OECD promuove il Piemonte che innova

Il Piemonte ha intrapreso un esperimento audace nel panorama dell’innovazione regionale, utilizzando i più avanzati strumenti disponibili in un insieme equilibrato di azioni, con l’obiettivo di massimizzare le possibilità di successo delle politiche in materia di ricerca e innovazione.

L’innovazione in Piemonte ha tanto la dimensione negativa che quella positiva, ma la regione in generale ha un livello molto alto di professionalità nel campo dell’innovazione. E’ quanto sottolineato nel rapporto di valutazione dell’Ocse, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, sulle politiche regionali di innovazione, presentato  a Torino durante un dibattito al quale hanno preso parte tra gli altri la presidente della Regione Mercedes Bresso, l’ambasciatore rappresentante permanente dell’Italia presso l’Ocse, Antonio Armellini, l’assessore regionale alla ricerca e innovazione, Andrea Bairati, esperti italiani e stranieri.

La Regione Piemonte, come e’ stato ricordato, nell’ottobre 2007 con il supporto di Finpiemonte spa, ha avviato una collaborazione con l’Ocse per realizzare un rapporto sul sistema di innovazione della stessa Regione Piemonte. L’iniziativa ha consentito di avere una valutazione oggettiva delle politiche regionali e dei nuovi strumenti di governance intrapresi.

Il rapporto di valutazione Ocse, 250 pagine, indica tra l’altro che il successo delle politiche intraprese in Piemonte si basa anche sull’approccio inclusivo, che valorizza le competenze esistenti in un sistema volto a stimolare la collaborazione tra istituzioni, mondo accademico e imprese. Considerato inoltre “positivo” il coinvolgimento di grandi imprese innovative e dei rappresentanti delle piccole e medie aziende.

Dai risultati del Rapporto si evince, inoltre, che il successo delle politiche intraprese si basa anche sull’approccio inclusivo, che valorizza le competenze esistenti in un’ottica di sistema a forte regia regionale attraverso diverse misure in grado di stimolare la collaborazione tra istituzioni, mondo accademico e imprese.

La capacità di dialogo e interazione tra le diverse anime dello sviluppo economico regionale e la volontà di includere i diversi soggetti nelle azioni di ricerca e innovazione – senza peraltro sconvolgere gli equilibri preesistenti – sono considerati dall’OCSE risultati strategici per il successo delle politiche piemontesi.