La nuova Porta Susa

Via Vittorio Pasteris

Beppe Minello su Lastampa.it

Sotto corso Inghilterra sta nascendo la nuova stazione di Porta Susa. Già dal prossimo anno i passeggeri non scenderanno più sulle banchine che si affacciano su corso Bolzano, ma dalla parte opposta. Un trasloco necessario per poter continuare i lavori di quella che nel 2011, in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, diventerà la nuova stazione internazionale di Torino.

Dunque, davanti e sotto l’attuale Porta Susa (a meno 8,5 metri) si stanno realizzando tre gallerie affiancate e comunicanti, ognuna destinata ad ospitare due binari. I treni arriveranno dal Lingotto e da Porta Nuova (oppure dalla parte opposta, cioè dal Passante che si sta realizzando lungo Principe Oddone e sotto la Dora), e si disporranno sui sei binari. A oggi si sta ultimando la prima galleria, quella che corre sotto corso Inghilterra e dove, come detto, arriveranno i treni dal 2009.

Quando ciò avverrà, partiranno i lavori per realizzare la galleria dove attualmente transitano i treni, mentre sono già partiti quelli per il foro centrale. Curiosità nella curiosità, anche il boulevard che si sta realizzando sul Passante e arrivato, per ora, all’incrocio con corso Vittorio Emanuele, attraverserà piazza Statuto in sotterranea per continuare dove ora c’è il terrapieno di corso Principe Oddone.

La nuova stazione di Porta Susa sarà composta da «quattro sistemi». Il «sistema treni» con banchine di accesso ai binari, costruiti al di sotto del fabbricato della stazione e dove dominerà la pietra di Luserna: «Una precisa scelta di valorizzazione del territorio – ha spiegato Moretti – in quella di Firenze ad esempio domina l’arenaria». C’è poi il «sistema servizi ai viaggiatori» con biglietterie, sale d’attesa e altri servizi primari destinati alla clientela; il «sistema servizi» composto di attrezzature d’intrattenimento, culturali, commerciali e di ristoro e, infine, il «sistema trasporto integrato» che comprende la stazione metropolitana, già realizzata, i parcheggi (tre piani sottoterra anch’essi già realizzati al grezzo) e il raccordo con le linee superficiali di bus.

IAM Festival a Torino

Si apre venerdì 4 aprile IAM FESTIVAL, una serie di appuntamenti legati al mondo della musica e delle arti elettroniche che coinvolgerà una folta schiera di artisti internazionali e locali che per due settimane saranno protagonisti nelle diverse location scelte per la manifestazione.

La giornata di venerdì 4 aprile inizierà già nel pomeriggio, presso la FNAC di Via Roma, con il workshop “Piemonte, nuove frontiere sonore” a cura di Marco Ricompensa e Matteo Brigatti aka Gandalf, cui seguiranno gli appuntamenti sonori con il live dei Running Woman Idea e il dj set di Alexxei & Nig. Dalle 19 in poi ci si sposta invece al King kong Microplex per la presentazione ufficiale del Festival, un evento “off” che vedrà come protagonisti i live di Passenger e, in anteprima italiana, di Roberto Bardini.

Sabato 5 aprile, dopo il dj set pomeridiano di Samantha alla FNAC Le Gru e l’aperitivo della Drogheria curato dai dj Gambo e Gigio (Breezo), iniziano le “notti clubbing” con i grandi nomi della scena elettronica internazionale. Protagonista al Fluido sarà infatti il grande dj techno giapponese FUMIYA TANAKA, accompagnato ai piatti dai locali Marcelo Tag e Andrea Zanardi.

L'esempio Torino, rilancio olimpico

Paolo Lambruschi su Avvenire

Centro chilometri ad ovest, oltre il Ticino, c’è, se non un modello, quanto meno un buon esempio cui guardare. Che con l’alta velocità disterà meno di un’ora di treno dalla metropoli lombarda. Il gioco di squadra tra istituzioni e società civile è il segreto del forte rilancio di Torino, che è balzata su un grande evento come le Olimpiadi invernali del 2006 come volano per ripartire.

Le migliaia di persone in coda nell’ultimo mese, come agli Uffizi, per entrare nella reggia di Venaria. la Versailles sabauda appena ristrutturata, sono solo la coda delle trasformazioni avvenute nella città subalpina dall’inizio del nuovo secolo. Un giro per la prima capitale d’Italia, grigia e decadente negli anni 90, conferma la rinascita. Palazzi del centro storico rimessi a lustro, offerta culturale raddoppiata, la metro politana, la risistemazione dei principali assi viari con la creazione della nuova autostrada per Pinerolo. E fiere, manifestazioni, progetti per organizzare grandi eventi creando un’industria turistica complementare all’automobile. Ad esempio quest’anno Torino è la capitale del design, nel 2011 ospiterà i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità. Infine, investimenti su innovazione e ricerca, riscoprendo un’antica vocazione torinese: sotto la Mole nacquero Rai, agenzie pubblicitarie e cinematografia italiana.

Il segreto di Torino sta nella preparazione del rilancio con un lavoro di squadra di anni. La città ha costruito la ripresa nel 1996, forse l’anno più duro del declino della monoindustria delle quattro ruote. Si è formato un polo strategico con ruolo di cabina di regia, il primo in Italia, che ha messo in relè le istituzioni pubbliche con le casseforti delle Fondazioni bancarie, i saperi delle fondazioni culturali e delle università con le industrie manifatturiere e quelle del futuro come la ricerca hi-tech e la cultura. Obiettivo, cambiare l’identità al territorio. Dal polo strategico sono nati poi il Comitato olimpico Toroc, la fondazione post Olimpica che gestisce l’eredità degli impianti e «Torino internazionale» per il 2011.

Dal Po si guarda da ieri con interesse all’Expo milanese, per creare anzitutto un mega polo fieristico da Rho al Lingotto in uno scenario possibile con l’alta velocità ferroviaria e, in prospettiva, un’alleanza per ridare al Nordovest piena leadership in Europa.

Centodieci all'ora: il tour della Webradio

Parte mercoledì 2 aprile dalla Facoltà di Economia il ciclo di trasmissioni “110 all’ora”, il tour della webradio dell’Università degli Studi di Torino. Ogni mercoledì, a partire da dopodomani, lo staff di 110 si trasferirà dagli studi del Rettorato presso le singole facoltà per dare vita ad una trasmissione dal vivo, che verrà mandata in onda in diretta streaming. Sessanta minuti di musica, giochi, ospiti e news per conoscere più da vicino.

Ad ogni appuntamento interverrà un ospite, in qualità di guest star. Mercoledì 2 aprile, ad Economia, sarà presente Beppe Braida, il comico e conduttore di Colorado Café, che darà il via ufficiale al tour, rispondendo alle domande degli studenti nell’ambito della rubrica “Gli esami non finiscono mai”

110 all’ora, oltre alla musica e all’intrattenimento, prevede spazi dedicati all’informazione universitaria, orientamento agli studi e ai servizi. Un’occasione importante per far conoscere in modo diretto e informale tutte le opportunità dalle Facoltà e delle Scuole Universitarie del nostro Ateneo.

Gli ospiti delle prossime settimane, che hanno già confermato la loro partecipazione, saranno: Giancarlo Kalabrugovich, Luca De Meo, Marco Berry, Luca Morino, Edelfa Chiara Masciotta, I Mammuth, Gianluca Pessotto, Massimo Granellini, Subsonica, Bunna, Linea 77.

La turbolenza: da Leonardo ai nostri giorni

L’Accademia delle Scienze di Torino organizza una conferenza sul tema “La turbolenza: da Leonardo ai nostri giorni”. L’ incontro si terrà mercoledì 2 aprile 2008 presso il Circolo dei Lettori in via Bogino, 9 con inizio alle ore 17,30. Relatore sarà Michele Onorato, professore di Fluidodinamica al Politecnico di Torino e direttore del Centro Studi Dinamica dei Fluidi del CNR.

La turbolenza è sicuramente uno dei grandi temi aperti della fisica classica e costituisce una delle maggiori sfide per la ricerca scientifica del terzo millennio. Già Leonardo da Vinci, 500 anni or sono, diede avvio agli studi su questa manifestazione della natura, facendo derivare le sue deduzioni dalla semplice osservazione dei fenomeni fisici.

Onorato, in questo viaggio alla scoperta dei segreti fisici e dinamici che regolano le turbolenze, illustrerà i nuovi approcci di studio resi più attendibili dalla potenza dei moderni computer e dalle attuali tecnologie di acquisizione di dati e immagini. Le nuove prospettive di ricerca sono anche testimonianza diretta dei passi da gigante compiuti dall’uomo nello studio e nell’analisi dei principi fondamentali che regolano la natura.

Silicon Valley road show di Start-up italiane

Via First Generation Network

Conto alla rovescia per il primo Silicon Valley road show di Start-up italiane. A partire dal prossimo lunedi (31/3), le 5 startup selezionate come finaliste (una purtroppo ha dovuto rinunciare) del primo Mind the Bridge business plan competition, inizieranno ufficialmente il loro road show in Silicon Valley. Durante una settimana si incontreranno con numerosi potenziali investitori e partners in una serie di incontri 1:1 che abbiamo cercato di prepare secondo le loro esigenze.

Si iniziera’ con una giornata di preparazione, con incontri mirati a coprire temi di interesse comune (come aprire una filiale in USA, visti e amministrazione) e soprattutto con “tips” su come preparare il famoso “elevator pitch” da imprenditori di successo e VC. Agenda completa: www.mindthebridge.org/agenda_roadshow.html

Il momento centrale, sara’ poi l’evento di presentazione aperto al pubblico del martedi sera che sta gia’ facendo parlare di se (ci aspettiamo il pienone).
La RAI ha confermato la sua presenza, cosi come sono usciti numerosi articoli sui singoli progetti cosi come sull’iniziativa in generale.
Questo , ad esempio, era su Republica ieri: “Sei progetti made in Italy alla prova della Silicon Valley”.Complimenti alle start-up per l’interesse che stanno ricevendo, decisamente un successo.

L’impatto di 2 mesi di mentoring e’ gia’ evidente dalle versioni riviste dei loro business plan. I mentor (per la maggior parte, soci imprenditori di 1GN) hanno fatto un ottimo lavoro nel focalizzare il pitch delle start-up.
In attesa del via, le start-up si stanno riposando, ripassando le loro lezioni nel centro di San Francisco.
Chissa’ che l’anno prossimo si possa ripetere, raddoppiando il numero delle start up…
Il tutto e’ stato possibile, vale la pena ricordarlo, grazie ai nostri favolosi sponsor.

L'inaugurazione del Business Research Center

Taglio del nastro per il Microsoft Innovation Center di Torino, il centro di eccellenza Microsoft per la ricerca sulle tecnologie “embedded” insediato all’interno del Business Research Center della cittadella politecnica di Torino, il nuovo complesso di circa 4 mila mq che ospiterà centri di ricerca di importanti aziende internazionali, leader nei rispettivi settori di riferimento. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso, il Rettore del Politecnico Francesco Profumo e i rappresentanti delle otto aziende al momento coinvolte nella struttura (oltre a Microsoft Italia, Asja Ambiente, Huawei Technologies, Indesit, Intelligence Focus, Jac – Italy Design Center, Metecno Industrie, Vishay Semiconductor Italiana).

L’apertura e l’avvio del Microsoft Innovation Center di Torino seguono la firma nel maggio 2007 del patto per l’innovazione tra Regione Piemonte, Microsoft Italia, Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino (Scuola di Amministrazione Aziendale), mirato alla crescita scientifica e delle competenze informatiche a favore dell’industria ICT e delle pmi del territorio regionale. Si inserisce inoltre all’interno del Protocollo d’intesa siglato il 7 maggio 2007 tra Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR), Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie della Presidenza del Consiglio (DIT) e Microsoft Italia, per la diffusione delle tecnologie e delle competenze informatiche in tre Regioni italiane – tra le quali appunto il Piemonte – a supporto dell’innovazione e della competitività delle imprese.

Il Centro, frutto della collaborazione tra Microsoft, il Politecnico di Torino e l’Istituto Superiore Mario Boella, ha già avviato nell’ultimo trimestre del 2007 le attività di formazione specialistica sulle tecnologie per l’embedded computing all’interno della sua struttura di circa 700 mq e dei quattro laboratori di cui dispone. In soli cinque mesi, ha già registrato l’adesione di circa 100 aziende di grandi, medie e piccole dimensioni del territorio – per un totale di 400 partecipanti ai corsi –, presentandosi così da subito come promotore sul territorio del trasferimento tecnologico e della diffusione della conoscenza informatica.

La struttura è mutuata dal modello ormai consolidato e di successo dei “Microsoft Innovation Center” che Microsoft ha sviluppato in decine di paesi in collaborazione con le autorità locali – al momento se ne contano oltre 100 in 60 paesi nel mondo.

Il MIC ospita già oggi sviluppatori software specializzati impegnati nella realizzazione di soluzioni avanzate insieme ad altri partner privati e pubblici, in particolare nei campi dell’infotelematica, dell’automazione industriale e della robotica. Supporterà le aziende locali nell’analisi e nella prototipazione di tecnologie e prodotti innovativi, nella formazione e nel trasferimento di know-how sulle tecnologie “embedded”, un filone importante, anche per i potenziali sviluppi futuri, su cui la Regione intende consolidare una leadership a livello internazionale. Questo tipo di tecnologie consente la gestione e il controllo di dispositivi che sono al cuore di sofisticate soluzioni hardware e software in campi strategici, quali ad esempio l’automotive, la robotica e la protezione civile. Il MIC sarà aperto alle società private, alle istituzioni pubbliche e alle università.

Tutte le aziende informatiche, a prescindere dal loro modello di business e di sviluppo software (commerciale o open source), potranno collaborare con esso. Inoltre, la principale tecnologia di riferimento utilizzata nel Centro piemontese (Windows Embedded CE) potrà essere usata in modalità “shared source”, che consente lo studio, la modifica, l’adattamento del codice e l’eventuale distribuzione commerciale. Altro obiettivo di questo Centro sarà l’interoperabilità e l’ibridazione dei prodotti e delle piattaforme tecnologiche, commerciali e non.

Il Centro ha già partecipato anche al bando Regionale per l’innovazione nell’ICT “Converging Technologies” con due progetti nell’area dell’healthcare, e ha avviato la sperimentazione di tecnologie di simulazione e programmazione nel campo della robotica industriale e mobile. Recentemente ha lanciato un concorso fra gli studenti del corso di Robotica (Ingegneria Meccatronica ed Informatica) per premiare quattro giovani che si distingueranno nell’uso di strumenti software per la simulazione e la programmazione di robot. Infine, ha promosso la definizione di tesi di laurea per il corso di Ingegneria Informatica nei campi dell’infomobilità e della multimedialità a bordo dei veicoli.

Qui le fotografie dell’inaugurazione

PMI, videoconferenza e Skype

Le imprese europee di piccole e medie dimensioni sono tetragone alle nuove tecnologie e all’inovazione ? Proprio non si direbbe. Da una nuova ricerca condotta da Skype, infatti, emerge che nelle PMI europee c’è un alto tasso di crescita nell’adozione di nuove tecnologie di comunicazione come le chiamate in conferenza e videoconferenza. Oltre il 50% delle aziende interpellate, infatti, sta pianificando di potenziare l’integrazione delle chiamate in conferenza e in videoconferenza nelle loro attività entro i prossimi 12 mesi.

  • 1/3 delle PMI esaminate nella ricerca già utilizza le chiamate in conferenza, mentre oltre il 40% è consapevole delle potenzialità connesse ad integrarle nelle loro attività commerciali.
  • 2/3 delle aziende che adottano le le comunicazioni in conferenza utilizza questo servizio almeno una volta la settimana e il 60% si dichiara propenso ad aumentarne l’uso entro i prossimi 12 mesi.

Un percorso del tutto similare si riscontra anche nell’impiego della videoconferenza. Sebbene si tratti di una funzionalità relativamente più recente, oltre il 40% delle PMI interpellate individua con chiarezza le potenzialità dell’uso della videoconferenza ai fini di business. Inoltre, i dati raccolti internamente da Skype confermano che oggi almeno il 30% di tutte le conversazioni via Skype coinvolgono l’uso di immagini video.

C’è anche una constatazione a suggerire che le PMI stanno abbracciando le conversazioni in conferenza e in videoconferenza come metodo per comunicare sia internamente che con i clienti acquisiti e potenziali. I principali vantaggi di questo approccio comprendono la riduzione delle trasferte, la semplicità nel comunicare, il miglioramento delle comunicazioni e la riduzione dei costi. Inoltre, con la videoconferenza va tenuta presente l’importanza di poter osservare il linguaggio non verbale degli interlocutori.

Difatti, molte delle PMI interpellate non utilizzatrici della videoconferenza si sono dichiarate favorevoli se il sistema avesse garantito una migliore qualità delle immagini senza spese aggiuntive.
Comunicare tra Skype user è gratuito se si dispone di un computer e di una connessione internet a banda larga. Iniziare a fare chiamate video su Skype comporta costi minimi relativi all’attrezzatura (l’acquisto di una webcam) e, una volta che l’hardware sia installato, i costi successivi risultano pari a zero.

Ict la parola agli esperti

L’Accademia delle Scienze organizza una due giorni di convegno presso il Politecnico di Torino alla presenza dei maggiori esperti del panorama nazionale martedì e mercoledì 1 e 2 aprile 2008 a partire dalle ore 9,00. Il settore dell’ICT, Information and Communications Technology, in Italia ha avuto un vero e proprio boom nel 2007 e le prospettive per i prossimi anni sono ancora migliori. Una delle ragioni di questo successo è riconducibile al fatto che anche le imprese di piccole dimensioni sono particolarmente sensibili all’innovazione tecnologica e investono con continuità nella qualità delle risorse umane e nella ricerca continua di professionalità adeguate a gestire i cambiamenti tecnologici in atto.

L’Accademia delle Scienze di Torino, in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Politecnico di Torino, organizza un convegno internazionale dal titolo “ Prospettive di ricerca nelle ICT: argomenti per i programmi nazionali ed europei”. L’ incontro si terrà nei giorni 1 e 2 aprile presso il Politecnico di Torino, con inizio alle ore 9,00. Relatori saranno esperti ed illustri esponenti dell’imprenditoria, della ricerca nazionale, degli enti pubblici e degli atenei nazionali.

Verrà analizzata, con il supporto di dati e statistiche aggiornate, la situazione attuale del settore e le possibili evoluzioni verso nuovi scenari di iniziative, dalle piattaforme tecnologiche al nuovo Piano di Ricerca Nazionale e al FIRST, il nuovo strumento di finanziamento della ricerca scientifica e tecnologica. Gli argomenti che raccoglieranno il maggior interesse verranno presentati alla delegazione italiana incaricata di elaborare il programma da presentare al Workprogramm 2009-2010 del settimo programma quadro in area ICT a livello europeo. L’incontro rientra nel progetto dell’Accademia delle Scienze di proporre un percorso di conoscenza ed avvicinamento del pubblico su tematiche che abbiano come comune denominatore il rapporto tra scienza e società, politica ed arte.

Il programma dell’evento