Venerdì 6 giugno, a Palas Cerequio, in una borgata immersa nel cuore della terra del Barolo, dalla cui terrazza lo sguardo abbraccia La Morra con Barolo, due autentiche Mecca del vino italiano, è accaduto qualcosa di insolito e di forte fascino.
Il Palas Cerequio è oggi un Resort (Barolo Cru Resort http://www.palascerequio.it/main.php?lang=it) nato dalla volontà della Famiglia Chiarlo, fondatrice della prestigiosa etichetta di vini Michele Chiarlo, e ottenuto attraverso una attenta ristrutturazione del palazzo settecentesco, che sovrasta la vigna da cui si ottiene un Barolo Cru di altissimo livello, riuscendo a far convivere architetture rurali classiche con inserti di design e soluzioni architettoniche contemporanee. Proprio all’interno della cantina di Palas Cerequio, perfetta sintesi di antico e moderno con i mattoni di cotto a vista illuminati da luci led blu applicate sotto linee di pavimentazione traslucida, è stata installata una mostra che affianca alcune storiche bottiglie di Michele Chiarlo a gioielli vintage della celebre casa Pomellato. Incorniciati entro una cornice metallica ed essenziale nelle linee, apparivano sotto teca gioielli e bottiglie in un matrimonio del tutto nuovo ed inatteso, ma con la netta impressione di averli visti da sempre assieme. Affiancare una bottiglia ad un gioiello, equivale ad affermare che la zolla di terra della collina che accoglie la vigna, è importante al punto da potersi presentare a braccetto con i metalli e le pietre più preziosi. Metalli e pietre che anch’essi devono essere conquistati nella terra, puliti, lavorati, e raffinati dalla sapiente mano dell’uomo. Allo stesso modo, la vigna dev’essere curata, ascoltata, rispettata e lavorata da mani sapienti, per fare in modo che nelle bottiglie finisca un succo così buono e delicato.
Alla prima sensazione di lontananza materiale di vino e pietre preziose, se ne sostituisce un’altra di stretto rapporto e dialogo tra due prodotti che diventano leggiadri e delicati sotto l’amorosa cura dell’uomo, nascendo però dalla terra. Una terra magnifica quella delle colline del Barolo, in cui ci siamo immersi in un atmosfera preziosa ed elegante, dove i protagonisti sono stati il vino, i gioielli, i mattoni, il paesaggio, i filari delle vigne, i sorrisi e la gioia di vivere.
La mostra, che parallelamente espone alcuni oggetti di design legati alla cucina dell’illustre designer nipponico, già vincitore del Compasso d’Oro, Toshiyuki Kita, è stata allestita in occasione dell’edizione zero di FWD (Food Wine & Design Week) che si tiene dal 6 al 15 giugno in diversi centri delle Terre del Barolo. http://www.fwdweek.it/