Rock, jazz, blues: al Folk Club al via la XXXIV stagione

Il piccolo e glorioso FolkClub, baluardo e fortino della miglior musica d’autore, del jazz, del blues e del folk contemporanei, riparte con la stagione numero XXXIV.

Si inizia domenica 25 settembre quando sul palco dello storico locale di via Perrone farà la sua prima apparizione italiana dell’irlandese Foy Vance, chitarrista e compositore che nell’estate del 2018 ha aperto i live dei Rolling Stones al London’s Twickenham Stadium e di cui nel 2019 il pubblico italiano si è innamorato quando ha condiviso il palco con Ed Sheeran.

Il programma per ora prevede 16 concerti fino a fine anno, tra cui diverse date uniche e prime apparizioni a Torino di molti artisti internazionali, il che conferma il FolkClub come uno dei posti migliori dove ascoltare musica di grande qualità.

Tra gli appuntamenti da non perdere il ritorno di un “grande vecchio” della musica americana, Otis Taylor (domenica 16 ottobre). Cantante, compositore e polistrumentista Taylor è considerato uno degli artisti di spicco della new wave del blues americano e tra i più innovativi degli ultimi vent’anni e il suo repertorio è basato essenzialmente su brani emotivamente carichi, spaziando dal politico al personale.

Venerdì 21 ottobre ecco Steven Bernstein, il direttore musicale dei Lounge Lizards, compositore e arrangiatore per il cinema, turnista sopraffino nelle registrazioni di Lou Reed e Sting il trombettista statunitense di origine ebraica è un instancabile indagatore della musica contemporanea e delle sue molteplici influenze che diventano un universo sonoro coerente e unico. L’imperdibile concerto celebra i 25 anni dalla nascita di “Sex Mob”, progetto nato dalla collaborazione con il sassofonista contralto Briggan Krauss, il bassista Tony Scherr e il batterista Kenny Wollesen.

E già del giorno successivo, sabato 22 ottobre, un’altra occasione unica in Italia. Arriva al Club il cinquantaquattrenne rocker di Chicago Michael McDermott che proprio in quei giorni riceverà il Premio Tenco Internazionale alla Carriera sul palco dell’Ariston di Sanremo di cui Stephen King ha detto “forse il più grande talento del rock and roll da scoprire degli ultimi vent’anni”.

Il 18 novembre, in collaborazione con il Consolato Onorario di Ungheria a Torino, è la volta della prima volta in Italia del Polygon Trio di Mihály Borbély: la musica di questo eccezionale trio ungherese è a volte malinconica e stimolante, altre volte vibra e si dipana con uno slancio travolgente. Coinvolgendo una varietà di direzioni nella musica jazz, tra le caratteristiche del patrimonio musicale popolare del bacino dei Carpazi e dei Balcani e tra elementi della musica contemporanea, può essere delicatamente eterea o ricca di ritmi potenti.

La carrellata degli stranieri della XXXIV stagione del FolkClub continua con il primo passaggio in Italia, per la rassegna Buscadero Night, dello svedese Jesper Lindell sabato 3 dicembre: il suo album d’esordio, Little Less Blue, grazie a un suono soul-rock retrò ottiene un grande riscontro e porta Jesper a vivere una lunga e acclamata tournée americana e lo definisce come una stella nascente della scena musicale europea.

Radio Londra, la storica rassegna pensata e diretta da Enzo Zirilli, propone il 7 ottobre Dado Moroni suona insieme a Enzo Zirilli e Riccardo Fioravanti e al rinomato jazz vocalist, musicista, produttore, compositore, ma anche giornalista, autore, personaggio radiofonico e televisivo GeGé Telesforo. Il 12 novembre Enzo Zirilli si esibirà con il chitarrista Marco Pereira, certamente uno dei più importanti chitarristi acustici brasiliani in circolazione, mentre il 16 dicembre sarà protagonista Lianne Carroll, straordinaria pianista e vocalist inglese e stella di prima grandezza del firmamento jazz britannico.

E sono ancora chitarristi straordinari Franco Morone (4 novembre), chitarrista italiano tra i più apprezzati all’estero, uno dei pochi – come scrive la rivista americana Acoustic Guitar – in grado di avere un suono personale e riconoscibile. Sarà poi una grande emozione, dopo la guarigione dalla malattia che lo aveva costretto alla cancellazione della tournée dello scorso anno, ritrovare al Club Pierre Bensusan (10 dicembre), uno dei più grandi chitarristi acustici del mondo, sinonimo di genio chitarristico dell’acustica contemporanea.

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Emanuele Rebuffini