Carolyn, Anastacia e la loro energia

Lo dico senza timore, amo il talent televisivo Ballando con le stelle! Mi piace l’eccellente orchestra dal vivo diretta da Paolo Belli, la professionalità degli insegnanti di ballo e di Milly Carlucci, la capacità sempre dimostrata di affrontare tematiche sociali oltre alla particolare attenzione  verso la disabilità e la malattia.

Anche nell’edizione di quest’anno non mancano spunti interessanti come l’emozionante esibizione della presidente di giuria Carolyn Smith, che ha ballato insieme a tutti gli insegnanti, nonostante le difficoltà fisiche dovute alla chemioterapia.

Carolyn è scesa in pista anche per dare testimonianza e solidarietà a tutte le persone, che stanno affrontando, come lei, delle difficoltà. L’artista ha scelto di ballare sulle note di Paid my dues, di Anastacia. 

La scelta non poteva essere più azzeccata. Il brano parla di una rinascita al femminile e Anastacia, nella sua vita, ha conosciuto diverse patologie invalidanti dal morbo di Chron al tumore e si è fatta sempre portavoce di chi soffriva delle stesse malattie.

Stiamo comunque parlando di una grandissima interprete ed autrice per la quale é stato creato il nome di un nuovo genere musicale, lo SPROCK, acronimo di soul, pop e rock!

 

Iniziate mille diete e non le portate mai a termine? Ho il libro giusto per voi!

Credo di avere trovato il libro giusto per me e per le mie care gambe, che ho sempre bistrattato e trascurato, considerandole poco attraenti. É un libro che fa ridere, ma anche pensare, parlando di diete ed accettazione del proprio corpo. Aiuta la riflessione anche la delicata prefazione di Catena Fiorello. Sto parlando di Le ho provate tutte – Storia di diete e di iinsuccessi, di Patrizia Caldonazzo, Undici edizioni. L’autrice, che lavora in Rai come redattrice della trasmissione Mille e un libro di Marzullo, racconta tutti gli sforzi fatti dall’adolescenza fino ad oggi per rincorrere  il fantasma della forma perfetta. Patrizia, Papy per gli amici, è come me, una ragazza degli anni Ottanta e mi sono completamente ritrovata nel suo immaginario. Esilaranti sono i passaggi, che riguardano Wanna Marchi e la tristemente famosa crema scioglipancia. Mi ricordo che, a quel tempo,  lavoravo in una televisione locale, che mandava regolarmente in onda i video promozionali della signora Marchi e della figlia e Papy mi ha fatto fare un salto in quegli anni pazzeschi di vendite e truffe televisive. Il libro è esilarante e denso di una fantozziana, caustica autoironia e l’autrice non ha paura di raccontarsi e mettersi a nudo su aspetti personali come il rapporto col cibo. Papy ha il mondo dello spettacolo nel sangue e lo dimostra da come ha orchestrato i racconti. Il volumetto infatti, è quasi pronto per diventare un monologo teatrale. Tra i siparietti che che propone, il mio preferito è sicuramente quello dei clisteri di caffè, durante un weekend romantico, ma vi consiglio di leggerli tutti perché ne vale davvero la pena!