questa tassa di iscrizione? Da quando in qua è richiesto una quota di iscrizione nelle scuole pubbliche? Dove è andato a finire il welfare? Penso che come altre famiglia abbia il diritto di conoscere a fondo le ragioni.

– mio figlio dal mese di maggio ha una maestra sola, in quanto la seconda maestra di ruolo è a casa in maternità da ottobre 2011. Da novembre ha avuto un’ottima supplente che purtroppo ha avuto un incidente su un bus di linea nel mese di maggio e non è stata mai sostituita. Quindi da allora a oggi la classe di mio figlio non ha supplenti, ma delle maestre dei laboratori comunali che a turno (cambiano ogni 20 giorni) dovrebbero fare le veci della supplente.
Non voglio elencare il disagio che questa situazione – vergognosa per un comune che si dice di sinistra – comporta sia per i bambini (in primis), sia per i genitori ma anche per le insegnanti.
Chiedo una spiegazione formale da parte del comune di Torino e mi domando come si possa chiedere una quota di iscrizione del valore di 120 euro in una situazione del genere.

A tutto questo si aggiunga l’aumento di 30 euro della retta mensile (sempre quota prevista per le fasce più alte, ma l’aumento riguarda tutti) della scuola primaria. Questo significa che il 2012 e 2013 sarà un anno difficile per quelle famiglie che hanno i figli a scuola.
Inutile dire che questa giunta non ha la mia stima e non avrà i miei futuri voti (ma non credo che possa interessare), voglio solo che questo fatto emerga!
Non capisco se i cittadini si rendono conto di quanto stia accadendo in questa città e di come non vengano più tutelati servizi fondamentali per le famiglie e per tutti i singoli individui, quali la scuola.