Tanto per cominciare sabato e domenica farà bello e specialmente domani durante la giornata la temperatura sarà particolarmente mite.
Il giorno di Natale, invece, il cielo tornerà a velarsi per diventare coperto per S. Stefano, financo nevoso nella mattina di mercoledì.
Dovrebbe tornare a piovere nella sera del primo dell’anno, ma per i rimanenti giorni permarrà questo clima un po’ uggioso da bassa pressione con temperature più fastidiose che rigide.
Per quanti si sposteranno le cose dovrebbero andare meglio: sulla costa ligure, ad esempio, ci sarà un’alternanza di sole e nuvole con qualche pioggia, con predominanza della prima situazione quanto più ci si sposta sul ponente; situazione simile per chi si indirizza verso i monti piemontesi, con la sola differenza che le precipitazioni, seppure non particolarmente intense, saranno soprattutto nevose.
E da Il Cielo Sopra Torino rivolgiamo a tutti i più calorosi e sereni auguri.
Questo pallido sole compagno di umidità e foschie ci terrà probabilmente compagnia nel corso delle festività natalizie, in barba a chi avrebbe gradito che Babbo Natale parcheggiasse le sue renne sulla neve ancorché ghiacciata. Lo stesso si prevede per l’arco alpino regionale, dove sarà probabilmente ancor più soleggiato.
Al termine di questa psudo-nevicata che ha coinvolto a sprazi a macchia di leopardo la nostra città, a preoccupare non è tanto la neve quanto il ghiaccio.
In questi due giorni arriverà la neve annunciata da tempo, ma oggi sarà alquanto debole — un po’ più pronunciata nel secondo pomeriggio.
“Verso la fine del settembre 1869 colta da delle forti febbri, nella solennità della Immacolata Concezione di Maria l’8 dicembre 1869, salutò le sorelle dicendo che andava a fare un viaggio molto lontano. Fu così che quello che venne in un primo momento preso come uno scherzo si palesò come il presentimento di quella morte che la sottrasse all’età di 37 anni quando una sorella notò uno splendore e un odore speciale nella cella di di Narcisa. Si seppe dopo che aveva fatto voto privato di verginità perpetua, di povertà, obbedienza, clausura, vita eremitica, digiuno a pane ed acqua, comunione quotidiana, confessione, mortificazione e preghiera. Le sue mortificazioni furono molto severe. Il suo corpo rimase durante molto tempo flessibile ed emanava un buon profumo, e davanti ad esso avvennero molte grazie finché esso , praticamente incorrotto, fu trasferito a Guayaquil nel 1955. Il 22 agosto del 1998 dedicarono un Santuario in suo onore in Nobol, dove attualmente si conserva il suo corpo intatto”.
Giovedì 7 temperature e sole saranno simili a quelle di oggi nonostante qualche nuvola e un po’ di velatura continentale a noi ben nota. La notizia parzialmente positiva è che il ponte dell’Immacolata Concezione sarà più sereno del previsto (ma tutt’altro che temperato – specie domenica!), essendosi la previsione di precipitazioni nevose spostata al dopocena di domenica fino all’analogo orario del lunedì.
