Un’apertura speciale per il decimo Torino Underground Cinefest, dal 22 settembre all’1 ottobre 2023, presso il CineTeatro Baretti, sito in via Giuseppe Baretti, 4.
Il 22 settembre, in prima serata, sarà proiettato, difatti, il controverso cult “A Serbian Film” (Srpski film) alla presenza del regista Srdjan Spasojevic, cui seguirà un confronto col pubblico. Datato 2010, questo primo film del regista serbo ha destato scalpore per la trattazione cruda della tematica sessuale, con forti immagini di stupri, atti di necrofilia e abusi pedofilici, per cui il governo serbo aprì un’indagine ufficiale per reati contro la morale comune. Un film dalla imponente valenza metaforica con cui si critica neanche tanto velatamente la società, e in particolare la dimensione politica, ricorrendo a piene mani al trauma visivo.
Fra gli altri eventi in programma, vi sarà la proiezione di “Blackout” di Abel Ferrara (lunedì 25 settembre), a 26 anni dall’uscita, un film a tinte forti in cui droga, sesso, ossessioni e omicidi anticipano l’epilogo del protagonista che si avvierà verso la morte, sfidando di notte le acque dell’oceano.
Accanto a questi due significativi eventi, fa breccia la proiezione di “Impuratus” di Mike Yurinko (mercoledì 27 settembre), ultima apparizione attoriale del compianto Tom Sizemore nei panni del detective della polizia Clayton Douglas che è convocato in un ospedale remoto per assistere alla confessione di un misterioso veterano della Guerra Civile, ascoltata la quale si trova costretto ad accettare il soprannaturale.
“Il decimo anno va celebrato. Come annunciato, il TUC arriva a dieci giorni di programmazione con ospiti importanti. Stiamo concludendo la selezione e siamo soddisfatti della programmazione che si sta via via profilando. Abbiamo accolto l’occasione, fornita dalla Fondazione CRT, di partecipare alla raccolta fondi Eppela puntando su una sorta di prevendita per questi tre eventi di punta, rendendo ancora più appetibile uno di questi per un confronto vis-a-vis con lo stesso Spasojevic. Siamo sempre stati autonomi e indipendenti, ma per crescere ancora un po’ di aiuto potrebbe farci comodo. Ci appelliamo quindi ai cinefili, agli studenti e agli studiosi di cinema, e a chi crede ancora che la cultura sia il più grande volano di trasformazione individuale e sociale, quell’ingrediente speciale per la diffusione del senso critico”, afferma il direttore artistico Mauro Russo Rouge.