Torino 2008 World Design Capital

Nel 2008 Torino sarà la prima World Design Capital. Assegnando questo titolo a Torino i due organi mondiali Icsid (International Council of Societies of Industrial Design) e Ida (International Design Alliancel hanno riconosciuto alla città innanzitutto la volontà progettuale di rinnouare sé stessa attraverso innovazione e creatività. A un anno dall´inizio di un evento che non ha precedenti, questo incontro vuole mostrare il lavoro svolto finora e indicare gli obiettivi che la città si è data, consapevole del ruolo dì beta-tester del progetto World Design Capital.

Il design ci appartiene, ci viene incontro con uno frequenza quotidiana. Perciò Torino 2008 World Design Capital vuole offrire una visione più chiara possibile, bilanciando la sensibilità italiana e il valore dell´identità piemontese – coraggiosa, sfaccettata e spesso nascosta – con i temi rilevanti, i significati e i fatti del design contemporaneo. Il design è prima di tutto il privilegio di porsi domande. In sintonia con questa percezione, Torino 2008 uuole formare il proprio carattere adottando soluzioni e metodi nuovi, stimolando una partecipazione aperta e creando un sistema di comunicazione visiva che evolve attraverso l´impegno e l´esperienza di coloro che accolgono il design come invito a migliorare la uita.

Il sito ufficiale della manifestazione.

A inizio marzo Fabermeeting

fabermeeting.jpgDal 5 al 7 marzo 2008 al Virtual Reality & Media Park di Torino la creatività incontra l’impresa attraverso l’iniziativa “Faber meeting”. Si tratta di un’occasione di incontro tra i giovani talenti che vedono nell’arte e nella tecnologia un’opportunità di realizzazione personale e professionale e gli imprenditori delle aziende della “creative economy” alla ricerca di nuovi stimoli per rinnovare i loro prodotti.

I giovani creativi appassionati del settore audiovisivo, cinema d’animazione, modellazione e animazione 3d, ma anche della realizzazione di siti, web design e grafica web possono essere ammessi all’evento partecipando al “Concorso Faber”, premio nazionale promosso dal Comune di Torino, con il supporto di Finpiemonte e il contributo della Camera di Commercio di Torino e della Regione Piemonte.

Il sito di Fabermeeting

Da La Stampa del 10 gennaio 2007

Dopo anni di incertezza sulle prospettive economiche dell’Italia, il 2006 si è chiuso su segnali di ripresa, al punto che, nella conferenza stampa di fine anno, Romano Prodi ha creduto di poter consegnare al passato il lungo dibattito sul declino che ha accompagnato il confronto sulle misure di politica economica.
Ma quali sono i caratteri della ripresa economica in atto? E soprattutto si tratta di un fenomeno congiunturale, destinato a esaurirsi nel breve termine, o esso ha radici strutturali?

Alcuni spunti di riflessione vengono dai dati che l’Ufficio Studi dell’Unione Industriale di Torino sta per diffondere e che aiutano a comprendere i cambiamenti avvenuti nel tessuto produttivo. Va subito detto che l’economia torinese ha chiuso l’anno con un aumento del prodotto interno lordo stimabile in un 2-2,2 per cento a livello provinciale, un valore dunque superiore alla media nazionale. Un effetto delle Olimpiadi, si dirà, in linea col fatto che il sistema economico locale si è retto, in annate grigie come il 2004 e il 2005, sul settore delle costruzioni, impegnato a portare a termine le opere in programma per i Giochi invernali.

Non è così: a trainare la ripresa è stato un motore tradizionale come l’industria manifatturiera, che ha rilanciato investimenti ed esportazioni. Per quanto riguarda i primi, si è registrata un’inversione di tendenza: gli investimenti sono infatti cresciuti di oltre il 3 per cento, dopo la contrazione del 2005 e l’incremento molto modesto degli anni precedenti. Le esportazioni sono salite del 6,3 per cento, mettendo fine a un lungo periodo tutt’altro che positivo. L’indicatore più significativo riguarda i mercati emergenti, ma il risultato appare apprezzabile anche sui mercati tradizionali come l’Europa.

Merito del rilancio della Fiat, allora? Certo la ripresa del maggiore protagonista dell’economia locale di Torino ha avuto il suo peso, ma non tutto quello che è avvenuto nel 2006 è ascrivibile all’azione di recupero della grande impresa.
Gli indicatori economici non permettono sempre di intravedere il lavorìo che si è compiuto nel profondo del sistema delle imprese: il 2006, da questo punto di vista, rappresenta il momento di svolta rispetto alla prolungata fase di stasi avviatasi nel 2001.
Ne sono state artefici imprese che, magari senza conquistare la scena pubblica, hanno dato prova di un’eccellente capacità di sviluppo.
Quando si farà un bilancio di questo inizio del Ventunesimo secolo, si dovranno ricordare le sigle e i marchi di aziende come la Seven che, incorporando la Invicta, si è aggiudicato un ruolo di leader nella produzione di zainetti, o come Azimut, nella fabbricazione di barche di prestigio, o come Prima Industrie, all’avanguardia nelle tecnologie di taglio dei metalli mediante laser.
Ma si dovranno altresì citare la F.M.T., leader nella meccanica strumentale, o la Bitron, che opera nell’ambito della meccatronica. E ancora sta emergendo un’«azienda cervello» come la Spea, che realizza macchinari per testare i microchip.
Nell’insieme, si delinea il profilo di una Torino neoindustriale che si organizza a sua volta attorno alla novità dell’ultimo decennio, enfatizzata dalle ricerche di Mediobanca e Unioncamere: l’arcipelago in espansione delle medie imprese, le «multinazionali di nicchia» che rappresentano l’attore innovativo e dinamico del nostro sistema economico.
In questo senso, un altro degli elementi di originalità da registrare è costituito dal processo di convergenza in atto fra i sistemi del Nord Ovest e del Nord Est, avvicinati oggi dal ruolo di punta che esercitano le medie imprese e che rende meno divaricati del passato due assetti produttivi a lungo contrapposti nei loro assi portanti.
Questa ricognizione autorizza a ritenere – come mostra l’analisi congiunturale dell’Unione Industriale – che il potenziale di sviluppo dell’industria torinese potrà essere mantenuto anche nel 2007, seppure con un tasso di crescita un po’ inferiore all’anno passato. Al di là delle cifre, tutto lascia pensare che l’industria torinese proseguirà nella propria metamorfosi, fino ad approdare alla stabilità di un nuovo assetto.

L'elezione della Start Up dell'anno

All’Incubatore I3p dieci aziende spiccano il volo: fra queste è eletta la Start Up dell’anno

Lunedì 18 Dicembre alle ore 17.30 nei nuovi locali dell’Incubatore I3P, presso la Cittadella Politecnica, in Via Pier Carlo Boggio 59 – Torino verranno premiate le 10 imprese che hanno terminato con successo il periodo di incubazione nell’anno 2006.
Le aziende premiate saranno: ATS, Casper Technology, CSDomotica, Dynamic Fun, Faber Software, Iplug, Ovolab, Sc-Aip, Seac, Sicurante

Durante la premiazione verrà anche proclamata la Start-up dell’anno. Il premio si distingue dalla Start Cup perchè viene assegnato ad imprese già operanti sul mercato e non a progetti di imprese. in particolare la selezione avviene tra le imprese nate e cresciute presso l’incubatore e che quest’anno terminano con successo il percorso di incubazione.

Interverranno: Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino; Francesco Profumo, Rettore del Politecnico di Torino; Alberto Tazzetti, Presidente dell’Unione Industriale di Torino

Resfest Turin dal 14 al 17 dicembre

Resfest, il Festival itinerante del cinema digitale che si svolge in sequenza in più di 40 città sparse nei cinque continenti e che è diventato ormai una manifestazione di riferimento internazionale per le ultime generazioni di filmmaker, i talenti emergenti e gli appassionati di nuove tecnologie applicate all’ambito visivo, torna per il secondo anno consecutivo a Torino, dove dal 14 al 17 dicembre 2006 sarà ospite del Museo Nazionale del Cinema alla Multisala Massimo.

Organizzata da Virtuality Conference con il sostegno della Regione Piemonte e della Compagnia di San Paolo e il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali, la manifestazione si ripresenta nella città che l’anno scorso ha ospitato con successo la sua prima tappa assoluta in Italia con una particolare edizione celebrativa. Resfest, infatti, compie dieci anni e li festeggia anche sotto la Mole con un programma di quasi 200 titoli, più ricco che mai di eventi, retrospettive e sessioni specialidedicate alla particolare ricorrenza.

Il sito del Resfest Turin

ICT e Sviluppo Economico del Piemonte: Quali relazioni?

Il 7 dicembre 2006, l’Osservatorio ICT Piemonte organizza la Tavola Rotonda su:
ICT e Sviluppo Economico del Piemonte: Quali relazioni?

I temi di discussione prenderanno in considerazione il rapporto tra le ICT e l’economia regionale. L’attenzione sarà rivolta agli aspetti economici della diffusione delle ICT e, in particolare, all’analisi della situazione del settore ICT nella regione piemontese. Si cercherà di evidenziare le criticità e le potenzialità che possono fare delle ICT un nuovo o, quanto meno, un vero e proprio settore propulsivo dell’economia regionale.

Presso l’IRES Piemonte, ore 14:30, Sala Conferenze, via Nizza 18, Torino.

La nonna del computer

Via Torino Scienza

C. Babbage Pochi sanno che la storia dell’informatica può essere fatta iniziare a Torino, esattamente 150 anni fa. Era la fine del 1840 e si svolgeva presso l’Accademia delle Scienze torinese il secondo congresso degli scienziati, o, come si diceva allora, dei “filosofi italiani”. Dall’Inghilterra arrivò anche il matematico Charles Babbage, oggi considerato il primo informatico della storia. Lo accompagnava un amico piemontese, Federico Prandi, che viveva in esilio a Londra, essendo stato condannato a morte per aver partecipato ai moti liberali del 1821, e che proprio in virtù della sua amicizia con Babbage aveva ricevuto uno speciale salvacondotto per un breve ritorno in patria. Più tardi Prandi sarà graziato e diverrà uno dei più attivi imprenditori del Regno.

Il convegno Topix 2006

Internet e le tecnologie ICT hanno cambiato alla radice il nostro modo di vivere, di pensare e di lavorare. Una rivoluzione digitale ormai parte integrante del nostro mondo e che ha fornito a tutti nuovi servizi e nuove opportunità di business. Ma quale impatto sta avendo la Rete sui nostri modelli sociali ed economici e quali sono le tendenze previste dagli esperti del settore?

Sono questi gli interrogativi al centro della conferenza annuale “Internet, un sistema aperto per lo sviluppo della società”, che il TOP-IX, con il supporto organizzativo del CSI-Piemonte, organizza per il 6 dicembre prossimo a Torino, presso il Centro Incontri della Regione Piemonte, corso Stati Uniti 23, Torino.

Dopo l’apertura dei lavori da parte di Giovanni Ferrero – Presidente di TOP-IX – le due sessione mattutine saranno moderate da Silvano Giorcelli – Direttore Generale TOP-IX. Nella prima sessione verranno inquadrati i modi in cui la rete influenza il vivere quotidiano, le politiche del territorio e l’erogazione dei servizi al cittadino. Interverranno: Cristiano Antonelli (Università di Torino), Roberto Moriondo (Regione Piemonte), Marco Mezzalama (Vicepresidente CSI-Piemonte) e Ezio Barbero (Sanpaolo IMI).

Nella seconda sessione si discuteranno le visioni strategiche con cui i grandi produttori e gestori di telecomunicazioni si stanno sfidando oggi sul mercato. Interverranno: Danilo Vivarelli (Fastweb), Mauro Nanni (Telecom Italia), Francesco Deleo (Wind) e Giuseppe Bonacina (BT Italia).

Il pomeriggio sarà incentrato sui casi aziendali che meglio hanno saputo prevedere l’orientamento vincente del web. Il dibattito sarà dedicato alle strategie di investimento per il prossimo futuro. Ne discuteranno Costantino Caroppo (Seat Pagine Gialle), Derek Anderson (Level3), Paolo Andreotti (RCS Multimedia), Enrico Noseda (Skype), Giuseppe Accardi (TestaWebdv) e Pier Carlo Ottoni (Emisfera).

Saranno inoltre presenti in sala alcuni bloggers che interagiranno con i relatori durante il dibattito e racconteranno l’evento sui loro siti.

www.top-ix.org

L’organizzazione delle Olimpiadi Invernali ha rappresentato per Torino uno straordinario successo in termini di immagine e di risultati. Perché questo possa continuare, occorre però che la città si dimostri capace di mantener e un livello qualitativamente levato in ogni settore per affrontare le sfide di competitività nel confronto con altre realtà urbane.

Sono questi i temi indagati dal primo rapporto “Benchmarking della competitività e della coesione urbana in Europa” realizzato da EU-POLIS e SiTI, con il sostegno della Compagnia di San Paolo, che sarà presentato e discusso il prossimo 24 novembre presso il Centro Congressi Torino Incontra.

Per partecipare ai lavori, è gradita una segnalazione.
Per informazioni e iscrizioni si può contattare EU-POLIS, tel.011.5647402, [email protected]