La Maison de Marie – bistrot con cucina

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Il dehors della Maison de Marie

La Maison de Marie – bistrot con cucina

Via Garibaldi 18 (cortile centrale) – Torino

Accesso anche da via Bellezia 5 e Via Corte d’Appello 7

Tel. 011 5214875 – 333 8136680

Orario: lu-gio 7.30-20; ve-dom 8-23

 

VOTO FINALE: 6-

ATMOSFERA [VOTO: 7]

Nella pace di un inaspettato cortile con accesso dalla centralissima via Garibaldi, un piccolo bistrot intimo e accogliente che non sfigurerebbe a Montmartre. Il dehors invita a perdersi in chiacchiere e bevute, anche se la convivenza con un condominio impone qualche regola in più (niente schiamazzi e niente fumo). Chi vuole sentirsi a casa, può accogliere l’invito a togliersi le scarpe e indossare delle pantofole monouso.

CUCINA [VOTO: 5]

Quel dommage! Eh sì, un vero peccato. L’esperienza alla Maison fa pensare proprio a un’occasione mancata. L’atmosfera c’è, le aspettative anche (leggi “bistrot” e pregusti una cenetta alla francese a base di croque monsieur, terrine de foie gras e moules frites). E invece apri il menu e rimani disorientato. Tanti piatti tradizionali della cucina piemontese (il vitello tonnato, la salsiccia di Bra, la carne di fassone in tutte le possibili declinazioni cotte e crude, il bonet…) intervallati da schegge impazzite come le orecchiette pomodoro e basilico, il roastbeef all’inglese, l’insalata greca. A parte poche eccezioni (il cous cous alla marsigliese, la steak hachée, la raclette savoiarda), la Francia si ritrova più nelle parole che nei fatti (gli antipasti si chiamano Entrées, i primi sono le Pates, i menu fissi si chiamano “Cequetuveux” o “Suggestion”). Qua e là fa capolino qualche ingrediente d’Oltralpe (sale di Normandia, mostarda di Dijon, speck alsaziano). Persino il pane sembra lontano dalla vera baguette (ma lì basterebbe cambiare panettiere). E la cucina? Colpa, forse, di una serata sbagliata, ma anche qui il bilancio è deludente. Il vitello tonnato “à l’ancienne” non ha nulla di tonnato (la salsa è poco più che una maionese). Il misto in carpione è annegato in un’incomprensibile salsa. Va meglio quando si torna alla Francia: il cous cous alla marsigliese non è male, i formaggi caprini sono invitanti e ben accompagnati da miele d’acacia e marmellata di cipolle, il bordeaux servito a calice è godibile.

STAFF [VOTO: 7]

Il servizio ai tavoli è gestito con efficienza da una francese deliziosa, tutta sorrisi ed erre moscia.

PREZZI [VOTO: 5]

Il rapporto qualità/prezzo non torna. Se poi lo sconto a cui si ha diritto prenotando tramite The Fork viene assorbito da un errore nel conto (che può capitare, ma sarebbe meglio di no), allora diventa dura arrivare alla sufficienza.

PIATTO FORTE

Ancora da scoprire.

PIATTO DEBOLE

La carpionata di pollo e zucchine fritte è totalmente fuori tema.

TOILETTE [VOTO: 6]

Bagno piccolo, disordinato, senza carta per asciugarsi.

CONSIGLIO NON RICHIESTO

Dare al locale un’identità riconoscibile. Apri un bistrot? Proponi la cucina francese. C’est facile!