Oltre 650 imprese coinvolte tra cui grandi imprese come Pirelli Ambiente, Ferrero, Olivetti, Telecom Italia, Bracco Imaging, Mossi & Ghisolfi, Loro Piana, Zegna, atenei piemontesi e numerosi centri di ricerca del territorio, tra cui l’INRIM , l’Istituto Superiore Mario Boella e il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura.
Oltre 50mila addetti coinvolti, 60 milioni di finanziamento regionale. Sono partiti in Piemonte i poli d’innovazione, i nuovi strumenti della politica regionale che favoriranno la condivisione della conoscenza tra imprese e la convergenza degli investimenti su traiettorie di sviluppo di prodotti o servizi innovativi. Oggi sono stati presentati i soggetti gestori: Fondazione Torino Wireless per il polo dell’ICT ; Tecnogranda Spa per il polo dell’agroalimentare ; Virtual Reality e Multimedia Park per la creativita’ digitale e la multimedialita’; Consorzio Friendchem per la chimica sostenbile ; P.S.T Spa per il polo delle energie rinnovabili e biocombustibili ; Environment Park per l’architettura sostenibile e idrogeno ; Tecnoparco del Lago Maggiore per l’impiantistica, sistemi e componentistica per le energie rinnovabili ; Centro Servizi Industrie per il polo della meccatronica e sistemi avanzati di produzione; Gesin Srl per le energie rinnovabili e mini hydro; Citta’ Studi Spa per il polo del tessile ; Bioindustry Park per le biotecnologie e il biomedicale e Consorzio Proplast per i nuovi materiali .
Il numero totale delle imprese aggregate ai poli e’ di oltre 650, con una forte variabilita’ numerica: da un minimo di 21 del polo della chimica sostenibile a un massimo di oltre 200 per il polo agroalimentare. La percentuale media di piccole e medie imprese e’ del 61%, mentre le grandi rappresentano circa il 16%.