Piemonte contro il digital divide, atto secondo. Dopo la firma del protocollo Telecom nel 2006 e il varo del programma Wi-Pie, la Regione ha raggiunto un accordo con Ericsson Telecomunicazioni per la realizzazione di progetti di allargamento dei servizi di connettività a banda larga.
Lobiettivo dellente pubblico è quello di coprire entro la fine del 2008 lintero territorio regionale con una rete che non serva soltanto per connettersi a Internet, ma anche a sostenere il traffico della telefonia, della televisione digitale e di qualsiasi altro servizio disponibile oggi e in futuro, con un occhio di riguardo alla tecnologia mobile.
Il protocollo dintesa firmato mercoledì mattina dallassessore alle politiche per linnovazione Andrea Bairati e dal vicepresidente di Ericsson Timothy Lucie-Smith avrà per ora uno sviluppo concreto nellAlessandrino, dove sono già iniziati i lavori che nel giro di pochi mesi dovranno portare Internet ad alta velocità in tutti i 190 comuni della provincia.
Laccordo segue alcuni criteri, ha spiegato in conferenza stampa lassessore Bairati, a cominciare dalleconomicità. La Regione metterà a disposizione le sue infrastrutture, ma non sarà investitore diretto. Non dovrà quindi rispondere ad alcun onere economico.
Ericsson, da parte sua, si impegna a lavorare a una rete di connessione multicanale, universale (disponibile sia alla pubblica amministrazione, che ai cittadini e alle imprese) e aperta a terzi operatori, anche se concorrenti. E un accordo, dice Lucie-Smith, che conferma limpegno di Ericsson a coprire il digital divide, in un processo che non riguarda soltanto la tecnologia ma anche la cultura. Bisogna lavorare per far sì che le imprese imparino a servirsi di queste nuove tecnologie.
Ed è proprio quella, forse ancora più che lazzeramento del digital divide, la sfida maggiore che attende le parti in causa dellaccordo. Noi stiamo rispettando la tabella di marcia e siamo convinti di coprire lintero territorio della Regione entro il 2008, ha detto Bairati. Bisognerà poi far sì che queste infrastrutture vengano effettivamente utilizzate. Al momento, escludendo l’area metropolitana, in molte zone viene sfruttato solo il 20% della tecnologia esistente. La Regione si impegnerà a stimolare le imprese, spingendole a usufruire delle nuove infrastrutture. Se un’impresa come Ericsson investe dei soldi, d’altronde, è naturale che si attenda anche un ritorno economico.
Bairati ha anche confermato che la collaborazione parte da Alessandria (sarà la società Energia e Territorio spa, partecipata della Provincia, a occuparsi della realizzazione dellinfrastruttura in partnership con Ericsson) ma dovrebbe poi espandersi ad altre zone, magari a cominciare da Asti. Da un punto di vista tecnico, la copertura dellarea di Alessandria sarà garantita da “una dorsale wireless che collegherà gli otto centri-zona della provincia e da cui partiranno i collegamenti per gli altri comuni”, ha spiegato l’assessore all’informatizzazione della Provincia Lelio Demicheli.
Nel progetto non è ancora previsto il WiMAX, la tecnologia che consente laccesso a reti di telecomunicazioni broadband senza fili e che in prospettiva futura sembrerebbe la più indicata per raggiungere le aree più lontane dai centri abitati. Torino è la città dove sono state effettuate le prime sperimentazioni del WiMAX in Italia, spiega Bairati, ma finché non parte a Roma lasta per lassegnazione delle frequenze, questa tecnologia non può essere inclusa in nessun progetto.