Le folli spese del povero Cnr

Da Lastampa.it
Piange miseria e vorrebbe una fetta del tesoretto, ma investe 500 mila euro nel museo dell’orologio

Bontà loro, anche i vertici del Cnr hanno scoperto che i fondi disponibili per la ricerca di Stato bastano giusto per affitti, stipendi e bollette. Così s’è arrivati a discutere di sottogoverno più che di alta ricerca. Il presidente del Cnr Fabio Pistella pensa al tesoretto: «Spero – ha spiegato all’inizio della scorsa settimana – che la stagione dei congressi della maggioranza sia proficua e che, riguardo la ripartizione del tesoretto, porti buone notizie». Al Cnr raccontano che sono i sintomi di un addio annunciato. Che magari si concretizzerà proprio appena chiusa la «stagione dei congressi»: sarebbe pronto un accordo per sostituire Pistella offrendogli in cambio un incarico all’Autorità per l’Energia e il gas. Bisogna però trovare spazio per il suo vice Roberto De Mattei, di professione storico e nel tempo libero animatore del Centro Lepanto, cenacolo di ispirazione cattolica integralista. L’ha voluto accanto a Pistella Gianfranco Fini, che lo reclutò come consigliere di politica estera quand’era alla Farnesina.

«Dateci 70 milioni»
Venerdì Pistella ha fatto la seconda mossa: ha chiesto al ministero della Ricerca 70 milioni, accodandosi alle proteste dei Rettori contro il ministro dell’Università e della ricerca Fabio Mussi. Meglio tardi che mai: Pistella è al Cnr da tre anni, il rubinetto dei finanziamenti è in secca almeno da altrettanto e il braccino corto del ministero è ormai un fatto acclarato: tra il 1998 e il 2006 il fondo ordinario ha perso 86 milioni. La novità è che il vertice del Cnr non sente più la necessità di tener buono Mussi. Come accadde in autunno con la Finanziaria, quando l’ultima sforbiciata ha ridotto i fondi a 509 milioni nel disinteresse generale. Pistella, però, taglia corto su come il consiglio d’amministrazione (che lui presiede) ha suddiviso i sacrifici: 27 milioni di taglio? 23 pesano sulla ricerca. È lo stesso consiglio, d’altronde, che ha deliberato un aumento delle spese per convenzioni e consorzi del 63,15%: da 7 milioni 600 mila euro nel 2006 a 12 milioni 400 mila nel 2007. Meglio glissare.

Per chiedere 70 milioni al ministro – forse – sarà necessario spiegare anche nel dettaglio la ragione di contributi come i 500 mila euro spesi per acquistare il Museo degli orologi a muro di San Marco dei Cavoti, in provincia di Benevento, con tanto di finanziamento decennale (un milione) per poi mantenerlo. O quelle che hanno indotto il cda a destinare nel bilancio di previsione 2007 la bella cifra di 120mila euro a Geophysica-Geie, ente che figura in liquidazione dallo scorso 18 gennaio. Bisognerà ragionare sulle priorità della ricerca italiana, tanto per chiarire se davvero lo studio del «lessico intellettuale» europeo ed italiano meritino la dignità – e le necessità di bilancio – di istituti di ricerca.

Il balletto delle cifre
Potrebbe addirittura essere necessario mettere una volta per tutte nero su bianco i risultati raggiunti. Da settembre a oggi il Cnr ha prodotto tre documenti sull’argomento senza riuscire nell’impresa. Basta mettere accanto il Rendiconto 2005, il Piano triennale 2006-2008 e una nota di risposta alla rivista Le Scienze che aveva pubblicato un servizio sul calo della produzione scientifica, per accorgersi che i numeri non combaciano mai. In tanta confusione, una certezza resta inossidabile: se si tratta di burocrazia, tagliare è vietato. Le spese per gli istituti sono state ridotte da 75 a 52 milioni, ma in bilancio è rimasto ben saldo l’accantonamento di 5 milioni e 850 mila euro per la nomina dei nuovi direttori, e poco importa se il governo ha bloccato le nomine per decreto. Fermi anche un milione e 300 mila euro destinati ai capiprogetto, figura che aggiunge l’ennesimo gradino alla già burosaurica gerarchia del Cnr. A dispetto dei meriti «manageriali» sbandierati spesso e volentieri dai vertici, la nuova organizzazione costa – con questi chiari di luna – oltre 14 milioni di euro all’anno. Basta, per esempio, trasformare i direttori di istituto da professori universitari in manager con contratto privatistico per quintuplicare i costi di indennità.

Privato dimezzato
Pistella insiste sulla partecipazione privata: «Servono partenariati, programmi concordati e risorse concordate tra pubblico e privato – dice -. In questo quadro il Cnr ha superato le aspettative. I 500 milioni del ministero siamo riusciti a metterli a frutto recuperando altrettanto da varie altre fonti, da privati e con privati, anche partecipando a fondi europei». A leggere i documenti, si scopre che la raccolta privata (273 milioni) vanto del presidente altro non è che l’ennesima marcia indietro. Decide tutto Roma e gli istituti, presenti sul territorio e più adatti a raccogliere denaro da imprese e amministrazioni pubbliche, non hanno peso. Sarà un caso? La previsione iniziale 2006 parlava di oltre 42 milioni di euro raccolti tra Regioni ed enti locali. Nella previsione iniziale 2007 sono diventati 15, meno della metà.

22 aprile: Earth Day

Il 22 Aprile si è celebrato celebra in tutto il mondo l'Earth Day , la Giornata della Terra. L’evento si organizza ogni anno dal 1970, quando 20 milioni di americani si mobilitarono per una spettacolare dimostrazione a favore dell'ambiente. L'iniziativa era lanciata dal senatore del Wisconsin Gaylord Nelson.
L'Earth Day del 2007 è focalizzato sui pericoli derivanti dal cambiamento del clima e dall'aumento della temperatura della terra e sulla necessità di accelerare la transizione verso un taglio drastico delle emissioni dei gas serra.

Torino Nuova Economia

Torino Nuova Economia S.p.A è la Società costituita da Regione Piemonte, Comune di Torino, Provincia di Torino e Fiat Spa con lo scopo di valorizzare e riqualificare parte delle aree del comprensorio di Fiat Mirafiori, situato nel Comune di Torino, per una superficie complessiva di circa 300.000 mq.

In tali aree TNE S.p.A. intende promuovere la realizzazione di un comprensorio nel quale insediare aziende tecnologicamente avanzate con particolare attenzione per quelle operanti nel sistema dell’automotive, nonché attività di ricerca e di servizio nel campo della mobilità sostenibile.
Le aziende insediate potranno trarre beneficio dalla vicinanza del Politecnico di Torino che intende insediare nelle “aree di Mirafiori” laboratori di ricerca, centri di servizi e attività formative.

Le aree interessate comprendono capannoni, palazzine per uffici e zone libere edificabili, disponibili in lotti di varie dimensioni, e dispongono di un raccordo ferroviario che potrà essere utilizzato dalle aziende che si  insedieranno.

Al fine di valutare l’interesse delle aziende italiane ed estere a contribuire alla realizzazione degli obiettivi di TNE, la Società promuove una raccolta di “manifestazioni di interesse” da parte di imprese con le caratteristiche richieste, interessate a localizzarsi nelle aree di Mirafiori.

Il presente avviso non costituisce né un’offerta contrattuale, né una sollecitazione a presentare offerte, ma un’indagine esplorativa che non comporta né diritti di prelazione o preferenza, né impegni o vincoli per la Società e per le aziende ai fini dell’assegnazione dei lotti.

L’assegnazione avverrà successivamente attraverso il ricorso a procedure di evidenza pubblica che si prevede di avviare nel corrente anno. I soggetti interessati potranno prendere visione delle caratteristiche delle aree sopra indicate nel sito www.tne.to.it ed esprimere la loro manifestazione di interesse compilando on-line la scheda riportata sul sito medesimo.

Potranno altresì prendere visione delle aree sopra indicate previo appuntamento al seguente riferimento [email protected]  Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro il 15 giugno 2007.

Carriera e Futuro

Dodicesima edizione del Salone del Lavoro e della Formazione Giovedì 3 Maggio 2007 al Politecnico di Torino. Il Salone del Lavoro e della Formazione, giunto quest´anno alla dodicesima edizione, vuole mettere a disposizione dei laureandi e dei laureati degli atenei piemontesi, un Career Day, che si proponga come tramite tra l’università e il mondo del lavoro …

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Nuovo sito per Torino Wireless

La Fondazione Torino Wireless ha lanciato il suo nuovo sito con nuovi contenuti e servizi. Completamente rinnovato nella grafica e nei contenuti, il sito è stato riorganizzato secondo ambiti tematici e sezioni chiaramente identificabili per permettere una facile navigabilità unita ad intuitive modalità di ricerca dei contenuti. Gli utenti hanno anche a disposizione un file RSS per essere sempre aggiornati sui contenuti.

Carriera e futuro

Dodicesima edizione del Salone del Lavoro e della Formazione Giovedì 3 Maggio 2007 al Politecnico di Torino.

Il Salone del Lavoro e della Formazione, giunto quest´anno alla dodicesima edizione, vuole mettere a disposizione dei laureandi e dei laureati degli atenei piemontesi, un Career Day, che si proponga come tramite tra l’università e il mondo del lavoro, e di aiutare coloro che ancora sono nel pieno del percorso universitario, offrendo conferenze e workshops all’interno del salone, utili per integrare le conoscenze didattiche.

Per il secondo anno consecutivo la fiera avrà luogo all’interno del Politecnico di Torino in seguito alle numerose richieste delle aziende partecipanti. All’ingresso, totalmente gratuito, verrà distribuita una copia del C&F Book (tiratura di ventimila copie) che l´associazione J.E.To.P. – organizzatrice del salone – s’impegna a redigere ogni anno come memoria storica dell’evento in questione, materiale pubblicitario da utilizzare fino alla prossima edizione, guida per conoscere le aziende partecipanti e consigli per l’inserimento nel mondo del lavoro. A tutti i visitatori sarà inoltre garantita l’assistenza di esperti del settore per la stesura di un valido Curriculum Vitae da inserire eventualmente nel database di JEToP, creato per essere consultato da tutte le aziende partecipanti all’evento.

C&F non è solo il luogo in cui si incontrano la domanda e l’offerta di lavoro, poichè è in grado di proporre anche un ricco panorama culturale caratterizzato dalle presentazioni delle aziende partecipanti e da un’importante conferenza su temi d’attualità.

Per maggiori informazioni www.carrieraefuturo.com.

Training in Action 2007

Il 7 e l'8 giugno prossimi presso il Centro Congressi MediaTerraneo di Sestri Levante (GE) si svolgerà il convegno "Training in Action 2007. Innovating Corporate Education and Industrial Training for Competing in the Global Economy".
L'evento è dedicato all'innovazione tecnologica e metodologica nell'addestramento industriale e nella formazione aziendale della Società della Conoscenza. Di grande livello le aziende partecipanti.

Organizzato da Giunti Labs, società new media e eLearning di Giunti editore, vede la collaborazione di:
-Advanced Distributed Learning (ADL) NATO -Aviation Industry Computer Based Training Committee (AICC) -IMS Global Learning Consortium -Open Knowledge Initiative (OKI) del MIT di Boston -European Learning Industry Group (ELIG)

 Il format sarà centrato sulla presentazione – da parte di un panel selezionato di speaker – dei principali trend di innovazione metodologica, tecnologica e architetturale per la gestione della formazione, informazione e conoscenza nelle grandi realtà industriali.

A seguire verranno presentati:
-una decina di scenari di ricerca nel settore della formazione e addestramento industriale risultanti dai principali progetti EU di ricerca e sviluppo nel settore
-una dozzina di casi reali di utilizzo dell'addestramento e della formazione in grandi aziende multinazionali (eg Volkswagen, Schlumberger, Ikea, Ferrari, Alcatel, Boeing, Northwest Airlines, Lufthansa, Ericsson, …)

 Parallelamente a questo si terranno 10 tavoli aperti di discussione sui principali temi legati all'innovazione tecnologica e metodologica nella formazione industriale.

 Per ulteriori informazioni
 

Il 5 per 1000 all'Università di Torino

La legge finanziaria del 2007 consente di destinare una quota dell'imposta sul reddito delle persone fisiche pari al 5 per mille per sostenere la Ricerca e l’Università.
È possibile per il contribuente assegnare direttamente questa quota alla Ricerca dell'Università degli Studi di Torino, apponendo sui modelli di dichiarazione dei redditi la propria firma e il codice fiscale dell'Ateneo

Pe saperne di più 

Qualche soluzione interessante dall'European Mobility Forum

Durante l’European Mobility Forum si sono succeduti seminari, presentazioni d’innovazioni, incontri di brokerage ed è stata quindi fornita alla platea una grande occasione per scoprire importanti novità e tendenze tecnologiche nell’infomobilità.

Qualche idea e qualche prodotto tra le soluzioni viste al Lingotto

L’AUTO HA ORA LA SESTA PORTA
Il Centro Ricerche Fiat con il suo dipartimento di Infomobility ha presentato la sua visione sulla connessione dei veicoli con le infrastrutture di servizio e con gli altri veicoli, per una mobilità efficiente e sostenibile.
Il Centro Ricerche Fiat è attivo su diversi progetti connessi alla mobilità e alla sicurezza, e la testimonianza più tangibile della validità dei risultati dell’attività di Ricerca & Sviluppo è il nuovo Blue&me Nav. Per 4 anni il Centro Ricerche Fiat ha lavorato con Microsoft allo sviluppo di una piattaforma telematica aperta e sempre aggiornabile con nuovi contenuti per ”Infoteinment” e predisposta a soluzioni innovative per servizi di SOS, informazioni sul traffico o per relazionarsi con le compagnie assicurative.
Attualmente il computer di bordo implementato per veicoli Fiat consente di connettere il proprio telefono e gestire la rubrica personale a bordo, sfruttare le funzioni di riconoscimento vocale universale per telefonare e ascoltare gli SMS ricevuti senza dover mai staccare le mani dal volante, e ascoltare la musica connettendo il lettore mp3 direttamente alla porta USB, la cosiddetta “sesta porta” dell’auto per la comunicazione semplice ed efficiente con l’esterno.

VIDEOSORVEGLIANZA COMODA E SICURA
Con 20 anni alle spalle nel mondo nell’ICT, Webon4 porta all’European Mobility Forum la sua esperienza nel mondo informatico con un particolare orientamento al WEB e alle tecnologie wireless. Webon4 ha proposto una soluzione domotica, anche grazie al sostegno di Piemontech e alla collaborazione dell’Istituto Superiore Mario Boella, denominata FreeDHOME e che coniuga videosorveglianza e domotica attraverso applicazioni evolute che garantiscono semplicità di installazione di utilizzo.
Tale soluzione, a differenza delle altre, non necessita di PC e software da installare localmente. L’accesso ai sistemi avviene semplicemente attraverso il portale web con una procedura analoga all’home banking o, grazie all’applicazione Freedhome Mobile, tramite cellulare e PC portatili dotati di data card HSDPA/UMTS/EDGE/GPRS.
FreeDHOME è un’innovativa soluzione di video sorveglianza di esercizi commerciali, studi professionali o abitazioni private che consente di monitorare ed interagire in tempo reale con gli impianti installati, sirene, luci, cancelli e telecamere motorizzate, attraverso un PC o il cellulare.

LA MAMMA DIVENTA DIGITALE
Sistemfamily.one è stato concepito come un sistema di controllo per i neo patentati. Più che un controllo però è inteso come una forma di accompagnamento e di tutela per questa particolare categoria di automobilisti. Con Sistemfamily.one il genitore, ad esempio, ha la possibilità di conoscere se il figlio guida con coscienza e di eventuali comportamenti che possano essere dannosi o semplicemente pericolosi.
L’utilizzo di questa tecnologia è molto semplice. Una volta installato Sistemfamily.one sull’autoveicolo, l’apparecchio invia al genitore una serie di dati, monitorando costantemente il veicolo. Dati accessibili via cellulare, tramite un semplice sms o attraverso un PC. Il genitore può, ad esempio, impostare una velocità limite da non superare, ed un tempo limite durante il quale questa velocità può essere superata, come nel caso di un sorpasso o per uscire da situazioni di pericolo. Una volta scaduto questo tempo prestabilito parte l’invio dell’sms che avvisa dell’avvenuto superamento di tali limiti. Lo scopo non è di controllare, anche se su esplicita richiesta è possibile usufruire della funzione di localizzatore, ma di abituare i propri figli ad uno stile di guida più prudente.
Il prodotto non è in vendita, è disponibile in locazione per 2 o 3 anni sottoscrivendo un contratto che comporta il pagamento di un canone mensile che varia dai 30 ai 40 euro, in base alla durata. Alla scadenza il genitore può decidere di riscattare o no l’apparecchio e con un costo minimo annuale (50 / 80 euro) utilizzarlo nell’auto come sistema di antifurto satellitare, con un notevole abbassamento dei costi assicurativi.

IL CONTROLLO DEI RIFIUTI PERICOLOSI
In Italia, come del resto nella maggior parte dei Paesi dell’Unione Europea, negli ultimi anni si è registrato un vertiginoso aumento della produzione di rifiuti definiti “pericolosi”. Per gestire questo trend sono stati istituiti numerosi studi e programmi.
“Ritiro” è un progetto nato dalla collaborazione di sei aziende (Consoft Sistemi, Csdomotica, Ecostudio, Vasco De Gama, Finsoft, HAL Service) patrocinato e in parte finanziato da Torino Wireless. Ritiro è un sistema che punta al monitoraggio e alla tracciabilità dei rifiuti pericolosi. Lo scopo del sistema è di tenere sotto controllo, non solo il percorso dal sito di origine del rifiuto al sito di smaltimento, ma di monitorare in tempo reale attraverso un’elaborazione continua tutte quelle informazioni riguardanti la tipologia del rifiuto, la quantità della singola partita di rifiuto associato alla specifica tipologia, l’origine dello stesso e le condizioni dei contenitori di trasporto.
Ritiro si avvale di sensori, applicati sui contenitori direttamente allo stoccaggio, che trasmettono dati in tempo reale ad una unità intermedia che passa questi dati al mezzo di trasporto provvisto di una “scatola nera” denominata Genio, capace di intervenire in caso di problemi senza dover passare dal centro servizi. Tutto questo attraverso un sistema monitorato da un satellite, in futuro dal sistema Galileo. La nascita di un primo prototipo è prevista per la fine dell’anno, mentre una vera produzione e messa in commercio è prevista entro i primi mesi del nuovo anno. L’utilizzo di questo sistema in larga scala porterebbe all’abbassamento dei costi di gestione dello smaltimento di questi rifiuti e sicuramente ad un minor impatto ambientale.

E-WINE: TRACING THE BOTTLE
Immaginate di acquistare una bottiglia di vino o di ordinarne una al tavolo di un ristorante e, utilizzando il vostro cellulare o palmare, di poter ripercorrere l’intera storia del vino (dai processi di trasformazione in cantina alle lavorazioni nei campi, dalle fasi fenologiche alle rilevazioni di agrometeorologia), scoprire gli abbinamenti consigliati con i cibi, navigare nel vigneto mediante fotografie satellitari, con la garanzia dell’autenticità del prodotto che si sta per acquistare.
Tutto ciò è possibile grazie all’applicazione delle nuove tecnologie in settori tradizionali come quello dell’agroalimentare.
Il progetto “e-Wine: tracing the bottle”, realizzato da Torino Wireless in collaborazione con la Camera di commercio di Torino e l’Istituto Superiore Mario Boella, ha portato alla sviluppo di un sistema che intende far leva sulla tracciabilità alimentare per valorizzare la qualità e l’autenticità di prodotti tipici.
La soluzione, sviluppata e gestita con il coinvolgimento di tre aziende del Distretto Torino Wireless – 3A, LogiTagTech e Thinkmobi – è già stata sperimentata in 3 cantine piemontesi (Batasiolo, La Giribaldina, Marchesi Alfieri). Il notevole interesse suscitato lascia prevedere una veloce adozione a livello commerciale della soluzione o di parte di essa, sia da parte delle aziende coinvolte nella sperimentazione, sia di altre cantine che si stanno progressivamente aggregando.
Come funziona il sistema?
La lettura delle informazioni avviene accostando un palmare o uno smart phone a una bottiglia di vino dotata di “etichetta intelligente” in cui si integrano un tag RF-ID e un barcode 2D.
Non solo un motivo di interesse per il consumatore, ma soprattutto una grande opportunità di marketing per i produttori che potranno: differenziare i propri prodotti, rendere più visibile la qualità dei propri processi produttivi attraverso l’integrazione con il sistema di tracciabilità interno all’azienda, seguendo la bottiglia nel suo percorso dalla vigna al consumatore, adottare una tecnologia anticontraffazione, raccogliere le statistiche sulla lettura delle etichette per effettuare azioni di marketing mirate.
Inoltre, dotando le bottiglie di vino di etichette intelligenti, potranno essere automatizzate in parte le procedure di logistica e distribuzione, dall’identificazione del prodotto fino alla sua spedizione, creando le condizioni per la nascita di servizi di logistica integrata.

Mobilità: dalla gestione tattica a quella strategica
Multe, telecamere, gratta e sosta, persino costose fioriere che si aprono solo con il telecomando affidato a pochi residenti, tutto può essere utile.
Il tema diviene complesso quando aumenta di scala il volume del traffico oppure la volontà politico-progettuale di attuare una gestione del traffico più avanzata, che sia occasione per realizzare concretamente i concetti di pianificazione territoriale e servizio al cittadino.
La soluzione di Q-Free, basata sull’utilizzo integrato di un OBU – On Board Unit a standard DSRC europeo e di una carta elettronica (smart card) è orientata a supportare questo tipo di approccio
La soluzione è infatti assolutamente innovativa, in quanto permette, con semplici modalità di attuazione, di integrare i servizi di mobilità connessi al veicolo (pedaggio stradale e autostradale) e quelli connessi alla persona (parcheggi, ristorazione, trasporti pubblici, servizi on demand), non solo in ambito italiano, ma anche a livello europeo, grazie all’adozione di uno standard comune.
Una soluzione scalabile, personalizzabile, longeva, e che offre servizi al cittadino anziché porre divieti

Approvato il bilancio 2006 del CSI Piemonte

Quasi 2 milioni di euro di utile (1.984.975) e un valore della produzione che sfiora quota 178 milioni di euro (177.840.624). Sono questi i numeri piu importanti del Bilancio 2006 del CSI-Piemonte, approvato dall’Assembleaconsortile presieduta dall’Assessore all’Innovazione della Regione Piemonte Andrea Bairati.

Si tratta di cifre significative, che il CSI-Piemonte ha raggiunto grazie alla costante domanda di innovazione proveniente dalla Pubblica Amministrazione locale. Come Regione Piemonte (che contribuisce per il 62,0% dei ricavi), Città di Torino (20,4%), Provincia di Torino (6,0%), Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere consorziate (5,5%), Enti locali ( 0,8%) e altri Enti consorziati (3,1%) e Atenei piemontesi (0,2%).

Dopo anni di crescita ininterrotta ­ ha commentato il Presidente del CSI Francesco Brizio ­ questa si conferma come una fase di consolidamento nella quale il Consorzio si è dimostrato capace di far fronte efficacemente alla forte stretta registrata nella spesa degli Enti locali.