Anche a Torino un Momcamp

Apuntamento al 21 novembre per il Momcamp

Un MomCamp, nasce per far incontrare tutte le mamme online e, soprattutto, le mille comunità su Internet che riuniscono mamme, neomamme e future mamme. Un momento di incontro nel mondo reale utile per conoscersi, confrontarsi, scambiarsi opinioni e magari trovare forme di collaborazione. La prima edizione di un MomCamp si è svolta a Milano, poi a Riva del Garda, quindi appunto a Roma

Il prossimo 21 novembre è già stato organizzato un altro Momcamp a Torino che si terrà presso la Cascina Roccafranca dalle 9,30 alle 17,30, organizzato da Torinobimbi.it.

Presentata ViewFest 2009

Via Lastampa.it

Presentata oggi al Museo del Cinema nella Mole Antonelliana la prossima edizione di «ViewFest», festival del cinema digitale in programma dal 30 ottobre al 1 novembre, e «View Conference», conferenza internazionale di computer grafica, che si svolgerà dal 04 al 07 novembre. Madrina ormai storica direttrice organizzatrice della manifestazione – giunta alla sua decima edizione – è Maria Elena Gutierrez, l’americana di origini messicane ormai torinesizzata esperta studiosa di cinema, che ha illustrato un ricco programma per gli appassionati di effetti speciali.

«Sono orgogliosa di presentare ViewFest e View Conference, che raggiunge quest’anno l’importante traguardo della decima edizione. Sono due manifestazioni uniche che vogliono toccare ogni aspetto della cultura digitale ed esplorare il confine sempre più fluido tra mondi reali e mondi virtuali. Ad oggi – ha spiegato Gutierrez – possiamo contare già su 2000 iscritti, non solo italiani ma provenienti da tutto il mondo, che contribuiscono a fare di Torino il centro nevralgico del Global Village». ViewFest e View Conference sono diventati gli appuntamenti di punta del panorama non solo torinese ma italiano sul tema della computer grafica applicata a diversi campi.  Tra gli appuntamenti in programma per le due manifestazioni sono previste anteprime italiane, incontri e workshop con gli esperti del settore (si vedano i programmi sui relativi siti Web di ViewFest e View Conference).

Pinifarina: trovato accordo con Regione e Rossignolo

Via Repubblica.it

Accordo fatto: la Pininfarina vende il suo principale stabilimento. Sulle linee di Grugliasco, i 900 dipendenti lavoreranno per Gian Mario Rossignolo, L’imprenditore torinese che ha anche rilevato l’ex Delphi di Livorno. Pinifarina cede la fabbrica alla Finpiemonte, la finanziaria pubblica della Regione Piemonte, al prezzo di 15 milioni di euro. La Regione, a sua volta, affitta lo stabilimento a Gian Mario Rossignolo a un canone di 650 mila euro l’anno per sei anni rinnovabili. Rossignolo, che in primavera aveva già tentato di acquistare un’altra storica carrozzeria torinese, la Bertone poi acquistata da Fiat, assemblerà a Grugliasco un nuovo fuoristrada relizzato in alluminio. I motori saranno prodotti a Livorno.

L’accordo garantisce che Pininfarina possa concludere le commesse in corso sulle linee che poi saranno cedute. La Regione ha ottenuto che Rossignolo copra con fidejussioni il costo dell?affitto. Ora a Pininfarina rimangono le due fabbriche di Bairo e San Giorgio Canavese dove potrebbe essere ralizzata la nuova auto elettrica equipaggiata con le batterie del finanziere francese Vincent Bolloré (sempreché lo stesso Bolloré non decida di accettare gli incentivi del governo di parigi producendo le auto negli stabilimenti ex Peugeot). Entro l’inizio del 2010 Banca Leonardo si è impegnata a trovare un acquirente della Pininfarina e dei suoi marchi dopo la decisione della famiglia di abbandonare la quota di controllo della società.

10 mila euro premio per una startup

Ammonta a 10mila euro il premio istituito da Intesa Sanpaolo che verrà assegnato alla start up giudicata migliore da una giuria di investitori e imprenditori tra quelle presenti a Percorsi dell'innovazione, l'area dedicata alle start up innovative che si siviluppa in seno a Smau (21-23 ottobre 2009).

Intesa Sanpaolo ha istituito un premio del valore di 10mila euro da assegnare alla start up più meritevole tra quelle che espongono nell’area Percorsi dell’innovazione, così come indicato da una giuria di investitori.

La selezione avverrà durante i primi due giorni della 46esima edizione di Smau che ospita Percorsi dell’innovazione, il 21 e il 22 ottobre, mentre la premiazione è in programma la mattina del 23 ottobre presso la sala stampa di Smau 2009.
Partecipano alla selezione tutte le start up innovative presenti con il proprio stand espositivo nell’area Percorsi dell’innovazione. Saranno oltre trenta start up provenienti da tutta Italia e attive in diversi settori: Information technology, new media, biotecnologie, nanotecnologie, elettronica.

Il premio Intesa Sanpaolo è una delle novità di spicco che caratterizzano questa quinta edizione di Percorsi dell’innovazione che dal suo debutto, nel 2005, a oggi ha saputo crescere esponenzialmente.

Dieci milioni per agricoltura e biotech

Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali mette a disposizione 5 milioni di euro per sostenere progetti di ricerca industriale nel settore dell'agricoltura proposti da piccole e medie imprese condotte da giovani imprenditori agricoli, da realizzare attraverso la collaborazione di Istituzioni pubbliche di ricerca.

In particolare, 4 milioni sono stanziati per “progetti di ricerca e sperimentazione” e un milione per “progetti di ricerca e sviluppo”.

È esclusa l'acquacoltura. I progetti dovranno avere una durata massima di ventiquattro mesi. Le domande devono pervenire entro il prossimo 5 novembre.

È stato lanciato il 1° ottobre il nuovo bando EUROTRANS-BIO per il finanziamento di progetti transnazionali di sviluppo sperimentale e di ricerca industriale nell’ambito delle biotecnologie.

Le risorse messe a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico per questa iniziativa sono pari a 5 milioni di euro.

Le piccole e medie imprese italiane, associate con almeno una PMI appartenente a uno dei Paesi partecipanti al quinto bando transnazionale EUROTRANS-BIO possono presentare le proposte progettuali entro il 1° febbraio 2010.

La rivoluzione dell'e-learning al Politecnico

Al Politecnico di Torino non sono da meno che al MIT

Questa è una seconda rivoluzione dopo quella di Gutenberg. È un fattore di democrazia: oggi le informazioni hanno raggiunto una diffusione capillare e le università non possono permettersi di restare indietro». Il rettore del Politecnico Francesco Profumo ci crede talmente tanto che negli ultimi mesi ha impresso una decisa svolta al modo di far lezione dentro il suo ateneo. Sette professori, quest’anno, insegneranno con una telecamera puntata addosso. E il giorno dopo gli studenti troveranno la lezione disponibile su Internet: la potranno vedere on-line, scaricare sul pc o visualizzare su iPod, iPhone e cellulare.

Una rivoluzione sperimentata l’anno scorso e diventata operativa poche settimane fa. Tre corsi si stanno già svolgendo secondo questa modalità. Il corso di Matematica per le matricole è stato un successo: avrebbero dovuto seguirlo in 600; l’hanno seguito in 1400 tra aula, web e telefono. Numeri che spingono Profumo ad accelerare. L’idea è che l’«e-learning» diventi uno degli elementi del nuovo modello formativo del «Poli». L’obiettivo è che – entro un paio d’anni – funzioni per tutti i corsi. «È cambiata la tipologia dei nostri studenti», dice Profumo. Generazione Internet: «Dobbiamo avvicinarci alle loro esigenze, essere dotati di modalità diverse con cui erogare formazione».

L’idea sembra funzionare: solo a settembre 10 mila studenti hanno consultato le lezioni on-line. In corso Duca degli Abruzzi hanno attrezzato cinque aule; un’altra è stata allestita a Vercelli. «Le lezioni vengono riprese, poi un sistema semi-automatico sincronizza il discorso del docente con le slide mostrate in aula», spiega Enrico Venuto, dirigente dell’area informatica. Il risultato finale è una pagina con una doppia finestra: un piccolo riquadro mostra il docente che parla, un altro le slide illustrative. L’effetto? Come essere in classe, con la differenza che invece si è a casa, in treno, sull’autobus. E, anziché doversi presentare all’università all’ora della lezione, la si può seguire alle otto del mattino piuttosto che alle tre di notte.

Manca il rapporto con gli altri studenti e con i professori, è vero. Non del tutto però: «Nella pagina web di ogni corso, oltre alle lezioni, è stato organizzato una sorta di social network orientato alla formazione», dice Venuto. Chat, forum e persino una sorta di Wikipedia del corso: appunti organizzati disponibili per tutti gli studenti.

«Con questi strumenti sarà possibile acquisire le competenze di un docente straniero di grande valore senza costringerlo a viaggiare per fare lezione a Torino», racconta il rettore. È quel che sta per accadere con la Cina, a parti invertite. I professori del Politecnico, anziché viaggiare a Shanghai, potrebbero mettere il corso a disposizione degli studenti cinesi sul sito del «Poli». Così si realizza anche quel progetto di Mobile Green Campus che è uno dei capisaldi della politica del «Poli»: «Chi è in viaggio o a casa deve avere le stesse possibilità di chi viene a lezione», sostiene Profumo. «Così ci si sposta solo quando è necessario e si consuma meno energia». Chi abita lontano può scegliere di seguire i corsi – anche solo alcuni – da casa.

Meglio la lezione via Ipod

La lezione via ipod funziona

La lezione s'impara meglio se la scarichi sull'iPodPodcast batte prof, 71 a 62. Non sarà una partita giocata in un’università pubblica che sta vicino alle cascate del Niagara a decidere il futuro dell’istruzione, ma l’indizio non è trascurabile. E dice che, quando è usata bene, la tecnologia funziona meglio dell’uomo nel far entrare nozioni complesse nelle teste degli studenti. Invece di rimpiangere i bei tempi andati del chalk and talk, gessetto e discorso, i docenti farebbero bene a imparare ad adoperare un registratore digitale. Perché la rivoluzione (dell’accademia) non sarà trasmessa in tv, ma non è da escludere che sia scaricabile.

L’antefatto, per cominciare. Dani McKinney, professoressa di psicologia alla State University di New York a Fredonia, studia da tempo le potenzialità della tecnologia a fini didattici. Decide quindi di usare i propri studenti come cavie. Metà della sua classe di 64 ragazzi seguirà una parte del corso in aula con lei, modalità classica. L’altra metà ascoltando una versione audio con tanto di slides da riprodurre, quanto e quando vorranno, su un qualsiasi lettore multimediale. Il test premia nettamente i secondi che, in media, prendono voti 9 punti più alti. La docente racconta l’esperienza nella rivista scientifica Computers&Education in un articolo dalla titolazione sapiente: “L’università di iTunes e la classe: possono i podcast rimpiazzare i professori?”. La docente è la prima a non crederci. Spiega che il trucco sta non nel podcast in sé ma in come lo si usa: “Chi lo ascolta una volta sola non ha fatto meglio di chi è venuto in aula. Mentre chi l’ha trattato come una vera lezione, prendendo appunti o risentendo alcune parti, ha avuto risultati assai migliori”. Per non dire della location e della disposizione d’animo: correndo e sudando sul tapis roulant il miracolo non avviene. Se invece pigi sette replay in biblioteca è molto probabile di sì.

Create Conference

CReATE_ConferenceIl progetto Create organizza  una conferenza internazionale sul tema CReATE: connecting ICT research and creative enterprises che si svolgerà il 3 e 4 novembre a Torino al  Virtual Reality e Multimedia Park di Torino. La conferenza, promossa dal consorzio Create con il contributo di Regione Piemonte, è dedicata ad ICT e Industria Creativa e vedrà il confronto tra mondo dell’impresa, universo della creatività e politiche pubbliche, con l’obiettivo di affermare il ruolo strategico del settore nello sviluppo economico dell’Unione.

Tra gli ospiti internazionali anche il Premio Oscar Glenn Entis, esperto di animazione digitale e Andy Cameron di Fabrica che cura quest’anno la realizzazione dello Share Festival, tra i partner della manifestazione con View Conference e Club to Club. Le due giornate, che si inseriscono nel quadro di una settimana di attività culturali svolte sotto il segno della creatività, costituiscono un momento di incontro tra soggetti pubblici e privati a vario titolo coinvolti nell’universo dell’Industria Creativa.

Università e centri di ricerca, gruppi di interesse, pubbliche amministrazioni e imprese si incontrano a Torino per parlare del presente e del futuro della creatività e del suo potenziale economico e industriale, discutendo sui primi risultati del lavoro di definizione di un’Agenda UE per l’Innovazione e la ricerca in questo campo. Ed è in questa chiave che tra le attività collaterali è previsto un matching event, momento di networking tra le imprese invitate, che è dunque anche un’occasione di pubbliche relazioni e confronto di esperienze. Il programma è scaricabile in formato pdf

Le iscrizioni sono aperte fino al 28 ottobre Le imprese interessate possono a loro volta avanzare una richiesta di partecipazione specifica.

Redomino Plone Tour di nuovo a Torino

Quinta tappa per il RPT, che sbarca di nuovo a Torino il 3 novembre dopo il successo del 22 aprile.

Il Redomino Plone Tour è un ciclo di eventi aperti a tutti coloro che vogliano scoprire le potenzialità di Plone, uno strumento che consente la gestione di siti web e intranet in modo semplice e autonomo, indipendentemente dalle proprie conoscenze informatiche. Gli eventi del RPT offrono una presentazione interattiva, incentrata su esempi pratici e casi di studio reali.

Il Redomino Plone Tour torna a Torino, martedì 3 novembre 2009, dalle ore 10:00 alle 16:00

Sede dell’evento: Aula Multimediale del Laboratorio ICT Regione Piemonte, Corso Regina Margherita 174, Torino

    Opensource per la creatività

    Il consorzio Top-IX e il Corso di Studi in Disegno Industriale del Politecnico di Torino organizzano una serie di momenti d’incontro e riflessione sull’utilizzo di software libero e open source in ambito creativo e di produzione di contenuti multimediali, focalizzandosi su due aspetti principali: le scuole e il mondo della formazione, le aziende e il mercato.

    Gli anni di sviluppo tecnologico che stiamo vivendo hanno profondamente ridefinito i modi di operare in tutti i settori dell'attività umana: la possibilità di interagire con reti di persone, di combinare i contenuti e condividerli è una delle caratteristiche distintive della nascita e diffusione della conoscenza nell’era di Internet. La nuova prospettiva di sviluppo culturale che ne deriva si applica in prima battuta al settore della formazione, laddove il sapere diventa condiviso e diffuso, per passare poi alla produzione professionale. In questo contesto si vuole aprire uno spazio di confronto e discussione sul ruolo dell’approccio Open Source e Open Content, basato principalmente sul concetto di condivisione e partecipazione, con un dibattito che veda protagonisti chi usa l’open source tutti i giorni.   

    THE CONFERENCE  Venerdì 6 novembre 2009

    Sala Cavour Open Source per la Creatività  Una giornata di confronto tra docenti, imprenditori, centri di ricerca e aziende che usano software libero e open source e contenuti “aperti” per il multimedia e la creatività. La mattinata, dopo un intervento introduttivo sul presente e sul futuro del modello aperto di produzione e condivisione di contenuti, sarà dedicata alle esperienze selezionate dalla Call For Showcase che presenteranno i loro progetti multimediali realizzati con software libero e open source. Nel pomeriggio, dopo un’intervista a uno dei protagonisti dell’industria della creatività, si svolgeranno due tavole rotonde dove formatori e professionisti si confronteranno sulle loro esperienze. L'evento sarà ripreso e trasmesso in live streaming. PROGRAMMA

    I WORKSHOP

    Nell'ottica di diffondere la consapevolezza delle possibilità culturali, economiche e tecniche offerte dai software free/open source il workshop costituisce un momento fondamentale della pratica del fare che spesso si trascura a favore della teoria. Questa, in un ambito complesso e sempre nuovo come quello della creatività digitale, non può essere che uno dei due piatti della bilancia, equilibrata dalla conoscenza delle tecniche in un binomio culturale in questo modo completo di tutti gli elementi necessari. PROGRAMMA