Autori in chat

Lunedì 28 maggio nel corso del dibattito Autori in digitale: quali prospettive per l’industria creativa in Italia? organizzato a Torino da Topix, Lastampa.it organizza una videochat che si terrà intorno alle 17.

Tra gli ospiti l’inventore degli Mp3 fautore del Drm Leonardo Chiariglione, il discografico indipendente Stefano Senardi e l’autore blogger Giuseppe Granieri.

Per proporre domande a Chiariglione, Senardi, Granieri

International matching event @ I3P

Con l’obiettivo di supportare le attività di internazionalizzazione delle PMI locali, I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico, ospita il 28 maggio l’International Matching Event che rientra nel progetto europeo EurOffice Services sostenuto da Provincia di Torino, Città di Torino e Camera di commercio di Torino.

L'iniziativa darà l’opportunità alle PMI locali intenzionate ad attivare progetti di internazionalizzazione di incontrare i potenziali partner che saranno presenti all’evento. I partner internazionali che appartengono a network di incubatori, parchi tecnologici e organizzazioni a livello globale saranno presenti a Torino per illustrare i propri servizi e opportunità di collaborazione alle PMI italiane che si iscriveranno all’evento. Le aziende partecipanti potranno assistere alle presentazioni dei partner internazionali e richiedere incontri bilaterali per approfondire la conoscenza dei partner (programmati su richiesta).

Programma
ore 9.30 – 10.30 Presentazione e introduzione
Intervengono:
Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino
Giuseppina De Santis, Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Torino
Tom Dealessandri, Vice Sindaco e Assessore al Lavoro del Comune di Torino
Francesco Profumo, Rettore del Politecnico di Torino

ore 11 – 13 Presentazione delle 15 delegazioni 

La partecipazione all’evento è gratuita e fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Le presentazioni e gli incontri bilaterali saranno in inglese.

Per informazioni rivolgersi a I3P, e-mail [email protected]

Un "semi wiki" per www.storiaindustria.it

WikiRedazione è un ambiente di redazione distribuita che permette agli utenti del sito
www.storiaindustria.it di offrire e condividere le proprie conoscenze sulla storia e sulla cultura industriale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Richiamando il paradigma di lavoro cooperativo diffuso Wiki, ciascun utente, dopo essersi
registrato con una e-mail, può contribuire alla redazione di nuovi contenuti, o modificare quelli già offerti da altri partecipanti, su temi specifici identificati da parole chiave legate a imprese, prodotti, personaggi.

www.storiaindustria.it ricostruisce e illustra la storia di fabbriche, prodotti, mestieri, modi di lavorare e organizzare le imprese che hanno caratterizzato la cultura e l’identità territoriale del Nord-Ovest dal 1850 a oggi.

L’obiettivo è offrire corsi multimediali on line, liberamente fruibili, sulla storia e sulle espressioni culturali dell’industria, della tecnologia e del lavoro in Piemonte, Liguria e Valle
d’Aosta. Sotto il profilo metodologico, i corsi sono progettati a partire da testi originali, elaborati e integrati con un gran numero di documenti e immagini forniti da archivi e aziende o reperiti sul web. Il sistema permette di consultare i contenuti attraverso tipologie di navigazione diverse: per settori industriali e imprese e per temi di cultura industriale. I percorsi sono indipendenti sotto il profilo concettuale, ma legati fra loro da una fitta rete di collegamenti ipertestuali.

L’utente ha inoltre a disposizione strumenti di orientamento (mappe cronologiche, territoriali e concettuali) e un archivio costituito da immagini, percorsi, fonti testuali e storiografia, per ulteriori approfondimenti.

Studiato per le scuole del secondo ciclo e per le università, www.storiaindustria.it è oggi uno strumento di più ampio valore formativo, culturale e di ricerca. È infatti possibile esplorare una ricca varietà di argomenti e costruire percorsi associati a specifici interessi e finalità: dalla pubblicità al design e all’architettura, dall’editoria all’alimentazione.

Storia e Cultura dell’Industria nasce da un’idea di Luciano Gallino, professore emerito
dell’Università degli Studi di Torino, che presiede il Comitato di Direzione formato da docenti universitari di storia dell’economia e dell’industria, con il compito di assicurare il rigore scientifico dei corsi, il loro valore didattico e la loro efficacia come mezzo di comunicazione culturale.

ICT per un nuovo Made in Italy

La prima edizione di ICT per un nuovo Made in Italy Conference 2007, organizzata da IDC in partnership con Milano Finanza e con la collaborazione di CEFRIEL, si propone di fornire spunti alle aziende italiane appartenenti ai settori del "Made in Italy", per migliorare e innovare i prodotti, i processi, l'organizzazione e il management in vista di un vantaggio competitivo sostenibile sullo scenario internazionale

Il sito dell'evento

M2M forum 2007

Sin dal 2002, M2M Forum è il primo evento internazionale dedicato alla comunicazione tra macchine che ha riunito a Milano, nel 2006, una business community di oltre 700 visitatori I risultati dello scorso anno, dunque, fanno crescere l'attesa per questa edizione 2007 ormai alle porte. Tra le novità di questa edizione si segnala la forte attenzione alle reti di sensori.

Il seminario ha lo scopo di fornire nozioni e spunti operativi per raggiungere, nell'intricato settore degli SMART SENSOR, le soluzioni più idonee alle proprie esigenze tra tecnologie e produttori. A partire dall'analisi di alcune case histories, e attraverso una panoramica del mercato, verranno evidenziati i requisiti necessari per progettare e pianificare una rete di sensori.

Verranno sottolineati aspetti architetturali e tecnologici cruciali come, ad esempio, capacità "auto-organizzative" e meccanismi di instradamento della rete.

Particolare risalto verrà dato, inoltre, alle tecnologie di comunicazione wired e wireless (Zigbee, UWB), all'installazione dei sensori, al loro monitoraggio, insieme a necessarie considerazioni sulla sicurezza e sulle normative di riferimento. Il corso si concluderà con un'utile dimostrazione pratica di una rete wireless auto-organizzante per piccoli dispositivi.

Le trasformazioni dell'interazione uomo-macchina. Internet sta cambiando. E non si fermerà. Il passaggio dal protocollo IP alla versione IPv6 porterà, tra gli altri vantaggi, all'aumento esponenziale delle possibilità di accesso alla Rete da parte di qualsiasi tipo di device.

A M2M Forum 2007 sarà possibile scoprire questi cambiamenti: perché la Rete, in questo senso, sarà sempre meno di impronta umana, proprio per implementare la sua utilità per l'uomo. Nelle varie sessioni , gli spunti necessari per comprendere l'evoluzione della Rete.

A partire dalle esclusive analisi di mercato di Harbor Research, leader mondiale sulle ricerche nel mondo M2M, e da quelle dell'Osservatorio M2M del Politecnico di Milano, che da alcuni anni sta monitorando con attenzione gli impatti sul mercato italiano

er finire con i  sensori wireless (Zig-bee, Bluetooth, Rf-id, UWB)  e NFC: protocolli, business e sfide.  L'evoluzione delle reti di sensori wireless apre nuove strade e nuovi scenari possibili alle applicazioni di nicchia. A M2M si delineerà la realtà di oggi di questo settore, e i punti di partenza per proiettare i nuovi modelli di business e capire a quali sfide si affaccerà il mercato.

Il sito dell'evento

Forum sulla Televisione Digitale

Atteso da tutta la Comunita' Digitale continentale, il Forum Europeo sulla Televisione Digitale si terra' presso l'Auditorium di S. Romano in Lucca, il 15 Giugno 2007.
I temi principali della edizione 2007 saranno: Alta Definizione, Iptv, Dvbh e Web Tv; le Aree All Digital ed i Gemellaggi Digitali; Contenuti per la Tv; l'Europa Digitale.

Per iscriversi al Forum 

Science Commons

Science Commons ha il compito di incoraggiare l’innovazione scientifica, facilitando agli scienziati, alle università e alle industrie, l’uso di letteratura, dati e altri oggetti di proprietà intellettuale e la condivisione della loro conoscenza con gli altri. Science Commons si vale della vigente legislazione sul copyright e sui brevetti per promuovere strumenti giuridici e tecnici volti a eliminare le barriere alla condivisione.

Presupposti

La scienza dipende dall’accessibilità e dall’uso di dati di fatto. Grazie ai progressi nell’archiviazione e nel calcolo elettronico, l’indagine scientifica, in quasi tutte le discipline, sta diventando sempre più ricca di dati. Sia che si tratti di meteorologia, o di genomica, o di medicina, o di fisica delle alte energie, la ricerca dipende dalla disponibilità di database molteplici, provenienti da molteplici fonti, pubbliche e private, e dalla loro apertura ad essere ricombinati, esplorati ed elaborati agevolmente.

Le tradizioni statunitensi

Negli Stati Uniti, questo processo è stato tradizionalmente sostenuto da una serie di politiche, leggi ed usanze per lo più invisibili perfino a chi lavorava nel campo della scienza.
In primo luogo, il diritto americano sulla proprietà intellettuale (e, fino a poco tempo, quello dei paesi più sviluppati) non concedeva la tutela della proprietà intellettuale sui “meri fatti”. Si poteva brevettare la trappola per topi, ma non i dati sui comportamenti dei topi, o sulla resistenza a trazione dell’acciaio. Un articolo scientifico poteva essere sottoposto a diritto d’autore, ma i dati su cui si fondava no. La proprietà commerciale doveva essere limitata alla fase prossima al punto in cui un prodotto finito entra nel mercato. I dati al di sopra rimanevano a disposizione di tutto il mondo. In secondo luogo, la legge degli Stati Uniti imponeva che anche le opere del governo federale che potevano essere sottoposte a diritto d’autore ricadessero immediatamente nel pubblico dominio – una disciplina di grande importanza, a causa dell’enorme coinvolgimento dello stato nelle ricerca scientifica. In senso più ampio, la consuetudine, nel campo della ricerca scientifica a finanziamento federale, era quella di incoraggiare una diffusa disseminazione di dati a prezzo di costo o sottocosto, nella convinzione che, similmente alla rete delle strade interstatali, l’offerta di questo bene pubblico avrebbe prodotto incalcolabili vantaggi economici.
In terzo luogo, nelle scienze stesse, e in particolare nelle università, una forte tradizione sociologica – talvolta detta tradizione mertoniana della scienza aperta – scoraggiava lo sfruttamento proprietario dei dati – in quanto opposto alle invenzioni derivanti dai dati – e richiedeva, come condizione per la pubblicazione, la disponibilità degli insiemi di dati su cui si basava l’opera.

Innovazione tecnologica e attrito giuridico

Questi tre principi fondamentali si sono evoluti – con il passo naturalmente lento degli ordinamenti giuridici – da concetti che esistevano anche prima della Rivoluzione Industriale. Analogamente, la pubblicazione scientifica ha una tradizione assai antica. Le tecnologie moderne, e soprattutto l’impiego progressivo del World Wide Web come biblioteca, hanno cambiato per sempre il meccanismo della trasmissione e della riproduzione dei documenti. In molti campi i risultati sono pubblicati quasi alla stessa velocità con cui vengono ottenuti. Ma il diritto d’autore è mutato con un passo diverso. La combinazione del progresso della tecnologia moderna con un sistema giuridico progettato per un ambiente basato su una tecnologia diversa sta oggi producendo alcune conseguenze non volute. Una di queste è una specie di “attrito” giuridico che ostacola l’uso delle scoperte scientifiche e può condurre a scoraggiare l’innovazione.
Per contrapporvisi, una comunità ampia e vigorosa si è unita a sostenere il concetto di Open Access per la letteratura scientifica. “digitalizzato, on-line, gratuito, e libero dalla maggior parte delle restrizioni connesse al diritto d’autore e alle licenze”. I National Institutes of Health statunitensi hanno proposto un Open Access obbligatorio per tutte le ricerche da loro finanziate, a partire da sei mesi dopo la data di stampa, e nel Congresso c’è sostegno per questa iniziativa. La maggior parte delle riviste importanti hanno concesso agli autori il diritto di pubblicare per proprio conto delle versioni dei loro articoli peer-reviewed. Ma le questioni giuridiche sono ancora senza risposta: come un autore può rendere disponibile al pubblico la sua opera, pur assicurandosi di conservare qualche diritto su di essa?
Il passo diverso del cambiamento della tecnologia moderna rispetto diritto crea attrito anche altrove. Per esempio, nell’ambito della genetica, la disciplina sui brevetti si è approssimata pericolosamente a un diritto di proprietà intellettuale sui meri fatti – i C, G, A e T di una particolare sequenza genetica. In altri ambiti, complicati contratti per adesione creano diritti di proprietà intellettuale de facto sui database, completati da accordi di estensione e da molteplici limitazioni sull’uso. Sul piano legislativo, gli Stati Uniti stanno considerando e l’Unione Europea ha già adottato un “diritto sui database” che effettivamente concede la tutela della proprietà intellettuale sui fatti – mutando una delle premesse fondamentali della proprietà intellettuale: che non si possono mai possedere fatti o idee, ma solo le invenzioni o le espressioni prodotte dalla loro intersezione.
Anche il ruolo del governo federale sta cambiando. Ai sensi dell’importante e meraviglioso Bayh-Dole Statute, i ricercatori con finanziamento federale sono incoraggiati a cercare un uso potenzialmente commerciale della loro ricerca. Le università sono divenute partner nello sviluppo e nella mietitura dei frutti della ricerca. Questo processo ha prodotto, in molti casi, dei risultati stupefacenti, convertendo la scienza nuda ed essenziale in prodotti utili per molte industrie. Ma, di conseguenza, il perseguimento della commercializzazione ha risalito la corrente, raggiungendo, in qualche caso, i livelli della ricerca e dei dati fondamentali, e ciò ha creato complicati requisiti giuridici. Se i particolari possono diventare complicati quando la proprietà intellettuale incombente è un nuovo “metodo” per mettere alla prova l’attività biologica, ci sono ancora più problemi per la tutela tramite brevetto dei geni, delle proteine e delle funzioni che se ne derivano.
Il mero costo, in termini di tempo e di denaro, di un lavoro legale così complesso e multilaterale può mettere la proprietà intellettuale in fuorigioco – le spese legali, semplicemente, sono più costose di quanto il prodotto potrebbe guadagnare sui mercati aperti una volta fatto il lavoro legale. Questo ostacola l’innovazione scientifica, poiché il valore dell’informazione scientifica aumenta esponenzialmente se è connessa ad altra informazione scientifica, e si minimizza quando essa è tenuta segregata dal diritto.

Il sito Science Commons

Voglia d'impresa

Voglia d’impresa è un’iniziativa che fa parte integrante di Mip ed ha lo scopo di promuovere il dibattito sui temi dell’imprenditorialità e di fornire alle imprese opportunità di conoscenza e relazione. La prima edizione si è svolta il 10 e 11 giugno 2005. Dai positivi risultati conseguiti prende le mosse Voglia d’impresa 2007, che intende procedere sulla strada dell’approfondimento e di una più ampia presenza di imprese, studiosi ed esperti.

L’evento si articola su due giornate:

MERCOLEDÌ 13 GIUGNO
Dibattito, analisi e informazione su problematiche generali e di settore mediante la tavola rotonda del mattino e tre workshop pomeridiani.

GIOVEDÌ 14 GIUGNO
Pomeriggio dedicato agli incontri fra imprese ed esperti per favorire il confronto, lo scambio di esperienze e la trasmissione di conoscenze attraverso quattro business meeting, attività di networking, interviste e altro ancora.

Nell'arco delle due giornate:
– punti informativi con operatori del Servizio Mip, del mondo finanziario e creditizio e delle istituzioni attive nel campo dei servizi alle imprese
– spazio teatro: il mondo dell'impresa sul palcoscenico. In scena le ambizioni, le difficoltà e le soddisfazioni di chi fa impresa

Il programma dettagliato in pdf

Il sito di Voglia d'impresa 

 

 

Mobile Force & Office

Appuntamento a Milano il 22 e 23 maggio per ritrovare l'equilibrio tra produttività e qualità della vita, per una risposta concreta al lavoro che cambia. La Community degli "always on" si dà appuntamento a Milano in occasione di Mobile Force & Office 2007. Finalmente, un momento esclusivo e unico del suo genere per un'analisi strutturata e un approccio concreto alle prospettive future.

L'equilibrio nella work-life ha effetti notevoli sulla qualità della vita e l'eventuale disequilibrio porta inevitabilmente ad una diminuzione della produttività lavorativa. Ma il 70% dei lavoratori mobili vede nella possibilità di accedere alla propria e-mail sempre e comunque ­ senza fili e ovunque ­ uno strumento di maggiore libertà.

Si incontreranno Apocalittici e Integrati, Aziende Utilizzatrici e Utilizzatori, e-mail addicted e programmi di sopravvivenza alla net dependency.

L'evento, patrocinato dal Forum della NetEconomy, istituito da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Milano, è giunto ormai alla sua V edizione. Protagonista: la nuova specie umana degli "always on", le loro giornate scandite dal "tempo internet", il concetto di lavoro senza soluzione di continuità, i pro e i contro. E  finalmente proposte concrete per il raggiungimento del "work-life bilance", insieme alla scoperta delle più efficaci soluzioni di Business Mobility.

Il confronto sulla mobilità. Hanno già confermato la loro presenza alla manifestazione nomi di rilievo del settore, con apporti e punti di vista di mercato ma con un occhio anche all'utilizzatore di questo mondo e delle sue nuove tecnologie.

Tra gli altri presenti: Emil Abirascid, Giornalista; Bruno Casati, PROVINCIA DI MILANO; Enrico
Cazzulani, AIDP LOMBARDIA; Don Raffaello Ciccone, CURIA DI MILANO – PASTORALE DEL LAVORO; Mauro Cicognini, CLUSIT; Alberto De Luca, STUDIO DE LUCA; Enzo Di Frenna, NETDIPENDENZA.IT; Paolo Figini, ASSEPRIM; Vincenzo Finazzi, ZURICH ITALIA; Enrica Fortunati, INTEL; Graziano Gorla, CAMERA DEL LAVORO MILANO; Rolando Lorenzetti, COMUNE MILANO; Remo Lucchi, GFK-Eurisko; Emilio Mango, MONDADORI ECONOMY; Alessandro Musumeci, COMUNE DI MILANO; Leonardo Previ, TRIVIOQUADRIVIO; Stefano Robba, WICE; Valerio Vertua, STUDIO LEGALE VERTA. E inoltre: l'OSSERVATORIO POLITECNICO.

Il sito dell'evento