Nasce YouTelethon

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Per tutti quelli che credono nella ricerca e nella solidarietà nasce Youtelethon.it, il social network aperto al contributo di tutti: dai ricercatori alle famiglie e ai malati, dai sostenitori della ricerca scientifica a chi vuole semplicemente apportare il suo contributo e raccontare la propria storia e di chi ci sta a cuore.

Grazie a video, articoli, foto e, soprattutto, con contributi e comptetenzne degli utenti, Youtelethon.it sarà lo spazio crescente e la voce, costante, appassionata e generosa indispensabile per aiutare la ricerca e vincere le battaglie contro le malattie genetiche

L'Innovative Day a Milano

Lunedì 15 dicembre 2008 dalle ore 10 si terrà a Milano l‘Innovative Day, un open day organizzato per diffondere la cultura della tecnologia, della creatività e dell’innovazione con una metodologia basata sul “learning by doing”.

L’evento è nato in collaborazione con Innovhub, l’Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l’innovazione. Durante la giornata, dal tema “l’innovazione vuol dire più idee, più produttività, più successo insieme ad un maggior risparmio”, si svolgeranno un camp, un lunch e due workshop.

Il programma

  • dalle 10 alle 13.15: camp “Nuove tecnologie e le PMI: risparmio e risultati efficaci”
  • dalle 13,15 alle 14,15: lunch
  • dalle 14,15 alle 16,00: workshop “CreAttività”, per sensibilizzare i partecipanti verso le logiche alla base del Pensiero Laterale e per stimolare la curiosità nei confronti del pensiero creativo;
  • dalle 16,00 alle 17,30: workshop “Dire/Fare”, in cui si toccheranno con mano i vantaggi delle nuove tecnologie, la loro facilità d’uso.

Intesa Sanpaolo, Modiano lascia

Gianluca Paolucci su Lastampa.it

Pietro Modiano si è dimesso da direttore generale vicario di Intesa Sanpaolo. La lettera del manager è arrivata sul tavolo di Giovanni Bazoli e Enrico Salza, presidenti rispettivamente del consiglio di sorveglianza e di gestione del gruppo bancario, nel pomeriggio di ieri. A portarla nelle mani di Salza è stato lo stesso Modiano, che ha incontrato ieri il presidente del consiglio di gestione nei suoi uffici di piazza San Carlo. A Salza, Modiano ha spiegato di essere «sereno» dopo la tensione dei giorni scorsi e di aver maturato la decisione per «senso di responsabilità» nei confronti della banca e dei suoi dipendenti, con la consapevolezza dei buoni risultati raggiunti durante il suo incarico e della bontà delle scelte fatte.

A rendere ufficiale la notizia, dopo che nella giornata di ieri si erano nuovamente rafforzati i rumors di una imminente uscita di Modiano, è stato invece in serata uno scarno comunicato della banca: «Si è risolto consensualmente il rapporto di lavoro tra Pietro Modiano e Intesa Sanpaolo. Il presidente del consiglio di sorveglianza Giovanni Bazoli e il presidente del consiglio di gestione Enrico Salza esprimono il loro vivo apprezzamento per l’opera svolta dal dottor Modiano in questi primi due anni di integrazione tra Sanpaolo Imi e Banca Intesa». Poche righe per mettere fine a una vicenda iniziata a metà novembre, quando durante un incontro piuttosto brusco tra Passera e Modiano il primo aveva di fatto «sfiduciato» il secondo. Uno scontro duro e «allo scoperto», quello tra i due, con le indiscrezioni circolate sui giornali e l’ammissione, da parte dello stesso Passera, delle «divergenze».

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Internet, a Torino il summit dei nuovi talenti

Giuseppe Futia via Lastampa.it

Infrastruttura e talento sono due concetti che apparentemente si trovano su due piani distinti: mentre l’uno definisce una “mera” struttura fisica e tecnica (in questo caso la Rete Internet), l’altro s’insinua in una dimensione più sociologica, condensando aspetti legati principalmente alle capacità umane.

A scovare il punto di raccordo tra questi due aspetti ci hanno provato i numerosi relatori che si sono susseguiti ieri nella conferenza organizzata a Torino dal Top-IX (TOrino Piemonte Internet eXchange), consorzio che si occupa di favorire lo sviluppo della produttività del territorio attraverso l’uso sistematico delle tecnologie ICT.

Durante la conferenza sono state approfondite tematiche che riguardano la complessità di Internet, le nuove frontiere tecnologiche ed economiche del cloud computing e l’impiego sempre più massiccio del cosiddetto Saas (Software As A Service), cercando di trovare il filo conduttore che attraversasse tutte queste problematiche.

Alessandro Vespigiani, Senior Research Scientist della University of Indiana, si è occupato del discorso introduttivo, ponendo l’attenzione sul significato di complessità nell’ambito di Internet: “E’ importante distinguere ciò che definiamo con i termini di complicazione e complessità”. Se il primo è paragonabile allo sviluppo di un progetto in cui si devono assemblare tante componenti distinte, il secondo definisce un ”un sistema dinamico che si auto-organizza e in cui le diverse proprietà che lo caratterizzano emergono spontaneamente”.
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Scricchiola la relazione Politecnico – imprese

Via Futura

La lunga relazione tra Politecnico e aziende piemontesi oggi è in crisi. Gli stipendi dei 588 assegnisti sono stati fino ad adesso sovvenzionati da imprese, Regione, Unione Europea e solo in piccola parte dallo Stato. A causa dei problemi economici attuali però le aziende stanno chiudendo i rubinetti, mentre lo Stato resta latitante. Lo spiega in maniera molto chiara Francesco Pescarmona, ingegnere meccanico e assegnista del Politecnico: “Sono 8 anni che lavoro qui: finito il dottorato infatti ho ottenuto l’assegno di ricerca, ma adesso, dopo 5 anni, non potrò più essere riconfermato ed è quasi certo che non verrò assunto”. Secondo Pescarmona i problemi sono molteplici: da una parte le aziende in crisi che non assumono o addirittura licenziano, ma soprattutto le stesse aziende che smettono di finanziare la ricerca. Dall’altra i tagli del governo, che vanno a incidere su una situazione di già insufficiente finanziamento.

La ricerca al Politecnico in questi anni è stata finanziata per la maggior parte dalle piccole e medie imprese presenti sul territorio, che non possono permettersi laboratori propri e si rivolgono quindi all’università per il miglioramento e l’innovazione tecnologiche. Esiste pertanto un rapporto di stretta interdipendenza tra il Politecnico e il tessuto produttivo piemontese. Attualmente però le aziende, costrette a risparmiare, stanno chiudendo i canali di sovvenzionamento al Politecnico. Con gravi danni alla ricerca.

Il contributo statale (FFO, Fondo di Finanziamento Ordinario) d’altro lato è già da anni molto scarso, “al di sotto della media europea – osserva Pescarmona – e con i tagli ingenti previsti dalla 133, nonostante gli scarsi correttivi del decreto 180, si va a incidere su una situazione che è già grave”. “E se – continua – i tagli decisi dalle aziende sono comprensibili in un momento di crisi, non lo sono invece quelli statali. Lo Stato dovrebbe al contrario investire sulla ricerca perché ricerca vuol dire progresso, miglioramento delle attività produttive e infine crescita economica e benessere per la comunità”. “Se le cose continuano così – conclude Pescarmona – perderemo molti specialisti della ricerca e con loro un grande bagaglio di conoscenze e competenze”.

Per Natale regalate i gadget di Torino Valley

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La fine del Venture Capital ?

Via Vittorio Pasteris e via Techcrunch

Last week, something turned. We found out that not only are we in a recession, but it started a year ago. Tech layoffs went into overdrive (12,000 at AT&T, 600 at Adobe, 130 at Real Networks), bringing the total unemployed tech workforce to at least 90,000, by our count.

Even Facebook decided to indefinitely postpone an earlier plan to allow employees to sell some stock privately. One likely consideration in Facebook’s about-face is that outside investors may no longer be willing to buy Facebook stock at the already-lowered $4 billion internal valuation the plan called for, never mind the over-inflated $15 billion that Microsoft got in at last year.

Capital is drying up, and things may still get worse before they get better. So far in this downturn, we’ve seen startups batten down the hatches (as they should) and hope to survive long enough to make it out the other end. But what about venture capital firms? When will we start to see the VC layoffs and fund closures?

It is already happening to some extent. The number of partners listed on some VC Websites is already quietly shrinking. Some new VC funds are having difficulty raising money and even existing funds are running into problems collecting commitments from strapped limited partners.

The carnage on Wall Street is having a trickle-down effect on venture capital firms. The limited partners who typically invest in VC funds—university endowments, pension funds, investment banks, other institutions, and wealthy individuals—are short of cash right now. Harvard’s endowment lost $8 billion in the past four months alone. Many limited partners simply cannot honor capital calls from VCs. (When a VC firm creates a new fund, it does not collect all the money at once. Instead, it receives promises from limited partners that they will invest when the capital is needed).

Rather than face the penalty of default, limited partners increasingly are trying to sell their commitments at deep discounts on secondary markets. Conversely—knowing that they may not be able to call in their chits—VC’s are motivated to slow down their investment activity.

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Il progetto Kublai

Kublai è un ambiente pensato per i creativi e orientato allo sviluppo locale; è promosso dal Laboratorio per le politiche di sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico. Kublai è pensato per sviluppare e rafforzare progetti creativi che abbiano un impatto in termini di sviluppo locale, e cioè sul territorio nel quale vengono proposti.

Kublai crea una community di creativi e aiuta i creativi a produrre progetti che abbiano impatto sul proprio territorio e ne aiutino lo sviluppo. Per progetto si intende un’attività realizzabile in tempi relativamente brevi, con costi realistici e risorse umane individuate; la parola “creativo” si riferisce all’ambito in cui questi progetti operano: arti e cultura, moda, comunicazione, design, software.

Sono progetti creativi sia gli eventi (esempio: un festival musicale), che le imprese (esempio: un’attività di organizzazione di eventi internet per l’editoria). Kublai offre assistenza alla progettazione da parte di economisti del Dipartimento di Politiche di Sviluppo (DPS), oltre alla possibilità di interagire con altri professionisti che partecipano attivamente alla vita della community, creando collaborazioni utili allo sviluppo del progetto.

Kublai consiglia gli autori di questi progetti nel reperimento di risorse finanziarie, ma non offre risorse finanziarie

http://progettokublai.ning.com/

Riparte Futura

Via Vittorio Pasteris

Riparte Futura il giornale prodotto dal Master in giornalismo dell’Università di Torino organizzato dal Corep. Con questo numero la rivista riparte da venti facce nuove. I ragazzi della scorsa edizione del master in giornalismo dell´Università di Torino hanno passato il timone ai nuovi aspiranti giornalisti che cureranno il mensile per i prossimi due anni.

La nuova redazione è formata da giovani tra i 22 e i 30 anni provenienti da tutta Italia. Fin dal 2005 il giornale si è caratterizzato per la sua natura di periodico free press e per il suo pubblico di studenti e di giovani di Torino.

La tiratura di futura si aggira intorno alle 35.000 copie, e dal numero di marzo 2007 Futura ha adottato il full color, rinnovandosi anche esteticamente.

Futura ovviamente non tradirà il suo passato, sarà arricchita da nuovi punti di vista e sarà ancora più aperta al fondamentale contributo dei suoi lettori. Per questo sarà potenziata la versione on-line, così tutti potranno accedere alle notizie, ai blog e ai contenuti multimediali del giornale più facilmente e in tempo reale. Futura è di nuovo in giro e anche in rete. Per conoscervi, interessarvi e coinvolgervi.